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Wedding Training - Il manuale degli sposi: Tutto ciò che c’è da sapere per evitare di ritrovarsi in Tribunale
Wedding Training - Il manuale degli sposi: Tutto ciò che c’è da sapere per evitare di ritrovarsi in Tribunale
Wedding Training - Il manuale degli sposi: Tutto ciò che c’è da sapere per evitare di ritrovarsi in Tribunale
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Wedding Training - Il manuale degli sposi: Tutto ciò che c’è da sapere per evitare di ritrovarsi in Tribunale

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Meglio la comunione o la divisione dei beni? E se siamo di due confessioni diverse, come si fa? E se, ancora, volessimo sposarci all'estero, il matrimonio sarebbe legalmente valido in Italia?
Spesso mentre ci si prepara al grande passo vengono in mente alcune di queste domande, ma a volte si è presi da mille altri preparativi e si corre il rischio di tralasciare alcune scelte importanti, o delle domande ritenute "scomode" da porre.
Valeria Gritti e Paola Montedonico svolgono la professione di avvocato, e di matrimoni frantumati (e non!) ne hanno visti parecchi, spesso perché all'atto del matrimonio mancavano alcuni elementi informativi. Perciò hanno scritto un manuale che possa aiutare le coppie a scegliere i passi giusti da compiere per evitare l'irreparabile! Un manuale dai risvolti sì giuridici, ma anche pieno di buonsenso e desiderio di vero amore di coppia, oltre a succose curiosità sui matrimoni dei vip, scritto da due persone competenti in materia che, oltre all'avvocatura, svolgono corsi di preparazione al matrimonio.
LanguageItaliano
Release dateMar 31, 2021
ISBN9788893782388
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    Wedding Training - Il manuale degli sposi - Valeria Gritti

    Wedding Training

    il manuale degli sposi

    Tutto ciò che c’è da sapere per evitare di ritrovarsi in Tribunale

    di Valeria Gritti e Paola Montedonico

    Panda Edizioni

    ISBN 9788893782388

    © 2021 Panda Edizioni

    www.pandaedizioni.it

    info@pandaedizioni.it

    Immagini di pag. 5, 119 e 121: Gabriele Parma

    Pag. 25: La Baia del Silenzio di Sestri Levante allestita a nozze, per gentile concessione dei titolari

    Altre immagini: wikimedia commons

    Proprietà riservata. Nessuna parte del presente libro può essere riprodotta, memorizzata, fotocopiata o riprodotta altrimenti senza il consenso scritto dell'editore. Nomi e marchi citati nel testo sono generalmente depositati o registrati dalle rispettive ditte produttrici o detentrici.

    Immagine1

    INTRO – Un manuale per gli sposi

    Ah l’amore, che cosa meravigliosa!

    Ma come dice una nota cantante: l’amore non mi basta. E ha ragione!

    Ecco perché l’obiettivo di questo breve manuale è illustrare quanto si ritiene necessario sapere sulla più tradizionale conseguenza dell’amore, il matrimonio, così da poter iniziare con onestà e consapevolezza la vita coniugale.

    Prima di tutto, le presentazioni: siamo Valeria Gritti e Paola Montedonico, due avvocati genovesi con la passione per il wedding.

    Paola: La mia passione per il diritto di famiglia risale ai tempi dell’università, alla quale mi sono iscritta proprio per poter realizzare il sogno di diventare un avvocato familiarista.

    Valeria: Il mio interesse per le questioni familiari è, invece, la naturale evoluzione della mia esperienza lavorativa nel campo del diritto dei consumatori: 5 anni trascorsi ad aiutare le famiglie a risolvere problemi quotidiani con le bollette del gas, della luce, dell’acqua e del telefono.

