Una ragazza sparita (Un thriller mozzafiato con l’agente dell’FBI Ella Dark – Libro 5)

UNA RAGAZZA SPARITA

(Un thriller mozzafiato con l’agente dell’FBI Ella Dark – Libro cinque)

B L A K E   P I E R C E

Blake Pierce

Blake Pierce è l’autore della serie di successo di USA Today dei misteri di RILEY PAIGE, che comprende diciassette libri. Blake Pierce è anche l’autore della serie dei misteri di MACKENZIE WHITE, che comprende quattordici libri; della serie dei misteri di AVERY BLACK, che comprende sei libri; della serie dei misteri di KERI LOCKE, che comprende cinque libri; degli INIZI DI RILEY PAIGE, che comprende sei libri; della serie dei misteri di KATE WISE, che comprende sette libri; della serie dei thriller psicologici di CHLOE FINE, che comprende sei libri; della serie di emozionanti thriller psicologici di JESSIE HUNT, che comprende finora quindici libri (a seguire); della serie di thriller psicologici de LA RAGAZZA ALLA PARI, che comprende tre libri; della serie dei misteri di ZOE PRIME, che comprende sei libri; della nuova serie dei misteri di ADELE SHARP, che comprende finora dieci libri (a seguire); e della nuova serie di gialli intimi e leggeri dei VIAGGI IN EUROPA, che comprende finora sei libri; della nuova serie di emozionanti thriller LAURA FROST, agente dell’FBI, che comprende finora sei libri (a seguire); della nuova serie di thriller mozzafiato con l’agente dell’FBI ELLA DARK, che comprende finora undici libri (a seguire); della nuova serie dei misteri intimi e leggeri di UN ANNO IN EUROPA, che comprende finora cinque libri (a seguire); della nuova serie de i thriller di AVA GOLD, che comprende finora sei libri (a seguire); e ella nuova serie de i thriller di RACHEL GIFT, che comprende finora sei libri (a seguire).

Accanito lettore, da sempre appassionato di romanzi gialli e thriller, Blake apprezza i vostri commenti; pertanto siete invitati a visitare www.blakepierceauthor.com per saperne di più e restare in contatto.

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LIBRI DI BLAKE PIERCE

UN EMOZIONANTE THRILLER DI RACHEL GIFT, AGENTE DELL’FBI

L’ULTIMO DESIDERIO (Libro #1)

L’ULTIMA POSSIBILITÀ (Libro #2)

L’ULTIMA SPERANZA (Libro #3)

UN THRILLER DI AVA GOLD

LA CITTÀ DEI PREDATORI (Libro #1)

LA CITTÀ DELLA PAURA (Libro #2)

LA CITTÀ DELLE OSSA (Libro #3)

UN THRILLER DI LAURA FROST

ORMAI SCOMPARSA (Libro #1)

ORMAI AVVISTATA (Libro #2)

ORMAI IN TRAPPOLA (Libro #3)

ORMAI MANCANTE (Libro #4)

ORMAI MORTA (Libro #5)

UN THRILLER MOZZAFIATO CON L’AGENTE DELL’FBI ELLA DARK

UNA RAGAZZA SOLA (Libro #1)

UNA RAGAZZA PRESA (Libro #2)

UNA RAGAZZA PERSEGUITATA (Libro #3)

UNA RAGAZZA ZITTITA (Libro #4)

UNA RAGAZZA SPARITA (Libro #5)

UN ANNO IN EUROPA

UN DELITTO A PARIGI (Libro #1)

MORTE A FIRENZE (Libro #2)

VENDETTA A VIENNA (Libro #3)

UNA FATALITÀ IN SPAGNA (Libro #4)

UN GIALLO INTIMO E LEGGERO DELLA SERIE VIAGGIO IN EUROPA

DELITTO (E BAKLAVA) (Libro #1)

MORTE (CON STRUDEL DI MELE) (Libro #2)

