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Architettura dell'Aldilà
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Architettura dell'Aldilà

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Dopo aver filmato 50 casi di persone sotto ipnosi che dicono le medesime cose sull’aldilà (“Flipside”, “L’Aldilà è Meraviglioso” e “Hackerare l’Aldilà”), e aver lavorato con la medium Jennifer Shaffer parlando direttamente con le persone (“Lasciapassare per il Flipside: Conversazioni con l’Aldilà con Jennifer Shaffer”), ho cominciato a concentrare la mia ricerca su persone NON sotto ipnosi, ma che riescono a ricordare un episodio in maniera vivida; un sogno, un’esperienza di pre-morte o qualcosa avvenuto durante uno stato alterato di coscienza. Ponendo semplici domande sulla loro esperienza, ho scoperto che posso “chiedere loro” di invitare le “persone nel Flipside” a unirsi alla conversazione, compresi i loro cari non più sul pianeta, le guide, i maestri e i membri del consiglio che sono a conoscenza di tutte le nostre vite, oltre che ottenere risposte alle domande chiave sulla natura della realtà, sulla coscienza, su come le cose funzionano. Facendo a quasi 50 persone, non soggette ad alcuna forma di ipnosi, “le medesime domande” rivolte a queste “persone nel Flipside”, sono rimasto sorpreso nel constatare che dicono le stesse cose, a proposito del viaggio, dette dalle persone sotto ipnosi. In queste pagine, le persone leggeranno o sentiranno cose che metteranno in discussione il loro paradigma, che sfideranno il loro sistema di credenze, che le obbligheranno a ridefinire (o almeno a considerare di ridefinire) tutto ciò che sia mai stato detto loro a proposito del viaggio. Come mi ha scritto un autore di formazione scientifica in un’email: “I tuoi esperimenti, che ho provato di persona e replicato, mi hanno ‘scosso profondamente’”. Io sono un regista e sceneggiatore, filmo persone che parlano dell’aldilà da oltre un decennio e ho riportato estensivamente come sono giunto a questa tecnica di intervista. Queste testimonianze sono state raccolte negli ultimi due anni; alcune restano anonime, altre no – comunque sia, si tratta di persone pienamente coscienti, con gli occhi aperti, che fissano lontano, oltre la mia spalla (o parlano in diretta radiofonica), e accedono a scenari e mondi di cui ho sentito parlare da altre persone. I racconti sono coerenti e riproducibili. Apparentemente, siamo noi a scegliere le nostre vite, portiamo “circa un terzo” della nostra energia cosciente in ogni incarnazione, e quando la recita è finita “torniamo a casa” per riconnetterci con i nostri cari, i nostri maestri e le nostre guide. Queste testimonianze mostrano una realtà del tutto diversa – una realtà che non include la paura, non include l’attaccamento alle preoccupazioni, bensì la comprensione del perché noi scegliamo la nostra vita e di ciò che dobbiamo imparare, che è poi il motivo per cui siamo qui. Come Gary Schwartz, PhD, ha scritto nell’introduzione di “Flipside”, “Leggendo il viaggio di scoperta personale di Richard nel contesto di queste grandi domande, vi risveglierete a una visione della mente e dell’universo ricca di opportunità e stupore. Questo è il genere di libro che, una volta letto, non vi farà più vedere il mondo nello stesso modo.” Questo libro non è diverso.

LanguageItaliano
Release dateOct 5, 2021
ISBN9781667415406
Architettura dell'Aldilà
Author

Richard Martini

Writer/Director/Author Richard is an award winning filmmaker, who has written and/or directed 8 theatrical features, and a number of documentaries. His first book, "Flipside: A Tourist's Guide on How to Navigate the Afterlife" went to #1 twice  in all its genres. The documentary (Flipside: A Journey Into the Afterlife) is available online and at Gaia. His books "It's a Wonderful Afterlife" expand the research into the afterlife, "Hacking the Afterlife" he interviews mediums and explores "interviewing people no longer on the planet." "Architecture of the Afterlife" interviews people without hynpsis who say the same things about the afterlife. Jennifer Shaffer is a world renowned medium intiuitive who works with law enforecemnt agencies on missing person cases. Luana Anders is our "guide on the flipside" who acted in over 300 movies and tv shows. Over five years, Richard conducted filmed interviews with Jennifer (Luana assisting) as he interviewed friends and strangers no longer on the planet. As Gary Schwartz PhD put it after reading "Flipside" "Inspiring, well written and entertaining. The kind of book where once you have read it, you will no longer be able to see the world in the same way again."

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    Architettura dell'Aldilà - Richard Martini

    Titolo originale: Architecture of the Afterlife: The Flipside Code – Discovering the Blueprint for the Great Beyond

    Copyright © 2020 Richard Martini – Tutti i diritti riservati

    Traduzione: Roberto Felletti

    ***

    Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta, con qualsiasi mezzo (meccanico, fotografico o elettronico), tranne che per l’equo utilizzo come brevi citazioni inserite in articoli e riviste, senza il preventivo permesso scritto dell’autore e/o dell’editore.

    L’autore di questo libro non afferma che le persone ivi nominate siano le persone stesse. Non c’è alcun modo per dimostrare che qualcuno comunica dall’aldilà, né l’autore sostiene di poterlo fare.

    L’autore dichiara di non offrire consigli medici né prescrive l’uso di qualsivoglia tecnica come rimedio per problemi fisici o medici senza prima consultare uno specialista, sia direttamente che indirettamente. Lo scopo dell’autore è unicamente offrire informazioni di natura generale per aiutarvi nella ricerca del benessere emotivo e spirituale. Nel caso in cui usiate alcune delle informazioni contenute in questo libro per voi stessi, il che è un vostro diritto costituzionale, l’autore e l’editore non si assumono responsabilità per le vostre azioni.

    Copertina: il Duomo di Firenze del Brunelleschi. Ancora oggi nessuno sa come sia riuscito a fare in modo che migliaia di mattoni sfidassero la gravità in quella che è la più grande cupola mai costruita sin dall’antichità. Il segreto, apparentemente, risiede nelle settimane che lui trascorse a Roma esaminando attentamente il soffitto della struttura architettonica del Pantheon di Adriano, per impararne i segreti.

    Sopra: vista aerea del Tempio Bahai a Wilmette, Illinois (USA). Quand’era un giovane architetto presso Holabird & Root, a Chicago, mio padre, R. Charles Martini, progettò le finestre del Tempio Bahai. Ogni volta che passo di lì penso a lui, ma questa è la prima volta in assoluto che vedo il Tempio dalla sua attuale prospettiva. (Da YouTube.)

    Tutte le fotografie sono dell’autore, salvo dove diversamente indicato, e sono citate e utilizzate a titolo di commento e analisi secondo l’equo utilizzo per un’opera non di narrativa.

