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    Sherlock Holmes e il cannibale di Holland Park
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    Ebook100 pages1 hour

    Sherlock Holmes e il cannibale di Holland Park

    By John A. Little

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    About this ebook

    Giallo - racconto lungo (42 pagine) - Un cadavere orrendamente mutilato e selvaggi costumi tribali nella civilissima Londra


    Una giovane donna viene ritrovata senza vita ad alcuni giorni dalla sua scomparsa, il cadavere orrendamente mutilato.

    Le indagini porteranno alla luce un mondo di perversioni sessuali e selvaggi costumi tribali nella civilissima Londra.


    John A. Little è uno scrittore irlandese freelance che ha pubblicato molti articoli su riviste e scritto due libri di saggistica, due thriller ambientati nel mondo dei Sistemi Informativi, un'autobiografia comica, una rappresentazione teatrale, dieci sceneggiature e diciassette storie di Sherlock Holmes.

    LanguageItaliano
    PublisherDelos Digital
    Release dateSep 28, 2021
    ISBN9788825417555
    Sherlock Holmes e il cannibale di Holland Park

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      Sherlock Holmes e il cannibale di Holland Park - John A. Little

      Sherlockiana

      A cura di Luigi Pachì

      Delos Digital

      John A. Little

      Sherlock Holmes e il cannibale di Holland Park

      RACCONTO LUNGO

      Traduzione di Simonetta Badioli

      ISBN 9788825417555

      © 2017 John A. Little

      Titolo originale: Sherlock Holmes And The Holland Park Cannibal

      Edizione ebook © 2021 Delos Digital srl

      Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

      Versione: 1.1

      Traduzione di Simonetta Badioli

      Collana a cura di Luigi Pachì

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      Grazie, da parte di Delos Digital, dell'autore del libro e di tutti coloro che vi hanno lavorato.

      Indice

      Copertina

      Il libro

      L'autore

      Sherlock Holmes e il cannibale di Holland Park

      Capitolo 1

      Capitolo 2

      Capitolo 3

      Capitolo 4

      Capitolo 5

      Capitolo 6

      Capitolo 7

      Capitolo 8

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      Il libro

      Un cadavere orrendamente mutilato e selvaggi costumi tribali nella civilissima Londra

      Una giovane donna viene ritrovata senza vita ad alcuni giorni dalla sua scomparsa, il cadavere orrendamente mutilato.

      Le indagini porteranno alla luce un mondo di perversioni sessuali e selvaggi costumi tribali nella civilissima Londra.

      L'autore

      John A. Little è uno scrittore irlandese freelance che ha pubblicato molti articoli su riviste e scritto due libri di saggistica, due thriller ambientati nel mondo dei Sistemi Informativi, un'autobiografia comica, una rappresentazione teatrale, dieci sceneggiature e diciassette storie di Sherlock Holmes.

      Dallo stesso autore

      John A. Little, Sherlock Holmes e il lupo mannaro di Richmond Sherlockiana ISBN: 9788825417463 John A. Little, Sherlock Holmes e la loggia massonica di Battersea Sherlockiana ISBN: 9788825421880 John A. Little, Sherlock Holmes e la strega di Clapham Sherlockiana ISBN: 9788825421958 John A. Little, Sherlock Holmes e l’omicida di Notting Hill Sherlockiana (in preparazione) ISBN: 9788825422085 John A. Little, Sherlock Holmes e le voci bianche scomparse Sherlockiana (in preparazione) ISBN: 9788825422139

      1

      – Mi dica, Holmes, non ha mai pensato di smettere? – chiesi al mio vecchio amico e collega una sera di primavera del 1926 – di investigare, intendo. Dopo tutto, ormai ha settantadue anni e io tra non molto entrerò nel mio settantacinquesimo anno di vita. Non crede che stiamo invecchiando?

      Holmes mi lanciò un’occhiata interrogativa da dietro una schiera di bruciatori a gas Bunsen posizionati in un angolo ben arieggiato del soggiorno.

      – Non faccia troppo affidamento sul futuro, Watson. Dovrebbe seriamente tentare di godersi fin che può i suoi settantatre anni. E poi, che cosa faremmo se smettessimo di lavorare? Ce ne staremmo tutto il giorno seduti a fumare la pipa e a rievocare i nostri casi più interessanti? Moriarty, Moran e Milverton? Black Jack di Ballarat? No, amico mio, il mio cuore cesserà di pulsare solo dopo che avrò risolto un omicidio impossibile e avrò fatto finire il colpevole appeso a una corda robusta con un cappio a un’estremità. È a questo che miro, la conclusione perfetta di una vita fruttuosa e gratificante. Niente Terre dell’Estate o dell’Inverno per me.

      La sua testa scomparve di nuovo dietro l’armamentario.

      Risposi con un grugnito mentre Holmes continuava:

      – E di omicidi, ce n’è un mucchio al giorno d’oggi, suppongo. Alcuni addirittura passabili.

      L’accenno all’inferno e al paradiso degli spiritualisti mi ricordò la recente vittoria di Pirro dell’ateismo di Holmes sulla mia fede in Dio: erano passati quattro mesi dal caso del reverendo Thomas, il cui cuore aveva cessato di pulsare per la paura nella chiesa di Ognissanti di Chelsea, e del misterioso organo a canne che suonava da solo. A parte il banale affare del padiglione esploso nel campo da cricket di Harrow, che Holmes risolse in un pomeriggio senza neppure alzarsi dalla poltrona, da allora il detective non si era dedicato ad alcuna investigazione degna della sua attenzione.

      Adesso toccava a me annoiarmi poiché, diversamente da lui, non nutrivo il minimo interesse per le materie scientifiche, politiche o misteriose. Scorrevo il giornale sorvolando gli articoli dedicati agli avvenimenti della Camera dei Comuni per saltare direttamente alle pagine dello sport o alle rubriche di tema militare. Mi ero persino letto tutte le cronache sulla nascita della primogenita del Duca di York. Elisabetta, che nome adorabile. Non esercitando più, avevo perso interesse anche per le pubblicazioni di medicina. Il mio ultimo paziente era deceduto alcune settimane prima, di vecchiaia. Aveva centosette anni. Avrei potuto fare ben poco per lui.

      L’unico ruolo che mi restava nella vita era quello dell’indispensabile assistente del consulente investigativo numero uno al mondo. Dopo lo sconvolgente caso dei pony di Hampstead Holmes aveva ripreso ad assumere la sua dose giornaliera di soluzione sette per cento ma in seguito mi consentì di vigilare sulla cocaina – diciamo pure nascondergliela! – e di accompagnarlo nella sua disintossicazione, riducendo gradualmente le quantità. Quel 26 aprile era sceso a due dosi la settimana e si manteneva in splendida forma con la sua dieta a base di pappa reale. Tanto tempo prima Holmes aveva conservato chiuso a chiave in un cassetto della sua scrivania il mio libretto degli assegni per proteggermi dal vizio del gioco e tenere al sicuro la mia pensione di invalidità; adesso io, semplicemente, ricambiavo la cortesia.

      – Che cosa sta combinando laggiù? – gli chiesi.

      Nessuna risposta.

      – Le ho chiesto che cosa sta facendo laggiù.

      – Cosa? Come dice? Ha detto qualcosa, Watson?

      Holmes venne fuori a poco a poco da dietro il tavolo da laboratorio, lo spostò contro la parete e mi raggiunse accanto al camino, togliendosi il grembiule e strofinandosi le mani con uno straccio lurido.

      – Grazie a quel supermicroscopio che mi ha comprato per Natale mi sto godendo ore di ricerche infinitamente piacevoli. La ringrazio ancora. La fisica è una materia interessante quasi quanto la chimica. Ho appena verificato personalmente la formula delle matrici della meccanica quantistica di Heisenberg. Sono tempi interessanti quelli in cui viviamo, Watson. Questa teoria potrebbe modificare la nostra attuale conoscenza del mondo delle scienze naturali. Heisenberg è il degno successore di Newton e Einstein, immagino che vincerà il Nobel in un futuro non troppo lontano.

      – Di chi parla? Cosa sta dicendo?

      – Mi faccia prendere la pipa e poi le spiegherò tutto, vecchio mio.

      Holmes afferrò la sua cherrywood dalla cassetta per il carbone e la scosse più volte contro il camino per vuotarla. Poi sollevò la pantofola persiana dalla mensola, si sedette e iniziò a tirare fuori il tabacco. Pareva

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