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Mai Desiderare Un Duca
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Mai Desiderare Un Duca

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Il Duca e Amelia riusciranno alla fine a trovare l'amore?

La signorina Amelia Halsey è alla resa dei conti. Durante il suo primo ballo in società aveva avuto un pretendente. Un tizio odioso, che per fortuna suo fratello aveva rifiutato. Adesso, dieci anni dopo, Amelia vuole esaudire il suo unico desiderio. Sono anni che è innamorata del Duca di Darling, ma a quanto pare lui non l’ha nemmeno notata. Per il suo ultimo evento prima di ritirarsi a vita solitaria, la festa in maschera annuale, Amelia decide di giocarsi tutte le sue carte e provare a sedurre l’ambito Duca. Alla fin fine, cos’ha da perdere? Per cui si cimenta con tutte le sue forze nella seduzione dell’uomo dei suoi sogni… Grant Barrett, il duca di Darling, non desidera sposarsi, ma sa che prima o poi dovrà farlo. Senza un erede, il suo Ducato si estinguerà con lui e la madre non fa che forzarlo al matrimonio con una donna qualsiasi. Un affascinante signorina dai capelli dorati e una serie di maliziose battute al ballo in maschera sembrano fargli cambiare idea. Purtroppo, la donna misteriosa scompare dalla scena improvvisamente, lasciandolo con una gran voglia di conoscerla meglio. Forse, ha incontrato la donna adatta a lui. Grant è rimasto così folgorato da lei, che non ha pensato di chiederle neppure il suo nome. Come farà a ritrovarla?
LanguageItaliano
PublisherTektime
Release dateApr 22, 2022
ISBN9788835437819
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    Mai Desiderare Un Duca - Dawn Brower

    Uno

    Dieci anni dopo...

    La signorina Amelia Halsey si trovava ormai ad una svolta. Era giunto il momento per lei di accettare il suo destino. Rimanere zitella era il suo futuro, e non poteva fare altro che accettarlo. Nessun gentiluomo aveva chiesto di corteggiarla, negli ultimi nove anni da quando era entrata in società. Per essere onesti, nemmeno lei si era invaghita di qualcuno. O meglio: oltre al famoso Duca di anni prima, nessun altro l’aveva mai attratta.

    Il Duca di Darling...

    Era il più irraggiungibile di tutti. Ogni debuttante, chi più chi meno, aveva sperato di conquistarlo, ma invano. Lui sembrava non notare nessuna. A quanto pare, il gelido Duca non intendeva sposarsi. E quelle stupide oche, poi…non erano di suo gradimento. Certo, molte erano davvero belle; ma, oltre al loro aspetto, nessun sale in zucca.

    Per quanto riguardava lei…era perdutamente innamorata del Duca da quasi dieci anni. Ma da allora, non lo aveva più rivisto. A volte si diceva che, se si fossero incontrati di nuovo…forse lui l’avrebbe corteggiata. Quando pensava allo stupendo (ed unico) baciamano che lui le aveva fatto anni addietro, sentiva ancora il cuore batterle a mille dall’eccitazione. Era lui che voleva. Disperatamente e inutilmente. Era il suo ricordo che Amelia rincorreva negli innumerevoli balli e feste che si erano susseguiti in tutto quel tempo. Per lei c’era solo il Duca di Darling. Nessun altro. Punto e basta.

    Ormai era giunta alla conclusione che quell’amore era solo nella sua testa, e che non era minimamente corrisposto...

    Non restava che raccogliere i cocci del suo cuore e cercare di voltare pagina. Ma non aveva voglia di cercare qualcun altro. Nessun gentiluomo le aveva mai fatto battere il cuore come il Duca di Darling. Ma tant’è…era tempo di fare i conti con se stessa e la propria vita, escludendo per sempre l’inavvicinabile Duca.

    Teddy, la viscontessa di Carrolton, la moglie di suo fratello, entrò nella stanza. Portava per mano suo figlio, Remington... Remy aveva i capelli biondo dorato di sua madre e gli occhi castani di suo padre. L’unico accenno alla genìa degli Halsey era la sfumatura dei suoi capelli. Amelia non dubitava che quel bellissimo bambino un giorno sarebbe diventato un rubacuori come suo fratello Eszra. Glielo vedeva scritto negli occhi.

    Ah, eccovi qua! - esclamò Teddy, un po' stizzita - Vostro fratello vi sta cercando dappertutto! Mi ha chiesto di dirvi che vorrebbe vedervi nel suo studio.

    Cosa poteva volere Eszra, di così urgente?

    Vado subito. rispose Amelia, e si alzò. Suo fratello chiedeva raramente di vederla. Malgrado ciò, Amelia sapeva che le voleva bene e che si preoccupava per lei. Anzi, a volte era perfino iperprotettivo.

