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Come Diventare un Testimone Attendibile in Tribunale
Come Diventare un Testimone Attendibile in Tribunale
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Come Diventare un Testimone Attendibile in Tribunale

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Attualmente, non esiste in commercio alcun libro che spieghi come rendere una testimonianza in Tribunale per essere considerati attendibili, e nessun manuale che insegni a parlare, muoversi e vestirsi in queste occasioni. Non è una cosa di poco conto se si pensa che il sistema giudiziario italiano, con tutte le sue pecche, a volte persegue e condanna chi è innocente e viceversa. Spesso accade che gli stessi avvocati non sappiano o non vogliano perdere tempo nel dare i consigli giusti ai propri clienti, su come comportarsi in queste circostanze.
Il testimone è una parte molto importante del procedimento, specialmente in quello penale, dove ciò che si dice può pregiudicare il futuro di un individuo. Il suo ruolo è altrettanto importante in una causa civile, ove la sua testimonianza non rischia certo di mandare qualcuno in carcere, ma può influenzare in modo notevole i diritti di una persona.
Per questo è fondamentale imparare a diventare un testimone attendibile. Una buona deposizione che porta luce sul reale svolgimento dei fatti, può facilitare la corte nell'emanare una giusta sentenza. Sapersi porre nella maniera giusta è una cosa da non sottovalutare, soprattutto se da questo dipende il futuro e la libertà di una persona.
Ovviamente, il libro non incita a mentire o mascherare per vere le false dichiarazioni, piuttosto fornisce suggerimenti, tecniche e consigli utili appresi sul campo, che riscuotono ad oggi un grande successo, oltre alle nozioni teoriche assolutamente da non sottovalutare, utili anche nella vita di tutti i giorni, che insegnano a mettere in pratica una valida comunicazione con l'interlocutore. Presentarsi nel modo giusto, sapere gestire le emozioni e i movimenti corporei, farà di voi dei testimoni degni della massima considerazione, che si tratti di testimoni, parti lese e imputati. A tutti costoro giova conoscere le migliori strategie per far valere la propria deposizione ed essere convincenti.
Va ricordato che giudici e pubblici ministeri non solo badano al contenuto ma anche al modo di esporre la testimonianza e che in quanto umani, anche loro sono spesso suscettibili alla simpatia o alla personalità di un individuo.
Con questa pubblicazione imparerete a interpretare il bombardamento d’informazioni che arriva dal vostro interlocutore (parole, voce, pause nel discorso, espressioni e mimiche facciali, ecc.), tanto da riuscire a capire chi mente e chi dichiara la verità.

LanguageItaliano
Release dateAug 26, 2015
ISBN9781370331994
Come Diventare un Testimone Attendibile in Tribunale
Author

John Albertini

John Albertini è un giornalista free-lance laureato in giurisprudenza, poi diventato giornalista per la sua grande passione relativa alla scrittura e ai fatti di cronaca nazionale.Anche se non ha mai voluto esercitare la professione di avvocato, John Albertini ha calcato le aule dei tribunali per moltissimi anni come reporter di avvenimenti legati alla cronaca di vario genere. In queste occasioni ha assistito a procedimenti giudiziari di ogni genere, intervistando giudici, imputati, testi e avvocati.Durante le lunghe attese per gli inizi delle udienze, ha studiato tutta la gente coinvolta, facendosi in seguito un'idea sull'andamento del processo. Da qui è nato "Come diventare un testimone attendibile in tribunale", unico libro in Italia che studia e approfondisce procedure e tecniche per rendere una testimonianza attendibile e credibile in tribunale.

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    Come Diventare un Testimone Attendibile in Tribunale - John Albertini

    Premessa

    Attualmente, non esiste in commercio alcun libro che spieghi come rendere una testimonianza in Tribunale per essere considerati attendibili, e nessun manuale che insegni a parlare, muoversi e vestirsi in queste occasioni.  Non è una cosa di poco conto se si pensa che il sistema giudiziario italiano, con la sua burocrazia e le sue pecche, a volte persegue e condanna chi è innocente e viceversa.

