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Cronologia di Modena Dal 1815 ad oggi
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Cronologia di Modena Dal 1815 ad oggi

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Questa cronologia ripercorre la storia di Modena, la capitale dei domini estensi dopo l'abbandono di Ferrara, dal 1815 – anno della restaurazione con il Congresso di Vienna e la fine dell'età napoleonica – fino ai giorni nostri.
Per fornire al lettore un quadro più completo dell'evoluzione della città attraverso questi due secoli, accanto agli eventi di carattere più locale (nascite e morti di personaggi, scioperi, fondazioni di organizzazioni come la Camera di commercio e quella del lavoro, elezioni, l'Accademia e l'Università, ecc.) vengono fornite informazioni sulle vicende nazionali che hanno influenzato la storia cittadina (norme, cambiamenti istituzionali, guerre, ecc.). Nell'opera vengono riportati i testi dei documenti citati più rilevanti per la storia locale.
Oltre alle vicende storico politiche della città in senso stretto, viene anche trattata la storia artistica e culturale (vengono riportate informazioni su monumenti come quello dedicato a Ciro Menotti, o alle principali costruzioni cittadine), oltre che quella economica e legate al movimento e alle organizzazioni cooperative operanti sul territorio.
In appendice si riporta una sitografia riguardante la città, le sue istituzioni, associazioni ed enti.
LanguageItaliano
Release dateFeb 18, 2021
ISBN9791220265485
Cronologia di Modena Dal 1815 ad oggi

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    Cronologia di Modena Dal 1815 ad oggi - Mirko Riazzoli

    Cronologia di Modena

    Dal 1815 ad oggi

    Introduzione

    Questa cronologia ripercorre la storia di Modena, la capitale dei domini estensi dopo l'abbandono da parte di questi della vecchia capitale di Ferrara, dal 1815 – anno della restaurazione con il Congresso di Vienna e la fine dell'età napoleonica – fino ai giorni nostri.

    Per fornire al lettore un quadro più completo dell'evoluzione della città attraverso questi due secoli, accanto agli eventi di carattere più locale (nascite e morti di personaggi, scioperi, fondazioni di organizzazioni come la Camera di commercio e quella del lavoro, elezioni, l'Accademia e l'Università, ecc.) vengono fornite informazioni sulle vicende nazionali che hanno influenzato la storia cittadina (norme, cambiamenti istituzionali, guerre, ecc.). Nell'opera vengono riportati i testi dei documenti citati più rilevanti per la storia locale.

    Oltre alle vicende storico politiche della città in senso stretto, viene anche trattata la storia artistica e culturale (vengono riportate informazioni su monumenti come quello dedicato a Ciro Menotti, o alle principali costruzioni cittadine), oltre che quella economica e legate al movimento e alle organizzazioni cooperative operanti sul territorio.

    In appendice si riporta una sitografia riguardante la città, le sue istituzioni, associazioni ed enti.

    Altri documenti sono disponibili al seguente indirizzo: Storia di Modena

    1815

    i borghi di San Cataldo, San Faustino, San Giacomo, Sant'Agnese e Santa Caterina vengono accorpati al territorio del comune

    da quest'anno al 1817 la città viene colpita da una grave carestia

    1 maggio: viene introdotto un dazio a peso per l'esportazione di dipinti, poi modificato con un Sovrano Decreto del 15 maggio 1816

    agosto: il duca chiude la Scuola militare per l'artiglieria e il genio di Modena

    Editoria – Libri

    a Modena viene fondato il giornale Il Monitore Modenese con l'appoggio del governo, cessa la pubblicazione nel 1848

    1816

    l'università cittadina viene dotata di un Gabinetto di Materia medica

    viene redatta la Norma di procedura civile del codice estense

    22 gennaio: muore a Modena il diplomatico Ferdinando Marescalchi

    16 novembre: viene riconsacrata la chiesa di San Paolo

    1817

    l'Accademia, per decreto ducale, entra in possesso delle suppellettili della Società agraria e della Società di arti meccaniche

    parte del monastero di san Paolo viene impiegato per l'apertura di Bagni Pubblici

    quest'anno e il successivo la città viene colpita da una carestia

    nasce a Modena il fotografo e orefice Felice Riccò

    19 gennaio: muore a Modena il principe di Soriano nel Cimino Carlo Francesco Albani, III

