L'evento che fa bene al pianeta: Una sfida ecosostenibile
By Romano Ugolini and Roberto Carnevali
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L'evento che fa bene al pianeta - Romano Ugolini
copyright © Roberto Carnevali e Romano Ugolini
Tutti i diritti sono riservati a norma di legge e a norma delle convenzioni internazionali.
Curatrice editoriale: Giulia Reina
www.giuliareina.it
Prima edizione digitale: marzo 2021
ISBN 979–12–200–7614-2
Progetto grafico complessivo: White Line di Solaroli Nicola, Faenza
Edizione ePub curata da Cristina Ghetti
www.librinaria.it
Roberto Carnevali
Romano Ugolini
L’EVENTO CHE FA BENE AL PIANETA
Una sfida ecosostenibile
A cura di Giulia Reina
A mia figlia e mia moglie
Roberto
Ai miei figli,
A mia moglie.
Romano
Ringrazio tutti coloro che leggeranno queste pagine.
Romano Ugolini
INDICE
Introduzione
della curatrice editoriale Giulia Reina
Testimonianza
del Presidente Nazionale di Legambiente Stefano Ciafani
Prefazione
del dottor Nicola Antonio Romeo
Nota degli autori
Presentazione di Romano Ugolini
Presentazione di Roberto Carnevali
L’evoluzione da evento a evento ecostotenibile
I vantaggi di un evento ecosostenibile
Dal dire all’agire responsabile
La certificazione ovvero come coniugare Economia-Etica-Efficienza-Ecologia
La nostra certificazione Eco Certified Event
Il Protocollo Eco Certified Event
La partnership con Legambiente
Meccanismo della certificazione
Il Comitato Scientifico, ruolo e composizione
Fasi della certificazione
Studio di fattibilità
Costruzione progetto
Implementazione
L’impatto ambientale di un evento
Un po’ di storia...
Azioni di compensazione, aziende virtuose
Compensazione di emissioni di CO2
Rendicontazione
Il ruolo del CSR Manager (Corporate Social Responsibility)
Strategie di Responsabilità Sociale d’Impresa
Attività post evento
Promozione e comunicazione
Le parole e i termini Green ricorrenti nel nostro Protocollo
Dalla A alla Z, spiegati con semplicità
Esempi di applicazione dei criteri della certificazione ed eventi certificati
Case histories di sostenibilità nello sport
Un messaggio dagli autori
Appendice
Le principali certificazioni di prodotto
Biografie degli autori
INTRODUZIONE
della curatrice editoriale Giulia Reina
Carissime lettrici, carissimi lettori,
questo è un libro dell’anima.
È un libro che nasce dall’incontro di due anime, quelle di Roberto e Romano, che il destino ha fatto conoscere.
Persone con storie diverse che un giorno si sono incrociate.
Il racconto di questo incontro lo leggerete nel libro.
Entrambi imprenditori hanno voluto mettere a sistema le rispettive competenze a favore di un’altra anima... l’anima mundi.
Un’anima ferita e tradita dall’essere umano che sta distruggendo il pianeta Terra, anziché rispettarlo, conservarlo e farne godere le bellezze, le meraviglie alle future generazioni.
Sono imprenditori, quindi persone concrete, persone del fare.
La certificazione, di cui descriveranno la nascita e le possibili applicazioni, è quel fare.
Ma non basta.
Gli autori, e me compresa, sperano che questo libro possa servire a farvi accorgere di quanto sia importante nei momenti di festa
seguire certi loro consigli affinché anche la Terra possa festeggiare. Gli eventi possono essere veramente una festa per il Pianeta perché si possono far conoscere luoghi meravigliosi, attivare l’economia locale, trasmettere valori e informazioni in ambito ambientale e sociale.
Fare un evento ecosostenibile – sia esso istituzionale, lavorativo, associazionistico, sportivo, culturale – dà gioia a tutti: persone che vi partecipano, organizzatori, produttori di gadget, abitanti del territorio.
Oggi fare un evento ecosostenibile si può, non è economicamente più costoso, non risulta incompleto, non è meno divertente e non comporta nessuna rinuncia, anzi, diventa maggiormente coinvolgente perché tutti i partecipanti fanno parte di un evento che fa bene anche alle persone che non sono presenti, perché fa bene all’anima del mondo che ci ringrazierà, ospitandoci e facendoci apprezzare le sue meraviglie.
Buona lettura.
TESTIMONIANZA
del Presidente Nazionale di Legambiente Stefano Ciafani
Quando alla fine degli anni Ottanta partì l’avventura di Festambiente – la nostra festa nazionale che si tiene ogni anno ad agosto a Grosseto, alle porte del Parco della Maremma – l’associazione aveva un piano molto ambizioso. Mettere in campo un’attività innovativa, assolutamente dirompente, e farla replicare nel resto del Paese.
