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Lo Spirito Libero
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Lo Spirito Libero

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In che modo l’essere umano si rende un individuo libero? Quali caratteristiche e quali poteri interiori deve possedere per generare una vita che senta e sperimenti come una vita libera? Questo saggio si propone di tratteggiare sotto una luce filosofica, psicologica, artistica e spirituale la rara ed eccezionale, ma al contempo spesso fraintesa, figura dello Spirito Libero. Ogni capitolo prenderà in esame uno dei suoi tratti specifici: intuizione, idea, fantasia, tecnica, amore, originalità, coraggio, abnegazione, fiducia in se stessi. Attraverso le voci di grandi pensatori, psicanalisti, artisti e maestri del passato il Lettore vedrà quindi lentamente comporsi il volto di questo campione di moralità, di quest’artista e genio della vita che ognuno di noi aspira di diventare.
LanguageItaliano
PublisherMarco Morrone
Release dateJun 10, 2021
ISBN9791220813273
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    Lo Spirito Libero - Marco Morrone

    - Princìpi -

    NON SEI SOLO, NON SEI FOLLE

    Chi è pronto a partire è già invitato.

    H.D. Thoreau, Diari

    Caro Lettore,

    se stringi tra le mani questo libro la ragione è evidente: sei finalmente disposto a intraprendere un autentico cammino iniziatico, un difficile ma entusiasmante percorso di morti psicologiche e radiose rinascite che alla fine ti condurrà al centro di te stesso e della tua verità di uomo.

    Forse non ne serbi memoria, ma un giorno hai chiesto che una luce si accendesse nell’anima per guidarti nel luogo della tua felicità. Un giorno hai desiderato con impetuoso slancio d’amore e ritrovata fedeltà alla tua essenza che lo spettro del falso io che ti teneva avvinto a una realtà incoerente fosse scacciato per sempre dalla tua vita, e che ti fosse concessa l’opportunità di diventare quell’altro che hai sempre saputo e sentito di essere ma che paure, ansie, timori, vergogna, incertezze o immaturità ti hanno finora impedito di realizzare. Un’immagine di sfolgorante bellezza, l’immagine dell’uomo o della donna alla quale il Destino ci chiama da tutta la vita è infatti scolpita nel cuore di ognuno di noi e ci chiede di non tradirla. Fin dalla nascita nel segreto delle nostre anime è fissato quel volto che ci guarda per ricordarci instancabilmente: Ecco chi sei veramente. Ecco perché sei venuto al mondo. Diventa te stesso.

    Se soltanto in passato avessi trovato la forza e il coraggio di specchiarti in quella limpida fonte interiore e contemplare nel suo riflesso il tuo vero volto, il vero Io che vive celato in te in attesa che tu lo realizzi, allora saresti già perduto d’amore per chi sei, e il mondo celebrerebbe già oggi un’altra storia indimenticabile. Il tempo di farlo, il tempo di scrivere la tua storia è però giunto, e l’incontro con queste pagine ne è certamente il segno più promettente.

    Questo libro è dunque entrato nella tua vita perché sei pronto ad accogliere le verità di cui è latore. In un certo senso ti è venuto incontro quando tu stesso hai iniziato a muoverti verso di lui. Ogni pura intenzione infatti ne attiva subito un’altra, e perciò ogni passo ha sempre l’ampiezza di due. L’esercizio della volontà, della volontà nata dall’ispirazione, ha questo di miracoloso: attrae verso di sé volontà altrettanto ispirate, favorendo gli incontri tra anime affini.

    Se questo libro esiste è dunque perché tu, nel tuo ruolo di Lettore, lo hai invocato, facendo al contempo sorgere in me, nel mio ruolo di Autore, la vocazione di scriverlo. Con altre parole, tu mi hai chiesto di fare una cosa per te, perché ne avverti l’urgenza e ritieni che sia la migliore cosa che io possa fare per te, e io tra le molte cose che posso fare per aiutare te e al contempo realizzare me stesso sono felice di fare proprio questa, perché so che è davvero la cosa migliore per te e per me. Seppur semplice, è una buona spiegazione di cosa sia la vera moralità.

    Aiutarti a scrivere la tua storia di uomo unico e irripetibile, far di te un geniale e gioioso anticonformista è dunque il desiderio e l’ambizione che muove questo racconto per principi. È giusto però che tu sappia fin d’ora che la lettura che avvii oggi si rivelerà esperienza lacerante: morirai prima a te stesso, ti spoglierai come il serpente della pelle del tuo vecchio sé. Questa metamorfosi, dolorosissima ma necessaria, plasmerà un nuovo io, un nuovo sé in tutto identico al tuo luminoso Io interiore. Mio malgrado, sarò costretto a importi delle sofferenze, pagina dopo pagina, riga dopo riga, ma soltanto perché tu possa in futuro non provare mai più quell’angoscioso senso di inadeguatezza, irriconoscibilità e disarmonia che ti ha accompagnato fino ad oggi. Il dolore, da sempre, è momento formativo, è germe spirituale di un uomo più forte, libero, invincibile. Perciò non aver timore o paura: la sofferenza è solo preparazione, non destinazione.