    23 gennaio: nasce a Modena il pittore Ferdinando Manzini

    10 giugno: con il trattato di Parigi, art. 98, vengono ristabiliti i vecchi confini per il duca di Modena, il futuro duca di Parma e il granduca di Toscana

    14 luglio: nasce a Modena la duchessa Maria Teresa d'Asburgo-Este

    1818

    viene adottato il Piano d'ornato per la città, prevede l'espansione della città oltre porta Bologna

    in Rua Grande, attuale via Farini, viene aperta la loggia massonica La Costanza, organizzata da Antonio Sacchi

    viene istituita la Deputazione agli incendi e per la sicurezza e salubrità delle case

    viene istituito il Museo di anatomia umana, viene inaugurato nel 1854

    17 gennaio: nasce a Modena lo storico Antonio Cappelli

    27 settembre: nasce a Modena il giurista e membro dell'Accademia Pietro Bortolotti

    3 ottobre: il vescovo Cortese erige canonicamente le Figlie di Gesù in congregazione religiosa di diritto diocesano, nell'estate del 1838 viene sciolta a causa di controversie

    1819

    viene introdotto, con una circolare, il controllo preventivo dei testi delle opere teatrali da rappresentare

    vengono approvate le Istruzioni per le deputazioni agli incendi ed alla sicurezza e salubrità delle case, un regolamento per le deputazioni e il neonato corpo dei pompieri

    muore a Modena l'accademico e medico Sante Fattori

    1 luglio: nasce a Modena il duca di Modena, Reggio e Guastalla Francesco V d'Austria-Este

    7 novembre: nasce a Modena l'editore Nicola Zanichelli

    1820

    4 gennaio: gli intellettuali modenesi s'incontrano ogni mercoledì sera a casa di don Baraldi per una Conferenza ecclesiastico-letteraria

    20 settembre: il duca di Modena emana un restrittivo editto per la lotta contro la Carboneria. Un secondo di alcuni mesi dopo introduce anche la pena di morte per i colpevoli

    viene eretto il Monumento funerario al duca Ercole III d'Este, nel Duomo di Modena, opera di Giuseppe Pisani

    1821

    il duca Francesco IV crea a Modena una scuola per ufficiali di fanteria, soppressa poi nel 1848 e riaperta nel 1853

    la Compagnia di Gesù viene riammessa nel ducato estense

    muore a Modena la marchesa e pittrice Anna Campori Seghizzi

    17 gennaio: nasce a Modena l'erudito e studioso Giuseppe Campori

    23 gennaio: un breve apostolico stabilisce che l'abbazia territoriale di Nonantola, sia stabilmente assegnata al vescovo di Modena

    11 febbraio: nasce a Modena il politico e senatore Luigi Zini

    14 marzo: viene istituito il Tribunale Statario, una speciale magistratura competente a giudicare i delitti gravemente perturbanti la pubblica sicurezza e tranquillità, punibili con l'apprensione alla forca

    16 marzo: con un proclama da Modena Carlo Felice sconfessa l'operato di Carlo Alberto e la costituzione spagnola del 1812 da lui adottata questo stesso giorno, dichiara nullo qualunque atto di sovrana competenza che possa essere stato fatto o farsi ancora dopo l'abdicazione del re nostro fratello, quando non emani da noi o non sia da noi sanzionato espressamente (Testo del proclama)

    3 aprile: Carlo Felice emana a Modena un proclama che dichiara ribelli i rivoluzionari, traditori gli ufficiali e promette l'amnistia solo per i soldati

    20 luglio: nasce a Modena l'arciduca Ferdinando Carlo Vittorio d'Austria-Este

    21 settembre: viene emessa una notificazione sulla Carboneria:

    "In esecuzione dei Venerati Sovrani Comandi il Supremo Consiglio di Giustizia per avvertimento e norma di Chiunque deduce a pubblica notizia le Dichiarazioni e Disposizioni contenute nel Reale Decreto emanato nel dì 20 del corrente Mese del quì appresso tenore.

