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Dietro la finestra
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Dietro la finestra

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About this ebook

L’estate di sei amici inseparabili. Simeone e una tragedia impensabile che sconvolgerà l’equilibrio di tutti: la morte di Claudio. La decisione di fare una seduta spiritica è l’inizio della fine, catapultati in una realtà dominata da presenze e spiriti che non trovano pace porterà i ragazzi all’incontro con la fede. Padre Bernardo sfiderà delle forze incontrollabili sino all’ultimo colpo, ma niente sarà più come prima…
LanguageItaliano
Release dateJan 3, 2022
ISBN9788869632990
Dietro la finestra

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    Dietro la finestra - Rosario Adriano Orlando

    Monica Serra 

    Rosario Adriano Orlando

    DIETRO

    LA

    FINESTRA

    Elison Publishing

    © 2022 Elison Publishing

    www.elisonpublishing.com

    ISBN 978-88-6963-299-0

    Alle persone care che ci hanno lasciato

    Il caldo e il cielo limpido a quell’ora, creavano un alone di afa che sin dalle prime ore del giorno avevano raggiunto gran parte del territorio circostante. Alcuni uccelli si spostavano più in alto che potevano quasi a volersi allontanare il più possibile da lì, ma sembravano appesantiti nel loro movimento come se l’aria si fosse gonfiata e frenasse il loro volo naturale. Alcuni cartelli di legno consumati dal tempo perlopiù illeggibili, indicavano le varie direzioni nel silenzio più assoluto rotto soltanto dal vento che si apriva nel vuoto del promontorio più in alto sotto il precipizio. Dal New Jersey la strada era tutta in salita, le gomme impolverate si piegavano tra le pietre dello sterrato irregolare ed il brecciolino alzando la polvere sino al parabrezza. Rallentando il fuoristrada spostandosi sulla sinistra, il cassone vuoto dietro nel movimento fece un rumore sottile della lamiera tra una parte e l’altra mentre Il bordino lucido dell’orologio al polso luccicava ai raggi del sole a quell’ora riflettendosi davanti a lui. Mi chiamo Orso e non voglio parlare con nessuno, o meglio sono come un orso ma il mio vero nome non lo voglio dire adesso perché sono troppo stanco e non importa a nessuno, e poi chi lo vuole sapere adesso se non forse quegli uccelli lassù. Il naso era appena oltre il burrone, qualche goccia di sudore sulla fronte dava il senso della realtà, tutto intorno rimaneva estremamente distante dalla continuità caotica della grande metropoli americana ed era giunto il momento della verità. Simeone! uscì sussurrato dalle sue labbra timidamente a bassa voce quasi a non volere interrompere quella pace assordante. Cosa stai facendo? pensò. Un salto e poi quei secondi prima dell’impatto che avrebbe acceso il buio.

    Le piante all’ingresso seguivano la luce del piano terra che entrava dal pianerottolo ogni giorno, anche nelle giornate meno illuminate dal buon mattino. Valeria prese un fiammifero e girando la manopola del gas lo puntò appena accendendo il fornello, si fece la coda con l’elastico e mise sopra la macchinetta del caffè prendendola dal manico consumato dal calore della solita fiamma. Le campane della chiesa di Santa Maria a Porto Salvo con il loro rintocco lento annunciavano l’ultimo saluto al giovane morto tragicamente la notte di San Lorenzo e quel piacevole fresco e la calma spensierata che entrava dalle finestre semiaperte sulla Salita degli Scalzi, tagliava i pensieri dove in un altro momento sarebbe stato gradito volentieri, adesso era insopportabile.

