Magia e massoneria: Comprendere il mondo iniziatico
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Info su questo ebook
Salvatore Luca D'Ascia
Salvatore Luca D’Ascia è medico-chirurgo, specialista in Cardiologia e Aritmologia ed è considerato opinion leader in materia scientifica. Esperto in comunicazione, sceneggiatura, giornalismo, esoterismo, esplora la scrittura a 360° ed esordisce in narrativa con le raccolte Il libro di Nessuno (Croce), Partenope Pandemonium (Larcher) e Questi Fantasmi (Boopen Led); viene poi pubblicato nella graphic novel Nero Napoletano (Corriere della Sera). Dopo la vittoria del premio RAI La Giara negli anni 2013 e 2014, pubblica il romanzo Supersonico (Rai Eri) e diventa opinionista nei principali canali media.
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Anteprima del libro
Magia e massoneria - Salvatore Luca D'Ascia
Prefazione
Un libro che apre le porte alla comprensione del vasto, multiforme e complesso mondo iniziatico e che vuole essere un fecondo e utile strumento di analisi e approfondimento per chi si approccia alla Magia e alla Massoneria, con grande attenzione, interesse, cautela e rispetto.
Il grande merito di Salvatore d’Ascia, autore di Magia e Massoneria, è appunto quello di trattare sotto forma di saggio e in un percorso work in progress i punti classici dell’Esoterismo senza che il linguaggio sconfini mai nell’eccessivo e a volte dispersivo tecnicismo.
In modo apparentemente semplice ma in realtà con una scelta di alto profilo, attraverso una saggia e dosata articolazione degli argomenti trattati, quasi come nel salire i pioli di una scala della Conoscenza che porta alla Verità, vengono affrontati e discussi i temi dell’Iniziazione, della Controiniziazione, della Magia, della Libera Muratoria, il tutto tenendo in grande conto i principi ereditati dalla Tradizione e le profonde connessioni con l’Ermetismo e l’Alchimia.
Le pagine, ricche di solide basi storiche degli argomenti prescelti, hanno il pregio di procedere a una trattazione bi-direzionale con le materie esoteriche e nella penetranza con il mondo contemporaneo. Questo tipo di percorso rende la struttura del volume molto godibile e ne vivifica gli insegnamenti tradizionali e il loro approfondimento.
Lo stile e il linguaggio di d’Ascia, che si propone come saggistica mainstream, ed è a metà strada tra struttura empatica e razionale, ha una sua forza anche nella azzeccata formulazione di auto-domande che stimolano la lettura e sono le potenziali chiavi con cui aprire le porte della comprensione. Magia e Massoneria darà ai lettori, siano essi iniziati, cultori della materia o semplici appassionati, tanti pregevoli spunti di riflessione.
E, visti i tempi bui in cui viviamo, la forte e pericolosa crisi di valori in cui la Società versa e la richiesta crescente di spiritualità che avvicina tanti uomini alla Libera Muratoria, potrà contribuire a dare dei piccoli raggi di luce a chi si avventura con passione e grande sacrificio sull’impervio cammino iniziatico della Ricerca, del Bello e del Vero.
Stefano Bisi
Nota di edizione
I testi che trattano di esoterismo hanno spesso la peculiarità di non rispettare la grammatica corrente: autori anche affermati, infatti, e certamente solidi seppur traditi, utilizzano maiuscole e virgolettati arbitrariamente e del resto vengono citate lingue differenti e un’abbondanza di termini tecnici con la risultante di uno scritto comprensibile, forse, solo a chi è già esperto. Eb-bene, tale licenza non è per noi accettabile: abbiamo quindi deciso di adottare i criteri della lingua italiana nella maniera più umile possibile, evitando personalizzazioni di parole semplici se pur rappresentative di concetti più complessi e ciò si riferisce soprattutto alle definizioni degli ambienti iniziatici. Al pari, inoltre, e partendo già da questa nota, abbiamo provato a evidenziare in corsivo le personalizzazioni comuni, ma riportando anche sinonimi, citando più campane e insomma sviluppando il testo con particolare coscienza del fraintendimento dei termini. Importanti obiettivi, infatti, sono stati per noi la totale pulizia grammaticale, la totale chiarezza e non ultimo la godibilità della lettura, evitando quindi citazionismo e bibliografie di facciata che veramente pochi hanno energia per approfondire.