UN CRIMINE (E UNA LAGER) (Libro #3)

SVENTURA (E GOUDA) (Libro #4)

CALAMITÀ (E UNA BRIOCHE DANESE) (Libro #5)

CAOS (E ARINGHE) (Libro #6)

LA SERIE THRILLER DI ADELE SHARP

NON RESTA CHE MORIRE (Libro #1)

NON RESTA CHE SCAPPARE (Libro #2)

NON RESTA CHE NASCONDERSI (Libro #3)

NON RESTA CHE UCCIDERE (Libro #4)

NON RESTA CHE L’ASSASSINO (Libro #5)

NON RESTA CHE L’INVIDIA (Libro #6)

NON RESTA CHE UN VUOTO (Libro #7)

NON RESTA CHE SVANIRE (Libro #8)

NON RESTA CHE DARGLI LA CACCIA (Libro #9)

NON RESTA CHE LA PAURA (Libro #10)

NON RESTA CHE PRENDERE DI MIRA (Libro #11)

THRILLER DI ZOE PRIME

IL VOLTO DELLA MORTE (Libro #1)

IL VOLTO DELL’OMICIDIO (Libro #2)

IL VOLTO DELLA PAURA (Libro #3)

IL VOLTO DELLA FOLLIA (Libro #4)

IL VOLTO DELLA RABBIA (Libro #5)

IL VOLTO DELL’OSCURITÀ (Libro #6)

LA RAGAZZA ALLA PARI

QUASI SCOMPARSA (Libro #1)

QUASI PERDUTA (Libro #2)

QUASI MORTA (Libro #3)

I THRILLER PSICOLOGICI DI JESSIE HUNT

LA MOGLIE PERFETTA (Libro #1)

IL QUARTIERE PERFETTO (Libro #2)

LA CASA PERFETTA (Libro #3)

IL SORRISO PERFETTO (Libro #4)

LA BUGIA PERFETTA (Libro #5)

IL LOOK PERFETTO (Libro #6)

LA TRESCA PERFETTA (Libro #7)

L’ALIBI PERFETTO (Libro #8)

LA VICINA PERFETTA (Libro #9)

IL TRAVESTIMENTO PERFETTO (Libro #10)

IL SEGRETO PERFETTO (Libro #11)

LA FACCIATA PERFETTA (Libro #12)

L’IMPRESSIONE PERFETTA (Libro #13)

L’INGANNO PERFETTO (Libro #14)

L’AMANTE PERFETTA (Libro #15)

L’IMMAGINE PERFETTA (Libro #16)

IL VELO PERFETTO (Libro #17)

I GIALLI PSICOLOGICI DI CHLOE FINE

LA PORTA ACCANTO (Libro #1)

LA BUGIA DI UN VICINO (Libro #2)

VICOLO CIECO (Libro #3)

UN VICINO SILENZIOSO (Libro #4)

RITORNA A CASA (Libro #5)

FINESTRE OSCURATE (Libro #6)

I GIALLI DI KATE WISE

SE LEI SAPESSE (Libro #1)

SE LEI VEDESSE (Libro #2)

SE LEI SCAPPASSE (Libro #3)

SE LEI SI NASCONDESSE (Libro #4)

SE FOSSE FUGGITA (Libro #5)

SE LEI TEMESSE (Libro #6)

SE LEI UDISSE (Libro #7)

GLI INIZI DI RILEY PAIGE

LA PRIMA CACCIA (Libro #1)

IL KILLER PAGLIACCIO (Libro #2)

ADESCAMENTO (Libro #3)

CATTURA (Libro #4)

PERSECUZIONE (Libro #5)

FOLGORAZIONE (Libro #6)

I MISTERI DI RILEY PAIGE

IL KILLER DELLA ROSA (Libro #1)

IL SUSSURRATORE DELLE CATENE (Libro #2)

OSCURITA’ PERVERSA (Libro #3)

IL KILLER DELL’OROLOGIO (Libro #4)