    I progressi della Società detta dei Carbonari in alcune parti d'Italia avendo già chiamata a se la vigilanza dei Governi per iscoprirne le mire, ed avendo le fatte inquisizioni manifestato che tale Unione ha per preciso suo scopo la sovversione e distruzione dei Governi, abbenchè tale scopo non venga ad ogni membro di essa palesato dai capi della medesima; perlocchè sono si già emanati negli Stati di Sua Maestà Imperiale Reale Apostolica le disposizioni più opportune ad impedire la dilatazione della predetta Società, ed a reprimerne le mire altrettanto ree, che pericolose: e volendo Noi pure in egual modo provvedere al mantenimento della tranquillità e dell'ordine pubblico dei Nostri Stati, Ordiniamo al Nostro Supremo Consiglio di Giusti zia di dedurre a pubblica notizia per avvertimento di Chiunque il suddetto scopo preciso a cui tende la Unione dei Carbonari, e promulgare nel medesimo tempo le ulteriori seguenti Nostre Disposizioni, affinché le medesime siano osservate ed eseguite.

    1. Chiunque avendo già cognizione dello scopo suddetto della Società dei Carbonari, si fosse ciò non ostante aggregato alla medesima, si è fatto reo del delitto di lesa Maestà in primo grado, contemplato dal §. 1. Tit. II., Lib. V. del vigente Codice di Leggi.

    2. Chiunque, conoscendo già il suddetto scopo, avrà avuto parte e cooperato in qualche modo ai progressi di questa Società, o avrà ommesso di denunziarne i Membri, si avrà per complice e reo del medesimo delitto, giusta i §§. 2. e 7. del medesimo Titolo.

    3. Dal giorno della pubblicazione del presente Decreto nessuno potrà addurre per iscusa di non avere avuta cognizione del preciso scopo della Unione dei Carbonari; e per conseguenza Chiunque si aggregherà alla medesima, o manterrà corrispondenza, o cooperazione con essa ed i suoi Membri, o tralascierà di denunziarli, sarà reo di lesa Maestà in primo grado, e soggiacerà alle pene comminate nel citato Titolo. Chi però sarà reo, soltanto di avere ommesso di denunziare i rei, quando non concorra in esso altra complicità, o cooperazione, sarà punito col solo carcere invita.

    4. Saranno rei del medesimo delitto, e soggiaceranno alle medesime pene, quelli che si aggregassero ad altra Associazione distinta con qualsivoglia altro nome, la quale avesse il medesimo scopo di quella dei Carbonari, e così pure Chi favorisse, e non denunziasse tali Associazioni, e i Membri delle medesime, conoscendone lo scopo.

    5. Le presenti Disposizioni e Dichiarazioni non derogano alle Leggi del Diritto comune, ritenute dal vigente Codice contro le Adunanze, e le Associazioni illecite. Verificandosi quindi il caso di tali. Adunanze, o di aggregazione di alcuno dei Nostri Sudditi ad Associazioni non approvate dal Governo, e massimamente se occulte e clandestine, Vogliamo che si proceda contro i trasgressori e complici alla rigorosa applicazione delle pene, alle quali, secondo le circostanze dei casi, si farà luogo a termine di ragione.

    6. Chi fosse aggregato alla suddetta Società dei Carbonari, o ad altra qualunque avente analogo scopo sotto qualsiasi altra denominazione, e mosso da pentimento ne scopra al Governo i Membri, gli Statuti, e gli attentati, mentre sono ancora occulti e se ne può impedire il danno, viene assicurato della sua impunità e del segreto della fatta denuncia.

    7. Contro i delitti contemplati dal presente Decreto si procederà sommariamente, e con la maggiore prontezza a tenore del §. 6. Tit. XIV., Lib. V. del vigente Codice; e contro la sentenza si darà soltanto il ricorso per Revisione al Supremo Consiglio di Giustizia, ommesso l'Appello, giusta il disposto nell'Articolo 10. del Nostro Decreto 25 Marzo 1816, e nell'Articolo 2. dell'altro Nostro Decreto 6 Dicembre 1819.

