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DIETA CHETOGENICA E DIGIUNO INTERMITTENTE; La Guida Più Completa Per Perdere Peso Velocemente, Contiene Piano Alimentare e Gustosissime ricette
DIETA CHETOGENICA E DIGIUNO INTERMITTENTE; La Guida Più Completa Per Perdere Peso Velocemente, Contiene Piano Alimentare e Gustosissime ricette
DIETA CHETOGENICA E DIGIUNO INTERMITTENTE; La Guida Più Completa Per Perdere Peso Velocemente, Contiene Piano Alimentare e Gustosissime ricette
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DIETA CHETOGENICA E DIGIUNO INTERMITTENTE; La Guida Più Completa Per Perdere Peso Velocemente, Contiene Piano Alimentare e Gustosissime ricette

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About this ebook

Vuoi perdere peso velocemente ?

Sei stanco delle solite diete che promettono l'impossibile ma si rivelano inutili ?

Vuoi dimagrire senza smettere di mangiare e senza rinunciare al giusto ?

Il digiuno intermittente e la dieta chetogenica sono considerati dai massimi esperti del settore i regimi alimentari che fanno ottenere più risultati. Inoltre gli sforzi richieste in queste tipologie di diete sono minimi.

È ora di dire addio alle classiche diete che impongono regimi alimentari estremamente restrittivi e che vengono abbandonate ai propri sforzi senza così portare nessun risultato.

Grazie al digiuno intermittente e alla dieta chetogenica sarai in grado di perdere peso velocemente senza sacrifici!

Incredibile vero ?

È proprio così! Grazie alle TECNICHE PRATICHE presenti nel libro e ai numerosi ESERCIZI PRATICI sarai in grado di DIMAGRIRE QUANTO DESIDERI.
LanguageItaliano
Release dateFeb 22, 2021
ISBN9791220267816
DIETA CHETOGENICA E DIGIUNO INTERMITTENTE; La Guida Più Completa Per Perdere Peso Velocemente, Contiene Piano Alimentare e Gustosissime ricette

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    DIETA CHETOGENICA E DIGIUNO INTERMITTENTE; La Guida Più Completa Per Perdere Peso Velocemente, Contiene Piano Alimentare e Gustosissime ricette - Francesca Beltrame

    RICETTA

    DIETA CHETOGENICA E DIGIUNO INTERMITTENTE

    LA GUIDA PI Ù COMPLETA PER PERDERE PESO VELOCEMENTE

    CONTIENE PIANO ALIMENTARE E GUSTOSISSIME RICETTE

    dI

    FRANCESCA BELTRAME

    Tutti i diritti sono riservati, nessuna parte di questa pubblicazione può essere fotocopiata, riprodotta, archiviata, memorizzata o trasmessa in qualsiasi forma o mezzo (elettronico, meccanico, digitale) se non nei termini previsti dalla legge a tutela dei diritti d’autore.

    " Provo per gli aerei quello che provo per le diete: mi sembrano cose meravigliose, purché ci stiano gli altri."

    Jean Kerr

    LA DIETA CHETOGENICA

    Hai mai sentito parlare di dieta Chetogenica?

    Certamente sì.

    Da alcuni anni questo regime alimentare si è affermato soprattutto tra le persone che vogliono perdere peso.

    Tantissimi si rivolgono ai nutrizionisti o ai medici per ottenere una consistente perdita di peso ma anche per attenuare problemi di salute con un regime alimentare di questo tipo.

    Infatti, la dieta chetogenica è molto rigida e se seguita correttamente e con la dovuta attenzione dà risultati soddisfacenti sotto molti punti di vista, laddove, in modo particolare, altre diete non funzionano.

    Pur trattandosi di un regime alimentare da molti considerato efficacissimo, da altri viene ritenuto un po' rischioso.

    Quindi non bisogna improvvisarsi, ma essere seguiti da seri professionisti che con diete mirate e costruite sul singolo individuo, aiutano ad ottenere ottimi risultati.