A chi è rivolto questo testo
Seconda e scontata premessa, in quanto dal titolo dovrebbe essere chiaro che ci si rivolge a chi è interessato a magia e Massoneria e tuttavia sono utili precisazioni, poiché questi due grandi contenitori sono per noi filtro adeguato per l’intero mondo iniziatico. Ci si consenta dunque una citazione che precisi un tema importante di questa trattazione: nel 1934 in Italia veniva pubblicata l’opera fondamentale di Julius Evola dal titolo Rivolta contro il mondo moderno¹ e tale testo avrà negli anni numerose riedizioni, sarà al centro del dibattito tra Evola e Guénon e venderà migliaia di copie, che sono un discreto successo per un saggio di quelle dimensioni². Un testo importante, dunque, e tuttavia giustamente definibile letteratura della crisi³, ovvero includibile in quella corrente di pensiero del primo Novecento che auspicava un ritorno a metodologie e tradizioni precedenti e che insomma fortemente criticava il mondo moderno, già allora decadente. Ebbene: certo Evola molto lodava il diritto di nascita e l’ereditarietà di alcune caratteristiche, ma non è nostro obiettivo l’analisi di quell’opera dalla quale siamo lontani: ciò che vogliamo invece dire è che tale critica va a nostro avviso ribaltata in una corrente positivista⁴. Poiché sebbene le carenze del mondo moderno siano lampanti, oggi come ieri esistono fenomeni di resurrezione della tradizione che ci appaiono palesi e insomma, come è affermabile che il mondo gira indifferentemente da chi lo abita e lo critica, così possiamo affermare che la tradizione mai decade, bensì si rigenera e si incarna in ogni tempo, trovando i propri cantori, i propri studiosi e finanche i propri eroi. Infatti le più recenti opere di esoterismo hanno carattere divulgativo e a dimostrazione di ciò, nell’anno 2018, il Venerabilissimo Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia è il dottor Stefano Bisi che è giornalista, direttore responsabile delle quattro testate dell’Ordine che presiede⁵, e ha pubblicato il testo Massoneri@FAQ ben percependo che gli insegnamenti iniziatici debbano essere filtrati anche da strumenti mainstream⁶ e perché? Poiché quando si individua un malessere, oltre alla diagnosi si deve fare terapia e tale integrazione è in sintesi più profonda di quel che si pensa e comprende metodo di studio, prima largamente filosofico e oggi sempre più scientifico e numerose azioni del mondo moderno che consapevolmente, o inconsapevolmente, lo legano con forza a quello tradizionale. Si deve infatti andare incontro alle esigenze dei nuovi iniziati, limitarne la dispersione e più che criticare la modernità, auspicando il fantomatico ritorno a una età aurea che pochi studieranno e meno ancora accetteranno, bisogna tendere la mano a entrambi i tempi, il passato e il presente, in una complexio oppositorum da cui nasca illuminazione.
Concludendo, quindi, un titolo alternativo al nostro testo potrebbe essere A favore del mondo moderno perché questo si propone come strumento per sfide molto antiche, ma oggi più che ieri assolutamente da affrontare.
Bibliografia
A.A.V.V., Enciclopedia Italiana di Scienze Lettere e arti, Istituto G. Treccani, Roma, 2018.
S. Bisi, Massoneri@FAQ. Elogio della conoscenza (e dell’informazione), Betti Edi-trice, Siena, 2011.
J. Evola, Rivolta contro il mondo moderno, Edizioni Mediterranee, Roma, 2010.
R. Guénon, La crisi del mondo moderno (1972), Edizioni Mediterranee, Roma, 2015.
1. Cfr. J. Evola, Rivolta contro il mondo moderno, Edizioni Mediterranee, Roma, 2010.
2. Cfr. Gianfranco de Turris, premessa alla 4a edizione, 16a ristampa del 2010, di Rivolta contro il mondo moderno di J. Evola, cit., p. 13.