    Il ridetto Supremo Consiglio di Giustizia farà adunque seguire sollecitamente la stampa delle presenti Nostre Disposizioni, e Dichiarazioni, esponendo in calce delle medesime per maggiore intelligenza il disposto dai succitati paragrafi del vigente Codice; come pure ordinerà, che siano diramate e pubblicate in ogni Comune dei Nostri Stati, senza frapporre alcun ritardo.

    Modena 20 Settembre 1820.

    FRANCESCO.

    Il Segret. di Gabinetto PARISI."

    23 settembre: nel ducato di Modena viene soppressa la facoltà giuridica e suddivisa in quattro convitti separati, a causa del coinvolgimento dei membri della facoltà nei moti del 1821

    1 novembre: Giuseppe Pisani diviene direttore dell'Accademia delle Belle Arti di Modena, dopo le dimissioni di Giuseppe Maria Soli

    24 dicembre: viene firmato un trattato che porta alcune limitate modifiche ai confini tra i ducati di Modena e Parma

    1822

    muore a Modena il matematico Paolo Ruffini

    muore a Modena il poeta, saggista e oratore Don Giovanni Moreali

    il bibliofilo Antonio Genesio Maria Panizzi, legato alla carboneria, abbandona clandestinamente i territori estensi

    viene creato lo Stabilimento dei Pionieri Reali, per volere di Francesco IV

    Luigi Ponziani diviene delegato ministeriale presso l'Università, rimane in carica fino al 1845. Succede al delegato Paolo Ruffini

    viene scoperto nel Duomo un affresco della seconda metà del XV secolo

    muore a Modena lo scrittore Lodovico Antonio Vincenzi

    26-27 febbraio: durante la notte viene arrestato Correggio e trasportato a Modena il patriota e prete Giuseppe Andreoli

    5 aprile: nasce a Modena il commediografo Paolo Ferrari

    10 maggio: muore a Modena il matematico Paolo Ruffini

    15 maggio: viene ucciso a Modena, da ignoti, il capo della polizia Giulio Besini (il probabile responsabile è Antonio Morandi, un carbonaro)

    15 giugno: viene emesso un proclama sul Tribunale Statario Straordinario istituito per giudicare i carbonari e altri sovversivi

    "PROCLAMA.

    In esecuzione de' Venerati Ordini Sovrani abbassati al Supremo Consiglio con Reale Chirografo dato nel dì 14 corrente, il Supremo Consiglio di Giustizia deduce a pubblica notizia, che in virtù di Sovrano Decreto del giorno 14 Maggio p. p., e relativi Sovrani Chirografi rimane istituito un Tribunale Statario Straordinario, il quale è delegato a conoscere e giudicare sommariamente ed in unica istanza, e senza alcun ricorso, dei delitti di Lesa Maestà, o di aderenza alle Sette ed associazioni segrete, che sotto qualsiasi nome tendono allo scopo di sovvertir l'ordine dello stabilito e legittimo Governo; e ciò non solo quanto agl'imputati che sono attualmente detenuti, ma ancora quanto ai contumaci e profughi, ed a quelli tutti, che in appresso venissero d'ordine Sovrano rimessi al detto Tribunale ond'essere giudicati per gl'indicati titoli, intorno ai quali per Sovrana speciale Disposizione viene tolto qualunque privilegio di foro.

    Il suddetto Tribunale è composto di un Presidente, e due Giudici, non che di altro Giudice Processante, e di un Coadjutore, oltre un Procuratore Fiscale, e due Cancellieri, come appresso;

    Presidente - Il Consigliere Vincenzo Mignani, attual Presidente del Tribunale di Giustizia in Reggio.

    Giudici - L'Avvocato Jacopo Mattioli Professore d'Instituzioni Criminali, e Diritto patrio nel R. Convitto di Fanano.

    L'Avvocato Alfonso Toschi Causidico di Collegio in Modena.

    Procuratore Fiscale - L'Avvocato Felice Fieri attual Giudice nel Tribunale di Giustizia in Reggio.

