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I guerrieri di Heloyin: Le cronache del mondo di Ąhýrïa 2
I guerrieri di Heloyin: Le cronache del mondo di Ąhýrïa 2
I guerrieri di Heloyin: Le cronache del mondo di Ąhýrïa 2
Ebook70 pages55 minutes

I guerrieri di Heloyin: Le cronache del mondo di Ąhýrïa 2

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About this ebook

Fantasy - racconto lungo (45 pagine) - Se il Signore Oscuro sottometterà il mondo di Ąhýrïa nulla sarà più come prima.
Per i giovani Custodi di Heloyin è tempo di imbracciare le armi, trasformarsi in guerrieri e andare incontro al proprio destino.


Il dominio di Realdur, su tutta Ąhýrïa, è quasi completo e l’oscurità dilaga nel cuore e nella mente di ogni abitante delle terre emerse.

Maya, Naemelle, Shineoor e Skyrell, i giovani Custodi di Heloyin, sono ormai l’unica speranza rimasta e dovranno partire per salvare il mondo. Lungo la dorsale del monte Aviden, assieme a un piccolo drappello di uomini e donne, affronteranno sfide, pericoli e le loro stesse paure.

Nel viaggio, che è simbolicamente anche un viaggio d’anima, i Guerrieri di Heloyin intrecceranno il loro destino a quello dei loro avi, ricevendo in dono il potere di drago.

Sarà sufficiente per sconfiggere il potente Signore Oscuro?


Loriana Lucciarini, si definisce “narratrice di mondi di carta e inchiostro” e vanta collaborazioni a quattro mani nella stesura di romanzi e progetti letterari. Le sue storie spaziano tra romance, fantasy, favole, approfondimento sociale, mainstream, poesia.

Ha pubblicato: Si può volare senza ali, Quattro petali rossi, Il Tao racconta (Arpeggio Libero). Una felicità leggera leggera, Ritrovarsi, Racconti di stelle al bar Zodiak, L'amore tantrico è un piatto vegano, Un lungo ritorno (Le Mezzelane). I legami sottili dell’anima e Sotto le nuvole (Pubme). Doppio carico, storie di operaie (Villaggio Maori). Ghimely e lo specchio d'Altrove (Babilonia). Sulle tracce dei Lestrigoni. (Bertoni). Quattro giorni in Questura, Il Sussurro del lago e le nuove edizioni di Sotto il cielo di Londra e Una fantastica caccia al tesoro sono invece le sue pubblicazioni da autrice indie.

I Custodi di Heloyin e l’Ultima Progenie, il primo capitolo della saga del mondo di Ąhýrïa, è targato Delos Digital.

LanguageItaliano
PublisherDelos Digital
Release dateApr 12, 2022
ISBN9788825420043
I guerrieri di Heloyin: Le cronache del mondo di Ąhýrïa 2

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    I guerrieri di Heloyin - Loriana Lucciarini

    Prologo

    Terre emerse di Vijental – alture di Koo – lungo la dorsale del Monte Aviden

    Lungo la dorsale montuosa la mattina era fatta di bruma solida e freddo pungente. Maya si strinse nelle spalle e si concentrò sui passi.

    Uno dopo l’altro. Di nuovo. Uno dopo l’altro.

    Erano giorni che continuavano a salire per le alture di Koo. Del perché gli Heloyin non avessero usato la magia per evitare questo tormento, per lei rimaneva un mistero.

    La cima più alta, Monte Aviden, svettava con l’ambizione di raggiungere il cielo per rubargli il carico di nubi.

    Nascose il viso dentro il cappuccio. Il vento soffiava forte e le raffiche improvvise sollevavano turbinii di foglie e terra. Per un attimo i capelli, sfuggiti da sotto la stoffa, vorticarono.

    Lei era fortunata. Arrivava a sera con il corpo dolorante, sfinita, ma le bastava il contatto con il terreno e la natura circostante per recuperare le energie. Gli altri invece avevano visi stanchi e un fisico piegato dalla fatica, tuttavia nessuno si era lamentato. Tutti consci dell’importanza di quella missione: la loro offensiva contro il Signore Oscuro era iniziata. E partiva proprio dalle scoscese alture di Koo.

