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Test Esame di Stato Infermieristica
Test Esame di Stato Infermieristica
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Test Esame di Stato Infermieristica

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About this ebook

Questa raccolta di domande costituisce uno strumento utile per verificare le proprie conoscenze su argomenti che vengono trattati durante i tre anni del Corso di Laurea in Infermieristica e, in particolare, si basa sui 25 argomenti trattati nel libro "Esame di Stato Infermieristica" (ISBN 979-8636345749).
Il libro è composto principalmente da domande a risposta multipla ed è suddiviso in due parti, la prima è destinata alle domande e la seconda alle risposte, accompagnate da una breve spiegazione, con riferimenti diretti al libro "Esame di Stato Infermieristica'".
I 25 argomenti sono i seguenti: la legislazione, la metodologia di ricerca, il rischio biologico, l’organizzazione dell’ospedale per intensità di cure, l’infermieristica di comunità, l’educazione terapeutica, la somministrazione della terapia, il blocco operatorio, la prevenzione e il trattamento delle lesioni da pressione, la rilevazione del dolore, piano assistenziale per la persona operata per patologia gastro-esofagea o patologia intestinale, piano assistenziale per la persona operata per patologia polmonare, piano assistenziale della donna operata per patologia della mammella, piano assistenziale per la persona con BPCO, piano assistenziale per la persona con diabete mellito, piano assistenziale ad un paziente di 62 anni affetto da carcinoma polmonare in fase terminale a domicilio, piano assistenziale per una persona di 19 anni affetta da neoplasia del retto trattato con radio-chemioterapia e ospitato in hospice per dolore intrattabile, piano assistenziale del paziente politraumatizzato a seguito di incidente stradale, degente in terapia intensiva, con diagnosi di trauma cranico severo, insufficienza respiratoria acuta, frattura scomposta di femore, trattata con fissatori esterni, piano assistenziale del paziente degente in terapia intensiva che a seguito di emorragia sub-aracnoidea evolve in morte cerebrale, piano assistenziale per pazienti in UTIC a seguito di PTCA, con inserimento di stent per riperfusione coronarica, posizionamento contropulsore aortico e insufficienza respiratoria in trattamento con NIV, piano assistenziale per la gestione del paziente con ictus cerebrale, piano assistenziale della persona ricoverata con TSO in SPDC, l’infermiere in assistenza domiciliare e il case management del paziente schizofrenico, il piano assistenziale della persona affetta da demenza senile, piano di assistenza per un paziente pediatrico.
LanguageItaliano
Release dateFeb 19, 2021
ISBN9791220265850
Test Esame di Stato Infermieristica

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    Book preview

    Test Esame di Stato Infermieristica - Claudia Meazzini

    106

    La legislazione

    Domanda 1

    L’attività infermieristica rientra nell’ambito

    A) Mansionale

    B) Professionale

    Domanda 2

    Quali sono le aree di formazione specialistica post-base

    A) Sanità pubblica, area critica, pediatria, ginecologia, salute mentale, geriatria

    B) Pediatria, area critica, sanità pubblica, geriatria, salute mentale

    C) Area critica, pediatria, sanità pubblica, psichiatria, geriatria

    D) Medicina interna, salute mentale, area critica

    Domanda 3

    Dopo aver indicato il Decreto che definisce la figura professionale dell’infermiere, si esponga brevemente il contenuto dei primi tre articoli

    Domanda 4

    Il caring è

    A) Cura del paziente

    B) Prendersi cura del paziente

    C) Sinonimo di to cure

    D) Prendersi cura del paziente in senso olistico, ovvero considerando i bisogni globali del paziente e non solo la malattia organica che lo affligge

    Domanda 5

    Gli aspetti alla base della pratica infermieristica evidenziati dal codice deontologico sono

    A) L’advocacy, la cooperazione, il caring e la competenza/responsabilità

    B) L’advocacy, la cooperazione e il caring

    C) La cooperazione, il caring e la competenza/responsabilità

    D) L’advocacy e la competenza/responsabilità

    Domanda 6

    Che cosa s’intende per codice deontologico

    A) Un codice di comportamento che solo alcuni infermieri devono rispettare nell’esercizio delle loro funzioni

    B) Un codice di comportamento che può essere rispettato o meno a discrezione del professionista

    C) Un codice di comportamento etico che deve essere rispettato da tutti gli infermieri nell’esercizio della loro professione

