Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

L’accisa sul Gas - Guida per le imprese: Gli adempimenti fiscali e l’accisa agevolata per risparmiare in bolletta
L’accisa sul Gas - Guida per le imprese: Gli adempimenti fiscali e l’accisa agevolata per risparmiare in bolletta
L’accisa sul Gas - Guida per le imprese: Gli adempimenti fiscali e l’accisa agevolata per risparmiare in bolletta
Ebook187 pages2 hours

L’accisa sul Gas - Guida per le imprese: Gli adempimenti fiscali e l’accisa agevolata per risparmiare in bolletta

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Il tema della corretta individuazione delle attività economiche che possono usufruire di agevolazione con l'applicazione di un'aliquota di accisa ridotta o esente, in un quadro giuridico vigente molto articolato, è certamente una tra le questioni più "delicate" della materia. Scopo di questa Guida è quello di offrire un compendio ragionato dell'imposta di accisa che grava sul gas naturale, sugli adempimenti fiscali nonché sulle diverse tipologie di consumo oggetto di agevolazione. Un vademecum per chi si avvicina a questa materia e ne vuole cogliere, in primo luogo, i suoi connotati essenziali arricchito da tabelle e casi concreti affrontati e risolti dalla giurisprudenza.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateJul 28, 2021
ISBN9791220348485
L’accisa sul Gas - Guida per le imprese: Gli adempimenti fiscali e l’accisa agevolata per risparmiare in bolletta

Related to L’accisa sul Gas - Guida per le imprese

Related ebooks

Investments & Securities For You

View More

Related articles

Reviews for L’accisa sul Gas - Guida per le imprese

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    L’accisa sul Gas - Guida per le imprese - Andrea Camerinelli

    1. Trattamento fiscale del gas naturale (accisa e ARISGAN)

    L’accisa è un’imposta indiretta sulla produzione e sui consumi applicata a determinate tipologie di prodotti che sorge nel momento in cui questi vengono fabbricati o importati da Paesi terzi (extraunionali) e che diventa esigibile quando avviene l’immissione in consumo dei medesimi, in base ad aliquote di imposta dipendenti dalla specifica destinazione d’uso.

    Nel caso del gas naturale l’accisa sorge e diventa esigibile al momento della fornitura agli utenti finali o quando viene consumata per uso proprio (i.e. autoconsumo).

    Il testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, approvato con il decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504 (il TUA) e successive modificazioni disciplina, in particolare, con l’articolo n. 26 la sottoposizione ad accisa del gas naturale destinato alla combustione per usi civili e per usi industriali, nonché all’autotrazione e ne disciplina le relative modalità di applicazione.

    1.1 Oggetto dell’imposizione

    Il gas naturale, un prodotto energetico che viene classificato da un punto di vista doganale alla voce di Nomenclatura Combinata 27112900 (GNL) e NC 27112100, nonché le miscele contenenti metano ed altri idrocarburi gassosi in misura non inferiore al 70 per cento in volume ¹, è sottoposto ad accisa qualora destinato ad essere impiegato come carburante per autotrazione ovvero come combustibile per usi civili ed industriali nella misura stabilita nell’Allegato I al Testo Unico delle accise.

    L'articolo n. 26, comma 5 del Testo Unico delle accise stabilisce i criteri con i quali l'imposta si applica per le miscele di gas naturale con aria o con altri gas ottenuti nelle officine del gas di città e per le miscele di gas ottenuto nelle officine del gas di città od in altri stabilimenti, con qualsiasi processo di lavorazione che utilizzi metano o altra materia prima.

    "Ai fini dell'articolo 21, comma 5, del testo unico di cui al decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, il biogas è equiparato al gas naturale" (DL 10 gennaio 2006, n. 2 convertito nella legge 11 marzo 2006, n. 81 - Vedi articolo 2 quater, comma 7; articolo così sostituito dalla legge n. 296/2006, art. 1, comma 368). 

    Per il biometano che viene impiegato nel settore dei trasporti è previsto (nel rispetto di quanto stabilito dal Decreto 2 marzo 2018, articolo 1, comma 11) che Resta fermo il rispetto delle disposizioni fiscali in materia di accise e imposte sul gas naturale.

    1.2 I soggetti obbligati

    I soggetti obbligati al pagamento dell’accisa sul gas naturale sono indicati all’articolo 26, commi 7 e 8 (su richiesta) del testo unico.

    In dettaglio:

    ✓ i soggetti obbligati che procedono alla fatturazione (vendita) del gas naturale ai consumatori finali (sono inclusi, fra i consumatori finali, gli esercenti impianti di distribuzione stradale di gas naturale per autotrazione non dotati di apparecchiature di compressione per il riempimento di carri bombolai), comprese le società eventi sede legale nel territorio nazionale, designate da soggetti comunitari non aventi sede legale nel medesimo territorio che forniscono il prodotto direttamente a consumatori finali nazionali.

