Mahatma Gandhi e i suoi Miti
Di Mark Shepard
Descrizione
‘’Tutte le mie azioni trovano la loro fonte nel mio amore inalienabile per l’umanità’’ – Gandhi
Mahatma Gandhi è una delle figure meno comprese di tutti i tempi – anche tra i suoi ammiratori. Nell’Annual Gandhi Lecture per l’International Association of Gandhian Studies, Mark Sheperd discute su alcune visioni avventate su Gandhi, offrendoci un quadro più accurato sulla persona e sul suo utilizzo della nonviolenza.
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Anteprima del libro
Mahatma Gandhi e i suoi Miti - Mark Shepard
Ci sono molti miti riguardante Gandhi. Vorrei evidenziare alcuni di essi e possibilmente sfatarli per voi.
Ma prima, una nota veloce: Gandhi non era un uomo ossuto e gracile. Certo, le sue gambe erano magre – e ricurve – ma aveva un petto ben piazzato e una voce profonda a completarlo. Nelle fotografie il petto non si nota, perché solitamente indossa un tessuto attorno ad esso.
Questa era facile. Proviamone un’altra.
Uno dei miti più comuni e pericolosi riguardante Gandhi è il fatto che fosse un santo. Il nome – o meglio, il titolo – Mahatma stesso significa ‘’Grande Anima’’ e può essere interpretato come tra un santo e un Messia. Gandhi provò ad evitare il titolo, ma le persone in India ignorarono le sue proteste. Di recente ho notato che perfino la Libreria del Congresso ha iniziato a classificarlo come ‘’Gandhi, Mahatma’’, quindi immagino abbia perso quella battaglia.
Ho sentito discorsi sul fatto che Gandhi fosse davvero un santo, siccome era un maestro della meditazione. Beh, devo informarvi che in tutte le mie letture riguardanti Gandhi, non ho mai incontrato nulla riguardante il fatto che Gandhi era un maestro della meditazione o che abbia meditato affatto – a parte il minuto di silenzio all’inizio dei suoi incontri di preghiera, una pratica che lui stesso ha detto di aver preso in prestito dai Quakers.
Gandhi obiettò quando le persone lo chiamarono ‘’un santo che cerca di essere un politico’’. Lui disse, invece, di essere ‘’un politico che cerca di essere un santo’’. Personalmente, sono d’accordo con il giudizio di Gandhi su questo.
Non che gli sforzi e risultati spirituali di Gandhi non debbano essere onorati. Sicuramente mi hanno ispirato. Ma se etichettiamo Gandhi come un’essenza perfetta, perdiamo l’occasione di osservare la sua vita e carriera in modo critico e di imparare dai suoi errori.
Inoltre, se