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Gli Allevatori
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Gli Allevatori

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About this ebook

Il mio nome è Sicily Chase. Tutto ciò che volevo era un fine settimana tra ragazze pieno di divertimento a Las Vegas, prima della fine delle vacanze estive. Volevo stare a bordo piscina, fare shopping, andare in discoteca, incontrare un ragazzo figo - insomma, scatenarmi.

Ho fatto tutto questo e di più, ma non sapevo che la mia avventura di una notte si sarebbe trasformata in molto di più; per non parlare dell'essere introdotta in un mondo soprannaturale di cui non sapevo l'esistenza.

LanguageItaliano
PublisherBadPress
Release dateApr 28, 2021
ISBN9781071598627
Gli Allevatori

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    Gli Allevatori - Charlie Daye

    Altri titoli di Charlie Daye

    Curse Breaker’s Series

    The House

    The Colonial

    The Reservation

    The Hunter’s Series

    The Gypsy’s Dance

    Angel Stories

    Her Last Request

    Romanzi singoli

    Butterfly

    Novelle

    The Portrait (Part One)

    Per tutti quegli amici che mi ispirano con le loro pazzie; vi ringrazio e non preoccupatevi... i vostri segreti sono al sicuro con me... in un certo senso.

    Indice dei capitoli

    Capitolo 1

    Capitolo 2

    Capitolo 3

    Capitolo 4

    Capitolo 5

    Capitolo 6

    Capitolo 7

    Capitolo 8

    Capitolo 9

    Capitolo 10

    Capitolo 11

    Capitolo 12

    Capitolo 13

    Capitolo 14

    Capitolo 15

    Capitolo 16

    Capitolo 17

    Capitolo 18

    Capitolo 19

    Capitolo 20

    Capitolo 21

    Capitolo 22

    Capitolo 23

    Capitolo 24

    Capitolo 25

    Capitolo 26

    Capitolo 27

    Capitolo 28

    Capitolo 29

    Capitolo 30

    Capitolo 31

    Capitolo 32

    Capitolo 33

    Capitolo 34

    Capitolo 35

    Capitolo 36

    1

    Las Vegas. La città del peccato. La città in cui tutti vogliono perdersi e divertirsi. E il posto in cui mi sono ritrovata in un mare di guai, ma ci arriveremo. Cominciamo dall'inizio.

    Era metà agosto e faceva molto caldo. C’erano quasi 50 gradi all'ombra e, nonostante fosse un caldo secco, sudavo come un animale. Così passavo le mie giornate rilassandomi o prendendo il sole sulla spiaggia del Mandalay Bay Hotel. Non era l'hotel migliore del circondario, ma era l'unico che aveva una spiaggia vera o la cosa più vicina a una spiaggia, e io non avevo intenzione di badare ai dettagli.

    Con un telo mare dai colori vivaci, mi impadronii di un posto sulla sabbia. Indossavo il mio nuovissimo bikini: era color viola reale intenso con sfumature dorate. Se avesse avuto qualche dettaglio in più, avrei potuto fare la cheerleader dei Lakers. I capelli castani, che mi sfioravano appena le spalle, erano legati stretti in cima alla testa e indossavo i miei occhiali da sole da celebrità.

    Sedendomi sull'asciugamano e iniziando a farmi il bagno nell'olio solare, feci del mio meglio per ignorare gli sguardi, i sorrisi e i sussurri. Ero una ragazza in carne ma con il peso nei posti giusti. Avevo la vita stretta, la pancia piatta, i fianchi ben arrotondati e il seno... beh, sarei stata felice di perdere qualche centimetro lì, ma per la maggior parte del tempo pensavo di stare davvero bene.

    Infilai gli auricolari dell’iPod nelle orecchie e mi sdraiai lasciando che la mia pelle, già color rame, assorbisse un po' di colore. Non che ne avessi bisogno.

    Questo viaggio doveva essere un fine settimana tra amiche. Ruthie e io avevamo programmato di passare il fine settimana a bere e ballare, ma la prima notte in città Ruthie aveva incontrato un uomo che l'aveva letteralmente fatta impazzire e da allora non l'avevo più vista. Di tanto in tanto appariva nella nostra stanza ma in un attimo era di nuovo fuori. Ero riuscita a farla fermare abbastanza a lungo per dirle che lei e io avevamo un impegno la sera al Marquee ed era meglio portasse là le sue chiappe.

    Ruthie aveva riso, dicendo: Non preoccuparti, Sicily. Prometto che sarò lì con i miei tacchi a spillo più alti!

    È meglio che sia così! Ho speso un sacco di soldi per i nostri biglietti. Sai che odio aspettare in fila, avevo detto.