3. Sull’opera della crisi e il dialogo tra i due autori si veda anche R. Guénon in La crisi del mondo moderno (1972), Edizioni Mediterranee, Roma, 1991.
4. Il termine positivismo viene qui usato nell’accezione latina di positus, ovvero basato su fatti concreti, e nell’accezione quotidiana di contrario al negativo. Non si fa quindi riferimento alla corrente di pensiero di A. Comte (1798-1857) per la quale si rimanda a trattazioni dedicate.
5. Le riviste del Grande Oriente d’Italia nel 2018 sono Hiram, Nuovo Hiram, Erasmo e Massonicamente, in abbonamento agli iscritti e consultabili on-line su www.grandeoriente.it. Sono inoltre distribuiti supplementi come FISM Notizie, periodico della Federazione Italiana Solidarietà Massonica. Sul sito, infine, sono divulgate allocuzioni e audiovisivi, un servizio di biblioteca dipendente dalla Biblioteca del Vascello, un servizio newsletter e i link a Facebook, Twitter e Youtube.
6. Cfr. S. Bisi, Massoneri@FAQ. Elogio della conoscenza (e dell’informazione), Betti Editrice, Siena, 2011.
CAPITOLO 1
Iniziazione e anti-iniziazione nel 2018
Affrontare iniziazione e anti-iniziazione è quindi il primo passo della nostra riflessione e tuttavia ci appare sfida complessa, ma soprattutto per il rischio di cadere in trattazioni consumate e sforare dalla godibilità della lettura. Potrebbe infatti apparire più corretto definire prima che si intende per esoterismo, occultismo, tradizione e gnosi addirittura¹ e tuttavia abbiamo deciso di partire da argomenti di sapore forse giornalistico, ma con l’intento di rendere par-tecipe il lettore a processi più concreti di quanto si possa immaginare. Trattere-mo infatti lungamente le materie nominate, ma prima vogliamo riferirci allo scopo delle stesse, che poi è lo scopo di un approfondimento come questo e coerentemente con le nostre premesse, inoltre, vogliamo iniziare da qualcosa di vicino al tempo in cui scriviamo e per la precisione la Gran Loggia del G.O.I. del 2018²: evento iniziatico importante, ma anche preceduto da un certo confronto con lo Stato, tale addirittura da produrre cronache dedicate³.
Ebbene, premettiamo che il Grande Oriente d’Italia annovera nel 2018 circa 23.000 iscritti e che un’obbedienza⁴ di tali dimensioni ovviamente comprende anche tematiche profane, eppure tali argomenti ci sono apparsi oggi più centrali rispetto a ieri e ci riferiamo all’attrito con gli altri Ordini massonici⁵, all’apertura degli ambienti ai non iniziati e a scelte e doveri che potrebbero apparire routinari, ma che invece racchiudono una semplice e importantissima domanda: può una Gran Giunta, un Venerabilissimo Gran Maestro, o anche un solo e singolo massone agire in maniera unicamente profana? O tali azioni apparentemente profane racchiudono, invece, intenti iniziatici? Poiché chiaramente la risposta deve essere a favore degli intenti non profani, ma tale orientamento non è affatto scontato, anzi è spesso sottovalutato. Sebbene, infatti, sia chiaro che solo mediante un’approfondita comprensione si possa avanzare nel percorso che abbiamo scelto di trattare, va specificato che tale avanzamento non è per nulla teorico ed è anzi assolutamente concreto nella lotta agli opponenti.