    Insieme abbiamo tratto spunto dalla nostra esperienza lavorativa, in particolare dall’attività di consulenza giuridica ai corsi prematrimoniali e dalla partecipazione a eventi e convegni sul tema dei rapporti familiari, per creare un manuale fruibile e di semplice comprensione, al fine di fornire ai futuri sposi, e a chiunque fosse interessato per studio o per diletto, dritte utili e nozioni base sul matrimonio come istituto giuridico.

    Lo scopo è quello di agevolare l'approccio al diritto di famiglia e la conoscenza dei suoi aspetti fondamentali: gli adempimenti pratici e burocratici necessari per sposarsi in base al rito e al luogo prescelto; le regole di convivenza; le conseguenze e le implicazioni giuridiche del matrimonio.

    Riteniamo, infatti, che alla base di una unione coniugale duratura e felice vi debba essere, oltre all’amore, all’affetto, alla gentilezza, al rispetto, alla conoscenza e accettazione delle rispettive caratteristiche personali, anche la consapevolezza degli effetti giuridici che discendono dal vincolo coniugale.

    D’altra parte, a meno che non si decida di celebrare un matrimonio soltanto religioso, questo avrà effetti civili.

    Wedding training sarà - almeno, noi lo speriamo - un chiaro vademecum di tutto ciò che c’è da sapere prima di sposarsi.

    Starà poi agli sposi tenersi per mano per sempre, amarsi e onorarsi finché morte non li separi!

    Infiniti auguri a tutti e buona lettura.

    Valeria e Paola

    CAPITOLO 1 – L’origine del matrimonio

    Il termine "matrimonio" è un vocabolo antico e ha più significati.

    Prima di addentrarci nella breve analisi di ciò che da esso discende, è interessante indicare le sue accezioni extragiuridiche, che sono, essenzialmente, tre:

    1) la più comune indica l’unione di un uomo e di una donna che si impegnano, davanti a un’autorità civile o ecclesiastica, a una completa comunione di vita;

    2) la seconda, propria della liturgia ecclesiastica, intende per matrimonio "il sacramento con cui si attribuisce carattere sacro all’unione di un uomo e di una donna";

    3) infine, nel linguaggio comune, il lemma viene spesso impiegato anche nel senso più generico di "unione, associazione di due elementi, strutture, organizzazioni e simili".

    L’etimologia e l’origine del termine

    In italiano, la parola matrimonio deriva dalla voce latina matrimonium, formata dal genitivo singolare matris (dal nominativo mater) unito al suffisso –monium, chiaramente collegato al sostantivo munus, dovere, compito.

    Dunque rispetto ad altri termini che vengono correntemente impiegati con significato affine, matrimonio pone, almeno in origine, maggiore enfasi sulla finalità procreativa dell’unione.

    Infatti l’etimologia fa riferimento al dovere/ruolo di madre più che a quello di moglie, quasi a voler intendere che la completa realizzazione dell’unione tra un uomo e una donna avvenga con l’atto della procreazione, con il divenire madre della donna, che genera i figli legittimi all’interno del vincolo matrimoniale.

    A tal proposito, già Sant’Agostino (354-430 d.C.) desiderava sottolineare l’essenza squisitamente procreativa del matrimonio nel suo Contra Faustum Manichaeum libri XXXIII, nel cui libro XIX, come riportato dal Thesaurus Linguae Latinae, si legge: Matrimoniumquippe ex hoc appellatum est, quod non obaliuddebeat femina nubere, quam ut mater fiat". Tradotto: Il matrimonio è senza dubbio chiamato così perché la donna si deve sposare non per altro motivo che per diventare madre.

    Molti secoli dopo, tale concetto emerge dalla prima edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca (1612), ove, alla voce matrimonio, è riportata questa citazione tratta dal Volgarizzamento della somma Pisanella detta Maestruzza: «Matrimonio è una congiunzione dell’huomo, e della donna, la quale ritiene una usanza di vita, la quale dividere non si può. E perché nel matrimonio apparisce più l’uficio d’esso nella madre, che nel padre, perciò è determinato più dalla madre, che dal padre. Matrimonio, tanto è a dire, come uficio di madre».