    Oltre a essere esperienza intimamente lacerante, questa che affronti oggi è anche lettura divisiva: ed è inevitabile che sia così, perché alla fine tu diventerai un altro, quell’altro al quale hai sempre guardato con speranza e desiderio nei tuoi sogni di giorno. Elevarsi significa infatti perdere, lasciar dietro di sé il mondo di prima, le persone di prima, ma significa anche conquistare una vista più ampia e libera sulla vita, una solitudine non più spaventosa e angosciante ma piena ed esaltante, nuove amicizie attratte dall’altezza morale ora raggiunta. Così infatti vuole e opera da sempre la mirabile legge di compensazione.

    Queste pagine scaveranno dunque un solco profondo tra te e gli altri. La tua vita assumerà una forma propria, particolarissima, molto diversa da quella delle persone che ti circondano. Per questo nuovo modo di stare al mondo sarai deriso, schernito, e molti saranno i modi spiacevoli con i quali ti apostroferanno. Conoscerai l’incomprensione, la bruciante delusione, la mortificazione dell’incomunicabilità, il fraintendimento. Ti giudicheranno un folle, un disadattato, e un esaltato. Incontrerai ostacoli, diffidenza, opposizione dalle persone che invece credevi avrebbero potuto aiutarti, finanche sostenerti. Verrai ostracizzato, additato come esempio negativo, violentato moralmente. Diranno che la tua condotta è scriteriata, e che non potrà durare a lungo. Che sei un irresponsabile e un incosciente. Ti incolperanno di essere un idealista, un cieco sognatore incapace di vivere la vita vera. Sarà tutto tremendamente penoso, amaro, sofferto, e per questo, proprio per questo, sarà tutto tremendamente bello, tutto tremendamente eccitante.

    Come ti ho messo in guardia dai dispiaceri che inevitabilmente vivrai, voglio ora che tu sappia che in questo difficile viaggio non sei però solo e mai lo sarai: decine e decine di voci di grandi uomini del passato - filosofi, artisti, maestri - ti accompagneranno e guideranno. Quando lungo il percorso ti sentirai scoraggiato, smarrito o in difficoltà riallaccia il legame con le loro parole ospitate in questa piccola opera. Se non dovessero bastare, rivolgiti direttamente ai loro scritti, succhiane tutta la potenza e bellezza. Se tutto ciò non dovesse ancora essere sufficiente, scrivimi, dopo che io ho scritto a te e per te.

    Oltre a quanto già detto, è bene poi che non dimentichi mai, neanche per un istante, che la tua nuova condotta di vita, lontana da qualunque forma di follia, sarà figlia di Sapienza. Voglio poi che tu non giunga mai a sospettare o diffidare di te stesso per i pensieri che da oggi in poi farai, pensieri così potentemente diversi da tutti quelli che finora ti sono stati insegnati e trasmessi, e che i loro rovinosi effetti vedi ogni giorno riverberarsi nelle vite stanche e anestetizzate di milioni di uomini là fuori. Voglio che tu sappia - e quando il discorso lo richiederà te ne offrirò testimonianza - che prima di te campioni della libertà individuale hanno percorso la strada che tu intraprendi oggi. Mi auguro infine che il loro fulgido esempio ti infonda il coraggio di sfidare tutto e tutti, superare le avversità e ostilità che immancabilmente si presenteranno, così da diventare anche tu uno straordinario Spirito Libero.

    Nei capitoli che seguiranno risponderemo dunque alle domande e risolveremo insieme, mano nella mano, i dubbi più ricorrenti in fatto di Libertà. Studieremo la figura dello Spirito Libero in tutti i suoi tratti e connotati. Metteremo a nudo ogni sua qualità, ogni sua peculiarità. Ci soffermeremo a esaminare le sue forze e capacità. Cercheremo di capire come egli venga guardato e giudicato dagli altri. Ci avvarremo dell’ispirazione e della sapienza di chi prima di noi si è soffermato a riflettere su quest’uomo eccezionale. Non tralasceremo niente, non dimenticheremo niente. Faremo un lavoro immenso, ampio e profondo come nessuno ha mai fatto prima. Vogliamo infatti scoprire chi è e come agisce quest’uomo superiore per spirito e moralità che noi stessi, suoi discepoli e amici, aspiriamo oggi di diventare. Niente potrà insomma impedirci alla fine di incontralo e celebrare quest’incontro atteso da sempre. Siamo dunque pronti. La parola a Friedrich Nietzsche.