KILLER PER CASO (Libro #5)

CORSA CONTRO LA FOLLIA (Libro #6)

MORTE AL COLLEGE (Libro #7)

UN CASO IRRISOLTO (Libro #8)

UN KILLER TRA I SOLDATI (Libro #9)

IN CERCA DI VENDETTA (Libro #10)

LA CLESSIDRA DEL KILLER (Libro #11)

MORTE SUI BINARI (Libro #12)

MARITI NEL MIRINO (Libro #13)

IL RISVEGLIO DEL KILLER (Libro #14)

IL TESTIMONE SILENZIOSO (Libro #15)

OMICIDI CASUALI (Libro #16)

IL KILLER DI HALLOWEEN (Libro #17)

UN RACCONTO BREVE DI RILEY PAIGE

UNA LEZIONE TORMENTATA

I MISTERI DI MACKENZIE WHITE

PRIMA CHE UCCIDA (Libro #1)

UNA NUOVA CHANCE (Libro #2)

PRIMA CHE BRAMI (Libro #3)

PRIMA CHE PRENDA (Libro #4)

PRIMA CHE ABBIA BISOGNO (Libro #5)

PRIMA CHE SENTA (Libro #6)

PRIMA CHE COMMETTA PECCATO (Libro #7)

PRIMA CHE DIA LA CACCIA (Libro #8)

PRIMA CHE AFFERRI LA PREDA (Libro #9)

PRIMA CHE ANELI (Libro #10)

PRIMA CHE FUGGA (Libro #11)

PRIMA CHE INVIDI (Libro #12)

PRIMA CHE INSEGUA (Libro #13)

PRIMA CHE FACCIA DEL MALE (Libro #14)

I MISTERI DI AVERY BLACK

UNA RAGIONE PER UCCIDERE (Libro #1)

UNA RAGIONE PER SCAPPARE (Libro #2)

UNA RAGIONE PER NASCONDERSI (Libro #3)

UNA RAGIONE PER TEMERE (Libro #4)

UNA RAGIONE PER SALVARSI (Libro #5)

UNA RAGIONE PER MORIRE (Libro #6)

I MISTERI DI KERI LOCKE

TRACCE DI MORTE (Libro #1)

TRACCE DI OMICIDIO (Libro #2)

TRACCE DI PECCATO (Libro #3)

TRACCE DI CRIMINE (Libro #4)

TRACCE DI SPERANZA (Libro #5)

CONTENUTO

PROLOGO

CAPITOLO UNO

CAPITOLO DUE

CAPITOLO TRE

CAPITOLO QUATTRO

CAPITOLO CINQUE

CAPITOLO SEI

CAPITOLO SETTE

CAPITOLO OTTO

CAPITOLO NOVE

CAPITOLO DIECI

CAPITOLO UNDICI

CAPITOLO DODICI

CAPITOLO TREDICI

CAPITOLO QUATTORDICI

CAPITOLO QUINDICI

CAPITOLO SEDICI

CAPITOLO DICIASSETTE

CAPITOLO DICIOTTO

CAPITOLO DICIANNOVE

CAPITOLO VENTI

CAPITOLO VENTUNO

CAPITOLO VENTIDUE

CAPITOLO VENTITRE

CAPITOLO VENTIQUATTRO

CAPITOLO VENTICINQUE

CAPITOLO VENTISEI

CAPITOLO VENTISETTE

CAPITOLO VENTOTTO

CAPITOLO VENTINOVE

CAPITOLO TRENTA

CAPITOLO TRENTUNO

PROLOGO

Tessa armeggiò con la chiave nella serratura, senza preoccuparsi tanto di poter svegliare il povero vecchio Jimmy, nonostante l’orario indecente. Avrebbe dovuto immaginare che Jimmy avrebbe dimenticato di buttare la spazzatura ancora una volta. Ormai si stava stufando di questi sbagli. Quanto poteva essere difficile ricordare un semplice compito? Ogni giovedì sera, portare la spazzatura sul marciapiede. Tutto qui. Non è che gliastesse chiedendo di costruire un castello. Mentre lei sudava sette camicie all’ospedale, Jimmy probabilmente stava seduto in cerca di antichità, come sosteneva spesso. Anche se poi due minuti dopo diceva che si stava rilassando prima della pensione. Prendi una dannata decisione, gli voleva dire.

