Il Natale di Anchor e Julis
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Book preview
Il Natale di Anchor e Julis - Marco Mercuri
633/1941.
Nella cittadina di Haddelmore, il sole splendeva con i suoi mille colori fornendo lucentezza e splendore al piccolo borgo, che si apprestava ad immergersi nella magica atmosfera del Natale, che come ogni anno, portava con sé un mondo di sorprese per tutti gli abitanti. La cittadina godeva di una posizione unica al mondo. Infatti da un lato era circondata da un variegato complesso montuoso, e dall'altro poteva affacciarsi sull'orizzonte cristallino del mare.
Le montagne circostanti si riempivano di neve, e ovunque si respirava un calore fuori dal comune, che rendeva l'attesa ancor più carica di gioia. Era bello svegliarsi la mattina e poter ammirare un panorama così straordinario! In particolare, si poteva apprezzare sin dalle prime luci dell'alba quanto di bello si sarebbe potuto vedere di li a poco. Tutti si preparavano nelle case, ma anche nelle strade, nelle scuole e nei negozi, all'evento più atteso dell'anno. Il clima e i rapporti tra le persone erano improntati alla massima collaborazione, e ciascuno cercava di fornire il proprio contributo per rendere ancor più piacevole l'atmosfera che si respirava durante quelle giornate.
Infatti, sembrava come se tra le persone vi fosse il desiderio di condividere l'attesa che si viveva in quei giorni, aumentando la voglia di stare insieme, di incontrarsi, di abbracciarsi. E questo riguardava sia i grandi che i più piccoli.
A nord della città viveva Anchor insieme alla sua famiglia, che era composta dai genitori, mamma Lory e papà Mankeem e dal fratello minore Julis. La loro casa si presentava con un grande giardino nella parte antistante, dove Anchor ed il suo fratellino si recavano durante le giornate di sole per giocare e creare piccoli pupazzi di neve.
I genitori avevano entrambi un carattere gioioso, ed erano sempre affettuosi con i propri bimbi, cercando di soddisfare in pieno i loro desideri.
Mamma Lory era una bella signora con i capelli chiari sui quaranta anni con la passione per la cucina, mentre papà Mankeem che aveva più o meno la stessa età, adorava fare sport e giocare insieme ai figli ogni volta che tornava a casa dall'ufficio.
Julis il più piccolino tra i due, aveva sei anni e se ne stava spesso a guardare dalla finestra della sua cameretta cosa succedesse fuori. Sembrava attratto dal trascorrere del tempo affacciato a quella finestra, come se vi fosse qualcosa di speciale pronto ad attenderlo ogni giorno. Beh si qualcosa di speciale c'era veramente, e Julis si sforzava di capirlo lasciandosi trasportare dalla curiosità propria dei bambini. I due fratelli giocavano spesso insieme, ma Julis riusciva sempre a ritagliarsi qualche minuto della giornata nel quale potesse restare da solo, anche se per pochi minuti, a vedere cosa succedesse fuori dalla finestra della cameretta, come fosse un rituale al quale non poter rinunciare.
I sogni e le aspettative di un bimbo si sa, posso essere molteplici, ma anche molto ricchi di fantasia ed immaginazione. Per Julis sembrava che la finestra della sua camera, nascondesse qualcosa di più, qualcosa che sprigionasse una tale energia da rendere anche solo un attimo vissuto guardando attraverso la finestra, così pieno di magia.
Intanto nella cittadina, i preparativi per il Natale continuavano a gran velocità! Le strade si illuminavano grazie alle luci che ogni singolo abitante aveva posizionato sia all'interno delle proprie case che all'esterno, per decorare ed abbellire in ogni modo la propria abitazione. Era come se nel proprio animo, ognuno volesse dare il proprio contributo per rendere ancor più speciale il Natale.
Eh si, nei mesi precedenti si erano avute notizie poco piacevoli nel resto del mondo, ma era come se Haddelmore non si fosse mai fermata e avesse avuto un'energia ed una forza fuori dal comune per mantenere la propria identità. Le persone tra loro erano molto disponibili l'un l'altro, i bimbi andavano a scuola, ma tutto aveva un sapore differente durante questo periodo.