    Dove tutto ebbe inizio, il 15 agosto del 1985 quella sera guardavamo le stelle cadenti, Michele ha portato la birra, Elena le pizze. Siamo in sei e come tutti gli anni abbiamo deciso di andare a Secca Colonna, in quel posto meraviglioso per esprimere i nostri desideri. Mi chiamo Simeone ma per gli amici Orso per via del mio carattere burbero e solitario, siamo sei e siamo quasi inseparabili. Michele è il burlone della comitiva, uno di compagnia. Elena si occupa di fare sempre le provviste è di una bellezza disarmante, ha i capelli neri ricci lunghi e gli occhi verdi come il mare di quelle parti, proprio bella come una gitana. Per chi non la conoscesse, potrebbe dare l’impressione di una ragazza timida e di poche parole, ma le sue scorribande toglievano ogni dubbio. Claudio occhi neri capelli scuri, iscritto all’università alla facoltà di veterinaria amava gli animali e la natura, era il più alto di tutti, infatti superava abbondantemente gli 1,80. Liliana – Lilli per gli amici – faceva la commessa in un negozio di abbigliamento. Un tipo acqua e sapone, capelli castani e occhi castani, altezza media, innamorata da sempre di Claudio. Andrea l’ultimo della comitiva figlio di Antonio e Maria emigrati tanti anni fa al nord, capelli ricci già grigi, iscritto alla facoltà di ingegneria.

    Sin da piccolo Orso aveva premonizioni e sogni di eventi che poi accadevano nella realtà, tanto che i suoi amici lo chiamavano ‘Merlino’. Guardando il cielo quella sera, una stella cadde e lui alzando lo sguardo disse: Sento un tuffo al cuore accompagnato da una strana sensazione di paura… mi sento mancare il fiato… mi sembra di rimanere attanagliato a dei brutti pensieri che corrono veloci senza che io possa controllarli… mi chiedo chi sarebbe andato via questa notte, chi ci avrebbe lasciato. Uno spavento per quelle immagini intrusive lugubri e fuori posto, ma l’impotenza nel non poter farci nulla lo faceva ridere con se stesso e al contempo lo riempiva di terrore.

    Pronto mi senti? Pronto? Ciao Claudio per stasera hai preparato tutto? Mi raccomando puntuale alle 22:00 ci troviamo al solito posto.

    Tranquillo Orso, chiamo gli altri perché non ci facciano il bidone… birra, pizze teli per sdraiarci… manca altro?

    No, è già stato tutto concordato… a dopo!

    Orso e Claudio si salutarono e si diedero appuntamento per più tardi. Claudio fece il numero di telefono di casa di Elena per ricordarle che doveva ordinare le pizze.

    Ciao Elena tutto ok per stasera? Ricordati le pizze e aggiungi anche le patatine e ci vediamo al solito posto!

    Chiamati tutti ci pensa Claudio, tutto a posto. Ma allora cos’è questa strana sensazione di malessere e disagio che sento? pensò Orso e si tranquillizzò per un attimo ma poi ripensò che probabilmente aveva dormito male la notte prima.

    Ore 09:00 punto di non ritorno.

    Orso in attesa, come sempre è il primo ad arrivare, subito dopo ecco Claudio con l’inseparabile Panda della mamma, ed infine Michele, Elena, Liliana e Andrea a bordo della Fiat Uno celeste.

    L’allegria serpeggia nella comitiva che si appresta a raggiungere la spiaggia.

    Oggi pare che il cielo sarà costellato di una infinità di stelle dice Liliana.

    Che bello… chiederò che si esaudisca presto il mio desiderio! ribadisce Liliana.

    Ah ah ah ride Michele dicendo: Scommetto che si tratta di un uomo…

    Basta Michele! Sempre a dire cazzate stai! risponde Elena.

    A quel punto Orso con la sua voce baritonale per spezzare il discorso che si era creato, propose di mangiare e bere oltre al fatto che si era aperto l’appetito ed era venuta fuori una certa fame. I ragazzi disposero tutto su un telo e ritornando a ridere e scherzare tra una battuta e l’altra si mangiarono tutto, Andrea tirò fuori il suo solito pacchetto di Marlboro e offrì una sigaretta agli amici. Michele ed Elena si misero sui teli puntando il cielo con i visi rivolti allo sconfinato spettacolo sopra di loro in attesa di una stella prossima a cadere. Il cielo era costellato da milioni di piccoli puntini luminosi che illuminavano l’universo ed era bellissimo, mentre i ragazzi venivano assorti in una sorta di contemplazione.

    Perché sono ansioso? pensò Orso, cosa doveva accadere… non riusciva a rilassarsi.

    Liliana aveva

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