Tessa entrò in casa e decise di non curarsi della spazzatura. Forse avrebbe imparato la lezione. Ma in realtà forse no. Dopo vent’anni di matrimonio, il marito perdeva il pelo ma non il vizio, giusto?

Una domanda da porsi un altro giorno. Al momento, la domanda era cosa fare nella prossima ora, prima che il sonno facesse capolino. Scalciò le calzature da lavoro, aprì il frigorifero e ne fissò il contenuto con sguardo vuoto, senza essere attratta da nulla. Non aveva la forza di farsi un panino. Avrebbe ripiegato sul classico frutti di bosco e formaggio? O era una brutta idea? Una delle infermiere una volta le aveva detto che mangiare formaggio prima di andare a dormire faceva venire gli incubi, e Tessa non aveva alcun bisogno di averne altri.

Lasciamo stare. Decaffeinato e tivù spazzatura era la strada più semplice. Lasciò la cucina ed entrò nel soggiorno, dove percepì la presenza di qualcuno. Allungò istintivamente la mano verso l’interruttore della luce, ma si fermò prima di accenderla. Vide il profilo del suo adorato marito, accasciato sulla poltrona, con una coperta abbandonata a terra davanti ai  piedi. Tessa sospirò, consapevole che un’ora di tivù non era un’opzione fattibile. Se avesse svegliato Jimmy, sarebbe stato in condizioni pietose almeno fino al pomeriggio seguente. Non ne aveva alcun bisogno.

Lasciamo stare. Tanto valeva andarsene a dormire. Tessa aprì delicatamente la porta del soggiorno, attenta a non disturbare il marito addormentato, sia per affetto genuino, sia perché così avrebbe avuto il letto tutto per sé. Lasciò la borsa sul divano per fargli capire che era arrivata a casa sana e salva. Inoltre, avrebbe potuto suggerire a Jimmy di passare la notte al piano di sotto e darle un po’ di pace.

Tessa andò in bagno e si sciacquò quel poco di trucco che indossava. Si tolse l’uniforme e si lavò via dai denti dodici ore passate a dare istruzioni. Dal lavandino guardò fuori dalla finestra e ammirò la notte. C’era qualcosa nel tornare a casa alle prime ore del mattino che la scombussolava davvero tanto. Mentre tutti dormivano, tu eri in prima linea, a far andare avanti il mondo. Era sufficiente a dare alle menti più deboli il complesso dell’eroe.

Sedette sul gabinetto mentre si rifaceva la coda ai capelli, ma si fermò quando raggiunse il terzo e ultimo nodo.

Un rumore. Come se qualcuno grattasse. O forse un fruscio? Sembrava venire da dietro.

Tessa inclinò il capo verso il davanzale e fece un passo indietro temendo ciò che avrebbe potuto vedere. Sbirciò tra gli spazi tra le boccette delle sue lozioni e scoprì il colpevole. Una scatolina che un tempo conteneva della crema idratante era caduta. Quando si allungò per prenderla, sentì uno spiffero proveniente dalla finestra sfiorarle le dita.

Jimmy aveva lasciato la finestra socchiusa, di nuovo. Era stanca di dirglielo. Sicuramente la brezza aveva fatto cadere la scatolina vuota, e poi perché c’era una confezione vuota? Non incolpò il marito di questo. Era colpa sua.

Chiuse la finestra, si sedette e tornò al rituale della buonanotte. Rifece la coda di cavallo e poi cercò la crema antirughe.