    Sommario

    Prefazione

    Introduzione: Il metodo Martini

    Capitolo Uno: Parlando con Bill Paxton

    Capitolo Due: Vuoi fare un giro?

    Capitolo Tre: Un viaggio lungo il viale dei ricordi

    Capitolo Quattro: L’oro rappresenta la saggezza

    Capitolo Cinque: Cos’è un consiglio?

    Capitolo Sei: La luce tra le vite

    Capitolo Sette: L’hai capito

    Capitolo Otto: Pezzi da otto

    Capitolo Nove: Devota e medico

    Capitolo Dieci: Tibet: la terra delle nevi e delle avventure ai confini della morte

    Capitolo Undici: Siamo stati benedetti insieme

    Capitolo Dodici: Canta e balla di più

    Capitolo Tredici: Un punto di vista più leggero

    Capitolo Quattordici: Non vorrai credere a quello che ti dirò

    Capitolo Quindici: Intervista con Mr. Big

    Capitolo Sedici: Sentiti semplicemente degna

    Capitolo Diciassette: Ricordi extra-mondo con Iris

    Capitolo Diciotto: Il Guru Rinpoche

    Capitolo Diciannove: Testimone della Crocifissione

    Capitolo Venti: Concentrati sul cuore

    Capitolo Ventuno: Rompere la corda di velluto

    Capitolo Ventidue: Calmati e rilassati

    Capitolo Ventitré: Ci sono molte lezioni

    Capitolo Ventiquattro: Il Santo

    Capitolo Venticinque: Casa è dove c’è il cuore

    Capitolo Ventisei: Parlando con l’acqua

    Postfazione: Summa Theologica Martinus

    L’Autore

    Prefazione

    Immagine che contiene testo, esterni, persona, arco Descrizione generata automaticamente

    Ho cominciato a studiare il Flipside alcuni anni fa, ma in maniera indiretta. Non sono un medium, non sono un sensitivo, non sono un ipnoterapeuta; sono soltanto un regista che ha scritto per riviste, pubblicazioni specialistiche e una manciata di libri best-seller sull’aldilà (i più venduti Kindle Amazon nel loro genere). Chi conosce i miei libri – Flipside: Guida Turistica per Navigare nell’Aldilà, L’Aldilà è Meraviglioso: Nuove Avventure nel Flipside, Hackerare l’Aldilà: Consigli Pratici dal Flipside o Lasciapassare per il Flipside: Conversazioni con l’Aldilà con Jennifer Shaffer – sa già di cosa mi occupo.

    Ma per quelli di voi che non lo sanno, in breve, filmo persone sotto ipnosi profonda da oltre un decennio (più di 50 casi finora) confrontando le loro risposte con le migliaia di casi studiati dalla Dott.ssa Helen Wambach e dal Dott. Michael Newton. Questo libro contiene estratti di una cinquantina di interviste con persone non sotto ipnosi che dicono le medesime cose riguardo al viaggio.

    Quello che le persone dicono è coerente e riproducibile. Io stesso mi sono sottoposto a sei sessioni di ipnosi profonda e ho realizzato un documentario sulla ricerca condotta dall’ipnoterapeuta Michael Newton e da altri tramite l’utilizzo dell’ipnosi profonda (Flipside: A Journey into the Afterlife, disponibile su Amazon e Gaia). Il film contiene estratti di una dozzina di sedute di ipnoterapia.

    La Dott.ssa Helen Wambach (i suoi libri sono Rivivere le Vite Passate e Vita Prima della Vita) è stata una psicologa clinica che ha praticato la terapia per curare lo stress post-traumatico (PTSD) dei reduci del Vietnam negli anni ‘70. Durante le sedute constatava che alcune persone andavano oltre quanto lei immaginava riuscissero o potessero andare. Per poter capire se i loro ricordi di vite passate potessero essere o no accurati, lei applicò un approccio scientifico alla sua ricerca.

    Non chiedeva alle persone di andare a uno specifico ricordo di una vita passata, bensì reclutava gruppi di persone e dava loro varie opzioni di periodi temporali da esplorare. 100 anni fa, 250 anni fa, 500, ecc. Le persone che facevano la seduta sceglievano quale periodo esplorare, se ce n’era uno. Poi lei conduceva quattro sedute da due ore (otto ore al giorno) durante le quali eseguiva una seduta di ipnosi di gruppo e lasciava che le persone riferissero tutto ciò che ricordavano.

    Scartava i risultati che sembravano non obiettivi. Si concentrava sulle persone che ricordavano come avessero vissuto, com’era la loro casa, che tipo di vestiti indossavano e che tipo di attrezzi usavano, compresi quelli per mangiare.

    Lei faceva questo perché ci sono testimonianze storiche su questi oggetti, che spesso non vengono esaminati quando si è sotto ipnosi. In questo modo lei poteva confrontare ciò che le persone ricordavano con le testimonianze scientifiche di quell’epoca. Quindi, se una persona usava una forchetta a due rebbi, una forchetta a tre rebbi o quattro ed essa corrispondeva al periodo in esame, il particolare non veniva eliminato dallo studio. La Dott.ssa Wambach si concentrava sull’architettura, su come le case erano costruite, su come i vestiti venivano realizzati, sul tipo di cibo che la gente mangiava, ecc. In questo modo poteva confrontare ciò che le persone ricordavano con le testimonianze vere, storicamente verificabili.

    La dottoressa scoprì che soltanto l’1% dei suoi pazienti poteva essere scartato per motivi che secondo lei non reggevano, mentre il resto ricadeva in differenti categorie. In base ai dati raccolti, lei dichiarò di avere avuto 2.000 pazienti in grado di ricordare vite passate, potendo confrontare le loro testimonianze e riscontrando coerenze in rapporto ai fatti storici.

    Michael Newton nel suo lavoro stimò in 7.000 i soggetti esaminati nei suoi 40 anni di carriera e nei suoi quattro libri. Il primo fu pubblicato nel 1994; egli usava un approccio diretto, domandando alle persone di ricordare una vita che avesse avuto una qualche influenza sulla loro vita attuale. Poi disegnava uno schema di quello che i pazienti dicevano riguardo al viaggio, confrontandolo con le migliaia di casi che aveva raccolto. Scoprì che i commenti dei suoi pazienti riguardo al viaggio erano coerenti tra loro, e quello che io ho scoperto confrontando i dati della Dott.ssa Wambach con le testimonianze del Dott. Newton è che essi concordano in termini di caratteristiche tipiche del cosiddetto aldilà.

    Cosiddetto perché le persone unanimemente dicono di essere pienamente coscienti prima dell’incarnazione, che siamo noi a scegliere le nostre vite e che portiamo con noi circa un terzo della nostra energia cosciente; quindi, siamo semi-incoscienti durante la nostra permanenza sul pianeta e quando il corpo muore, quell’energia cosciente torna a casa (l’espressione che tutti usano) per riconnettersi con l’energia cosciente lasciata indietro.

