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Il Covid è la correzione della Legge di cui avevate bisogno: Brani e racconti d'insegnamento
Il Covid è la correzione della Legge di cui avevate bisogno: Brani e racconti d'insegnamento
Il Covid è la correzione della Legge di cui avevate bisogno: Brani e racconti d'insegnamento
E-book206 pagine1 ora

Il Covid è la correzione della Legge di cui avevate bisogno: Brani e racconti d'insegnamento

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Info su questo ebook

Complottisti, vaccini sì, vaccini no, congressi, simposi, seminari, virologi sconosciuti, virologi conosciuti, premi Nobel, «io credo che», «io penso che»… Il pipistrello, la guerra batteriologica, Big Pharma, i trapassati, i guariti, le varianti, per l’autore sono tutti schiavi inconsapevoli di un solo padrone: della Legge d’evoluzione che, quando è giunto il momento, ha detto «Basta!». E ha iniziato a erogare la sua “correzione”, che l’umanità chiama COVID. Allora la gente va a scuola del dolore, che si chiama pandemia e si fa tormento. Allora la gente scioglie un grido che vince il linguaggio umano e diviene linguaggio mortale. Allora molti scoprono molto più di sé stessi e, finalmente, che il COVID è l’azione, ineluttabile, dello spirito sulla materia.
LinguaItaliano
Data di uscita9 dic 2021
ISBN9788892952287
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    Anteprima del libro

    Il Covid è la correzione della Legge di cui avevate bisogno - Vitaliano Bilotta

    Copertina: «Il COVID è la correzione della Legge di cui avete bisogno», di Vitalino Bilotta

    Molti anni fa con un gruppo di amici ci riunimmo per leggere e commentare l’insegnamento che giungeva dalla coscienza estesa di coloro che noi chiamiamo Maestri o Guide. Tale coscienza ripete che il fine ultimo dell’uomo è l’evoluzione della coscienza. Chiamammo perciò quest’unione di amici Evolvenza.

    Iniziammo ad applicare l’insegnamento dei Maestri cercando una risposta alla domanda: «Perché la vita è così?».

    Da questo intenso lavoro interiore sono nati studi di narrativa attiva, in cui il protagonista del racconto comprende il motivo evolutivo per cui accade un particolare evento nella sua vita. La narrativa attiva presenta, perciò, due anime: è un saggio e, insieme, una narrazione.

    evolvenza, numero 12

    © evolvenza

    © 2021 Gruppo editoriale Tab s.r.l.

    viale Manzoni 24/c

    00185 Roma

    www.tabedizioni.it

    Prima edizione giugno 2021

    ISBN 978-88-9295-228-7

    È vietata la riproduzione, anche parziale,

    con qualsiasi mezzo effettuata,

    compresa la fotocopia,

    senza l’autorizzazione dell’editore.

    Tutti i diritti sono riservati.

    Vitaliano Bilotta

    Il COVID

    è la correzione

    della Legge

    di cui avevate bisogno

    Scienze di frontiera

    1.

    Rosario rigido

    Cenacolo Umanità e movimento. Apporto orale di un rosario rigido. Chi scrive è il secondo apporto di questo genere di cui è testimone.

    2.

    Asciutto

    Il rosario appena uscito dalla bocca dello strumento. La prima volta che assistetti agli apporti di questo Cenacolo, chiesi perché gli oggetti uscivano completamente asciutti dalla bocca del medium. La guida Enzo rispose: «Perché durante la formazione dell’apporto usiamo tutta l’energia possibile, anche quella contenuta dalla saliva.

    3.

    L’Indiviso

    Annie Besant (1847-1873), attivista, saggista, esoterista, oratrice socialista, libera pensatrice e teosofa britannica; partecipò alle lotte del sindacato, fu una sostenitrice dei diritti delle donne e dell’autogoverno irlandese e indiano, conosciuta per i suoi numerosi scritti esoterici, in Sapienza Antica, dice¹: «Ai discepoli s’insegna per mezzo di varie pratiche ad uscire dal corpo ed a sollevarsi a regioni superiori. Come l’erba è tirata fuori dalla guaina. L’uomo interiore deve estrarre se stesso dal suo fodero corporeo (Kathopanishad, VI, 17). Il corpo di luce, o corpo raggiante degli Indù, è il corpo luciforme dei neoplatonici, ed in questo l’uomo si innalza a trovare il Sé: "Non afferrato con la vista né con la parola, né con gli altri sensi (letteralmente Dei), né con l’austerità, né con i riti religiosi, solo con la serena sapienza, con la pura essenza si vede, nella meditazione, l’Indiviso. Questo sottile Sé dev’essere conosciuto dalla mente, in cui la quintuplice vita è dormente. La mente di tutte le creature è animata di (queste) vite; in essa, purificata, si manifesta il Sé (Mundakopanishad, III, ii, 8, 9)».