Ma prima di trovarla, tornò il rumore. Come dei graffi, o un mastichio. Era difficile da individuare. Che fosse l’acqua nelle tubature? Forse il gabinetto stava di nuovo facendo le bizze. Tirò indietro la mano di scatto, quando ebbe la sensazione che il suono provenisse dalla punta delle sue dita.

Tessa arretrò rapidamente verso la porta per la paura. Il suono divenne più forte, più agitato. Non sapeva cosa fosse, ma di certo era il suono di qualcosa di vivo.

Poi, come uno zombie uscito dall’inferno, la fonte del rumore si rese nota.

Una forma nera indistinta svolazzò dalle bottigliette delle lozioni e si lanciò verso la luce del bagno.

Argh, Gesù Cristo, gridò Tessa ritirandosi nel corridoio. Spiò da un’apertura, senza riuscire a togliere gli occhi di dosso da quella cosa. Come un drago in miniatura, la creatura batteva furiosamente le ali mentre colpiva la luce accesa: una battaglia che avrebbe visto un unico vincitore. Ma la cosa non impediva all’essere di continuare a provarci.

Di che si trattava? Una falena? Una di quelle falene giganti era emigrata da sud e tra tutti i posti si era stabilita nel Delaware? Qualunque cosa fosse, sembrava un presagio di morte. Grande, pelosa, nera come il carbone. Tessa chiuse la porta, intrappolando l’animale nel piccolo bagno. Quelle cose non la facevano sentire a suo agio e se, affinché lei potesse dormire, quella creatura doveva morire, che così fosse.

Dovette ridere. Aveva chiuso la finestra. Se l’avesse lasciata aperta, la cosa avrebbe avuto una via di fuga. Ora era una sua sgradita prigioniera e di certo non sarebbe rientrata ad affrontarla.

Era una questione da Jimmy, decise. Era lui l’uccisore di insetti designato della casa. Era stato stabilito fin dal primo giorno. Tessa tornò al piano di sotto con passi pesanti, sperando di svegliare Jimmy prima di arrivare.

Non lo fece. Il soggiorno era ancora buio, ma riconobbe la sagoma di Jimmy disposta nella stessa posizione di prima.

Jim, disse, con poco più di un sussurro. Jimmy. Svegliati.

Niente.

Ehi, Jim. Abbiamo un problema.

No no. Come morto. Era ora di passare alle armi pesanti

Tessa gli si avvicinò e gli carezzò le gambe. Erano fredde, quasi ghiacciate. Lo scosse nuovamente. Jim, alzati. Ho bisogno del tuo aiuto.

Non ci fu nessuna risposta muscolare, nessuna reazione nervosa. Come poteva dormire così profondamente mentre per svegliare lei bastava il tubare di un piccione? Alcune persone sono proprio fortunate.

Jimmy, disse, stavolta più forte. Gli strinse le gambe un po’ più forte, affondando in parte le unghie.

Niente di niente.

Tessa sentì l’aria uscirle dai polmoni. La fronte cominciò a bruciare e sudare. Non era normale, nemmeno per Jimmy.

Gli prese la mano. Fredda come il ghiaccio invernale. Lo scosse, abbastanza da riportare chiunque alla coscienza. Non accadde nulla. Tessa prese il volto di Jimmy con entrambe le mani, sentendo la carne fredde, la pelle ruvida e, con suo terrore, qualcosa di bagnato.

Nell’oscurità vide qualcosa negli occhi di Jimmy. Sembravano chiusi, ma emanavano una lucentezza, come gallerie che conducevano direttamente all’aldilà.

Presa dal panico, la vista si abituò al buio. Tessa saltò in piedi, pensando innanzitutto che aveva trent’anni di addestramento medico a cui attingere. Suo marito era in forma e in salute. Aveva davanti ancora parecchi anni. Non poteva essere.