    Ho trascorso più di dieci anni filmando persone che dicono le stesse identiche cose, e nei miei primi quattro libri ho raccolto alcune di quelle trascrizioni.

    A un certo punto, strada facendo, ho conosciuto Jennifer Shaffer e da cinque anni a questa parte conduco interviste dirette con medium come Jennifer per entrare in contatto con persone nel Flipside (l’aldilà), persone che non sono più sul pianeta. Cerco di concentrarmi sull’ascoltare o apprendere nuove informazioni da loro – dettagli che soltanto le persone nel Flipside possono conoscere, dettagli che poi provo a verificare. Abbiamo una serie di libri su queste conversazioni: Lasciapassare per il Flipside: Conversazioni con l’Aldilà con Jennifer Shaffer. Jennifer compare anche nel film Backstage Pass to the Flipside: Talking to Bill Paxton su Gaia.

    Si potrebbe dire che ho acquisito familiarità con l’architettura dell’aldilà.

    Una cosa che ho notato è che quando chiedo alle persone di ricordare un’esperienza vivida, tipo un’esperienza di premorte, quando cominciano a parlare del ricordo dell’evento, loro possono passare dal tempo passato al tempo presente e apprendere nuove informazioni sull’esperienza.

    Per esempio: domandare Allora cos’hai visto, se hai visto qualcosa? può risultare in Ho visto una luce brillante, una brillante luce bianca. Poi io domando, Adesso riesci a vederla, così come la ricordi? Se riescono, io dico, Prova ad avvicinarti a quella luce e dimmi che sensazioni ti dà. Così facendo sono passato dal tempo passato al tempo presente, e loro cominciano a fare riferimento a questi ricordi come se fossero davanti ad essi. È una transizione sottile, ma la faccio consciamente.

    Nel libro Tutto è Uno, Michael Talbot presenta il concetto secondo cui l’universo è olografico. Se qualcuno rompe un pezzo di un ologramma, quel piccolo pezzo conserverà tutte le informazioni dell’ologramma originale. Ho scoperto che anche qualsiasi ricordo richiamato è olografico.

    Se riesco a far ricordare a una persona un dettaglio vivido – che provenga da un sogno, da un ‘evento ultraterreno’, da un’esperienza di premorte (NDE), da un’esperienza fuori dal corpo (OBE), o che sia qualcosa che la persona ha visto quand’era sotto ipnosi profonda – possiamo visitare di nuovo quell’evento e imparare cose nuove da esso.

    Qualcuno potrebbe pensare che non sia possibile; io ho scoperto che lo è.

    Il motivo di questo, a livello fisico, sembra essere correlato a qualcosa che mi è stato detto durante un’intervista con Jennifer Shaffer nel libro Lasciapassare per il Flipside: Conversazioni con l’Aldilà con Jennifer Shaffer. Jennifer e io stavamo discutendo con uno scienziato che non è più sul pianeta, e io gli chiedevo di un episodio successo nel corso della sua vita.

    Recentemente Stephen Hawking ci ha lasciati. Jennifer lo stava descrivendo e io gli chiedevo di qualcosa che avevo visto al Late Show di Stephen Colbert la sera prima.

    Era una storia raccontata dall’attore Hank Azaria.

    Hank, l’attore che interpreta Apu, oltre ad altri personaggi, in The Simpsons, aveva detto, Una delle cose più divertenti che abbia mai sentito lavorando a The Simpsons l’ho sentita durante la lettura preliminare aspettando che arrivasse Stephen Hawking. Hawking era in ritardo, tutti gli attori stavano aspettando e Azaria raccontava di come il comico Harry Shearer avesse detto, l’improvvisazione più divertente che abbia mai sentito.

    Avevo domandato a Stephen Hawking, tramite Jennifer Shaffer, se lui sapesse qual era stata l’improvvisazione che Harry Shearer aveva fatto alla lettura preliminare.

    Jennifer aveva detto Ha detto ‘Quell’uomo non ha il senso del tempo’.

    Il che era precisamente quello che Azaria aveva detto che Harry Shearer aveva detto. (Jennifer non aveva visto lo show, né sapeva chi fossero Hank o Harry.)

    Pertanto, avevo domandato a Hawking, direttamente, tramite Jennifer: In che modo accedi a quell’informazione? Suppongo tu l’abbia sentita dopo il fatto, perché non eri lì quando è successo; oppure stavi guardando il Late Show ieri sera? Come facevi a sapere cos’ha detto Harry Shearer?

    Lui aveva detto, "Pensa al tempo come a un pacchetto. Un pacchetto di tempo. O a un CD che contiene quell’evento... e quando vuoi accedere a un evento che è successo, tiri fuori quel CD e accedi a tutte le informazioni di quell’evento. Ha anche detto, È tutta matematica, proprio come quell’informazione è memorizzata nel CD, e tu non devi fare altro che accedere alla matematica dell’evento che stai cercando di richiamare."

    Stephen Hawking, Mr. Tempo, ha detto dal Flipside, Il modo per accedere ai ricordi, o a eventi passati, è pensare ad essi come pacchetti di tempo, e poi, come un ologramma, possiamo accedervi e apprendere nuove informazioni.

    Ho pensato che fosse piuttosto interessante.

    In questo libro leggerete alcune cose piuttosto bizzarre riguardanti il tempo e riguardanti la coscienza. Nel caso dei medium, incontreremo alcuni che sono esperti nell’accedere alle frequenze o nel vedere, sentire o percepire cose che non ci sono (ad esempio, i cani possono fiutare il cancro, le api possono vedere i raggi UV; solo perché noi non possiamo, non vuol dire che loro non possano). Quindi, alla luce della loro capacità di percepire o vedere cose, ho cominciato a intervistare varie persone su episodi, successi nelle loro vite, che sono pacchetti di tempo.

    Non sto cercando di convincere nessuno del fatto che ci siano persone che hanno la capacità di entrare in contatto con persone non più presenti sul pianeta, che esistano pacchetti di tempo – sto cercando di capire la natura di come funzionano le cose di là. Non è una mia teoria, credo od opinione il fatto che possano – le filmo e le documento da qualche anno. Questa è la prima volta che ho la possibilità di trascrivere alcune delle loro interviste, cominciate qualche anno fa.

    In questa discussione sull’architettura dell’aldilà, e per coloro che hanno familiarità con i miei libri, nelle trascrizioni delle sedute di ipnosi profonda le persone ricordano una vita precedente, poi sono in grado di accedere al regno tra le vite per capire perché hanno scelto quella particolare vita, perché hanno scelto la vita attuale e cosa possono avere in comune le due vite.