Sull’iniziazione
Va a questo punto brevemente definito che si intende per iniziazione ovvero quale tra le tante definizioni noi riteniamo efficace. Etimologica-mente il termine deriva dal latino tardo initiatio⁶, a sua volta corrispondente al greco teletè (cerimonia)⁷, a sua volta derivazione dal verbo tello (terminare), ma anche solo trattare queste origini meriterebbe uno studio dedicato e così è stato per ogni epoca e autore⁸, poiché il termine è stato correlato ai concetti di morte e rinascita, ovvero a lunghi ragionamenti trasversali e tuttavia noi abbiamo affermato di prediligere la sintesi e quindi a quale definizione possiamo riferirci rispettando questo intento? Ebbene, umilmente, ne vogliamo ipotizzare due che ci sembrano corrette:
1. L’iniziazione è un percorso, ovvero un fenomeno che presuppone uno spostamento
2. L’iniziazione è una missione, ovvero un incarico che presuppone dedizione⁹
Entrambe le definizioni richiamano un processo orientato, che deve essere motivato e che comporta conseguenze e questi a nostro avviso sono già elementi sufficienti. Certo alcuni potrebbero sentenziare che l’iniziazione è primariamente il superamento della profanità umana e successivamente il su-peramento dell’umanità stessa, ovvero l’atto di completarsi tendendo al divino, ma per questo, invece, noi chiediamo un certo tempo, poiché non abbiamo neanche ancora definito che si intende per divino e vogliamo quindi accontentarci di definizioni basilari, ma le cui implicazioni non ci sembrano da poco. Il concetto di percorso, infatti, comprende quello di ostacolo e il concetto di lotta quello di avversario ed è possibile dunque definire cosa sia l’iniziazione mediante la caratterizzazione di uno scontro, ovvero definendo contro cosa operare.
Sull’anti-iniziazione
Andiamo dunque a definire il secondo e temuto protagonista di questo atavico conflitto e premettiamo che molti hanno scritto di pseudo-ini-ziazione, anti-iniziazione e contro-iniziazione e tra tutti ricordiamo Guénon (1886-1951)¹⁰, ma nonostante gli autori la questione è ancora aperta. Brevemente: diciamo che sono definibili pseudo-iniziatiche azioni che non hanno una reale incidenza sull’esistente e si possono invece definire anti-iniziatiche azioni che lavorano operativamente contro i percorsi iniziatici, e con operativamente intendiamo magicamente, sacralmente, energeticamente e insomma a indicare processi che influenzano i mondi sovrastanti il materiale e ciò, possiamo certamente ammetterlo, può corrispondere alla concezione cristiana di male, o maligno, il quale opererebbe mediante suggestioni, enti e interi sistemi. Tale forza è dunque l’apofis egizio¹¹, l’antico serpente¹², ovvero il biblico satan: letteralmente che si oppone, ovvero l’avversario¹³. Più banalmente, tuttavia, ci si può riferire anche ad azioni che non siano diametralmente opposte, ma solo interrompano, o rallentino, il percorso iniziatico e in tale ottica anche il parlare scompostamente all’interno di un rituale ordinato può essere anti-iniziatico. Il principio, tuttavia, va integrato nei concetti di catena occulta ed egregore¹⁴ e in tali termini: l’appartenenza a una egregore, sia essa il Cristianesimo o la Massoneria, garantisce interscambio con l’egregore stessa e l’appartenenza a due egregori, ad esempio per un massone che è stato precedentemente iniziato al Cristianesimo non costituisce un problema, poiché gli insiemi lavorano nella medesima direzione, ovvero per il bene del-l’umanità e alla gloria del Grande Architetto dell’Universo¹⁵. L’agire in maniera contraria a un percorso, invece, danneggia sia il percorrente che l’insieme a cui appartiene, privando entrambi dello scambio base della catena con cui l’egregore sopravvive e tale, ad esempio, avviene al massone che diventa preda di egregori deviate. Concludendo, dunque, l’interscambio (sommatorio o opponente) è chiaramente operativo, chiaramente bidirezionale ed è definito dalle leggi, o principi universali ermetici che progressivamente illustreremo¹⁶.