    Commento

    Quando le varie nomenclature spirituali, sia orientali e sia occidentali, sono abbandonate, perché ci sono servite, si arriva alla meditazione, che è sempre un atto egoistico perché tende al proprio benessere. Quando anche la meditazione è superata, si giunge alla preghiera non per sé, ma invocare il divino, che è impersonale.

    Note

    ¹ AdYar, Edizioni della Società Teosofica.

    4.

    Namastè

    Che cosa significa Namastè?

    Commento

    È un saluto che deriva dal Sanscrito e significa: M’inchino a te, io aggiungerei in te, quindi m’inchino al divino che tu rappresenti. Oltre a essere un saluto buddhista, è anche Indù e sintetizza il richiamo divino che esiste in ognuno.

    5.

    Rovescio della medaglia

    Domanda: Perché dite che la mente è inadeguata a scoprire la Realtà?

    Guida: Perché, per la capacità riflessiva di una mente, è un’impresa impossibile scoprire la Realtà, che è il rovescio della medaglia della vita fisica.

    6.

    Piume di ornamento

    Domanda: Gli animali, come considerano l’uomo?

    Guida: Gli animali considerano l’uomo un animale superiore, proprio come noi riteniamo un individuo particolarmente evoluto, un super uomo. È male che l’animale superiore tenda a comportarsi con crudeltà nei riguardi dei suoi fratelli più giovani, piuttosto che con compassione e comprensione. In effetti egli rappresenta la causa principale delle sofferenze subite dagli animali. Se l’uomo uccidesse soltanto allo scopo di nutrirsi o perché minacciato da belve feroci, ciò sarebbe conforme alle leggi della natura. L’uomo invece tortura gli animali, perché possano fornire pellicce e piume di ornamento. Uccide per praticare quello che egli chiama sport e abilità nel tiro, noncurante della sofferenza che causa a creature, meno equipaggiate, e pertanto non in grado di difendersi. Tale crudeltà senza senso porta a manifestazioni di paura, che è l’emozione che più di ogni altra ritarda l’evoluzione. La paura verso l’animale superiore inizia nelle forme più elementari della vita animale e perdura in tutte le specie successive, fino a quando gli animali si trovano a contatto con l’uomo nella vita domestica. A questo punto la paura, che era nata negli stadi iniziali, lentamente ma definitivamente, è sostituita dall’amore. Ciò avviene gradatamente, poiché il progresso degli animali lungo il cammino dell’evoluzione è lento.

    7.

    Arthur Schopenhauer

    Arthur Schopenhauer (1788-1860), filosofo tedesco, cittadino espatriato del regno di Prussia, e uno dei maggiori pensatori del XIX secolo e dell’epoca moderna, in Saggio sulla visione degli spiriti², dice: «… Ce lo dimostrano i sonnambuli chiaroveggenti, i quali, nei periodi di particolare intensità del loro stato, includono subito nella loro percezione onirica qualsiasi località verso cui si diriga la loro attenzione e possono indicare con precisione quello che vi sta accadendo, ma ogni tanto riescono addirittura a preannunziare quanto non c’è ancora, ma giace nel grembo del futuro e si realizzerà soltanto nel corso del tempo, in seguito a innumerevoli cause intermedie occorse casualmente. Infatti ogni chiaroveggenza, sia indotta artificialmente che durante il dormiveglia sonnambulo spontaneamente presentatosi, ogni percezione, resa possibile dalla chiaroveggenza, di quanto è nascosto, assente, lontano o addirittura futuro, non è nient’altro che un sogno vero di ciò i cui oggetti si presentano visivamente e fisicamente al nostro intelletto, come i nostri sogni, per cui i sonnambuli parlano di visione. Questi fenomeni, ivi compreso lo spontaneo sonnambulismo notturno, ci forniscono così una prova sicura che anche quella misteriosa intuizione non provocata da alcuna impressione esterna e a noi ben nota attraverso il sogno, può avere un rapporto di tipo percettivo con il mondo esterno e reale; per quanto questo nesso rimanga per noi un vero enigma…

    Commento

    Quale reale differenza esiste tra la frase di Schopenhauer: ogni tanto riescono addirittura a preannunziare quanto non c’è ancora (pag. 40) e l’Eterno Presente di cui parlano i maestri immateriali attraverso i grandi medium?

    Note

    ² Newton Editore.

    8.

    L’Oltre

    (La via della conoscenza, attraverso Attilio Masiero) Soggetto: Partiamo da una premessa, cioè da che cosa si può dire dell’incontro fra l’uomo e l’Oltre, attraverso la medianità.

    Primo momento di riflessione. Nel momento in cui l’uomo incontra qualcosa che lo trascende, questo fatto di essere trasceso da qualcosa si renderà esplicito in una sua qualche riconoscibilità. Ma prima di affrontare questo argomento parliamo in genere della medianità.

    La medianità, da qualsiasi punto si possa guardare, implica sempre che l’uomo espliciti qualcosa, quindi parli di qualcosa che non è immediatamente riducibile a lui stesso, perché anche quando si parla di

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