    Ai fini dell’applicazione del regime fiscale sul gas naturale rileva la fatturazione del gas consegnato sul luogo di consumo da parte del fornitore, che in tal modo figura essere il soggetto obbligato² al pagamento dell’imposta in forza dell’articolo n. 26, comma 7, lettera a) del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, nonché l’uso cui è destinato il gas naturale a cui compete la corrispondente aliquota di accisa prevista dal citato testo unico (nota ADM Prot. 2062/IV del 2 aprile 2008);

    ✓ i soggetti che acquistano per uso proprio gas naturale da Paesi comunitari o da Paesi terzi, avvalendosi delle reti di gasdotti ovvero di infrastrutture per il vettoriamento del prodotto. In merito a questa previsione si ricorda che nel caso di un’importazione da Paesi terzi si applica ai fini della tecnica doganale la Circolare ADM n. 14 del 23 marzo 2021, recante per l’appunto le Procedure di importazione di gas naturale a mezzo gasdotto;

    ✓ i soggetti che acquistano il gas naturale confezionato in bombole o in altro recipiente da altri Paesi comunitari o da Paesi terzi;

    ✓ i soggetti che estraggono per uso proprio gas naturale nel territorio dello Stato;

    ✓(Su richiesta) possono essere riconosciuti come soggetti obbligati i gestori delle reti di gasdotti nazionali limitatamente alla quantità del gas naturale dai medesimi acquistata ed impiegata per l’attività di vettoriamento ³;

    ✓ (Circolare ADM n. 37/D Prot. 8025 del 28 dicembre 2007 – Paragrafo 5.3.2) i gestori di impianti di stoccaggio di gas naturale qualora impieghino gas naturale, che non risulti già assoggettato ad accisa, nelle attività connesse allo stoccaggio del medesimo gas;

    ✓ (Circolare ADM n. 37/D Prot. 8025 del 28 dicembre 2007 – Paragrafo 5.3.1) i soggetti che acquistano per il proprio uso/consumo gas naturale attraverso il Mercato del gas naturale e le Piattaforme di negoziazione per lo scambio di gas naturale, compreso anche il Punto di Scambio Virtuale presso il quale si possono effettuare scambi o cessioni di gas naturale immesso in rete;

    ✓gli esercenti impianti di distribuzione stradale di gas naturale per autotrazione dotati di apparecchiature di compressione per il riempimento di carri bombolai.

    1.3 La figura dei c.d. Trader puri

    Nel rispetto dei ragionamenti contenuti nella nota ADM Prot. 4436 del 24 luglio 2002 si deve ritenere che quegli operatori che effettuano solo ed esclusivamente mere transazioni commerciali di gas naturale, comunemente denominati Trader puri, non realizzando i presupposti indicati e, quindi, effettuando un’attività nel mercato del gas naturale che non produce effetti generativi dell’obbligazione e dell’esigibilità dell’accisa, non sono soggetti ad alcun adempimento di carattere fiscale connesso all’applicazione del regime delle accise.

    Per queste ragioni, laddove il Trader puro non proceda mai ad immettere in consumo il prodotto energetico acquistato, così non sostanziandosi come soggetto obbligato d’imposta, non è tenuto al rispetto degli obblighi previsti dal testo unico delle accise, né alla presentazione della dichiarazione annuale di consumo.

    Resta inteso che, laddove il Trader puro proceda invece alla immissione in consumo del gas naturale, è tenuto a porre in essere tutti gli adempimenti propri dei soggetti obbligati al pagamento dell’imposta (Circolare ADM n. 29/D, Prot. 2077 del 10 giugno 2004).

    1.4 Gli adempimenti preventivi in capo ai soggetti obbligati

    I soggetti obbligati devono denunciare preventivamente la propria attività all’Ufficio delle Dogane e Monopoli competente territorialmente in relazione alla sede legale, ai sensi dell’articolo 26, comma 10, del testo unico e a prestare una cauzione⁴ sul pagamento dell’accisa.

    L’importo della cauzione è determinato, con apposito provvedimento del competente Ufficio, in misura pari ad un dodicesimo dell’imposta annua che si presume dovuta in relazione ai dati comunicati dal soggetto nella denuncia e a quelli eventualmente in possesso dell’Ufficio o che si prevede di consumare annualmente per gli autoconsumatori (operatori che si approvvigionano di gas naturale per uso proprio – Comunicazione ADM prot. 72062 del 24 maggio 2010).

    Il competente Ufficio, verificata la completezza della denuncia di cui sopra e della prevista documentazione ad essa allegata e verificato l’adempimento degli obblighi in materia di cauzione, rilascia l’autorizzazione di cui all’articolo 26, comma 10, del testo unico con la prescrizione dell’osservanza della normativa vigente e di quant’altro ritenuto utile.

    Al soggetto autorizzato è attribuito un codice identificativo, il c.d. codice di accisa, costituito da una serie alfanumerica di 13 caratteri avente ciascuno una propria funzione di verifica.