    Una raffica più forte bloccò i loro passi.

    Naemelle si voltò per evitare lo schiaffo del vento gelato sul viso, per un attimo i loro sguardi si incrociarono.

    – Tieni, hai le labbra viola. – La Dejæn le allungò una mantella di pelo, presa dalla sua bisaccia.

    – Grazie.

    Aveva ragione, stava tremando. Maya si guardò le mani e a quella visione i pensieri tornarono indietro di qualche settimana, quando erano ancora nella città magica sommersa degli Heloyin.

    Si esercitavano come ormai facevano da mesi. Lei e Naemelle lavoravano sull’empatia in battaglia e sulla comunicazione mentale. Per sollecitare lo sviluppo completo del dono di Maya, la sua tutrice Rahele, la più potente sacerdotessa della dea Aendell, spesso le metteva in situazioni di pericolo. Per Maya agire e reagire, intuire e pensare doveva diventare istintivo. Fare tutto in simultanea, però, era complicato.

    Quando l’attacco del mostro partì, liberò la mente e si mise in ascolto. Bendata, le era impossibile vedere le mosse del nemico, tuttavia ne poteva intuire i movimenti.

    La creatura muoveva l’aria intorno, Maya ne poteva sentire il fruscio lieve, come l’avanzare di un serpente, che provocava impercettibili movimenti nel terreno. In ascolto, poteva intuire da quale direzione stesse arrivando.

    La voce di Naemelle, proprio in quell’attimo, le risuonò in testa. Maya non la respinse, anzi, l’accolse.

    – Ruota a destra e colpisci di fronte a te! – le ordinò la Dejæn e Maya eseguì. Schivò l’attacco della creatura e colpì. Il mostro finì soffocato dalle spire di un groviglio di spine.

    – Ottimo, ragazza mia, guarda cosa sei in grado di fare! –Naemelle la raggiunse di corsa e le diede una pacca sulle spalle, togliendole il lembo di stoffa davanti agli occhi.

    Maya annuì, seria, e la sua folta chioma rubino ondeggiò seguendo il movimento della testa. I riccioli ribelli le scesero sul viso, nascondendo per qualche istante la vista; li soffiò via con la bocca, come era solita fare.

    – Sì, ma è faticoso – ammise, asciugando il sudore dalla fronte.

    Col tempo sarà più facile, vedrai. E potrai concentrarti sul controllo dei tuoi reali poteri. Rahele si era intrufolata nella sua testa.

    Maya le scoccò un’occhiata risentita. Era infastidita dalla capacità della donna di scardinare la fragile porta d’accesso della sua mente.

    Smettila, lo fai continuamente, non lo sopporto, replicò senza parlare, a distanza.

    Anche questa è un’esercitazione, piccola mia, le rispose l’altra formando le parole nella sua testa.

    – Finché non imparerai a rendere inviolabile la tua mente sarai sempre esposta agli attacchi di altri ascoltatori come me, e come te – spiegò Rahele, questa volta ad alta voce.

    Aveva ragione: lei era una dea ma anche una ascoltatrice. Un dono prezioso, che non possedevano in tanti. Ne aveva avuto le prove in quei mesi di duro addestramento: Naemelle non parlava con l’acqua, la dominava. Lo stesso facevano Shineoor e Skyrell, controllando la potenza degli elementi e sottomettendola al loro potere. Mai però le avevano rivelato di percepirne gli umori, i voleri, i pensieri. A lei, invece, e da sempre, arrivavano i mormorii della natura che la circondava, delle piante rampicanti, della terra, della flora e fauna circostante. Quelle voci le avevano tenuto compagnia fin da piccola, le era sembrata una cosa naturale; tuttavia, i saggi di Heloyin le avevano spiegato che quel potere era speciale e le avevano chiesto di amplificarlo, controllarlo per usarlo in futuro contro le schiere di violenti mercenari al soldo di Realdur. Così, anche se non amava intrufolarsi

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