Anche Anchor e Julis la mattina al risveglio sembravano possedere una carica maggiore per affrontare le giornate, e la loro voglia di vedere i propri amichetti e di parlare del Natale sembravano vincere ogni tipo di fatica.
Nonostante questo, Julis tutte le sere prima di addormentarsi, non smetteva mai di rifugiarsi nel suo posto segreto
- ovvero la finestra della sua cameretta. Sembrava come se potesse vedere cosa succedesse non solo nella sua cittadina, ma scoprire anche aspetti e situazioni provenienti da altri Paesi lontani dall'altra parte del mondo. Tutto appariva come in un mondo di sogni, dalle Alpi alle Ande, dall'Australia al Canada, una perfetta armonia tra l'ambiente e le persone. Julis cercava di descrivere alla sua famiglia ed ai suoi amichetti ciò che vedeva, e specialmente i piccoli si fermavano sempre ad ascoltare con molta curiosità i suoi racconti, attratti dalle notizie che venivano narrate.
I genitori di Julis spesso si compiacevano e si divertivano ad ascoltare le sue descrizioni, ritenendole frutto di pura e genuina immaginazione. Ciò che non sapevano o meglio, che non potevano sapere, era che tutto quello che Julis vedeva fosse reale!!!
Intanto a Haddelmore, la domenica si svolgeva il mercatino dove tutti portavano le proprie creazioni, specialmente i bambini. Chi portava da mangiare, chi da bere, chi mostrava i propri lavoretti realizzati con il cartoncino. Era piacevole incontrarsi lungo le strade del piccolo borgo, passeggiando per le vie imbiancate dalla neve che scendeva dalle montagne, e che si poggiava piacevolmente sui tetti delle case, sulle macchine, sui giardini.
Julis ed Anchor avevano sempre lo zainetto pieno di prelibatezze preparate dalla mamma e dalla nonna. Insieme si divertivano a mostrare le loro merende ai propri amichetti, durante la ricreazione a scuola .
Vi era un unico complesso scolastico denominato Rockerdale, che racchiudeva sia le scuole materne che le elementari e le medie, tutte composte da piccole classi di bambini. Sebbene l'Istituto fosse di dimensioni ridotte, era tuttavia molto ben strutturato per le varie fasce di età. Infatti erano stati costruiti nel corso degli anni alcuni laboratori didattici, e una piccola palestra polifunzionale che consentiva ai ragazzi lo svolgimento di attività ricreative di vario genere. Il pomeriggio al termine delle lezioni, i ragazzi trascorrevano del tempo alla pista di pattinaggio insieme ad alcuni compagni di classe, e tutte le volte si finiva con una gara a palle di neve tra tutti!
Erano talmente felici che chiedevano sempre alla mamma di tornare a casa utilizzando i pattini lungo tutto il percorso. Su tutti i marciapiedi, infatti c'era così tanta neve, che sembravano lunghe piste di pattinaggio piene di bambini festosi.
I risvegli a Haddelmore erano sempre pieni di sorprese. E lo era ancor di più in questo periodo dell'anno nella fase di avvicinamento al Natale.
Anche Papà Mankeem sembrava essere ancor più di buon umore, e da un po' di tempo aveva iniziato a concludere alcuni suoi progetti direttamente a casa in compagnia dei figli. Lavorava come architetto presso un'azienda di costruzioni, da diversi anni, ed era appassionato della sua professione. Aveva da sempre uno spiccato spirito creativo che riusciva ad applicare quotidianamente nel lavoro. E quando tornava a casa dall'ufficio, trovava spesso ispirazione tra le mura domestiche, nel suo studiolo situato al piano superiore, che aveva attrezzato alla perfezione con tutti gli strumenti da lavoro. Gli piaceva mostrare ai propri figli di cosa si occupasse, e spesso