    Giudice Processante - Il Dottore Giulio Vedriani attual Giusdicente in Finale.

    Coadjutore al Giudice Processante - Il Dottore Pietro Curti attuale Vicegerente in Formigine.

    Cancellieri in solido - Il Dottore e Notaro Giuseppe Verini, uno degli attuali Cancellieri nella Giusdicenza Criminale di Modena.

    Il Dottore e Notaro Domenico Giglioli attual Cancelliere nella Giusdicenza di Brescello.

    Il Tribunale risiederà nel Forte di Rubiera.

    Modena 15 Giugno 1822.

    IL SUPREMO CONSIGLIO DI GIUSTIZIA.

    Dott. G. B. CHIOSSI Cancell."

    11 settembre: a Rubiera termina il processo con la condanna di 47 imputati coinvolti nei moti del 1821. Tra questi vi è don Giuseppe Andreoli condannato a morte

    20 ottobre: muore a Modena l'architetto Giuseppe Maria Soli

    Editoria – Libri

    gennaio: a Modena viene fondato dal sacerdote Giuseppe Baraldi il giornale Memorie di Religione, di Morale, di Letteratura, cessa la pubblicazione nel 1855

    1823

    viene istituito il Convitto dei Cadetti del Regio Corpo dei Pionieri (la ex scuola napoleonica del Genio), sotto la guida di un colonnello

    allo Stabilimento dei Pionieri Reali viene aggregato il corpo dei Cadetti Matematici, promossa dall'arciduca Massimiliano, fratello di Francesco IV, e diretto dal tenente colonnello Alessandro Ferri

    10 giugno: vengono introdotte restrizioni all'abbattimento di alberi di rovere e querce

    23 luglio: nasce a Modena il politico Camillo Fontanelli

    12 agosto: viene firmato un trattato di libero commercio con l'Austria

    26 dicembre: nasce a Modena il pittore Geminiano Mundici

    30 dicembre: muore il vescovo di Modena Tribuzio Cortese

    Edifici – Costruzioni

    viene costruito il palazzo di Giuseppe Carandini in via dei Servi, su progetto dell'architetto di corte Giuseppe Soli

    1824

    don Severino Fabriani diviene direttore delle scuole per le bambine sorde

    nasce a Modena lo scultore Alessandro Cavazza

    13 febbraio: nasce a Modena la nobile Maria Beatrice d'Austria-Este, figlia del duca Francesco IV

    1 marzo: il duca Francesco IV emana dei provvedimenti contro le organizzazioni carbonare

    24 aprile: nasce a Modena il pittore Antonio Simonazzi

    12 luglio: Giuseppe Emilio Sommariva diviene vescovo di Modena, il 29 settembre entra in città

    Edifici – Costruzioni

    vengono realizzati i rosoni sui pilastri dello scalone di Palazzo Carandini a Modena

    1825

    nasce a Modena l'artista Ciro Bisi

    Edifici – Costruzioni

    Giuseppe Zoni ristruttura la cappella del palazzo Carandini

    1826

    15 gennaio: il duca Francesco IV, con un chirografo, concede il Torrione Est del suo seicentesco Palazzo Ducale come sede dell'Osservatorio astronomico

    20 maggio: viene emesso un decreto che concede ai membri e a coloro che non hanno denunciato le sette segrete se si consegnano alle autorità entro agosto

    estate: iniziano i lavori di costruzione dell'Osservatorio astronomico, diretti da Gusmano Soli, Ispettore delle Fabbriche Ducali, terminarono nell'agosto 1827

    22 dicembre: con un chirografo il duca assegna una somma annua per il funzionamento della scuola veterinaria

    1827

    nasce a Modena il musicologo Luigi Francesco Valdrighi

    viene soppresso il guazzatoio per lavare i cavalli sito presso il complesso di San Paolo

    le quattro scuole private di Veterinaria del ducato si fondono nell'unica scuola di Modena aggregata all'Università