Opponenti nel 2018
Argomento spinoso e che tuttavia dobbiamo caratterizzare, poiché l’azione iniziatica comprende migliaia di individui e con movimenti energetici spesso celati. Non vogliamo dilungarci, ma ricordiamo che vi sono numerose altre obbedienze, in Italia e nel mondo, tra cui cavalierati e gruppi magici, autentiche sette e congreghe¹⁷ e anche gruppi criminali che tuttavia e inaspettatamente vanno considerati, poiché è lecito domandarsi quale sia l’affiliazione energetica di tutti questi insiemi. Certo è infatti che gruppi antichi, o per lo meno numerosi, interscambino con enti specifici; ma spieghiamolo in termini coerenti con la nostra trattazione e diciamo che l’azione iniziatica è correlata a un propedeutico silenzio, prima superficiale e poi totale, e che contro tale azione vi sono opponenti, ovvero anti-iniziatici, cioè insiemi i cui intenti non sono sommatori a quelli di Massoneria, Cristianesimo, o qualsivoglia tradizione che lavori per il bene dell’umanità¹⁸. E sarà altresì chiaro, del resto, che l’interazione di un insieme che richiami, fissi e insomma interagisca con enti superiori, agisca su una base di consenso e sia successivamente definito da una specifica ritualità ed è quindi deducibile che anche gli opponenti siano dotati di tale background, ma quali sono allora questi satan? Ebbene eccoli di seguito.
Disinformazione: ovvero stordimento mass-mediatico¹⁹, a indicare una specifica azione contro cui ergersi più che il generico rumore da cui l’iniziato deve distaccarsi e quindi comprendendo alcuni media²⁰ e con particolare attenzione a politica, totalitarismi e propaganda anti-massonica²¹
Ateismo: poiché sebbene includa menti brillanti il fenomeno lavora attivamente contro l’ordine promulgato da iniziazione e tradizione
Gruppi magico-meditativi-astrologici, ovvero spiritisti e occultisti improvvisati: di scarso impatto, ma che tuttavia alimentano egregori ed enti probabilmente differenti da quelli con cui ritengono di interfacciarsi
Massoneria deviata: a intendere gruppi preparati e di ispirazione masso-nica, ma che non condividono la struttura delle obbedienze riconosciute
Sette magiche dichiarate: ovvero con intenti francamente operativi, piccole e frammentate e tuttavia numerose e praticanti forme grezze di magia cerimoniale (ad esempio, la magia sessuale)²²
Tradizioni criminali: estremamente numerose e che utilizzano franca iniziazionerituale per scopi opponenti
Contro il primo gruppo si sono schierati tutti gli autori esoterici e citiamo Evola²³, Guénon²⁴, Wirth²⁵ e quindi non riteniamo necessario approfondire più di tanto e circa gli altri gruppi, del resto, ci stiamo esprimendo e continueremo a farlo.
Vogliamo adesso concentrarci sull’ultimo gruppo, quello criminale, poiché qualcuno forse sorriderebbe riferendosi a questa forza spesso ottusa e tuttavia noi ricordiamo che camorra, mafia e n’drangheta praticano affi-liazione con cerimonie molto antiche e che utilizzano sangue, segni e toccamenti, ma non solo. Le obbedienze criminali, infatti, hanno carattere segreto e ordinato e quasi sempre si dimostrano armoniose e solidali nei propri lavori. Basti pensare che l’iniziazione alla camorra, proprio in termini rituali-stici, è stata teorizzata come costante sin dal 1500²⁶, laddove la Massoneria speculativa si caratterizza, o riorganizza dal 1717, ma non è solo un problema di struttura, bensì un problema di intensità. La criminalità secolare, infatti, utilizza atti molto potenti, invariati nel tempo, spesso trascurati nel loro impatto sottile e insomma, anche riferendoci alla sola Italia, possiamo affermare che tali obbedienze praticano omicidio rituale, sacrificio rituale ed è addirittura presumibile il cannibalismo rituale (mafia africana²⁷, ma anche la citata camorra).