    Ruthie aveva alzato gli occhi al cielo: Per favore, Sicily. Credi davvero che spenderei tutti quei soldi per il grazioso vestitino che ho comprato e non voglia mostrarlo? Prometto che sarò qui per le dieci in punto. Poi aveva inarcato le sopracciglia verso di me: "Non fare tardi tu piuttosto. So come diventi quando si arriva all’ultimo momento e non mi fermerò ad aspettare cinquecento cambi di guardaroba".

    Avevo sbuffato: Non faccio cinquecento cambi di guardaroba. Forse duecento.

    Ruthie aveva riso: Ci vediamo dopo Sici!

    Dopodiché, mi aveva lasciato sola a cercare di capire cosa fare di me stessa per il resto della giornata. Ecco la ragione per cui stavo oziando sotto il sole cocente del deserto e abbronzavo un corpo che davvero non ne aveva bisogno.

    Passai circa due ore vicino all'acqua prima di decidere di andarmene. Piuttosto che tornare nella mia stanza, decisi di andare alla spa per un massaggio. Se Ruthie aveva intenzione di lasciarmi ai miei vizi, ne avrei sicuramente approfittato.

    Un'ora e mezza dopo tornai nella mia stanza. Avevo ancora molto tempo prima di iniziare a prepararmi per la nostra serata fuori e decisi che, dopotutto, Ruthie aveva ragione riguardo ai miei cambi di abito. Quindi, volendo assicurarmi di avere l'abito perfetto per la sera, decisi di fare un po' di shopping. Mi piaceva molto il mio aspetto per la maggior parte del tempo, ma stare accanto a Ruthie tutta agghindata mi faceva sentire come una vecchia vacca sciatta. Ruthie era un modello a cui aspirare. Non era alta, circa uno e sessanta, ma minuta. Aveva i capelli castani, lunghi fino alle spalle ed era quel tipo di donna che, indipendentemente da cosa indossasse, che si trattasse di sudore e bigodini o di un abito da sera attillato, era sempre incredibile.

    Sospirando pesantemente mi feci una doccia e mi vestii per dirigermi verso uno dei migliori posti di Las Vegas per fare acquisti... Il Forum al Caesar's Palace. Sì, il Bellagio e il Venetian avevano ottimi negozi, ma gli stilisti esposti erano un po' fuori dalla mia portata. Cosa posso dire? Una maestra d'asilo di 27 anni non guadagna molto.

    Visitai diversi negozi all'interno del Forum e odiai il fatto di non aver trovato nulla che risaltasse gridando Prendimi! Alla fine decisi di passare da Express. Sì, so che Express non è adatto alle donne taglie forti, ma ogni tanto riuscivo a trovare qualcosa che mi si adattava. Quindi, decisi di rischiare.

    Iniziai ad esaminare diversi vestiti e ne avevo selezionati alcuni da provare, quando venni aggredita dall'uomo più gay che avessi mai incontrato. Oh tesoro, per favore dimmi che non hai intenzione di comprare uno solo di quei vestiti che ti pendono dal braccio!

    Mi voltai a guardare la voce che mi aveva distratto dai miei acquisti, Mi scusi? Era un uomo alto e magro che indossava pantaloni neri e una camicia nera abbottonata; aveva i capelli neri e gli occhi neri quasi quanto i suoi capelli. Pensai fosse ispanico.

    Sorrise e batté la targhetta con il nome, appesa alla maglietta: Mi chiamo Thelmo e io sono lo stilista residente! E tesoro, i vestiti che hai selezionato non vanno bene per quel tuo corpo sinuoso.

    Non potei fare a meno di ridere, E cosa suggeriresti esattamente?

    Thelmo sorrise togliendomi i vestiti dalle mani e gettandoli in cima allo stand più vicino: Vieni, mia succulenta dea. Ho l'abito PERFETTO per te.

    Seguii Thelmo attraverso il negozio fino a uno stand vicino al retro della stanza. Fece passare un paio di abiti prima di tirare fuori un vestito che non sembrava altro che un pezzo di materiale metallico su una gruccia. Inarcai le sopracciglia verso di lui: Stai scherzando.

    Sembrava offeso, Stai dubitando delle mie capacità di stilista?

    Feci un sorrisetto: Non ne sono ancora sicura, ma se pensi ci sia un modo in cui riesca a infilare il mio culo in quel vestito, ti sbagli tristemente.

    Thelmo sorrise: Tesoro, fidati di me. Quando avrò finito con te, tua madre non ti riconoscerà. Ora, dove sei diretta stasera?

    Marquee, risposi.

    Lui annuì: Allora questo vestito è proprio quello che ti serve. Dovrai allontanare gli uomini con un bastone. Ora vieni, abbiamo del lavoro da fare.