    E non solo. Più volte accade che anche gli stessi avvocati non sappiano o non vogliano perdere tempo nel dare i consigli giusti ai propri clienti su come comportarsi in queste circostanze.

    Sono un giornalista della carta stampata con una laurea in giurisprudenza acquisita ormai venti anni fa e la passione per la scrittura. Anche se non ho mai voluto esercitare la professione di avvocato, ho calcato le aule dei tribunali per ben quindici anni, come reporter di avvenimenti legati alla cronaca di vario genere. In queste occasioni ho assistito a procedimenti giudiziari di ogni genere, intervistando giudici, imputati, testi e avvocati.

    Durante le lunghe attese per gli inizi delle udienze, ho scrutato e studiato la gente coinvolta, facendomi di volta in volta un'idea sull'andamento del processo.

    Inoltre, benché si discutesse in aula di questioni e termini a me familiari, mi accorsi io stesso, di protendere verso una parte dello schieramento, semplicemente per la simpatia suscitata dall'imputato o il modo deciso e determinato di porsi di alcuni testi. Mi è capitato anche di ipotizzare la colpevolezza di un individuo solo perché appariva sfrontato e prepotente, con testimoni a favore che si presentavano trasandati nel modo di vestire, erano insicuri e parlavano a stento. Queste persone a mio avviso, risultavano meno attendibili e credibili di altre.

    Mi dissi però, che questo non era giusto. In fondo, non era corretto giudicare in base a queste varianti così banali. Forse ero solo io ad agire inconsciamente in questo modo, e che i giudici sapevano certamente essere imparziali. E invece no. Le cose non stavano così.

    Infatti, con l'andare del tempo, mi accorsi che in questo specifico contesto tutti siamo portati a giudicare secondo schemi predefiniti, in modo del tutto inconscio. Conclusi che se certi atteggiamenti e modi di porsi avevano effetto su di me, lo avevano anche su giudici e pubblici ministeri.

    Un giorno, seguendo uno dei soliti casi di cronaca, ebbi modo di conoscere un valente e giovane avvocato, che ha poi ispirato questa pubblicazione. Costui, diventato molto presto socio dello studio legale in cui lavorava, era un vero genio del foro: preparato, aggressivo e deciso nel modo di perseguire l'obiettivo, ma senza giocare sporco.

    Ebbi modi d'instaurare con lui una proficua collaborazione e amicizia. M'incuriosì il fatto che a suo dire, utilizzava tecniche specifiche per preparare in modo perfetto i suoi clienti e i testi a favore. Era molto meticoloso e preciso. Diceva che i risultati dipendevano anche dai dettagli, che spesso erano tralasciati dalla maggior parte dei suoi colleghi. Curava in modo particolare gli atteggiamenti da usare e le gestualità da evitare, per fare in modo che la verità dei fatte risultasse tale (cioè credibile e attendibile) e non fosse scambiata per altro. Secondo lui, bisognava agire non solo con le prove a carico, ma anche con tecniche psicologiche e di body-language. Tutto faceva brodo nel grande calderone dell'obiettivo finale e nulla doveva sfuggire. Questo era il motivo per cui non perdeva mai una causa. Per arrivare a ciò, aveva studiato tutti segreti del mestiere negli USA, a contatto con un avvocato italo-americano di nota fama.

    Dopo tutto quello che avevo appreso in questi quindici anni, ho sentito il dovere di colmare questa lacuna editoriale.

    Tutti conosciamo la macchinosità, le lungaggini burocratiche e le profonde lacune del sistema giudiziario italiano, cui aggiungo i procedimenti ad personam di certi magistrati, solo per demolire questa o quella parte politica. Pertanto, figuriamoci quanto sia importante sapere come deporre di fronte al giudice in un Tribunale. E' fondamentale risultare attendibili e credibili, ma soprattutto inattaccabili da più fronti. Per fare ciò bisogna essere sicuri di sé, conoscere le tecniche giuste, il linguaggio e gli atteggiamenti da utilizzare.