    19 giugno: nasce a Modena lo storico Luigi Alberto Gandini

    1 luglio: muore a Modena il giurista ed economista Carlo Bosellini

    17 ottobre: si tiene la prima osservazione presso l'Osservatorio astronomico

    Arte – Cultura

    Geminiano Vincenzi inizia a dipingere la pala d'altare Estasi di S. Andrea Avellino per la chiesa di San Vincenzo, muore senza averla conclusa nel 1831 e viene portata a termine dall'allievo Luigi Manzini

    29 ottobre: al teatro di corte vengono rappresentate la Ginevra di Scozia di S. Mayr e l'Eduardo e Cristina, su musiche di G. Rossini

    1828

    si progetta di riunire il materiale archeologico sparso tra fondi pubblici e privati, affidando la direzione a una commissione composta da Carlo Malmussi, Cesare Galvani e Celestino Cavedoni

    nasce a Modena la soprano Virginia Boccabadati, vero nome Virginia Gazzuoli

    31 marzo: il duca Francesco IV d'Austria-Este emana il decreto istitutivo del Museo Lapidario Estense

    29 aprile: viene istituita in tutto il ducato un servizio di censura dei libri pubblicati affidato alla Sopravveglianza della Censura, istituita presso il Dipartimento Centrale d'Alta Polizia. Testo:

    FRANCESCO IV.

    Per la grazia di Dio

    Duca di Modena, Reggio, Mirandola ec., Arciduca d 'Austria, Principe Reale d'Ungheria, e di Boemia.

    Riconoscendo la ognor crescente necessità di misure più efficaci, che le attualmente vigenti, per preservare gli amati Nostri Sudditi dal morale contagio, che sempre più si dilata anche da remoti paesi col facile mezzo della Stampa, mentre nel tempo medesimo col diffondersi sempre più la capacità di leggere, cresce ogni dì il numero delle persone esposte a siffatti pericoli, e prive però d'istruzione sufficiente a discernerli e ad evitarne le perniciose conseguenze; Ci siamo determinati a prendere nuove misure per tutelare i Nostri amati Sudditi dall'anzidetto contagio morale in tal guisa, che a segni esterni immediatamente possano riconoscere quelle produzioni della Stampa dalle quali non abbiano a temere né per sé, né pe' loro figli seduzione alcuna, sicuri che non contengono cosa contraria alla Nostra Santa Religione, ai Principi, ed ai buoni costumi.

    Volendo pertanto che da queste misure non sia inceppata la circolazione di libri realmente utili, ed istruttivi, che anzi Vogliamo promossa a vantaggio della vera coltura, Ordiniamo quanto segue:

    1. Stabiliamo nei Nostri Stati un Corpo di Censori composto di egual numero di Ecclesiastici e di Secolari, che per ora limitiamo al N.º di

    6 Ecclesias. e 6 Secolari residenti in Modena.

    3 Ecclesias. e 3 Secolari residenti in Reggio.

    1 Ecclesias. e 1 Secolari residenti in Castelnovodi Garfagnana.

    1 Ecclesias. e 1 Secolari residenti in Lunigiana.

    1 Ecclesias. e 1 Secolari residenti in Mirandola.

    1 Ecclesias. e 1 Secolari residenti in Carpi.

    1 Ecclesias. e 1 Secolari residenti in Correggio.

    1 Ecclesias. e 1 Secolari residenti al Finale.

    Tutti Censori li Censori saranno da Noi nominati, ma li Censori Ecclesiastici lo saranno con intelligenza de'rispettivi Vescovi Diocesani.

    2. Affidiamo la Sorveglianza sulla Censura al Nostro Dipartimento d 'Alta Polizia attualmente dipendente dal Marchese Luigi Coccapani Imperiali Nostro Consigliere di Stato e Governatore della Nostra Città e Provincia di Modena, il quale in ciò che risguarda la Sopravveglianza della Censura, potrà delegare in sua vece, quando e come troverà opportuno per le altre sue occupazioni d 'Uffizio, il Consigliere Felice Fieri addetto al medesimo Dipartimento, presso cui sarà formata una separata Sezione, che si nominerà: Uffizio di Sopravveglianza della Censura.