    Prima di andare, - la frenò Teddy - volevo chiedervi se parteciperete alla festa in maschera a Graystone Manor, stasera.

    La duchessa di Graystone era la sorella maggiore di Teddy, e il duca era uno dei più vecchi amici di Ezra. Ad Amelia piaceva partecipare ai balli o alle serate organizzate dalla duchessa, ma l’idea di una festa in maschera non l’attraeva particolarmente. E non capiva perché la duchessa ci tenesse ad organizzarne una all’anno. Amelia ci rifletteva su da qualche giorno, ma non si era fatta preparare ancora nessun abito. E ormai era tardi per ordinarne uno. Non lo so. Forse no. rispose.

    Teddy sospirò e guardò il suo figlioletto di sette anni. Sto portando Remy a fare una passeggiata. Purtroppo, oggi è il giorno libero della sua istitutrice, che non ha voluto saperne di rinunciarci. Così mi ha lasciato il bambino…proprio oggi che c’è il ballo annuale in maschera! Ne discuterò con Eszra stasera… Sorrise alla cognata. Oh, non fateci caso, parlavo tra me e me. Insomma, spero di vedervi stasera. Mi auguro che non pensiate di rintanarvi in camera vostra, come avete fatto le ultime volte. La vita è bella, e non si mai cosa ci prepara…Svagarvi vi farà bene!

    Ciò detto tirò il bimbo per mano, ma Remy, cocciuto, non ne volle sapere di lasciare la stanza. Anzi, si buttò per terra e cominciò a fare i capricci. Teddy non perse tempo a sgridarlo: si abbassò, lo sollevò di peso e lo portò fuori recalcitrante. Amelia scoppiò a ridere: eh, sì! Il suo nipotino era proprio cocciuto come un mulo. Si augurò che crescesse in fretta, o Teddy prima o poi l’avrebbe strozzato!

    Amelia lasciò il salotto e si recò velocemente nello studio del fratello.

    Bussò alla porta e attese che lui le dicesse di entrare. Niente. Bussò di nuovo, e ancora niente. Allora si lasciò cadere in modo poco signorile su una poltroncina nei pressi. A volte suo fratello riusciva ad essere esasperante!

    Alla fine Ezra si degnò di apparire sulla soglia e le fece cenno di entrare. Una volta che Amelia fu dentro, la guardò in faccia e disse, senza perifrasi: Amelia, è giunto il momento di parlare del vostro futuro.

    Il mio futuro? Amelia guardò il fratello con aria interrogativa. In che senso?

    Lui sospirò. Vorrei sapere se avete intenzione di sposarvi, oppure no.

    Ecco. Erano arrivati alla resa dei conti. E ora? Amelia scosse la testa. Credo proprio di no. Almeno, io ci ho rinunciato. Certo, se fosse arrivato il Duca di Darling a bussare alla sua porta...Ma basta tormentarsi con questi pensieri. Tanto, era inutile.

    Beh, avete una bella dote. Se non volete usarla per il matrimonio, forse dovreste pensare a cosa farne.

    Amelia guardò il fratello dritto in faccia. "Pensavo di poterne godere solo col matrimonio. Non è così?"

    Che novità interessante! Poteva usare quei soldi in altro modo? L’idea la eccitò a tal punto che quasi si sentì ringalluzzita, malgrado lo sconforto di doversi rassegnare a rimanere zitella.

    Certo, potreste rimanere a vivere al castello con me, mia moglie e nostro figlio. Sapete che vi vogliamo bene e che ci fa piacere avervi con noi.

    Lo so e ve ne sono profondamente grata. rispose Amelia. Malgrado tutto, suo fratello era un punto fermo, nella sua vita. E io sto molto bene, con voi.

    Eszra tirò un profondo respiro. Avete mai pensato ad una casa tutta vostra? Un bel palazzo, dotato di tutti i comfort…Magari, vicino al mare. So che il mare vi piace molto.

    Va bene. Non so dove volete arrivare, ma vi ascolto. disse Amelia. E si preparò ad ascoltare con attenzione.

    "Abbiamo diverse proprietà. Una di queste è un piccolo cottage. Non è molto grande, ma per una donna sola e un po’ di servitù va più che bene. Potreste andarci a vivere, e io vi darei un vitalizio dalla vostra dote, in modo che possiate vivere con agiatezza. La proprietà passerebbe a voi fino alla vostra morte. Poi tornerebbe alla famiglia. Sempreché non prendiate marito. Allora potreste acquistarla e diventerebbe vostra. O potreste acquistare una proprietà più grande. Che ne

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