    Nel nostro Paese, riguardo al codice d’accisa:

    ✓ i primi quattro caratteri sono composti dalcodice ISO dell'Italia(IT) seguito da due zeri;

    ✓ il quinto e il sesto carattere identificano laprovinciain cui ha sede il soggetto autorizzato;

    ✓ il settimo carattere identifica il settore impositivo: A - Alcol e bevande alcoliche; O - Oli minerali (compreso il gas naturale); R - Rappresentanti fiscali; T - Tabacchi; V - solo Vino;

    ✓ i successivi cinque caratteri numerici identificano il numero progressivo assegnato al soggetto autorizzato  nell'ambito di ciascuna provincia;

    ✓ l'ultimo carattere è un carattere di controllo, calcolato con un algoritmo sulla base dei precedenti otto caratteri.

    La dogana può rideterminare l’importo della cauzione in modo che la stessa non risulti mai essere inferiore ad un dodicesimo dell’accisa dovuta nell’anno precedente.

    Non si provvede comunque alla rideterminazione dell’importo della cauzione in presenza di variazioni, positive o negative, inferiori al 10 per cento (Vedi l’articolo n. 64 del testo unico, sulla prestazione della cauzione).

    Si informa, per quanto possa essere utile, che sul tema della possibile rideterminazione delle rate di acconto nel settore del gas naturale nei confronti dei soggetti obbligati d’imposta che operano in qualità di fornitori ai consumatori finali, l’ADM ha emesso una specifica nota (la Nota Prot. 28145/RU del 20 marzo 2018).

    L’Agenzia delle Dogane e Monopoli ha facoltà di esonerare dall’obbligo di prestare la cauzione, per un importo determinato o anche per un importo indeterminato e durata illimitata, le ditte che risultano essere affidabili e di notoria solvibilità.

    Le Amministrazioni dello Stato e gli enti pubblici sono per legge esonerate dall’obbligo della prestazione della cauzione (articolo n. 26, comma 11 del testo unico delle accise).

    Nel rispetto dell’articolo n. 12, comma 3 del decreto legislativo 21 dicembre 1990, n. 398 istitutivo dell’addizionale regionale ARISGAN (Vedi nel seguito) chi beneficia dell’esonero dal prestare cauzione in relazione all’accisa è altrettanto esonerato in materia di addizionale regionale (ARISGAN).

    Per prassi possono presentare la predetta richiesta di esonero i soggetti che abbiano espletato con regolarità gli adempimenti connessi al pagamento dell’accisa relativa ai tre periodi di imposta precedenti (nota ADM Prot. n. 820 del 29 marzo 2005).

    I soggetti ai quali è stato concesso l’esonero dall’obbligo di prestazione della cauzione si devono ricordare di presentare, anche per via telematica con le modalità della PEC, ai fini della conservazione di tale beneficio, alla chiusura di ogni esercizio finanziario, copia del bilancio, regolarmente approvato a norma di legge, comprensivo del rendiconto finanziario, della nota integrativa, delle relazioni degli amministratori e del collegio sindacale, del verbale di approvazione dell’assemblea dei soci e della relazione, se richiesta dalla legge, di certificazione della società di revisione.

    Il bilancio è accompagnato da una lettera, firmata dal legale rappresentante o da idoneo procuratore (con allegata relativa copia del documento di riconoscimento) della Società, dove viene dichiarata la conformità della copia trasmessa al bilancio originale depositato presso la competente Camera di Commercio.

    1.5 Utilizzo e voltura delle autorizzazioni fiscali

    Nel campo delle accise, la prassi dell’ADM (il telescritto ADM Prot. 1162 del 15 ottobre 2007 sull’utilizzo e voltura delle autorizzazioni di carattere fiscale) prevede che a seguito di modifiche societarie quali fusioni per incorporazione, cessioni di rami d’azienda, modifiche della denominazione o della ragione sociale o della sede legale, la ditta titolare di codici identificativi (i.e. codice accisa/codice ditta) debba richiedere alla dogana competente sulla sede legale che le sia consentito il proseguimento delle attività in corso senza soluzione di continuità, utilizzando temporaneamente le pregresse licenze e autorizzazioni.

    Quanto precede è richiesto al fine di poter provvedere, nelle more del perfezionamento dei relativi provvedimenti di voltura, ai conseguenti adempimenti fiscali.

    La dogana coinvolta darà notizia dell’operazione per il tramite della sovraordinata Direzione Regionale agli altri Uffici sul territorio.

    L’istanza per la rappresentazione dell’operazione societaria andrà prodotta in dogana quanto prima e comunque potrà essere redatta solo dopo avere preso visione della delibera assembleare e/o di altro documento utile disponibile che attesti la modifica societaria in questione, con l’evidenza della relativa data di decorrenza.

    Una volta in possesso della documentazione si potrà ovviamente anticipare il tutto alle funzioni competenti in dogana per avere il loro orientamento, così da istruire al meglio la pratica e cercare di accelerare

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1