    Dovranno tutti i Censori dipendere dal predetto Consigliere di Stato in tutto ciò che riguarda l'adempimento delle Discipline di Censura, e per di lui mezzo riceveranno le particolari istruzioni da seguirsi nell'esercizio delle loro funzioni, a tenore dell'apposito Regolamento.

    Dovranno pure essere sottoposti al detto Consigliere di Stato tutti i casi dubbj, o contenziosi in materia di Censura, ed egli dovrà o risolverli, o rimandarli ai Tribunali, quando giudichi l'affare di competenza dei medesimi, o farcene Rapporto.

    3. Dovendo ogni Censore essere mallevadore verso il Pubblico della sanità della dottrina contenuta nei libri da lui riveduti, presso a poco come lo è ogni Notaro esercente, della realtà e legalità delle Scritture e dei Rogiti che munisce del suo Tabellionato, Vogliamo che ogni Censore sia munito di uno Stampiglio o Bollo, colla di cui impressione si costituisce mallevadore del contenuto nel libro, e sgrava l'Autore, lo Stampatore ed il Proprietario del libro da ogni responsabilità sul suo contenuto stesso.

    Per assicurare al Pubblico il vantaggio di questa garanzia, ogni libro, cioè ogni volume riconosciuto dai Censori non contenere cosa alcuna contro la Religione, né contro i Principi, né contro i buoni costumi, dovrà essere manito tanto nella prima, quanto nell'ultima pagina di due Stampiglj o Bolli, cioè dello Stampiglio di un Censore Secolare, e dello Stampiglio di un Censore Ecclesiastico, coll'apposizione dei quali, ognuno di questi Censori avrà assunta sopra di sé la responsabilità sul contenuto del libro, che viene, per cosi dire, per mano loro presentato al Pubblico; e perciò il Censore Ecclesiastico assume questa responsabilità solo per quello che riguarda la Religione, ed il Censore Secolare solo per quello che riguarda i Principi ed i buoni costumi.

    Questa responsabilità non deve però intendersi tale, che equivalga ad una dichiarazione del Censore, che egli professi esattamente i principj contenuti nel libro da lui.

    Ammesso, ma solo equivale ad una dichiarazione, che egli lo considera tutto innocuo al benessere della Società; e potranno quindi i Censori ammettere un libro di cui riconoscano buona la generale tendenza, comunque forse contenga qualche proposizione azzardata, purché non sia apertamente falsa e nociva; e dovranno all'incontro escludere tal altro libro nel quale travedano una generale tendenza al male, od anche solo all'eccitare negli animi dei lettori la propensione al male, senza portar loro alcun altro. reale vantaggio, ancorché non vi si possano additare particolari proposizioni intrinsecamente condannabili.

    4. Ogni Censore, che giudica che un libro sia degno di essere ammesso per la parte che lo riguarda, vi appone il suo Stampiglio, e lo restituisce così segnato al Proprietario, dopo di aver notato il titolo del libro, e il tempo, e il luogo dell'Edizione in un Elenco dei libri da lui ammessi. Se poi giudica il libro degno di essere escluso, o per essere compreso nell'Indice dei libri proibiti dalla Santa Chiesa, o per contenere qualche cosa contraria alla Religione, ai Principi, ai buoni costumi, deve dichiararlo all'Esibitore, e ritenere il libro presso di sé per rimetterlo poi all'Uffizio di Sopravveglianza della Censura.

    5. Sarà libera ad ogni Possessore di un libro la scelta dei Censori ai quali vuole affidarne la revisione, ma sarà altresì libero ad ogni Censore l'accettare, o non accettare la revisione del libro.

    Qualora poi nessun Censore volesse accettare la revisione di un libro, potrà il Proprietario del medesimo ricorrere all'Uffizio di Sopravveglianza della Censura, dal quale saranno nominati i Censori, che dovranno rivederlo per obbligo d'Uffizio.

    6. I Proprietarj di libri non saranno obbligati a sottoporli alla Censura, che allorquando abbiano intenzione di metterli in circolazione, cioè estraerli dalla propria casa per vendita, donazione, cambio o in qualunque altro modo, o darli a leggere nella stessa casa propria; epperò dal primo giorno dell'anno 1829 in avanti chiunque nei Nostri

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