    2

    Rimasi a fissarmi allo specchio. Non avrei mai pensato di riuscire a infilarmi in un vestito come quello che indossavo. L'abito che Thelmo aveva scelto per me era fatto di pizzo trasparente con un motivo floreale denso, decorazioni metalliche scintillanti e uno stile monospalla con una lunghezza che lasciava scoperte le gambe, come lo aveva descritto lui, il che significava davvero corto e attillato, e mi faceva apparire incredibilmente sexy. Il colore lo aveva definito nero pece, ma sembrava più di un grigio metallizzato. Era persino riuscito a trovarmi un paio di scarpe spuntate di raso che sembravano fatte dello stesso materiale metallico. Però mi piaceva il fatto che l'abito trasformasse il mio metro e settanta plus size in un'amazzone voluttuosa. Non potei fare a meno di ridacchiare, Solo uomini alti per me stasera.

    Il suono della porta della stanza che si apriva mi fece voltare. Ruthie era appena entrata e rimasi sorpresa nel trovarla già agghindata per la serata. Aggrottai la fronte, Quando sei tornata a cambiarti?

    Ruthie alzò lo sguardo al suono della mia voce e si fermò di colpo. I suoi occhi corsero su e giù per il mio corpo assimilando tutto fino a quando finalmente sorrise e disse: Wow.

    Mi girai, Ti piace?

    Ruthie scosse la testa: No, lo amo. Dove diavolo hai preso quel vestito?

    Alzai le spalle: Oggi sono andata al Caesars a fare un po' di shopping e un esuberante stilista di nome Thelmo mi ha aiutato a sceglierlo. Feci una pausa: In realtà, non mi ha aiutato a sceglierlo, mi ha detto cosa prendere.

    Ruthie rise: Ci è voluto un uomo gay per farti vestire come dovresti. Ruthie si avvicinò a me, passandomi una mano tra le ciocche dei capelli, Brava ragazza, adoro il trucco. Fa risaltare il colore dorato dei tuoi occhi con la sfumatura più scura. Sono davvero impressionata.

    Alzai gli occhi al cielo, Sei pronta?

    Ruthie rise: Non commenti nemmeno il mio outfit?

    Feci girare un dito, Va bene, voltati così posso controllare la merce.

    Ruthie indossava un abito aderente color ametista con una profonda scollatura a V sia sul davanti che sul retro del vestito. Aveva anche file di paillettes che facevano brillare l'abito ad ogni movimento. Le stava davvero bene – non era una sorpresa, però. Sei fantastica, come sempre, mi congratulai.

    Ruthie fece l'occhiolino: Lo so. Adesso andiamo. Simon ci sta aspettando nell'atrio. Oh! Ha portato anche un amico.

    Feci una smorfia: Ruthie, spero che tu non stia cercando di affibbiarmi a qualcuno stasera.

    Ruthie aggrottò le sopracciglia: Non avrei mai affibbiato la mia migliore amica a qualcuno. Stavo solo cercando di assicurarmi che ti divertissi come me. So di non essere stata molto presente e probabilmente penserai che sono una cattiva amica Sici, ma mi piace molto Simon e non volevo ti sentissi ignorata stasera.

    Sospirai drammaticamente e gettai il braccio in avanti, Fammi strada.

    Pochi minuti dopo Ruthie ed io stavamo uscendo dall'ascensore dove due uomini si voltarono per salutarci. Era la prima volta che avevo l'opportunità di vedere Simon da vicino. Sia lui che il suo amico erano l’immagine tipo dei ragazzi della California. Entrambi avevano i capelli biondi e gli occhi azzurri ed erano abbronzati alla perfezione. Avevano corpi da nuotatori, quindi era ovvio che passavano molto tempo a giocare nell'oceano. Se avessi dovuto tirare a indovinare, probabilmente facevano surf. Sorrisi calorosamente mentre venivano fatte le presentazioni. Erano entrambi uomini attraenti, ma nessuno dei due faceva per me. Semplicemente non ero coinvolta.

    Sicily, questi sono Simon e Wade. Ragazzi, questa è Sicily, la mia migliore amica e compagna di malefatte.

    Simon mi strinse la mano: Ciao Sicily. È bello conoscerti.

    Grazie, per me è lo stesso, risposi.

    Gli occhi di Wade mi divorarono come un pezzo di carne prima di salutarmi, cosa che pensai fosse del tutto scortese. Alzai gli occhi al cielo internamente quando finalmente allungò la mano per stringere la mia, Piacere di conoscerti, Sicily. Non vedo l'ora di conoscerti meglio.

    Sorrisi senza dire niente. Non avevo alcuna intenzione di lasciare che quest'uomo mi conoscesse – nessuna parte di me.

    Prendemmo un taxi e ci dirigemmo al Marquee. Fortunatamente, dato che avevamo acquistato i biglietti in anticipo, riuscimmo a raggiungere l'ingresso del terzo piano. C’erano code più brevi e tempi di attesa ridotti.