Chi crede nella luce, dunque, non può trascurare tale abisso e chi pratica iniziazione non può trascurare gli opponenti, siano essi incarnati in forme subdole come la disinformazione, o mascherati da violenza profana come nella criminalità. Tali azioni, infatti, alimentano enti ed egregori basse contro cui l’uomo libero e di buoni costumi²⁸ e più consapevolmente il Maestro consacrato è chiamato a fare muro ed è quindi proprio questa l’opposizione che definisce il percorso. Tale azione può infatti certamente corrispondere, o coadiuvare, il citato tendere al divino, ma nell’attesa di tale consapevolezza ci affidiamo a quanto scritto da Bonvecchio ritenendolo attinente alla nostra esposizione:
Il compito della Tradizione e della Libera Muratoria è quello di motivare i suoi iniziati perché possano assumersi l’impegno di lottare, in concreto e secondo le possibilità di ciascuno, perché la loro fede nella trasformazione diventi una reale possibilità per la vita civile e politica. Perché l’iniziazione muratoria diventi un impegno politico e civile: come, per altro, è stato nel passato, come deve essere nel presente e come dovrà essere nel futuro²⁹.
Bibliografia
S. Bisi, Massofobia. L’Antimafia dell’Inquisizione, Tipheret, Roma, 2018.
S.J. Black, C.S. Hyatt, Urban Voodoo, Introduzione alla magia Afro-Caraibica, Castelvecchi, Roma, 2005.
C. Bonvecchio, Dove va l’idea di Tradizione, Settimo Sigillo, Roma, 2005.
C. Bonvecchio, Iniziazione e Tradizione, Mimesis, Milano, 2018.
R. Corsi, Compendio dei Rituali ad uso del Maestro delle Cerimonie, autoprodotto, 2006.
C. Gatto Trocchi, Le sette in Italia, Newton Compton, Roma,1994.
C. Gatto Trocchi, Affare magia. Ricerca su magia ed esoterismo in Italia, Queriniana, Brescia, 2001.
C. Gatto Trocchi, Sette sataniche e occultismo, Newton Compton, Roma, 2007.
Grande Oriente d’Italia, Antichi Doveri, Costituzione e Regolamento dell’Ordine, 2018.
Grande Oriente d’Italia, Rituali di Iniziazione e in Grado di Apprendista, Compagno e Maestro Libero Muratore, 2018.
R. Guénon, La Tradizione e le Tradizioni, Edizioni Mediterranee, Roma, 2003.
A. Marinelli, Responsabilità. Personale Sociale Politica, Jouvence, Sesto San Giovanni, 2016.
S. Nazzaro, Mafiafrica, Editori Riuniti, Roma, 2010.
S. Nazzaro, Castelvolturno, Einaudi, Torino, 2014.
V. Paliotti, Storia della camorra dal Cinquecento ai giorni nostri, Newton Compton, Roma, 2002.
L. Pruneti, La Sinagoga di Satana. Storia dell’antimassoneria 1725-2002, Laterza, Bari, 2002.
1. Cfr. C. Bonvecchio, Note sull’insegnamento esoterico della Libera Muratoria, Nuovo Hiram 1, 2016, in cui viene citato, tra l’altro, come per alcuni autori esoterismo e gnosi siano coincidenti.
2. Il G.O.I., acronimo per Grande Oriente d’Italia palazzo Giustiniani, è l’Ordine iniziatico più numeroso in Italia, fondato nel 1805 ha sede principale a Roma e una struttura articolata. Per scopi generali e programma delle Gran Logge si veda www.grandeoriente.it.
3. Ci riferiamo al confronto tra Grande Oriente d’Italia e Commissione Antimafia presieduta dalla On. R. Bindi che è tema centrale in S. Bisi, Massofobia. L’Antimafia del-l’Inquisizione, Tipheret, Roma, 2018.
4. Con il termine obbedienza ci si riferisce generalmente a una ideologia, ovvero all’Ordine che la rappresenta, di cui è accettata l’autorità. Citiamo da https://www.grandeoriente.it/che-cosa-e-la-massoneria/glossario/ consultato il 04-05-2018: Termine con il quale si indica un organismo massonico a livello nazionale
. Più largamente citiamo inoltre da A.A.V.V., Enciclopedia Italiana di Scienze Lettere e Arti, Istituto G. Treccani, Roma, 2018: Adesione a un’ideologia, a una direttiva politica, a un partito. Nel diritto canonico, la sottomissione dovuta dai religiosi ai loro superiori […]
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5. Ci riferiamo al confronto tra Grande Oriente d’Italia palazzo