    D) L’insieme di norme etico-morali che interessano solo la coscienza dell’uomo

    La metodologia di ricerca

    Domanda 7

    La sigla PICO

    A) E’ l’acronimo di quattro componenti che strutturano la domanda di primo piano, permette di acquisire conoscenze più specifiche necessarie al professionista per prendere le sue decisioni

    B) E’ l’acronimo di quattro componenti che strutturano la domanda di primo piano

    C) E’ l’acronimo di quattro componenti che strutturano la domanda di fondo, permette l’acquisizione di conoscenze generali del tema che si sta affrontando

    D) E’ l’acronimo di quattro componenti che strutturano la domanda di fondo

    Domanda 8

    Gli studi sperimentali

    A) Hanno un livello di evidenza scientifica inferiore rispetto a quello degli studi osservazionali

    B) Hanno un costo pari a quello degli studi osservazionali

    C) Hanno un livello di evidenza scientifica e un costo superiore a quello degli studi osservazionali

    D) Non hanno elementi critici

    Domanda 9

    La revisione della letteratura, ovvero l'analisi critica e sistematica di tutta la letteratura accademica più autorevole, pubblicata in merito a un determinato argomento 

    A) Non viene sempre utilizzata dall’infermiere durante lo svolgimento dell’attività professionale, inoltre il professionista non necessita di aggiornamento continuo in quanto le pratiche assistenziali presenti in letteratura sono ormai chiare e ben definite;

    B) E’ parte integrante delle EBN, ma non è necessaria per l’elaborazione di protocolli o di percorsi assistenziali

    C) Viene utilizzata nella prassi infermieristica soltanto per l’elaborazione di linee guida e procedure

    D) E’ utilizzata nella prassi infermieristica ed è necessaria per supportare ogni attività assistenziale svolta dal professionista, non è sufficiente la formazione di base ma necessita di aggiornamento continuo per garantire una migliore qualità dell’assistenza erogata

    Il rischio biologico

    Domanda 10

    Quale di queste affermazioni relative ai dispositivi di protezione individuale (DPI) è falsa

    A) Devono essere contrassegnati con il marchio CE

    B) Sono dispositivi che rispondono ai requisiti di sicurezza, confort, prestazionali, economici e informativi

    C) Devono rispettare i requisiti informativi, prestazionali, economici, di sicurezza ma non è necessario che siano confortevoli

    D) Sono distinti in 3 classi, in base alla capacità di protezione e complessità di progettazione

    Domanda 11

    Le modalità di trasmissione dell’infezione sono

    A) Contatto diretto e indiretto e airborne

    B) Contatto indiretto, diretto, droplet e airborne

    C) Contatto diretto, airborne e droplet

    D) Solo tramite contatto diretto e con goccioline emesse per via aerea

    Domanda 12

    Quale di queste affermazioni relative al lavaggio delle mani è corretta

    A) Il lavaggio delle mani più veloce è il cosiddetto lavaggio sociale delle mani

    B) Il lavaggio delle mani mediante frizionamento con soluzione idroalcolica ha una durata di circa 20/30 secondi

    C) Il lavaggio sociale delle mani rimuove totalmente la carica batterica

    D) Il lavaggio chirurgico viene utilizzato solo in campo operatorio

    Domanda 13

    Le maschere di protezione sono dispositivi che permettono di proteggere il naso e il cavo orale da agenti biologici trasmessi per via aerea. Si individui tra le seguenti risposte la tipologia di dispositivo più adatta a proteggere l’operatore dai virus influenzali

    A) Maschera FFP2

    B) Maschera FFP3

    C) Maschera FFP1 e FFP3

    D) Nessuna maschera è in grado di proteggere la persona dai virus influenzali, è utile solo il distanziamento sociale

    L’organizzazione dell’ospedale per intensita’ di cure

    Domanda 14

    L’instabilità clinica insieme alla complessità assistenziale è un concetto base dell’ospedale per intensità di cure.

