Il Medioevo (secoli V-X) - Musica (25): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 25
Di Umberto Eco
Il Medioevo (secoli V-X) - Musica (25): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 25
Di Umberto Eco
Descrizione
In questo ebook si delinea un percorso della storia della musica altomedievale a partire dalla concezione del canto negli scritti dei Padri della Chiesa, ponte tra tarda antichità e Medioevo, nei quali la prassi virtuosa della lode canora a Dio si lega alla “musica” che il mondo intero – nell’armonia delle sue proporzioni e dei suoi ritmi – intona al Creatore. Un percorso che si addentra nei meandri dell’immaginario musicale cristiano coi suoi canti, inni, cetre, salteri, cembali e tube, dove la musica si fa ponte fra Terra e Cielo, e che ha tra le sue massime espressioni il canto gregoriano, nato in età carolingia quale linguaggio musicale ufficiale della Chiesa.
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Medioevo (Secoli V - X) - Musica
Storia della civiltà europea
a cura di Umberto Eco
Comitato scientifico
Coordinatore: Umberto Eco
Per l’Antichità
Umberto Eco, Riccardo Fedriga (Filosofia); Lucio Milano (Storia politica, economica e sociale – Vicino Oriente) Marco Bettalli (Storia politica, economica e sociale – Grecia e Roma); Maurizio Bettini (Letteratura, Mito e religione); Giuseppe Pucci (Arti visive); Pietro Corsi (Scienze e tecniche); Eva Cantarella (Diritto) Giovanni Manetti (Semiotica); Luca Marconi, Eleonora Rocconi (Musica)
Coordinatori di sezione:
Simone Beta (Letteratura greca); Donatella Puliga (Letteratura latina); Giovanni Di Pasquale (Scienze e tecniche); Gilberto Corbellini, Valentina Gazzaniga (Medicina)
Consulenze: Gabriella Pironti (Mito e religione – Grecia) Francesca Prescendi (Mito e religione – Roma)
Medioevo
Umberto Eco, Riccardo Fedriga (Filosofia); Laura Barletta (Storia politica, economica e sociale); Anna Ottani Cavina, Valentino Pace (Arti visive); Pietro Corsi (Scienze e tecniche); Luca Marconi, Cecilia Panti (Musica); Ezio Raimondi, Marco Bazzocchi, Giuseppe Ledda (Letteratura)
Coordinatori di sezione: Dario Ippolito (Storia politica, economica e sociale); Marcella Culatti (Arte Basso Medioevo e Quattrocento); Andrea Bernardoni, Giovanni Di Pasquale (Scienze e tecniche)
Età moderna e contemporanea
Umberto Eco, Riccardo Fedriga (Filosofia); Umberto Eco (Comunicazione); Laura Barletta, Vittorio Beonio Brocchieri (Storia politica, economica e sociale); Anna Ottani Cavina, Marcella Culatti (Arti visive); Roberto Leydi † , Luca Marconi, Lucio Spaziante (Musica); Pietro Corsi, Gilberto Corbellini, Antonio Clericuzio (Scienze e tecniche); Ezio Raimondi, Marco Antonio Bazzocchi, Gino Cervi (Letteratura e teatro); Marco de Marinis (Teatro – Novecento); Giovanna Grignaffini (Cinema - Novecento).
© 2014 EM Publishers s.r.l, Milano
STORIA DELLA CIVILTÀ EUROPEA
a cura di Umberto Eco
Medioevo (Secoli V - X)
Musica
logo editoreLa collana
Un grande mosaico della Storia della civiltà europea, in 74 ebook firmati da 400 tra i più prestigiosi studiosi diretti da Umberto Eco. Un viaggio attraverso l’arte, la letteratura, i miti e le scienze che hanno forgiato la nostra identità: scegli tu il percorso, cominci dove vuoi tu, ti soffermi dove vuoi tu, cambi percorso quando vuoi tu, seguendo i tuoi interessi.
◼ Storia
◼ Scienze e tecniche
◼ Filosofia
◼ Mito e religione
◼ Arti visive
◼ Letteratura
◼ Musica
Ogni ebook della collana tratta una specifica disciplina in un determinato periodo ed è quindi completo in se stesso.
Ogni capitolo è in collegamento con la totalità dell’opera grazie a un gran numero di link che rimandano sia ad altri capitoli dello stesso ebook, sia a capitoli degli altri ebook della collana. Un insieme organico totalmente interdisciplinare, perché ogni storia è tutte le storie
.
Introduzione
Introduzione alla musica dell’Alto Medioevo
Luca Marconi e Cecilia Panti
La concezione della musica nel Medioevo è alquanto diversa da quella moderna. La musica è considerata oggi, in Occidente, un’arte (l’arte dei suoni) e/o una pratica espressiva che ha direttamente nel sentimento il punto di partenza e quello di arrivo
– come afferma Hans Heinrich Eggebrecht nel celeberrimo Che cos’è la musica? – mentre nelle teorie medievali è anzitutto una scienza, la scientia de numero relato ad aliud
, cioè la disciplina matematica che si occupa del numero in relazione ad altro
, ove l’altro
è tanto il suono materiale quanto ogni altra realtà terrena e celeste nella quale è possibile rintracciare ordine, proporzione e armonia. Eredi della concezione antica, i medievali inquadrano i saperi musicali nell’ambito della mathesis, cioè, come ribadisce ancora Eggebrecht, "sul concetto dell’ars musica come componente del quadrivio delle arti matematiche". In effetti, è proprio nel corso del Medioevo che ha inizio la parabola di trasformazione della musica da scienza ad arte, intesa in senso moderno. Tale evoluzione è resa possibile da molti fattori, ma uno risulta alquanto determinante per innescare questo processo: l’oggettiva necessità di adattare i contenuti essenziali della matematica musicale antica a uno specifico repertorio di canti, il canto gregoriano, nato in età carolingia quale linguaggio musicale ufficiale della Chiesa cattolica. L’ars cantus, l’arte del canto, è la dimensione teorica di una musica concreta, ispirata dal culto coevo.
Seguendo questa linea di demarcazione fra pensiero speculativo sulla musica e prassi musicale, il nostro percorso nella storia della musica medievale parte proprio dalla concezione del canto negli scritti dei Padri della Chiesa, che fungono da ponte fra tarda antichità e Medioevo. I Padri, infatti, provano un interesse particolare per la musica, intesa appunto quale scienza matematica, secondo la tradizione filosofica platonico-pitagorica, ma non mancano di fare riferimenti puntuali al canto nelle funzioni religiose, cercando in vari modi di collegare la prassi virtuosa della lode canora a Dio con la musica
che il mondo intero intona al Creatore. Il tema antico dell’armonia prodotta dalle sfere celesti, derivata dal pensiero dei grandi filosofi e scrittori del passato, Platone anzitutto, è quindi aggiornato alla luce della Bibbia e adattato alla nuova sensibilità religiosa. Agostino di Ippona si colloca su questa stessa linea interpretativa, anche se il suo giudizio sulla pratica del canto a fini liturgici resta un punto controverso del suo complesso pensiero estetico, come evidenziano le trattazioni dedicate ai due maggiori teorici della musica fra tarda antichità e Medioevo: Agostino e Boezio.
Se il dialogo De musica di Agostino offre i principi cardine dell’estetica musicale medievale, il trattato De institutione musica, scritto dal filosofo romano Severino Boezio è invece l’opera principale dalla quale i medievali, a partire dall’età carolingia, traggono