L’organizzazione di un eco-festival era un modo per dimostrare a tutti che la raccolta differenziata, l’assenza di plastica usa e getta, il cibo biologico, l’uso di energie rinnovabili, la mobilità sostenibile, gli allestimenti in materiale riciclato, la compensazione delle emissioni climalteranti fossero possibili anche in una manifestazione popolare, frequentata da migliaia di persone ogni sera.
Volevamo contaminare il mondo dei festival. Questo modello, allora avveniristico, negli anni è stato replicato in altri eventi musicali, culturali e sportivi del nostro Paese. Caratterizzare sotto il punto di vista ambientale l’organizzazione di eventi di questo tipo è ormai un’azione sempre più comune nel nostro Paese e anche su questo fronte possiamo dire di aver centrato l’obiettivo. Ora è il momento di completare questa rivoluzione green degli eventi. Con la partnership con Rete di impresa Ambiente e Salute e il lancio del progetto ECOEVENTS vogliamo dare il nostro contributo fattivo e concreto per rendere il binomio sostenibilità/ divertimento una pratica ordinaria e non più un’eccezione.
PREFAZIONE
del dottor Nicola Antonio Romeo
Non possiamo prevedere il futuro ma possiamo crearlo
Hans Bruyninckx
Nel Documento Salute 2020, emanato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, Regione Europea, si legge che «[...] la Salute è il principale bene e la maggiore risorsa per la Società [...] e che un cattivo stato di salute comporta uno spreco di potenzialità e perdita di risorse in tutti i settori produttivi delle Società».
Solo negli ultimi decenni si è registrato un crescente interesse ad approfondire le correlazioni esistenti tra lo stato di salute dell’uomo e quello dell’ambiente, nonostante il fatto che questa sia nota da diverso tempo.
Già nella V Conferenza Ministeriale Ambiente e Salute, tenutasi a Parma nel 2010, si stimava che il 24% delle malattie e il 23% delle morti in tutto il mondo, considerando tutte le fasce d’età, possono ricondursi, in modo diretto o indiretto, a fattori ambientali.
Focalizzando il target ai bambini di età inferiore ai 5 anni, questa stima veniva innalzata al 33% di patologie la cui insorgenza trova evidente correlazione con alterazioni dell’ambiente.
Sempre nel 2010, l’OMS stimava il carico di malattia correlato all’esposizione a sostanze chimiche nell’ambiente in 1,6 milioni di vite e 45 milioni di DALY (disability-adjusted life year). Tra i soggetti più esposti a questo rischio vi sono sempre i bambini, considerando anche il periodo embrionale e fetale.
I recenti studi sull’epigenetica hanno reso disponibili le evidenze a supporto dei possibili danni sul genoma umano causati dai perturbamenti ambientali.
Queste evidenze spingono sempre di più a rivolgere estrema attenzione all’ambiente e alle condizioni di vita cui vengono esposti i nostri bambini, in particolare nei loro primi 1.000 giorni di vita.
Rendere sicuri gli ambienti di vita è un obiettivo dichiarato e ampiamente condiviso a livello globale, anche se permangono differenze tra i singoli Stati dei diversi continenti, sia per la sensibilità che dimostrano verso la tutela dell’ambiente, sia per quanto riguarda l’impegno da questi profuso per il raggiungimento degli obiettivi dichiarati.
Le criticità da affrontare e risolvere sono complesse e numerose e per la loro soluzione si richiedono interventi sistemici e integrati tra i diversi settori della vita sociale.
Nel recente rapporto di sintesi dell’Ambiente in Europa (SOER 2020) si richiedono sfide di sostenibilità urgenti e soluzioni tempestive, capaci di trovare il giusto equilibrio tra sviluppo economico ed esigenze di carattere sociale e ambientale.
È necessario un cambio di traiettoria
per innovare la società così da renderla capace di innescare nuovi modi di pensare e vivere. È richiesto l’impegno serio e consapevole di ciascuno di Noi per il raggiungimento degli obiettivi dichiarati.
Nel rapporto di sintesi SOER 2020 si fa riferimento ai «semi di questo cambiamento che iniziano a propagarsi nelle nostre Società».
Questo libro, fortemente desiderato da Roberto e Romano, rappresenta proprio uno di questi semi che si prefiggono di vedere nel prossimo futuro una ricca fioritura.
Per la passione che li anima e la competenza maturata negli anni rispetto al tema dell’ecosostenibilità, sono certo del successo che questo loro lavoro riscuoterà nei diversi ambiti sociali, con una particolare attenzione al mondo della scuola e dello sport, luoghi educativi fondamentali insieme a quello delle famiglie.
Nicola Antonio Romeo
Nato a Reggio Calabria, si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Bologna dove si specializza in Pediatria. Consegue negli anni immediatamente successivi due Diplomi di Perfezionamento Universitario, in Neonatologia (Modena) e in Ecografia con indirizzo neonatale (Chieti), e svolge la sua attività professionale prevalentemente in ambito neonatologico, dapprima