    Una sola delle seguenti affermazioni, relative all’instabilità clinica, corrisponde al vero

    A) Si associa all’alterazione dei parametri fisiologici del paziente

    B) E’ una valutazione multicriteriale che misura il livello di performance richiesto all’infermiere

    C) Si classifica in Bassa - Alta /Semi-intensiva - Intensiva

    D) Non è associata alla criticità del quadro clinico

    Domanda 15

    L’ospedale per intensità di cure è caratterizzato da

    A) Una condivisione della gestione diagnostica-terapeutica tra medico e infermiere

    B) Un’assistenza centralizzata sui compiti da effettuare

    C) Un’assistenza centralizzata sui bisogni dell’assistito

    D) Una congruenza verticale non accompagnata da una integrazione orizzontale

    Domanda 16

    Con riferimento al modello Hub & Spoke, quale delle seguenti affermazioni non rispecchia la sua logica?

    A) L’assistenza di maggiore complessità è concentrata in centri di eccellenza

    B) I centri di eccellenza vengono chiamati Hub, mentre i centri periferici funzionalmente sottordinati sono denominati Spoke

    C) Il modello Hub & Spoke è utilizzato all’interno delle strutture ospedaliere organizzate per intensità di cure

    D) I centri di eccellenza vengono chiamati Spoke, mentre i centri periferici funzionalmente sottordinati sono denominati Hub

    L’infermieristica di comunita’

    Domanda 17

    L’infermiere di comunità svolge la sua attività principalmente

    A) All’interno dell’ambiente ospedaliero

    B) All’interno dei reparti internistici (medicina interna, geriatria, nefrologia, ecc…)

    C) A livello ambulatoriale e sociale

    D) A livello sociale, ambulatoriale e domiciliare

    Domanda 18

    Si descriva di seguito la figura dell’infermiere di comunità.

    Domanda 19

    Le norme nazionali che disciplinano la figura dell’infermiere di comunità sono definite dal

    A) Decreto n. 739/1994

    B) Codice deontologico

    C) Legge n. 833/1978, il d.lgs. 502/1992, il PSN, la Legge n. 328/2000 e l’accordo del MDS del 28 Maggio 2013

    D) XXX World Health Assembly del 1977, Dichiarazione di Alma Alta del 1978, Carta di Ottawa del 17-21 Novembre 1986, dal documento Health21 del 1998

    L’educazione terapeutica

    Domanda 20

    Quale delle seguenti affermazioni relative all’educazione di tipo formale è corretta?

    A) Non comprende l’insieme degli interventi educativi, formativi e di supporto per gli operatori sanitari

    B) E’ attuata da un team di esperti, all’interno di istituzioni formalmente dedicate alla formazione e istruzione

    C) E’ effettuata da un professionista altamente specializzato, all’interno di istituzioni formalmente dedicate alla formazione e istruzione

    D) Viene acquisita in modo inconsapevole o non intenzionale, inoltre non è legata a istituzioni formalmente dedicate alla formazione e istruzione

    Domanda 21

    Si legga la definizione sottostante fornita dall’OMS relativa all’educazione terapeutica e successivamente si individui nelle risposte sottostanti quella sbagliata

    L’OMS definisce l’educazione terapeutica come:

    un processo di aiuto centrato sul paziente con patologia cronica e sulla sua famiglia/caregiver, parte integrante e continua dell’assistenza, con l’obiettivo di creare un paziente/familiare competente fornendo loro conoscenze sulla malattia, sulla cura, sulla prevenzione delle complicanze evitabili, l’acquisizione di abilità per ottenere un’autonomia operativa (self-care) e autonomia decisionale (empowerment), a livello comportamentale aiuta l’acquisizione di capacità di convivere con la malattia attraverso opportune strategie di coping, incoraggia la collaborazione con i servizi e quindi la creazione di un’alleanza terapeutica. Comprende nelle sue attività organizzate: informazione, formazione e supporto psicologico.

    A) L’educazione terapeutica non permette al paziente di acquisire una maggiore autonomia operativa e decisionale

    B) La formazione del personale è fondamentale per educare i pazienti e le famiglie

    C) La multiprofessionalità e interdisciplinarità è necessaria per l’educazione terapeutica

    D) La coordinazione di programmi all’interno di diversi contesti di cura

    Domanda 22

    Chi sono gli attori dell’educazione terapeutica?

    A) Infermieri, tecnici di riabilitazione e professionisti socio-assistenziali

    B) Medici, professionisti sanitari come infermieri, tecnici di riabilitazione e professionisti socio-assistenziali

    C) Medici, professionisti sanitari come infermieri, tecnici di riabilitazione e professionisti socio-assistenziali

    D) Medici e infermieri

    Domanda 23

    Quali sono le dimensioni che

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