Tessa corse alla parete e cercò l’interruttore della luce con mani tremanti. Lo trovò, ma le dita non volevano saperne di premerlo. Facendolo avrebbe dato vita a quell’orrore e qualcosa le diceva che avrebbe ricordato questo momento per il resto dei suoi giorni, a prescindere di come sarebbe andata.

La luce accese la stanza di un giallo luminoso.

Le mani di Tessa scattarono verso la sua bocca, ma non riuscirono minimamente a fermare le sue urla.

Tutta l’energia abbandonò il suo corpo e cadde in ginocchio disperata. Non c’era niente che l’addestramento medico potesse sistemare. Nessuno poteva farlo. Anche il chirurgo più bravo del mondo l’avrebbe considerata una causa persa al primo sguardo.

Jimmy sedeva accasciato sulla poltrona, il sangue secco gli ammantava il collo e la maglietta. Era un soggetto deceduto, qualcosa che Tessa aveva già visto moltissime volte, ma mai aveva pensato che il corpo avrebbe potuto essere quello dell’uomo che amava.

Una seconda ondata di disperazione arrivò quando si rese conto che gli era passata accanto giusto qualche minuto prima. Cercò forsennatamente il telefono per chiamare la polizia, ma prima che le sue mani tremanti potessero comporre il numero, vide una cosa fuori posto, persino per una scena macabra come quella.

Vide un segno di vita in suo marito.

Nella frenesia del momento, non l’aveva visto subito. Era sommersa nel panico. Si avvicinò con riluttanza, asciugandosi le lacrime con l’avambraccio.

Poi arrivò la terza ondata di disperazione quando si rese conto che non c’era nessun segno di vita. Gli occhi di Jimmy riflettevano la luce dorata, come se la morte li avesse trasformati in minuscoli specchi.

A un esame più attento, era così.

Perché Jimmy ora aveva delle monete d’argento al posto degli occhi.

Tessa perse il controllo di tutte le sue funzioni elementari: voce, mobilità, processo cognitivo. Riuscì a comporre il numero del pronto intervento e, quando rispose, tutto ciò che riuscì a fare fu gridare.

CAPITOLO UNO

Ella Dark era nel suo appartamento, seduta per terra e circondata da montagne di scartoffie. Controllò il telefono.

Un messaggio da Mark.

Ti vengo a prendere tra dieci minuti, seguito da una serie di bacetti.

Ella verificò l’orario. Sette e trenta del mattino. Si era svegliata due ore prima in seguito a un sogno bizzarro in cui cantava davanti a un pubblico immenso accompagnata da un’orchestra. Però quando si era voltata, i musicisti non avevano volto. Sperava che fosse solo la sua immaginazione che si prendeva delle libertà e non una manifestazione metaforica dei propri pensieri.

Era pronta a partire, ma prima doveva segnare un punto con le scartoffie.

Due settimane prima, dopo una lotta estenuante, aveva arrestato il serial killer di Baltimora che si prostituiva. Era stata lei ad abbatterlo fisicamente, ma era stato il lavoro di squadra tra lei, l’agente Mia Ripley e l’agente Mark Balzano a renderlo possibile.

Le ferite stavano cominciando a guarire, almeno quelle fisiche. Aveva subito un paio di colpi, ma i dottori dell’FBI l’avevano sistemata. Tuttavia, le ferite mentali erano ancora un pozzo di dolore che sembrava diventare ogni giorno più grande.

L’agente Ripley aveva scoperto il tradimento di Ella. Ella aveva conversato con il serial killer Tobias Campbell, cosa che con grande impegno aveva evitato di comunicare alla sua partner, visti i suoi trascorsi con lui. Era stata Ripley a catturare Campbell quindici anni prima, ma non senza subire traumi. Ella aveva tenuto la partner all’oscuro temendo una sua reazione e Ripley aveva reagito esattamente come Ella si aspettava, quando poi l’aveva scoperto. Anche peggio, in effetti.

Ma sebbene Ella continuasse a chiamare Ripley sua partner nei propri pensieri, il termine più appropriato