    Erano circa le undici quando arrivammo ​​e il locale era gremito. La musica suonava forte, i corpi si muovevano, l'alcol scorreva ed i giochi erano già iniziati. Il piano principale del club era realizzato in uno stile urbano. L'intera stanza era ricoperta dal tenue bagliore dell'illuminazione blu. Guardando intorno a tutte le donne poco vestite, cominciai a sentirmi consapevole della scelta del mio abbigliamento per la sera. Pensavo davvero di essere bella quando avevo lasciato l'hotel, ma le donne che riempivano questo posto erano l'immagine della perfezione di Hollywood e iniziai a dubitare di me stessa e dell’esuberante stilista. Percependo il mio disagio, Ruthie si chinò e disse: Non preoccuparti, Sicily, sei assolutamente incredibile!

    Sorrisi debolmente, Grazie.

    Simon si chinò e sussurrò qualcosa all'orecchio di Ruthie. Lei annuì e sorrise. Afferrandomi la mano mi portò verso la pista da ballo, Dai, i ragazzi ci prenderanno da bere mentre noi scuotiamo i culi sulla pista.

    Sorrisi, se c'era una cosa in cui eccellevo era scuotermi su una pista da ballo. Quindi, seguii felicemente Ruthie ignorando le sciacquette che mi fissavano mentre passavo. Notai che alcune ragazze mi fissavano apertamente il petto e non potei fare a meno di ridere sentendo un commento sul fatto di aver esagerato con la chirurgia. Incapace di trattenermi, mi voltai e le andai incontro, era un po' sbalordita dal mio arrivo inaspettato nel suo gruppetto di magroline. Solo perché tu lo sappia, dissi passandomi le mani sui lati del seno, queste bambine sono naturali al cento per cento. Guardai la sua coppa B, Nessun acquisto.

    Prima che potesse rispondere, mi voltai sui tacchi a spillo e tornai da Ruthie che rideva istericamente. Alzai le spalle e sorrisi: Prima di fare un commento su qualcuno, assicurati prima di tutto di avere le cose in chiaro.

    Continuando a ridere, Ruthie riuscì a soffocare: Adoro essere tua amica.

    Bene, perché sei bloccata con me per tutta la vita. Adesso balliamo. Ho voglia di divertirmi!

    Non mi ci volle molto per perdermi nella musica sulla pista da ballo. C'erano così tante persone che era difficile dire chi stava ballando con chi e sembrava più una danza di gruppo. Ero vagamente consapevole del ritorno di Simon e Wade con i nostri drink. Sorrisi a Wade quando mi offrì il mio drink e cercai di essere gentile ma senza dargli un'impressione sbagliata. Ballammo insieme alcune canzoni, pensando fosse un ringraziamento sufficiente per un drink, ma quando iniziò ad avvicinarsi un po' troppo mi scusai per andare in bagno.

    Mi feci strada tra la folla fino a raggiungere il bagno, dato che non stavo mentendo sul bisogno di usarlo, ma quando finii mi diressi nella stanza superiore piuttosto che di nuovo in quella principale. Iniziavo ad avere la sensazione che Wade volesse più di quanto fossi disposta a dargli. Non che fosse un brutto ragazzo, semplicemente non era il mio tipo.

    La stanza superiore era un po' più piccola e come al solito la pista da ballo era gremita di gente. Mi diressi al centro della pista e mi persi di nuovo nella musica.

    I miei occhi erano chiusi e il mio corpo si muoveva in modo seducente al ritmo della musica quando sentii un paio di mani calde accarezzare la pelle nuda delle mie braccia. Aggrottai la fronte pensando che Wade mi avesse seguito, ma quando mi voltai per dirgli di fare marcia indietro, fui sopraffatta dalla perfezione divina che mi ritrovai davanti. Doveva essere stato scolpito nella pietra dalle abili mani di Michelangelo. Era un uomo alto più di un metro e ottanta, con capelli neri come la pece e occhi azzurri. Aveva la pelle color rame e l’aspetto di un giocatore di football.

    Forse avrei dovuto preoccuparmi dato che la mia testa mi suggeriva di fuggire mentre il mio corpo si muoveva proprio tra le sue braccia. Era quasi come non avere il controllo sulle mie azioni. Come essere intrappolata nella rete di un pescatore, tranne che la rete in cui nuotavo erano due pulsanti occhi azzurri, il che era ridicolo dato che gli occhi non pulsano come se avessero una luce propria. Lo attribuii al tremolio delle luci stroboscopiche nel club.

    Una volta che mi fui avvicinata, mise le sue mani sulla parte bassa della mia schiena e mi tirò a sé. Rimasi senza fiato quando il mio petto incontrò solidi muscoli. Appoggiai le mani sulle sue braccia e deglutii. Ciao, sospirai.

    Ciao, rispose. La sua voce era ricca e densa come il miele e

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