    Questa tecnica è stata sviluppata da Michael Newton, e i membri del Newton Institute sono le persone a cui consiglio di rivolgersi per fare questo tipo di lavoro. È un processo approfondito, e con l’aiuto di guide qualificate e preparate chiunque può imparare profonde lezioni sulla propria vita o su vite precedenti. È possibile imparare perché una persona abbia scelto quelle vite, perché abbia scelto questa, oltre al processo incluso nella venuta sul pianeta.

    Io stesso ho fatto sei di queste sedute. Ho visitato aule e biblioteche, ho incontrato guide e insegnanti nelle mie sedute. E quando ho filmato i 50 e più casi, anche le persone filmate hanno incontrato le loro guide e i loro insegnanti, oltre al loro consiglio degli anziani.

    Questo è il termine usato da Michael Newton per coniare l’idea secondo la quale tutti noi abbiamo un consiglio di insegnanti che ci aiutano a revisionare o riesaminare la nostra vita. Nei suoi 7.000 casi, Michael ha posto l’attenzione su questo aspetto, oltre che altri, e nel mio caso, quando ho cominciato questo film, anch’io ho vissuto l’esperienza di fare visita al mio consiglio. In molte testimonianze, il consiglio è un piccolo gruppo di persone il cui compito è aiutare una persona a riesaminare cosa lui/lei ha fatto durante una vita.

    La prima volta che ho sentito parlare di un consiglio al di fuori della ricerca è stato durante la revisione della vita e della morte del lottatore olimpico Dave Schultz. Suo padre Phillip ha fatto un toccante elogio funebre quando suo figlio è morto, e l’elogio includeva il dettaglio seguente: lui ha detto che quando il campione olimpico aveva cinque anni, era andato da lui e aveva detto, Papà, posso dirti un segreto? Phillip ha detto che Dave lo aveva condotto nel bosco dietro casa loro e aveva detto, Ho parlato con il mio consiglio prima di venire qui. Sono uomini anziani, con le barbe, e hanno detto che potevo venire qui per insegnare una lezione d’amore, ma che non sarei rimasto qui molto a lungo.

    A quanto pare, tutti hanno un consiglio. Tutti noi andiamo a fargli visita due volte: una volta prima della nostra incarnazione, di modo che loro possano riesaminare quello che abbiamo promesso di compiere o di imparare nel corso del nostro viaggio qui, e una volta quando torniamo a casa dopo una vita.

    Le persone parlano dell’aldilà, ma non lo chiamano così, né paradiso – in tutti i casi che ho filmato usano la parola casa per riferirsi al posto dove vanno dopo una vita. È quello che tutti, unanimemente, dicono quando viene domandato, sotto ipnosi, Dove sei andato/a dopo questa vita che hai appena ricordato? Quando ho sentito dire, per la prima volta, Sono andato/a a casa, sono rimasto confuso. Intendevano la loro casa nella vita appena ricordata, oppure la casa in questa vita, dove vivono attualmente? Come si è poi scoperto, intendevano nessuna delle due.

    Casa è il termine che loro usano per l’aldilà.

    Quindi, se per un momento accettiamo questo, le persone riferiscono che, sulla via del ritorno a casa, spesso facciamo una deviazione per fare visita al nostro consiglio. I consigli, in genere, sono composti da 3-15 individui – a volte sono di più, a volte sono di meno. Ma sto andando troppo avanti in questa storia – arriveremo ai consigli tra poco.

    Voglio semplicemente introdurre il lettore all’idea.

    Una volta ho scoperto che ci sono persone in grado di accedere a questi pacchetti di ricordi quando sono pienamente coscienti. Mi sono reso conto che possono anche andare a trovare le loro guide e il loro consiglio. Nel modello di Michael Newton di queste sedute, le persone visitano i consigli, raccontano le revisioni delle vite, ma in genere non fanno loro alcuna domanda.

    Ho cominciato a fare domande ai membri dei consigli perché ero curioso. Chi sei?, Perché sei in questo consiglio?, Ti sei mai incarnato/a?, Puoi mostrare a questa persona il tuo pianeta o universo? Alcuni di loro sono riluttanti a parlare (alcuni si rifiutano di rispondere), ma altri sono disponibili, felici di condividere le loro storie.

    Ma ci arriveremo.

    A questo punto, spesso dico, Allacciate la cintura. Il viaggio sarà un po’ a scossoni. Ma non lo farò – cominceremo con i medium e i loro viaggi, così sarà più facile presumere che operino con un set di leggi fisiche diverso... ma poi passeremo a persone comuni in grado di accedere ai loro consigli e di ascoltare messaggi profondi da loro.

    Quindi sedetevi, rilassatevi e spegnete l’interruttore dello scetticismo. Quello che state per leggere o ascoltare è stato prima trascritto, revisionato, e ora è davanti a voi o nelle vostre orecchie. Apprendere queste informazioni non vi arrecherà nessun danno - soltanto guarigione. Divertitevi.

    Benvenuti nella Martini Zone.

    Immagine che contiene testo, persona, immagine, cornice Descrizione generata automaticamente Immagine che contiene testo, persona, posando Descrizione generata automaticamente

    Le mie amiche che mi aiutano ad accedere al Flipside:

    Luana Anders e Jennifer Shaffer

    Introduzione:

    Il metodo Martini

    Immagine che contiene testo, persona, posando, vecchio Descrizione generata automaticamente

    Vicino al Monte Kailash con una negoziante di Darchen conosciuta una settimana prima. Robert Thurman è dietro la sua spalla; il Monte Kailash è dietro di noi. Ero appena tornato da un’escursione intorno alla montagna sacra, nel Tibet occidentale.

    Quando ho cominciato a filmare persone sotto ipnosi profonda, ho pensato Wow, che modo nuovo di approfondire la conoscenza della condizione umana. Io sto seduto in un angolo della stanza, spesso limitandomi ad ascoltare, mentre la videocamera svolge tutto il lavoro. Non voglio interrompere quello che le persone stanno facendo – l’ipnoterapeuta che prepara il paziente, la persona che arriva per un’intima seduta privata – e me con le mie videocamere e i microfoni per registrare ogni respiro.

    All’inizio pensavo che sarebbe stato impossibile. Dopotutto, chi può far finta di niente quando si ha una videocamera puntata in faccia e un microfono sotto il naso? Ma come poi capita, molte persone improvvisamente spariscono e il loro subconscio prende il controllo.

    Queste sedute di ipnoterapia durano solitamente dalle quattro alle sei ore. Ho filmato sedute con Jimmy Quast, Paul Aurand, Pete Smith, Lyn Blankenship, Scott De Tamble e altri, e i tratti caratteristici sono i medesimi. Non importa chi fa le domande, non importa chi è sdraiato sul divano – queste persone dicono relativamente le stesse cose sull’aldilà. Il tutto mentre sono sotto ipnosi.