    Attualmente il termine conserva solo parte del suo significato originario.

    Quanto meno giuridicamente, il matrimonio è l’unione dei coniugi. La procreazione non è essenziale ed è una libera scelta degli sposi.

    Le caratteristiche del matrimonio in origine

    Come sopra accennato, il significato del termine è davvero antico, risale al diritto romano, allorquando il matrimonio costituiva il fondamento della familia propria.

    Fu definito da Modestino, grande giurista romano del III secolo d.C., come coniùnctio màris et féminæ et consòrtium omnis vitæ, divìni et humàn iiùris communicàtio, ossia unione tra un uomo e una donna che origina una comunione di tutta la vita, retta insieme da regole giuridiche e religiose.

    Nonostante le notevoli evoluzioni e modifiche subite nel corso delle varie epoche storiche, il matrimonio fu, fin da subito, retto da tre principi fondamentali, che sono i seguenti.

    1) La monogamia: in nessuna epoca del diritto romano, nemmeno in quella più antica o nel tardo impero, nonostante le contaminazioni delle pratiche orientali, fu consentito a un uomo di avere due o più mogli.

    2) La consensualità: nel diritto romano, non fu mai l’atto formale a far sorgere il vincolo coniugale, ma sempre e soltanto il consenso, ovvero l’affèctio maritàlis dei coniugi, tanto che il venir meno di questo elemento essenziale faceva cessare il vincolo. Anche oggi tale principio è fondamentale sia nel diritto civile, sia nel diritto canonico.

    3) Il principio esogamico: il matrimonio era consentito solo tra soggetti appartenenti a gruppi familiari diversi.

    Insomma, le caratteristiche del matrimonio furono ben delineate, nei loro principi essenziali, fin dall’antichità e possiamo dire che, ancora oggi, le stesse permangano inalterate.

    CAPITOLO 2 – I matrimoni non sono tutti uguali

    Occorre a questo punto delineare le varie forme del rito e le loro implicazioni civilistiche, così da permettere a coloro che intendano convolare a nozze di operare una scelta quanto più consapevole.

    Il matrimonio concordatario

    In Italia il rito matrimoniale celebrato con più frequenza è quello concordatario, il quale prevede che il matrimonio contratto secondo le norme del diritto canonico abbia effetti civili.

    Andiamo a spiegare qualcosa in più.

    Fino al 1929, la legge italiana (in particolare gli articoli 55-129 del Codice Civile del 1865) stabiliva l’esclusività del matrimonio civile e la conseguente irrilevanza del matrimonio canonico per l’ordinamento giuridico italiano.

    In poche parole, all’epoca per avere un matrimonio efficace per lo Stato e valido per la Chiesa era necessaria la doppia celebrazione, sia davanti all’Ufficiale dello Stato Civile, sia innanzi al Ministro di Culto Cattolico.

    La svolta si ebbe nel 1929, con la stipulazione dei famosi Patti Lateranensi, grazie ai quali fu introdotta una nuova regolamentazione dei rapporti tra Stato e Chiesa, comprensiva anche della disciplina giuridica del matrimonio, con la conseguente unificazione dei due riti, civile e religioso.

    In questo modo il matrimonio canonico divenne rilevante anche agli effetti civili, purché tempestivamente trascritto (entro i 5 giorni successivi alla celebrazione) nei registri dello Stato Civile.

    Cosa si intende, dunque, per matrimonio concordatario?

    Con questa espressione ci si riferisce al matrimonio canonico che, nel rispetto delle norme che assicurano il raccordo fra istituzione canonica e ordinamento civile, genera il vincolo matrimoniale civile.

    Quindi, in sintesi, il matrimonio concordatario altro non è che quello celebrato in Chiesa e poi trascritto nei registri dello Stato Civile.

    Il matrimonio acattolico

    Abbiamo parlato del matrimonio contratto con rito cattolico, ma chi, ad esempio,

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