E-book286 pagine4 ore
Il SINDACATO nella Gestione dell’Impresa: Nel Centenario del Biennio Rosso 1919-1920 Un nuovo orizzonte per fermare l’arbitrio e tenere il passo alle multinazionali nel sistema globale
Valutazione: 0 su 5 stelle
()
Info su questo ebook
La questione del lavoro e la destrutturazione del tessuto produttivo del Paese richiede uno sforzo urgente per comprendere, riflettendo senza riserva alcuna, quale sia la missione sindacale in questo primo scorcio del terzo-millennio. Inevitabile, perciò, con il sapere della realtà che ci circonda, ripercorrere le tappe fondamentali della storia del movimento operaio, dagli albori del suo radicamento all’inizio ‘900 per arrivare ai nostri giorni.
Ciò serve per rigenerare il protagonismo del sindacalismo confederale moderno, pena la sua deriva marginale nei processi delle attività umane e dunque della sua estinzione di soggetto rappresentativo nel mondo del lavoro per come si presenta nelle sue inedite forme.
Il tema serve per attualizzare sia i contenuti del riscatto sociale indicati dal manifesto di Marx e Engels nel 1848 e sia per prendere atto dei principi basilari della dottrina sociale cristiana, codificati da Leone XIII con la pubblicazione della Rerum Novarum nel 1891.
Si tratta, infatti, di concretare la sintesi dei due pensieri nella realtà di questo scorcio del terzo millennio per cambiare il paradigma imposto dalla logica tecnocrate in materia di uso delle risorse e della produzione della ricchezza mediante la piena creatività della missione del lavoro umano.
La combinazione positiva dei postulati contenuti nei due documenti, chiave di lettura dei processi scaturiti dalla prima rivoluzione industriale dell’ottocento, serve per sconfiggere l’idea aberrante dell’iper-liberismo finanziario di questo XXI secolo che, imponendosi nella gestione odierna delle unità produttive e dei servizi in maniera impersonale, annulla il normale rapporto duale di relazioni industriali delle parti sociali, concretatosi in Europa e in Occidente dopo un secolo di conquiste sindacali sul versante della democrazia economica.
Tanto più che, con la globalizzazione dei mercati e la possibile delocalizzazione unilaterale delle unità produttive praticata dalle multinazionali e dalle aziende quotate in Borsa, la responsabilità sociale e comunitaria cui è tenuta a osservare costituzionalmente l’impresa è sottratta al confronto naturale e democratico con le varie articolazioni sociali e dello stesso Stato, impossibilitato a tal uopo di esercitare sino in fondo la sua sovranità.
La totale libertà di muoversi, consentita con la presunta natura sovranazionale alle multinazionali, produce effetti devastanti nel processo relazionale tra le parti storicamente chiamate a gestire e governare il naturale conflitto sociale.
Questa inedita forma dell’impresa, ossia dell’imprenditore chiamato a concretare e a esercitare professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi, svilisce il potere sovrano dello Stato e annulla il protagonismo creativo e partecipativo del soggetto politico fondamentale del lavoro, che storicamente è identificato con il Sindacato dei lavoratori.
Per queste ragioni, serve una rivisitazione dei processi sociali che hanno dato origine al sindacalismo confederale sul finire del XIX secolo e delle sue divisioni nel primo ventennio del ‘900.
Ciò serve per rigenerare il protagonismo del sindacalismo confederale moderno, pena la sua deriva marginale nei processi delle attività umane e dunque della sua estinzione di soggetto rappresentativo nel mondo del lavoro per come si presenta nelle sue inedite forme.
Il tema serve per attualizzare sia i contenuti del riscatto sociale indicati dal manifesto di Marx e Engels nel 1848 e sia per prendere atto dei principi basilari della dottrina sociale cristiana, codificati da Leone XIII con la pubblicazione della Rerum Novarum nel 1891.