    Parlano di un ricordo di una vita precedente, della fine di quella vita, di come spesso incontrano una guida, o più guide, di come fanno visita al loro gruppo di anime o ai compagni di classe che normalmente si incarnano con loro – alcuni visitano biblioteche, classi; molti fanno visita ai loro consigli, ecc. I fan di Flipside, e degli altri miei libri, sanno già di cosa sto parlando.

    Tuttavia, la scienza non considera l’ipnosi un valido strumento scientifico. L’ho sentito dire dal Dott. Bruce Greyson all’Università della Virginia.

    Ero a casa sua, mi aveva invitato per presentarmi i colleghi scienziati del Dipartimento di Studi Percettivi, Ed ed Emily Kelly, il Dott. Jim Tucker, ecc., e io avevo presentato ciò che avevo appreso dalle dodici sedute di ipnosi profonda a cui avevo assistito fino a quel momento (da allora ne ho poi filmate più di 50). Ian Stevenson, fondatore del DOPS (il Dipartimento di Studi Percettivi) era rimasto irremovibile sul fatto che l’ipnosi non sia un valido strumento scientifico (tesi che ho dibattuto in L’Aldilà è Meraviglioso e sulla quale non insisterò qui), ma io avevo fatto osservare agli scienziati: Anche se non la considerate un valido strumento scientifico, i rapporti coerenti di ciò che le persone dicono sotto ipnosi sono uguali in tutto il mondo. Soltanto questo meriterebbe studi ulteriori.

    Avevo presentato loro il lavoro di Michael Newton e poi ero venuto a sapere che avevano condotto la loro ricerca su quello che le persone dicono sotto ipnosi.

    In Flipside c’è il ricordo drammatico di una donna morta ad Auschwitz, ma lei aveva detto il suo nome e la città dalla quale veniva. Ero riuscito a trovare il numero di Ana o Anna Pachinskys, morta ad Auschwitz e originaria della Polonia.

    Ma ogni volta che una persona ricorda una vita precedente, io uso i dettagli per condurre un’approfondita indagine forense di quel ricordo. In Flipside sono stato in grado di verificare un certo numero di dettagli di vite precedenti, come anche in L’Aldilà è Meraviglioso e Hackerare l’Aldilà. In Hackerare l’Aldilà abbiamo ottenuto nuove informazioni da qualcuno non più presente sul pianeta (Amelia Earhart) che tramite indagine forense ho scoperto essere accurate – sei mesi dopo la seduta.

    In altre parole, lei ci ha raccontato dei dettagli (tramite Jennifer Shaffer) che nessuno conosceva, che non erano di dominio pubblico e che non potevano essere frutto di criptomnesia – un dettaglio sulla sua vita che non conoscevo, sebbene abbia lavorato a due film di Hollywood su di lei. E in seguito sono stato in grado di verificare, tramite indagine forense, questa nuova informazione che ho sentito da lei durante la sua intervista.

    Ripeto, quando accediamo a un pacchetto di tempo, possiamo apprendere nuove informazioni. Ogni episodio, ogni ricordo è un pacchetto di tempo.

    Non bisogna essere consciamente consapevoli di quel pacchetto di tempo – né essere consapevoli che quel pacchetto di tempo sia accessibile. Ho scoperto che se qualcuno ha un ricordo di qualcosa – un sogno, una visita, un episodio di premorte, un ricordo di una vita passata, qualsiasi esperienza in uno stato alterato di coscienza – una persona può usare quel pacchetto di tempo come punto di accesso. Come un portale per il Flipside.

    Le persone non devono essere sotto ipnosi... affatto.

    Intervistando dei medium, mi sono reso conto che porre domande dirette a persone non più presenti sul pianeta è possibile. Negli ultimi cinque anni, ogni settimana mi incontro con la medium Jennifer Shaffer e insieme entriamo in contatto con persone dal Flipside e facciamo loro delle domande sul loro viaggio.

    Filmiamo persone che ho conosciuto, o che miei amici dall’altra parte hanno conosciuto, le quali ci danno nuove informazioni sul loro viaggio e la loro esistenza, senza alcuna ipnosi di alcun tipo. Come abbiamo potuto scoprire, non è necessario essere medium per accedere a queste stesse informazioni.

    Se fossero le persone a inventare i ricordi, i ricordi sarebbero eterogenei. Quei ricordi, quelli del Flipside, sarebbero basati sulle loro credenze; se fossero credenti in una religione, o figure religiose, avrebbero un’esperienza congruente con quelle credenze. Se non avessero credenze di alcun tipo, o credessero nella scienza, ne seguirebbe che non avrebbero alcuna esperienza.

    Ma non è quello che sento.

    Quindi – facendola semplice – senza alcuna ipnosi, soltanto ponendo una serie di domande, ottengo i medesimi risultati da persone che non sono affatto sotto ipnosi.

    In questo libro ho trascritto delle sedute fatte su Skype, sedute fatte in pubblico, di fronte a un uditorio, sedute fatte durante una trasmissione radiofonica, sedute che ho fatto con estranei che non ho mai conosciuto e con persone che conosco bene in rumorosi caffè. Non ha importanza; tutti ricordano dettagli di vite precedenti, oltre ai medesimi tratti strutturali dell’aldilà.

    Ho parlato direttamente con membri del consiglio nel Flipside – cioè, una persona fa visita al suo consiglio e io intervisto i vari membri del consiglio su chi sono, da dove vengono, in quanti consigli siedono, qual è il motivo per cui sono in quel consiglio, se approvano o meno che io faccia loro delle domande e quali sono i numeri vincenti della lotteria.

    Sì, lo chiedo, e sì, ricevo sempre una risata come risposta.

    Ma lo scopo di questo esercizio è che qui abbiamo le prove di qualcosa che va oltre la nostra comprensione – persone che dicono di poter parlare con il loro consiglio senza mai avere sentito parlare dell’esistenza di una cosa come un consiglio. Le persone parlano con le loro guide, senza mai averle incontrate prima. Le guide mi dicono cose sulla mia stessa vita tramite una persona che non conosco, che non sa nulla di me, ma i membri del suo consiglio sono perfettamente consapevoli di quello che sto facendo.

    Questo libro non è altro che la rivelazione di un altro universo alternativo nel quale esistiamo.

    Vi accompagnerò in questo universo, vi mostrerò quanto sia facile andarvi e fornirò ad ogni ipnoterapeuta che faccia questo tipo di lavoro una scorciatoia su come fare la stessa cosa con i propri clienti, i propri pazienti. Mostrerò anche a chiunque legga questo libro quanto sia semplice farlo da sé – senza aiuto.

    Qualcuno mi ha chiesto Perché è importante conoscere questo se non lo conosciamo nemmeno come specie sin dall’alba dell’umanità?

    La risposta che sento è Perché stiamo correndo il pericolo di perdere questo pianeta.

    Non c’è un altro modo di dirlo. Il motivo per cui sono in grado di accedere a queste informazioni è perché quelli nel Flipside sanno che possiamo sempre incarnarci su qualche altro pianeta, ma ci è voluto moltissimo tempo per rendere la Terra abitabile, e se in futuro vorremo tornarci, dovremo trovare un modo per mettere in allerta la gente affinché lasci dietro di sé aria, acqua e terra fresche non solo per i propri figli, ma anche per il nostro possibile ritorno.

    Ripeto, io sono soltanto un reporter, qui – pongo domande importanti con risolutezza, convinco e insisto affinché le persone chiedano alle loro guide di mostrarsi – e quando lo fanno, loro ci portano verso direzioni insolite di tutti i tipi.

    Ma loro mi permettono di importunarli, di convincerli, di porre loro domande impertinenti non perché mi trovino divertente (alcuni sì, altri no), bensì perché sono consapevoli che siamo giunti a un punto cruciale nella storia dell’umanità. Il motivo per cui la nostra coscienza si sta espandendo è darci la consapevolezza che i nostri cari non muoiono, che sono tutti accessibili, che possiamo diventare consapevoli del come e del perché ci incarniamo, di come a volte ci incarniamo su altri pianeti, in altre dimensioni, e di come e perché non esistano gli alieni, perché tutti noi siamo alieni, nel senso che scegliamo di incarnarci come esseri umani su questo pianeta.

    Bene, ora non dovete per forza leggere questo libro. Sapete dove voglio andare a parare, potete chiedere il rimborso, restituirlo a chiunque ve lo abbia dato come regalo. No grazie, non mi interessa. Ma ti avviso, caro lettore/cara lettrice: se giri la pagina, conoscerai una versione alternativa della realtà. E da qualche parte, nella tua mente conscia superiore, ci sarà la strana consapevolezza che quello che riporto non solo è accurato, ma è importante da capire.

    E questa è soltanto l’introduzione.

    Capitolo Uno:

    Parlando con Bill Paxton

    Immagine che contiene testo, persona, uomo, sorridente Descrizione generata automaticamente

    Mr. Bill (Wikimedia)

    Per iniziare questo viaggio, come prova del concetto ho intenzione di partire dal mio amico e primo battitore dalla panchina del Flipside: Bill Paxton. Coloro che hanno letto Lasciapassare per il Flipside: Conversazioni con l’Aldilà con Jennifer Shaffer troveranno in quel libro la prima parte di questa intervista in tre parti. Ho chiesto a tre medium diverse di porre le medesime domande al mio amico, il quale è passato oltre improvvisamente durante un intervento cardiaco di routine.

    Ho conosciuto Bill all’inizio della sua carriera; ci siamo incontrati quando lui era membro di una band chiamata Martini Ranch (nessuna parentela) e mi aveva aiutato a riscrivere la sceneggiatura del mio film You Can’t Hurry Love. Inizialmente voleva essere il protagonista del mio primo film, ma poi non è successo.

    All’epoca lui aveva già recitato in un paio di film di James Cameron (Aliens - Scontro Finale non era ancora uscito) e noi avevamo trovato delle cose in comune tra risate e racconti di storie. In questo capitolo, Kimberly Babcock entra in contatto con lui (senza sapere chi è o era) e lo descrive perfettamente come uno che non conosce estranei – uno che ravviva una stanza quando vi entra e riesce a parlare con chiunque di qualunque cosa. Lui aveva una bella parlantina, era un grande narratore, e aveva l’unica e inspiegabile capacità di far sentire le persone a loro agio e connesse a lui da subito.

    Ci eravamo incontrati in un pub di Londra. La sua futura moglie era amica di una mia vicina, Lori, della mia città vicino a Chicago, e la mia amica e suo marito vivevano a Londra. Io ero di passaggio dopo essere andato a fare visita al mio amico e mentore Charles Grodin sul set di Ishtar, in Marocco, e mi ero preso un’intossicazione alimentare a causa di un panino che avevo comprato all’aeroporto in Marocco. Avevo trascorso una giornata disteso su una branda nell’appartamento londinese di Lori e John Gresty, e dopo un paio di giorni ero stato in grado di andare con loro, sebbene privo di forze, in un pub di Londra.

    I miei amici mi avevano presentato al loro nuovo amico Bill. Non avevo riconosciuto il suo nome, ma dopo aver sentito la risata di Bill l’avevo riconosciuta dal film Weird Science (La Donna Esplosiva), diretto dal mio concittadino John Hughes (collega nativo di Shermerville). Avevo condiviso storie con Bill sul fatto che ero andato a scuola con John, su come fosse fuggito insieme alla migliore amica di mia cognata, e Bill aveva condiviso storie di cinema a Chicago davanti a una pinta o tre Guinness. Lui era a Londra per girare un film, aveva detto, il sequel di Alien, girando negli studi di Pinewood. Era una persona della quale ti potevi innamorare all’istante.

    Quello aveva portato a vederci a Santa Monica, dove entrambi vivevamo, poi in varie località nel mondo, compreso il festival di Cannes, e a sentirci ogni tanto per telefono. L’ultima volta che ho sentito la sua risata, lui si è fermato per assistere a una proiezione del mio film Cannes Man a Santa Monica – la cosa buffa è che ho riconosciuto di nuovo, immediatamente, la sua risata, proprio come avevo fatto al pub. C’è Bill!

    La sua carriera è salita alle stelle, la famiglia e la fama hanno reso difficile vederlo, ma io ho sempre avuto l’impressione che fossimo a una frase di distanza dalla nostra successiva risata. Sono rimasto sconvolto quando ho saputo che era morto, ma altrettanto colpito e contento che avesse iniziato a mostrarsi durante le interviste che ho fatto con le medium.

    Includo qui queste tre interviste per familiarizzare il pubblico all’idea che i nostri cari sono accessibili. Non sento la necessità di dimostrare che i nostri cari esistono ancora, lo sto facendo sin da Flipside. Ma per coloro che possano avere bisogno di un ripasso o di un assaggio di ciò che verrà, propongo queste tre interviste con l’unico e solo Bill Paxton.

    Intervista con Bill tramite la medium

    Jennifer Shaffer

    È buffo. Posso volare.

    Immagine che contiene testo, persona, uomo, tuta Descrizione generata automaticamente

    Bill Paxton e suo padre John. Foto: Wikimedia

    Questa intervista è stata condotta nello studio della medium Jennifer Shaffer (JenniferShaffer.com). Come esperimento, ho detto che volevo parlare con il mio amico Bill per vedere se lei fosse riuscita a capire chi fosse basandosi sulla sua abilità di vedere o sentire cose dal Flipside. Le mie domande sono in corsivo, le sue risposte sono in grassetto. Luana è l’attrice Luana Anders, la quale, come sanno i fan di Flipside, è stata la mia mentore o compagna nell’aiutare a entrare in contatto con le persone dall’altra parte. Anche lei conosceva ed era una fan di Billy.