    Vien detto spirito libero colui che pensa diversamente da come, in base alla sua origine, al suo ambiente, al suo stato e ufficio o in base alle opinioni dominanti del tempo, ci si aspetterebbe che egli pensasse. Egli è l’eccezione, gli spiriti vincolati sono la regola; questi ultimi gli rimproverano che i suoi liberi principi trovino origine nella sua smania di farsi notare, oppure addirittura che facciano pensare ad azioni libere, cioè ad azioni che sono incompatibili con la morale vincolata. Talvolta si dice anche che questi o quei liberi principi sono da attribuire a stramberia o a esaltazione della mente; ma così parla solo una malignità, che – essa stessa – non crede a ciò che dice, ma vorrebbe, in tal modo, nuocere: infatti, la testimonianza della maggiore bontà e acutezza del suo intelletto è di solito scritta in volto allo spirito libero, e a così chiare lettere, che gli spiriti vincolati la intendono benissimo. Ma gli altri due modi di spiegare l’origine del libero pensiero sono intesi onestamente; in effetti molti spiriti liberi si formano anche nell’uno o nell’altro modo. Tuttavia le conclusioni, a cui essi per quelle vie sono giunti, potrebbero essere, proprio per questo, più vere e attendibili di quelle degli spiriti vincolati. Nella conoscenza della verità ciò che importa è che la si possieda , non per quale impulso la si sia cercata o per quale via la si sia trovata. E se gli spiriti liberi hanno ragione, allora gli spiriti vincolati hanno torto, non importa se i primi sono giunti alla verità per immoralità e se i secondi si sono attenuti finora alla non verità per moralità. D’altra parte non appartiene all’essenza dello spirito libero che egli abbia opinioni più giuste, ma piuttosto che egli si sia staccato dalla tradizione, sia con fortuna sia con insuccesso. Di solito, comunque, egli avrà dalla sua parte la verità o almeno lo spirito di ricerca della verità: egli esige ragioni, gli altri fede .

    Friedrich Nietzsche, Umano, troppo umano

    1 INTUIZIONE

    La nostra ricerca ci conduce a quella fonte che è tutt’insieme l’essenza del genio, della virtù e della vita. [...] A questa prima saggezza diamo il nome di intuizione .

    R.W. Emerson, Fiducia in se stessi

    In una pagina del De architectura, divenuta poi iconica, lo scrittore e architetto romano Vitruvio trascrive un aneddoto destinato ad entrare per sempre nell’immaginario collettivo: il tiranno Gerone di Siracusa (siamo nel secondo secolo avanti Cristo) ordina al suo orefice personale una nuova corona d’oro. Una volta terminata, temendo che il maestro l’abbia imbrogliato trattenendo per sé l’oro consegnatogli, inserendo al suo posto metalli vili, Gerone convoca lo scienziato Archimede per incaricarlo di scoprire la purezza dell’oro della corona. Archimede vi riflette per settimane, senza giungere a una soluzione. Un giorno però, in casa, spogliandosi per fare un bagno, entra nella vasca e nota che il livello dell’acqua è improvvisamente salito. È quello il momento in cui erompe nell’interiezione divenuta poi celeberrima: Eureka! (Ho trovato!). In un sol colpo, in un lampo di genio, Archimede ha capito che il volume di acqua spostata deve essere uguale al volume della parte del corpo immersa, e che questa scoperta gli avrebbe fornito la risposta al quesito postogli da Gerone. Secondo l’aneddoto tramandatoci da Vitruvio è così che l’umanità è pervenuta alla scoperta del principio di spinta idrostatica, noto appunto come principio di Archimede. L’episodio si conclude con Archimede che, entusiasta, euforico, desideroso di comunicare a tutti la sua scoperta, corre nudo per le vie di Siracusa.

    Ancora oggi, quando vogliamo rappresentare a noi stessi un colpo di genio, l’ intuizione avuta, ricorriamo a un simbolo che si è legato per sempre alla scenetta di Archimede: la lampadina. Nel linguaggio popolare siamo infatti soliti dire: Davanti a questo problema mi si è improvvisamente accesa la lampadina. (In modo del tutto evidente, lampadina è filiazione moderna, tecnica, della parola lampo). Abbiamo insomma avuto un’illuminazione. L’intuizione ci rende, per un istante, degli iniziati e illuminati [1] .

    Dopo averla tratteggiata in un quadretto familiare, cerchiamo ora di indagare più a fondo questa facoltà di cui l’essere umano, solo tra tutte le creature, dispone.

    Diamone anzitutto la definizione: l’intuizione è la capacità del pensiero, il potere dell’anima umana di conseguire la conoscenza diretta, immediata e chiara della verità, verità che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento. È pertanto un vedere e cogliere superiore, un atto conoscitivo semplice, istantaneo, sinottico.

    Scomponiamola, così da aver chiare le sue caratteristiche essenziali:

    1 – conoscenza: l’intuizione genera conoscenza, sapere, sapienza;

    2 – diretta, immediata e chiara: procede per la via breve, va dritta al punto, al nocciolo della questione, perché lo percepisce con assoluta chiarezza e

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