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Percorso di filosofia morale dell'Esperanto
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Percorso di filosofia morale dell'Esperanto

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Percorso di filosofia morale dell'Esperanto è un libro semplice e chiaro che vuole introdurre allo studio dell’Esperanto partendo dalle conoscenze sul suo ideatore, il glottoteta Zamenof, sul contesto storico, le curiosità e le documentazioni più rappresentative della lingua e sulla lingua. Il libro non ha l’ambizione di sostituirsi a nessuno dei tanti e numerosi testi sull’argomento, ma vuole solo offrire una panoramica a chi è a digiuno sull’argomento.

Tra i testi presentati:
  • La Dichiarazione di Boulogne sur mer (1905)
  • Il Fondamento dell’Esperanto (1905)
  • Il Manifesto di Praga (1996)
  • La Dichiarazione dell’Homanarismo (1913)
L’Esperanto è la lingua della pace, dell’unità tra i popoli, della fratellanza universale. Si presenta come lingua che unisce senza mai volersi imporre sulle altre. Dietro la glottopoiesi dell’Esperanto si racchiude tutta una filosofia morale che trova nella Dichiarazione dell’Homanarismo il suo più alto vertice. Homanarismo è un trattato di filosofia morale finalizzato a tradurre nell’umano la ricerca del divino che l’uomo ha da sempre trasposto dal piano fisico a quello metafisico. Nel trattato dell’Homanarismo non si cita il divino ma solo l’umano: il divino non solo è nell’uomo ma è l’uomo… e della sua divinità non se ne fa parola in quanto spetta all’uomo che non conosce differenze o confini, concorrere alla creazione di un mondo perfetto hic et nunc. 

Cosmo Pasciuto nasce a Formia il 28 marzo 1972. Sin da giovane esprime la propria passione per la Letteratura, la Filosofia e le Lingue. Laureatosi in Lettere all'Università "La Sapienza" di Roma nel 1996, ha da allora perfezionato le proprie discipline oggetto di insegnamento, quindi ha anche curato l'interesse per la lingua e la cultura francese, interessandosi anche allo studio dell'esperanto. E' insegnante di Italiano e Latino. Per Passerino Editore ha già pubblicato " E nessuno risponde" - 2019, (dodici racconti congiunti tra loro dalla filigrana delle umane attese e delle risposte generalmente mancate);  "Il funambolo della sera" - 2020, (un libello prosimetrico ad impianto filosofico, per il quale è risultato tra i finalisti della sezione opere inedite, per la XXXV edizione del “Premio nazionale di Poesia Libero de Libero” 2019); "Il sipario della luna" - 2020 (racconto ambientato nell'antica Roma, in cui lo scrittore immagina l’incontro tra il poeta latino Ovidio e la giovane Fabia nello scenario della Suburra, tra l’Argileto ed il Tempio di Giano); "L'Acchiappanuvole" - 2020 (romanzo storico-psicologico). 
LanguageItaliano
PublisherPasserino
Release dateJun 25, 2021
ISBN9791220819756
Percorso di filosofia morale dell'Esperanto

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    Percorso di filosofia morale dell'Esperanto - Cosmo Pasciuto

    Presentazione

    È un libro semplice e chiaro che vuole introdurre allo studio dell’Esperanto partendo dalle conoscenze sul suo ideatore, il glottoteta Zamenof, sul contesto storico, le curiosità e le documentazioni più rappresentative della lingua e sulla lingua. Il libro non ha l’ambizione di sostituirsi a nessuno dei tanti e numerosi testi sull’argomento, ma vuole solo offrire una panoramica a chi è a digiuno sull’argomento.

    Tra i testi presentati:

    La Dichiarazione di Boulogne sur mer (1905)

    Il Fondamento dell’Esperanto (1905)

    Il Manifesto di Praga (1996)

    La Dichiarazione dell’Homanarismo (1913)

    L’Esperanto è la lingua della pace, dell’unità tra i popoli, della fratellanza universale. Si presenta come lingua che unisce senza mai volersi imporre sulle altre. Dietro la glottopoiesi dell’Esperanto si racchiude tutta una filosofia morale che trova nella Dichiarazione dell’Homanarismo il suo più alto vertice. Homanarismo è un trattato di filosofia morale finalizzato a tradurre nell’umano la ricerca del divino che l’uomo ha da sempre trasposto dal piano fisico a quello metafisico. Nel trattato dell’Homanarismo non si cita il divino ma solo l’umano: il divino non solo è nell’uomo ma è l’uomo… e della sua divinità non se ne fa parola in quanto spetta all’uomo che non conosce differenze o confini, concorrere alla creazione di un mondo perfetto hic et nunc.

    Prima Parte: Introduzione all’Esperantismo

    1. Il contesto dell'Esperanto

    Ludwik Lejzer Zamenhof , un medico ed oftalmolgo di origini ebraiche, passa alla storia come il più famoso linguista e glottoteta del XIX secolo per aver ideato, redatto e sviluppato, tra il 1872 e il 1887, una lingua artificiale, conosciuta in tutto il mondo, con il nome di E speranto .

    L’Esperanto, o la lingua della speranza, nasce dopo una lunga gestazione intellettuale di circa quindici anni nella piccola cittadina di Bialystok, terra quasi anonima nel cuore dell’Europa Orientale, crocevia di genti, popoli, culture.

    La città, attualmente in Polonia, ha conosciuto lungo i secoli diversi imperi, leggi e regnanti: nel 1795, dopo l’esperienza della Confederazione Polacco-Lituana, la città è annessa alla Prussia, quindi con la Pace di Tilsit del 1807, che ridisegna l’asse geopolitico europeo, diventa parte dell’Impero Zarista; quindi dopo alterne vicende solo alla città è riconosciuta la sua appartenenza alla Polonia.

    Da sempre, Bialystok si caratterizza per una ricchezza di culture, di lingue, dialetti, tradizioni e religioni… tra cui la ricca presenza ebraica. Durante la Prima Guerra Mondiale è devastata dai bombardamenti e per poco tempo è occupata dall’Esercito Tedesco. Nel 1918 è annessa alla Bielorussia, e dopo alterne vicende, conosce i venti dello stalinismo e, soltanto dopo la Seconda Guerra Mondiale, è parte integrante della Polonia, ed esattamente della regione della Podlachia.

    Bialystok è il terreno fertile per la creazione di una Antibabele culturale… di una lingua che non elimini le altre ma che le possa riassumere in sé le diverse culture rielaborandole autonomamente. La ricchezza di un tale intreccio di storia, storie, popoli, lingue, religioni, culture e tradizioni… vibra tutta nell’Esperanto.

    Dietro il disegno di una lingua comune, super partes e straordinariamente ordinaria seppur nella sua originalità, sussiste il pensiero finalizzato alla fratellanza universale che prende il nome di Homaranismo. L’Homaranismo è la filosofia che funge da filigrana per l’Esperanto.

    Di tutte le lingue artificiali l’Esperanto è sicuramente la più nota forse semplicemente per la sua idea di speranza. Zamenhof, il linguista per eccellenza, non è solo il padre dell’Esperanto ma è anche un libero pensatore, autore di un Manifesto filosofico Deklaracio pri la Homaranismo, che risuona come una filosofia di vita.

    2. Zamenhof: La nascita dell’Esperanto

    Zamenhof nasce il 15 dicembre 1859 a Bialystok, crocevia di

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