    ––––––––

    Rich: Abbiamo un amico comune che recentemente è passato oltre, si chiama Bill. Luana può farlo venire avanti?

    Jennifer: Hanno appena ballato.

    Chi ha appena ballato?

    Bill e Luana hanno fatto un piccolo tango.

    (Nota: Luana ha partecipato a oltre 30 film e a 300 show per la televisione. È morta nel 1996, ed è stata la persona che mi ha introdotto al Flipside mostrandosi nel mio appartamento, sia a Santa Monica sia a New York. A un certo punto ho pensato, Beh, se lei può venire a farmi visita, dov’è? Lo racconto dettagliatamente in Flipside, e Luana è stata fondamentale per il modo in cui parlo con le persone nel Flipside tramite Jennifer Shaffer. Luana aiuta le persone di là a diminuire la loro frequenza e mette le risposte nella mente di Jennifer sotto forma di immagini o suoni – e Jennifer è in grado di tradurre quello che loro stanno cercando di dire. Luana conosceva Bill, era una fan del suo lavoro e io non sono rimasto sorpreso nel sentire che lo faceva venire avanti.)

    Bill vuole parlare con noi?

    Mi ha appena fatto vedere che si sta limando le unghie... (Tipo Sì, che c’è? Io e Bill ci prendevamo sempre in giro.)

    Lui è qui? (io stesso quasi non ci credo)

    Dice, Si sta facendo uno shampoo, si sta preparando.

    Dicci com’è di là.

    È buffo, dice. Dice, Posso volare! e che a lui piace spaventare le persone.

    Qual è stata la prima persona che ti ha accolto quando sei passato oltre?

    Suo papà.

    (Nota: John, il padre di Bill, di fatto lo ha preceduto e come sentiremo da un’altra medium, lui dà la stessa risposta.)

    È stata una riunione felice?

    Dice, È stato uno shock... perché quello significava che era morto. Ha detto, Sì, all’inizio è stato uno shock, ma poi è passato. Ha detto, All’inizio è rimasto sorpreso. Non è stato spaventoso, dice. È stato come avere la consapevolezza di entrambi i mondi. Mi ha mostrato loro (essere) insieme.

    È stato un punto di uscita per te? Qualcosa che hai pianificato affinché succedesse? È stato un momento giusto o sbagliato per la tua uscita?

    (Nota: I punti di uscita sono qualcosa che abbiamo imparato durante queste interviste. Le persone dicono che noi, in genere, stiamo qui per realizzare ciò che abbiamo stabilito di fare, ma a volte si presentano delle rampe di uscita o punti di uscita, e noi finiamo con l’andarcene prima di quanto pensavamo.)

    Sta dicendo, È stato il momento sbagliato per il suo corpo fisico, è stato il momento giusto per la sua anima.

    Una volta hai parlato di andare a visitare il Titanic. Com’è stato?

    (Jennifer si ferma, fa una faccia, occhi sgranati.) Questo è il Billy che era nel film Titanic? Mi ha mostrato un’immagine di quel tizio che è appena morto. Sono così confusa.

    Beh, domandiamoglielo. Quell’immagine di una persona che Jennifer sta vedendo, è un’immagine di te? Se non lo è, mostrale il pollice giù.

    Mi mostra il pollice su. Questo è lui? L’ho visto qui, nello studio, quando ci siamo incontrati l’altro giorno... Oh, mi piace, non avevo idea... (che avremmo parlato con lui).

    Bill, porta Jennifer giù con te in quella capsula, quando sei andato a vedere il Titanic.

    (Nota: Jim Cameron aveva portato alcune volte Bill nel suo sommergibile per vedere il Titanic.)[1]

    (Fissando in lontananza, Jennifer rabbrividisce.) Mi sono spaventata a causa dell’acqua che scorre (dietro di me) ma lui mi afferra la mano e mi tranquillizza. (Jennifer fa una pausa) Mi sta portando in un angolo, mi sta mostrando la barca. Se hai una pianta della barca, stiamo andando verso l’angolo destro più lontano del Titanic... okay... (A Bill) Vai più piano. Mi ha appena detto, Non è necessario che trattieni il respiro.

    Descrivi quello che vedi e che provi.

    Provo una sensazione di pace. Sarei davvero spaventata anche solo ad addentrami in una cosa del genere. Mi sta portando giù, a destra della prua... è sotto il fondo, davanti, e c’è un foro davanti – mi ha mostrato un’esplosione... un’esplosione che ha causato il foro. È davanti.

    (Nota: Ding! Questo corrisponde. Jim Cameron ha effettuato 33 viaggi per visitare il Titanic. Il National Geographic ha condotto un esame approfondito del relitto, ed effettivamente è stato riscontrato un foro nel punto che lei sta descrivendo. Conoscendo Jennifer, sono sicuro che non si stia riferendo a qualcosa che ha visto, bensì a qualcosa che sta vedendo.)

    Hanno colpito l’iceberg sul fianco destro.[2]

    Jennifer, a parte: Non lo sapevo.

    Okay, grazie Billy. Passiamo a qualche altra domanda.

    È strano; adesso ho una sensazione di decompressione.

    Bill, hai visto John Hughes da quando sei tornato?

    (Jennifer ride) Dice, È davvero impegnato.

    C’è qualcosa che vuoi dire a Jim Cameron?

    Grazie. Lo ha ripetuto, Grazie.

    Qualcosa di più specifico?

    Ha detto, Lui sa dov’è.

    Dov’è cosa?

    Qualcosa che stanno cercando? Gioielli?

    Non lo so. Pensavo fosse inventato. Dov’è Billy? Ti sta mostrando un gioiello?

    Sta dicendo di stare zitto. Mi ha mostrato te che lo interrompi... dice, Sto cercando di parlare.

    Scusa.

    Sta dicendo che è qualcosa che è andato perso sulla nave. (Abbastanza stranamente, alcune settimane dopo, hanno scoperto altri oggetti vicino alla nave, compresi dei gioielli) Mi sta mostrando un progetto futuro con Jim... Forse un film, qualcosa di cui hanno parlato.

    Si tratta di qualcosa in cui saresti stato coinvolto?

    Mi sta mostrando mentre guarda delle carte, ma non so.

    Beh, non è che posso chiamare Jim e domandarglielo, ma Billy, tu sai come sussurrargli all’orecchio.

    So come spaventarlo, ha detto.

    Quello è permesso. Parliamo di altre cose. Che aspetto abbiamo per te? In che modo comunichi con noi?