    Va premesso che Attendibilità e Credibilità sono due cose diverse; la prima è strettamente connessa all’accuratezza del dichiarato. Determina se il ricordo riflette in maniera fedele tutti gli elementi che riguardano l’evento di cui si è stati testimoni. La seconda costituisce un fattore decisivo nella relazione tra l’accuratezza di un ricordo e del suo uso in campo giuridico. Si riferisce agli aspetti personali e motivazionali relativi alla sincerità del testimone e del suo disinteresse nel merito del processo.

    Tuttavia, sapersi porre nella maniera giusta è una cosa da non sottovalutare, soprattutto se da questo dipende il futuro e la libertà di un individuo. In tal senso, questa pubblicazione si rivela un prontuario utilissimo, ricco di suggerimenti per diventare testimoni degni di considerazione, che si tratti di testi a favore o avversi l'accusa, e ciò vale anche per gli stessi imputati, innocenti o colpevoli che siano. Soprattutto costoro devono essere in grado di presentarsi nel modo giusto, ricordando che molto spesso giudici e pubblici ministeri sono umani e non sempre imparziali, perfino suscettibili inconsciamente alla simpatia e alla personalità di un individuo.

    Va comunque precisato che per gli imputati in un procedimento giudiziario, la legge consente di sostenere per difendersi, qualsiasi versione dei fatti, vera o falsa che sia. Costoro, infatti, sono gli unici a non essere accusati del reato di falsa testimonianza, nel caso mentissero per discolparsi.

    Nel nostro Paese, testimoniare la verità non sempre porta al risultato sperato; quante volte mi è capitato di vedere deporre testimoni che pur sostenendo la realtà dei fatti, apparivano imprecisi, insicuri e imbarazzati di fronte le domande poste. Altri ancora s'incartavano letteralmente per una sorta di timore, tanto che le loro dichiarazioni erano smontate in un batter d'occhio dalla parte avversaria, facendoli diventare completamente inattendibili, causando alla fine notevole pregiudizio al processo.

    Sembra strano, ma la credibilità di un imputato, della parte lesa o di un testimone dipende anche dal modo di gesticolare e vestirsi. Anche se tutti non siamo provetti psicologi o esperti del body-language (linguaggio del corpo) così come accade nella famosa serie televisiva Lie to me, è piuttosto semplice riuscire a capire nel contesto preciso, se una persona afferma la verità o si trova in grave difficoltà perché mente. In queste situazioni non appaiono di certo visibili il sopracciglio che leggermente si muove verso l'alto, o l'angolo della bocca che fa un impercettibile sussulto. Spesso grandi banchi di legno dividono il giudice dal testimone in esame, per questa ragione molti dettagli del viso sfuggono alla percezione, ma è la vista d'insieme quella che conta! Certe espressioni facciali e la postura del corpo, indipendentemente dalla zona di provenienza, dalla cultura acquisita e dalle tradizioni locali, fanno subito comprendere se un soggetto si trova a proprio agio con quello che dice o sta dichiarando il falso, dando un determinato quadro generale dello stato d'animo in quel preciso momento.

    Ho anche assistito a deposizioni di mentitori impertinenti, che testimoniavano con una sicurezza tale, da risultare più credibili di un'anima candida.

    Per concludere, il libro che state leggendo si rivelerà fondamentale in tal senso, poiché fornisce suggerimenti, tecniche e consigli utili che sono stati appresi sul campo e che hanno sempre un grande successo, oltre alle nozioni teoriche assolutamente da non sottovalutare.

    Questa pubblicazione non incita a mentire o a mascherare per vere le false dichiarazioni, tutt'altro! Si pone come un aiuto per coloro che nella vita purtroppo, sono stati coinvolti in procedimenti giudiziari e fanno fatica a dimostrare la loro buona fede e il reale accadimento dei fatti, che si tratti d'imputati e parti lese, ma anche di testimoni a confronto.

    Va ricordato, infatti, che mentire durante una deposizione in

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