    Ad oggi la dieta chetogenica è considerata la dieta dei nostri giorni.

    Breve excursus storico

    Come nasce la dieta chetogenica? Quando è stata utilizzata la prima volta? Quando si sono avuti i primi risultati?

    È documentato che la dieta chetogenica è stata utilizzata nei primi anni ’20 da alcuni medici americani su alcuni piccoli pazienti affetti da epilessia, sui quali le cure tradizionali non avevano effetto.

    La dieta chetogenica, tuttavia, ebbe una grande risonanza ed affermazione tra gli anni ’60 e ’70 a causa del grande aumento di persone obese ed in sovrappeso.

    Quindi, gli studi ripresero con maggiore approfondimento per la grande richiesta che il pubblico ne fece.

    Si comprese che era necessario riprendere gli studi sull’uso di una dieta a basso contenuto calorico, che prevedeva una scarsa, se non addirittura assente, assunzione di carboidrati e l’assunzione di proteine per ridurre al minimo la diminuzione della massa muscolare.

    Dagli anni ’90 l’utilizzo di questo regime alimentare fu sempre più diffuso.

    La dieta chetogenica si affermò in modo preponderante con la nascita delle diete a basso consumo di carboidrati, alcune anche fai da te, che prevedevano di eliminare l’assunzione di carboidrati a favore di grassi e proteine. Diete fai da te che vennero ovviamente molto criticate per i motivi che poi verranno spiegati.

    Recentemente si è maggiormente appreso che l’utilizzo della dieta chetogenica è necessaria oltre che per il contrasto all’obesità, anche per il trattamento di alcune patologie, quali l’epilessia (come già negli anni ’20 si era compreso), alcune forme tumorali, alcune patologie neurologiche come Alzheimer e Parkinson, alcune forme di cefalea, il Diabete e la Sindrome Metabolica.

    Che cosa è la dieta Chetogenica e come funziona?

    La Dieta chetogenica mira a formare nell’organismo sostanze acide (corpi chetonici) attraverso l’assunzione molto bassa, se non nulla, di zuccheri. Questo risultato si ottiene in presenza di digiuni o di diete molto ricche di grassi. In questi casi l’organismo trae dalle sostanze acide la propria fonte di energia.

    In altre parole, la dieta chetogenica si basa sulla attitudine del nostro organismo di utilizzare le riserve di grasso in caso di minore assunzione di carboidrati.

    Il corpo umano, infatti, ha a disposizione diverse riserve, tra le quali, la più considerevole è quella formata dal tessuto adiposo.

    Facciamo un esempio per comprendere meglio il tutto.

    Consideriamo la percentuale di tessuto adiposo presente in un organismo.

    In un uomo medio di circa 70 Kg. il tessuto adiposo è in media di 15 Kg, mentre le riserve di carboidrati nello stesso individuo possono essere di circa mezzo chilo.

    A questo punto, è facile comprendere come le riserve di zuccheri sono molto limitate e possono fornire energia per brevi periodi, a differenza di quelle grasse che garantiscono una fonte di energia di gran lunga più duratura.

    Come funziona il nostro organismo?

    I tessuti ricevono la quantità di energia sufficiente in base alla disponibilità di substrati nel sangue.

    Quando la quantità di glucosio è sufficiente, il nostro organismo trae energia da questo. Quando, invece, scarseggia il nostro organismo prende l’energia dagli acidi grassi. Può anche accadere che gli organi e i tessuti trovano la propria fonte di energia convertendo altre sostanze in zuccheri, soprattutto alcuni aminoacidi come alanina e glutamina, attraverso l’utilizzo di un processo chiamato gluconeogenesi.

    Alcuni organi, come ad esempio il cervello, non riescono a utilizzare gli acidi grassi liberi; tuttavia, nei casi di mancanza di glucosio, possono usare i corpi chetonici. Sono sostanze che derivano dalle scorte di grassi la cui presenza, come abbiamo visto, è in situazioni normali molto ridotta, ma aumenta in caso di digiuno prolungato o di un lungo periodo di non assunzione di carboidrati.