    (Jennifer ride.) Dice così tante cose buffe. Mi ha appena mostrato un’immagine del mio vestito (scoperto sulla schiena) e ha detto, Riesco quasi a sentirlo. Sto domandando, Stai scherzando, o sei semplicemente Bill? Ha detto, Sono Bill. Mi ha mostrato la vista aerea di lui sopra di noi, la tua testa, dice che vede gli occhi perché sono finestre...

    Le finestre dell’anima?

    Quello funziona meglio, gli occhi, è quello che lui vede.

    Puoi manifestare fisicamente qualcosa da questa parte? Tipo spostare un tovagliolo, o far schizzare l’acqua?

    Dice, Dovresti essere Einstein.

    (Nota: Questo è un riferimento ai calcoli che serve fare. Quello che le persone dicono costantemente è che per poter creare un’immagine di là, devono lavorare su un’equazione matematica e devono imparare a farlo. Lui sta dicendo che per poter manifestare qualcosa qui, il che comprende apparizioni, ecc., sono necessari dei calcoli superiori.)

    Bill, hai detto anche che la tua esperienza lì è che stai imparando a volare. Puoi mostrare a Jennifer in che modo puoi volare da un posto all’altro?

    Me lo sta mostrando (visivamente) prima che io riesca davvero a elaborarlo. Sta andando di qua e di là davvero velocemente, poi nel frattempo mi ha mostrato come molte cose funzionano. Poi ha rallentato, super-rallentato e mi ha mostrato come le cose si muovono qui – ma sta andando più veloce di così.

    Intendi come una partita super-veloce di Pong o di acchiapparello? E lo ha rallentato cosicché tu possa vedere soltanto quattro o cinque tocchi?

    Sì.

    Descrivi come ci vedi; come comunichi con noi?

    Mi ha mostrato noi visti dall’alto, mi ha mostrato la tua testa. Ha detto, Quello che funziona meglio sono gli occhi, perché sono le finestre dell’anima.

    Se dovessi scegliere alcuni aspetti della vita sul pianeta che ti mancano, o desiderassi riviverli, quali sarebbero?

    Mi ha mostrato una pistola, masticare tabacco, i cavalli...

    Gli manca masticare il tabacco?

    No, mi sta mostrando quella che sembra un’altra vita.

    Dov’era?

    In Texas. Vicino a Austin. Sembra dopo la guerra civile... dopo il 1879.

    (Nota: Bill prosegue descrivendo dettagliatamente una vita precedente, i dettagli della quale sono riuscito a verificare tramite una ricerca. Coinvolgeva un piccolo gruppo di coloni mormoni che vivevano vicino a Austin, e lui sta mostrando a Jennifer una vita in cui era il capo di quel gruppo.)

    Bill, vuoi che contatti qualcuna delle tue ex ragazze per dire loro che le saluti?

    Non ho ex ragazze. Ho occhi solo per mia moglie.

    Era solo un test, amico.

    Sta ridendo.

    Cosa possiamo chiederti che una persona media chiederebbe? Come passi la giornata? Dormi?

    Non si dorme qui.

    C’è un posto che ti piace frequentare?

    Mi sta mostrando una spiaggia bianca.

    Per rilassarti?

    Già. Per pensare.

    A cosa pensi?

    A come vuole che sia la sua prossima vita.

    Dicci, come sarà? Hai qualche idea?

    Dice che vuole che il mondo sia un posto migliore.

    Come possiamo aiutarti a realizzarlo?

    Mi ha mostrato qualcuno come Elon Musk, qualcuno che sa come fare le cose, come andrebbero fatte.

    Quindi, in che modo crei la tua spiaggia bianca? In che modo crei gli oggetti lì?

    Ha detto, Usando la matematica e la scienza. Dice che mette insieme un’equazione che gli dà la giusta (prospettiva o) il giusto assaggio di quello che vuole bere o sperimentare. Qualunque cosa cerchi.

    Quindi, quando vuoi sperimentare una spiaggia bianca, è un’equazione matematica?

    Sì, ma non è che devi arrivare a tanto. Succede e basta.

    Billy, c’è qualcosa che vuoi riferisca alla tua famiglia e ai tuoi amici?

    Contattali, dice.

    Chi è che vuole sentire qualcuno che sostiene di parlare con un suo caro?

    Lascia perdere, dice.

    Dimmi qualcosa da dire ai tuoi amici e familiari, qualcosa che loro sanno provenga da te.

    Quando qualcuno di loro lo sogna, è lui che cerca di entrare in contatto. Ci sono cambiamenti, o decisioni da prendere, e lui vuole che loro sappiano che ogni volta che gli fanno domande, lui è lì per cercare di aiutarli.

    Quindi il tuo messaggio è: Ascoltate?

    Bingo. Qualunque cosa.

    Grazie, Billy.

    ***

    Intervista con Bill tramite la medium

    Kimberly Babcock

    Immagine che contiene testo, uomo, tuta, interni Descrizione generata automaticamente

    L’uomo del momento (Wikimedia)

    Curiosamente, mentre stavo revisionando questo capitolo Bill si è fatto sentire (tramite un’intervista con Jennifer) per dire "Hai bisogno di editare questa parte." Ha detto a Jennifer che il suo capitolo era in tre parti (ding! Lo è) e mi ha detto di lavorare sulla seconda parte (come sto facendo ora, grazie all’editor sopra la mia spalla.)

    Jennifer non poteva sapere che l’intervista era in tre parti e non avrebbe mai usato il verbo editare. (Non ho mai sentito nessuno nel Flipside usarlo, ma è qualcosa che Bill avrebbe usato come regista.)

    Il modo in cui questa intervista è avvenuta ha avuto origine con una telefonata della Dott.ssa Elisa Medhus, il cui figlio Erik si tolse la vita alcuni anni fa. Lei ha scritto un libro su questo, e io l’ho incontrata alla fiera del libro del L.A. Times. Lei mi ha detto che prima che suo figlio morisse non credeva nell’aldilà, ma un giorno il suo cellulare ha squillato; era una chiamata anonima, ma lei ha risposto lo stesso – e ha sentito la voce del suo figlio defunto che diceva Mamma, io sto bene! Mi ha detto di avere ricevuto, qualche giorno dopo, una telefonata da una medium di Atlanta (Jamie Butler), la quale aveva detto Suo figlio si è fatto vedere nel mio soggiorno e rifiuta di andarsene finché non lo chiama.

    Da quel momento è cominciata una relazione professionale tra la Dott.ssa Medhus, suo figlio Erik dal Flipside (il suo libro My Life After Death merita di essere letto) e vari medium che rispondono a domande poste dalla Dott.ssa Medhus (ChannelingErik.com). Vi posso dire, conoscendola, che la Dott.ssa Medhus è una persona schietta e sincera, e nonostante sia stata colpita da questa incomprensibile tragedia, ha trovato un modo per aiutare gli altri dimostrando che può apprendere nuove informazioni da suo figlio e dalle loro interviste. La Dott.ssa Medhus mi ha chiesto di

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