I Grandi miti Greci: i coatti supereroi ellenici
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Anteprima del libro
I Grandi miti Greci - Marcello Mariano
Tavola dei Contenuti (TOC)
Introduzione
Prefazione
Amore e Psiche
Andromeda
Apollo e Dafne
Apollo e Dafne - Seconda versione
Apollo e Dafne - Terza versione
Orfeo e Euridice
Versione più drammatica
Gli Argonauti
Dioscuri
Apollodoro
Igino e Teocrito
Euripide
Mars
Narciso
Versione Ellenica
Versione Romana
Versione di Pausania
Endimione
Ade
Persefone
Menta e Leuce
Ermes
Ercole
Ares
Afrodite
Efesto
Era
Perseo
Aracne
Prometeo
Pandora
Amazzoni
Teseo
Cassandra
Cadmo
Morfeo
Sandman
Pleiadi
Sisisfo
Enomao
Glauco
Orione
Versione romana
Versione Greca
Bellerofonte
Ulisse
Guerra di Troia
Ritorno ad Itaca
Achille
Enea
I Grandi miti Greci: i coatti supereroi ellenici
di Marcello Mariano
Dedico il libro ai miei ex datori di lavoro che mi hanno licenziato con la scusa del Coronavirus, e mi hanno dato tempo di scriverlo. Colpa mia che dopo tre settimane ancora pretendevo de esse pagato.
Introduzione
di Marina Hu
"Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c'era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l'infinito... perché la lettura è un'immortalità all'indietro."
Umberto Eco
Vi siete mai fatti la domanda del perché leggiamo libri oltre al mero piacere della lettura stessa? Mi piace pensare che la risposta sia proprio come diceva Umberto Eco, solo leggendo si potranno vivere infinite vite oltre alla propria.
Possiamo osservare mondi immaginari e passati, viverli arrivando ad espandere il nostro mondo interiore; Il libro salva per sempre quell’angolo di mondo, in quell’esatto istante come un fotogramma, e lo rende nostro sulla nostra libreria, permettendoci di navigare nell’infinito mare leopardiano in qualunque attimo della giornata.
Dalla letteratura alla filosofia, dall’occidente all’oriente, dal AC al DC, possiamo rivivere attraverso l’inchiostro la tristezza delle battaglie storiche più cruente, l’amore struggente che legò Romeo e Giulietta, persino trascendere completamente il tempo, lo spazio e la realtà nell’apprendere meravigliati della grandezza del Big Bang o emozionarci nel fantastico mondo di Satoshi Tajiri, ogni qual volta che Ash catturava un nuovo Pokèmon o vinceva una nuova medaglia.
È pensiero comune che il passato sia qualcosa di immutabilmente granitico. Crediamo che esista un solo e unico passato, equivalente per tutti quanti, scolpita in maniera indelebile nel tessuto del tempo.
Non credo sia esattamente così.
Il tempo è un elemento vuoto, inesistente. Se ora vi chiedessi dove è finito il vostro ieri, cosa rispondereste? Il nostro ieri risiede nella nostra testa, il nostro ieri esiste ancora e vive nella nostra mente, nel nostro adesso.
Ciò che viene distinto come passato, presente e futuro coesiste simultaneamente in questo stesso istante, perciò il vero problema di quel che definiamo tempo è la credenza che sia un continuum lineare, una retta sulla quale ci spostiamo di secondo in secondo.
Se solo provassimo a guardarci indietro, ci accorgeremmo che la linea che usiamo per tener conto del progredire del tempo è creato dalla nostra mente. Il passato non è che questo: un insieme di pensieri.
Nell’ambiguità della parola di tempo, possiamo vivere tutto ciò che leggiamo, e tornando al qui e adesso, non stiamo iniziando una lettura enciclopedica dei personaggi che popolano le leggende di una volta, piuttosto ci stiamo accingendo a conoscere uno per uno i tanto chiacchierati Dei ellenici, ascoltando qualche interessante storia e aneddoto sul loro conto mentre sono alle prese con la loro vita di tutti i giorni.
Prefazione
di Vincenzo Fata
I miti mi piacevano. Non erano storie da adulti e non erano storie per bambini. Erano molto meglio. Erano, e basta.
Neil Gaiman.
Trovo perfette le parole utilizzate da Neil Gaiman per descrivere, in maniera semplice e diretta, la potenza narrativa dei miti. Su questi racconti si fonda la nostra cultura, il nostro modo di immaginare delle storie.
L’intero intrattenimento contemporaneo, volente o nolente, deve tanto ai miti e alle leggende che caratterizzano il bagaglio culturale di un paese, se non di una zona geografica più vasta. Pensiamo al prodotto più blasonato degli ultimi 30 anni, che continua a trainare le giovani generazioni: Dragon Bal . La storia delle Sfere del Drago è profondamente ispirata a Il viaggio in Occidente, romanzo cinese di Wú Chéng'ēn, di carattere mitologico, della fine del XVI secolo.
Il protagonista del ’antico racconto è una scimmia di nome Sun Wukong, conosciuto nell’adattamento giapponese come Son Goku, come quel Son Goku che è protagonista di Dragon Balle che ci viene presentato come un selvaggio, dotato di coda, che vive tra le montagne. Sono tanti i parallelismi col romanzo cinese che, Akira Toriyama, autore di Dragon Bal , ha inserito nel suo manga: la nuvola magica e il bastone magico sono strumenti comuni sia a Goku che a Son Wukong, ma anche i comprimari del piccolo saiyan sono profondamente ispirati ai comprimari del protagonista de Il viaggio in Occidente.
Ma torniamo ad ovest, nella culla della mitologia più nota: in Europa. Gli innumerevoli miti e leggende europee hanno un impatto incredibile nei prodotti di intrattenimento di cui comunemente fruiamo. Pensiamo alla mitologia greca: sono infinite le opere letterarie, cinematografiche e fumettistiche ispirate alle morali, dietro miti come quello di Icaro o Prometeo. Pensiamo a Frankenstein di Mary Shelley, il cui sottotitolo stesso cita il mito di Prometeo: The Modern Prometheus. Il lavoro encomiabile del ’autrice anglosassone è quello di aver unito le due versioni del mito, quella greca e quella romana. Quando parlo di versione romana, mi riferisco a quella presente ne Le Metamorfosi di Ovidio, in cui Prometeo crea l’uomo dalla creta, così come il dottor Victor Frankenstein dà vita alla sua creatura mediante resti di cadaveri in putrefazione. La versione greca del mito di Prometeo, invece, è maggiormente basata sul concetto di ribellione avversa al destino: Prometeo ruba il fuoco agli dei del ’Olimpo, per donarlo agli uomini; mentre la creatura a cui dà vita Victor Frankenstein si ribella a quest’ultimo.
Rimanendo in Grecia, uno dei poemi ellenici più reinterpretati di sempre è sicuramente l’ Odissea. Il tema del viaggio è il