    Quest’ultima condizione prende nome di chetosi. Si verifica quando l’organismo, in assenza di scorte di glucosio, aumenta la produzione di corpi chetonici, durante un digiuno prolungato o di una dieta prolungata se senza carboidrati.

    È semplice capire come l’uso di proteine sia importante durante i primi giorni della dieta. Quando il nostro organismo inizia a usare in modo prevalente gli acidi grassi liberi e i chetoni per le proprie necessità energetiche, la richiesta di glucosio diminuisce decisamente.

    I chetoni in eccesso, quindi quelli che non vengono utilizzati dal nostro organismo, vengono espulsi con la respirazione.

    La chetosi causa alcune modifiche nella concentrazione di ormoni e nutrienti nonché degli stessi corpi chetonici.

    È attraverso queste modifiche che si determina uno degli effetti decisivi della dieta chetogenica: la diminuzione o addirittura la totale assenza della sensazione di fame. Questo è un effetto tipico della chetosi. Costituisce un aiuto essenziale per sopportare i regimi della dieta e per il raggiungimento del proprio obiettivo.

    Chetosi e chetoacidosi

    Sul punto c’è ancora molta confusione.

    Per questo motivo è importante accennare brevemente alla differenza tra i due procedimenti.

    La chetosi nulla ha a che vedere con la chetoacidosi.

    La chetosi, infatti, si produce in un soggetto sano, la chetoacidosi in un soggetto diabetico.

    Quest’ultima è una condizione molto grave che si può riscontrare in un individuo affetto da diabete di tipo I quando non vengono somministrate le necessarie quantità di insulina.

    Nonostante le importanti differenze, c’è ancora molta diffidenza da parte di chi non conosce bene la dieta chetogenica, i cui effetti positivi sono largamente dimostrati e quelli collaterali conosciuti e certificati.

    Iniziamo a capire meglio in quale modo approcciare la dieta chetogenica

    La dieta chetogenica utilizzata nei soggetti obesi per la riduzione importante della perdita di peso si fonda su due principi di base:

    1) La riduzione dell’assunzione giornaliera dei carboidrati, che dovrà essere inferiore ai 30 gr. Se si supera la soglia di 30 gr. di carboidrati al giorno è difficile che sopraggiunga lo stato di chetosi;

    2) La riduzione delle calorie giornaliere: tra le 800/900 calorie ad un massimo di 1.200 calorie giornaliere.

    L’assunzione delle proteine, invece, rimane fondamentalmente lo stesso.

    L’apporto di proteine – cosa molto importante – deve venire da cibi di ottima qualità quali, ad esempio, il pesce, la carne, le uova, lo yogurt (anche se quest’ultimo in quantità limitata).

    In alcuni casi è prescritta l’assunzione di integratori proteici per raggiungere il proprio fabbisogno giornaliero.

    Per l’apporto di grassi, determinato in base alle caratteristiche del soggetto, deve essere privilegiata l’assunzione di grassi insaturi di buona qualità. Tra questi troviamo l’olio extravergine d’oliva, la frutta secca e il pesce. Con qualche attenzione si potrà prevedere il consumo limitato di carni grasse, salumi e formaggi stagionati.

    Per quanto riguarda le verdure, è necessario distinguere quelle contenenti zuccheri da quelle che ne sono prive.

    Mentre il consumo di queste ultime è libero e senza limite quantitativo giornaliero, per l’assunzione delle prime i limiti di assunzione si aggirano tra i 100/200 gr. al giorno.

    Per essere chiari, occorre eliminare l’assunzione di rape rosse, carote e patate.

    La frutta è assolutamente sconsigliata per l’alto apporto di zuccheri in essa contenuti.

    A seconda delle proprie necessità fisiche potrebbero essere necessari integratori come vitamine, acidi grassi omega

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