Si tratta, infatti, di concretare la sintesi dei due pensieri nella realtà di questo scorcio del terzo millennio per cambiare il paradigma imposto dalla logica tecnocrate in materia di uso delle risorse e della produzione della ricchezza mediante la piena creatività della missione del lavoro umano.
La combinazione positiva dei postulati contenuti nei due documenti, chiave di lettura dei processi scaturiti dalla prima rivoluzione industriale dell’ottocento, serve per sconfiggere l’idea aberrante dell’iper-liberismo finanziario di questo XXI secolo che, imponendosi nella gestione odierna delle unità produttive e dei servizi in maniera impersonale, annulla il normale rapporto duale di relazioni industriali delle parti sociali, concretatosi in Europa e in Occidente dopo un secolo di conquiste sindacali sul versante della democrazia economica.
Tanto più che, con la globalizzazione dei mercati e la possibile delocalizzazione unilaterale delle unità produttive praticata dalle multinazionali e dalle aziende quotate in Borsa, la responsabilità sociale e comunitaria cui è tenuta a osservare costituzionalmente l’impresa è sottratta al confronto naturale e democratico con le varie articolazioni sociali e dello stesso Stato, impossibilitato a tal uopo di esercitare sino in fondo la sua sovranità.
La totale libertà di muoversi, consentita con la presunta natura sovranazionale alle multinazionali, produce effetti devastanti nel processo relazionale tra le parti storicamente chiamate a gestire e governare il naturale conflitto sociale.
Questa inedita forma dell’impresa, ossia dell’imprenditore chiamato a concretare e a esercitare professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni e servizi, svilisce il potere sovrano dello Stato e annulla il protagonismo creativo e partecipativo del soggetto politico fondamentale del lavoro, che storicamente è identificato con il Sindacato dei lavoratori.
Per queste ragioni, serve una rivisitazione dei processi sociali che hanno dato origine al sindacalismo confederale sul finire del XIX secolo e delle sue divisioni nel primo ventennio del ‘900.
Correlato a Il SINDACATO nella Gestione dell’Impresa
Ebook correlati
Sesso ed erotico - Amo il sesso: Storie erotiche - Solo per adulti Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniTablet: trasformazioni cognitive e socio-culturali Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLo scherzo che cambiò il mondo e mezzo secolo dopo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniStato Costituzionale: Sul nuovo costituzionalismo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUn ventennio perduto: 1994 2014 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVivere la passione senza rovinarsi troppo: Il primo manuale di anti-infortunistica per innamorati Valutazione: 5 su 5 stelle5/5Il capitale Valutazione: 3 su 5 stelle3/5Libertà indefinita Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniI Problemi della Democrazia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLo scherzo che cambiò il mondo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniRiflessioni su Karl Marx Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMarx e Gramsci: La formazione dell'individuo sociale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniArs politica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAlle origini della demagogia Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPIRATENPARTEI. La crisi dei partiti tradizionali e la sfida della democrazia diretta Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni7 Chiavi per un'imprenditoria di successo: Scopri i segreti e le strategie per ottenere risultati migliori sul percorso dell'imprenditoria Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniAgire in comune: Antropologia e politica nell’ultimo Marx Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLe opere che hanno cambiato il mondo Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDalla fabbrica alle bolle filtro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniVivere Amsterdam Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUna riforma sbagliata. Dodici motivi per dire NO al taglio dei parlamentari Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDemocrazia certificata Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa fallacia del maggioritario: O del perenne attrito tra la forza del potere e la ragione del diritto Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni#Populeconomy: L’economia per le persone e non per le élites finanziarie Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBadante in regola: Come avviare un business nel settore dell'assistenza agli anziani Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniManifesto sulle Biblioteche Pubbliche: Illustrato Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniDas Kapitalino Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniChe cos’è la Monarchia? Breve riflessione filosofica sui concetti di legge, Stato e costituzione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniControluce - Adorno e la critica del dominio sulla natura nella società attuale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni