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Un Amore per Lucille: I Vampiri di Londra, #3
Un Amore per Lucille: I Vampiri di Londra, #3
Un Amore per Lucille: I Vampiri di Londra, #3
Ebook134 pages1 hour

Un Amore per Lucille: I Vampiri di Londra, #3

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About this ebook

Posso considerare amico il nemico del mio nemico?

Lucille Amboise è da secoli Vigilante del Consiglio dei Vampiri, un ruolo che ha sempre preso sul serio. Quando un'indagine la porta a incrociare il cammino di un cacciatore umano alla ricerca dello stesso criminale, decide di unire le loro forze, almeno all'apparenza, per avere più possibilità di punire il vampiro ribelle. Non aveva previsto due cose, però. Il legame sempre più forte tra lei e l'umano e il rischio di perdere la vita o di restare con il cuore spezzato se lui dovesse scoprire la sua vera natura.

 

La famiglia di Valentino Conti vive ai margini della società degli umani da generazioni. Discende da una lunga stirpe di cacciatori, non di animali ma delle cosiddette Creature della Notte. La sua ultima indagine lo porta a Londra, dove è sorpreso di trovare una donna misteriosa sulle tracce dello stesso mostro omicida. Cominciano a collaborare, ma non riesce a trattenere la curiosità: chi è la sua nuova compagna e quali segreti nasconde?

 

Tutti i libri della serie "I Vampiri di Londra" sono degli standalone e possono essere letti nell'ordine che si preferisce. Comunque, se preferite cominciare dall'inizio, leggete Alexander: La Sposa di Sangue e Michael: L'Anima Gemella.

LanguageItaliano
PublishereXplicitTales
Release dateDec 14, 2020
ISBN9781393078197
Un Amore per Lucille: I Vampiri di Londra, #3
Author

Lorelei Moone

Lorelei Moone is an author of paranormal romance based in London. A lover of all things sweet and caffeinated, when she's not writing about sexy bear shifters and their strong-willed curvaceous love interests, Lorelei can be found baking cookies or cakes for her family.

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    Un Amore per Lucille - Lorelei Moone

    UN AMORE PER LUCILLE

    Lorelei Moone

    Traduzione di Erika Arcoleo.

    Revisione a cura di: Alice Arcoleo

    Posso considerare amico il nemico del mio nemico?

    Lucille Amboise è da secoli Vigilante del Consiglio dei Vampiri, un ruolo che ha sempre preso sul serio. Quando un’indagine la porta a incrociare il cammino di un cacciatore umano alla ricerca dello stesso criminale, decide di unire le loro forze, almeno all’apparenza, per avere più possibilità di punire il vampiro ribelle. Non aveva previsto due cose, però. Il legame sempre più forte tra lei e l’umano e il rischio di perdere la vita o di restare con il cuore spezzato se lui dovesse scoprire la sua vera natura.

    La famiglia di Valentino Conti vive ai margini della società degli umani da generazioni. Discende da una lunga stirpe di cacciatori, non di animali ma delle cosiddette Creature della Notte. La sua ultima indagine lo porta a Londra, dove è sorpreso di trovare una donna misteriosa sulle tracce dello stesso mostro omicida. Cominciano a collaborare, ma non riesce a trattenere la curiosità: chi è la sua nuova compagna e quali segreti nasconde?

    Tutti i libri della serie I Vampiri di Londra sono degli standalone e possono essere letti nell’ordine che si preferisce. Comunque, se preferite cominciare dall’inizio, leggete Alexander: La Sposa di Sangue e Michael: L'Anima Gemella.

    © 2020 Lorelei Moone

    Traduzione di Alice Arcoleo

    Published by eXplicitTales

    Progetto di copertina WriteHit.com

    Tutti i diritti riservati.

    Sommario

    UN AMORE PER LUCILLE

    L'Autrice

    Prologo

    Da quando Lucille aveva trascinato al cospetto del Consiglio il criminale di nome Marek, non vedeva l’ora che cominciasse il processo. Aveva tante domane e poche risposte. Era proprio la sua curiosità a renderla una grande investigatrice.

    Marek era un Mangiatore di Anime, quello era poco ma sicuro. Tuttavia, come aveva fatto a diventare tanto potente? Quanti anni aveva? Per quanto tempo aveva ucciso esseri umani senza comparire sul suo radar?

    Ovviamente, aveva dato inizio al suo regime di terrore a Londra soltanto un paio di settimane prima, quando un essere umano era stato trovato sul punto di morire per mano di uno dei suoi scagnozzi. Il vampiro Michael aveva trasformato la ragazza sfortunata e Lucille aveva collaborato con l’improbabile coppia per scovare Marek e i suoi sostenitori.

    Era stata una vittoria trionfante per lei e si era guadagnata i complimenti di Julius, il suo creatore e il capo del Consiglio.

    Quella sarebbe stata la sera del processo a Marek e ai suoi discepoli. Era stato accusato per la sua condotta spericolata che aveva rischiato di far uscire alla luce del sole la razza dei vampiri e anche di omicidio nei confronti di uno di loro. Julius avrebbe voluto aggiungere altre accuse ma aveva deciso di non farlo, come gli era stato consigliato da Lucille. Aveva commesso uno dei crimini più gravi e il Consiglio prendeva sul serio la sicurezza della loro specie. Inoltre, dissanguare esseri umani a caso e lasciare che la popolazione lo trovasse era stata la dimostrazione più spietata e palese di vampirismo che non si vedeva da più di un secolo. L’immagine di Marek agli occhi del Consiglio avrebbe potuto peggiorare soltanto se si fosse ripreso mentre beveva il sangue della sua vittima e lo avesse pubblicato online.

    Ecco perché Lucille non era interessata al risultato del processo. Il caso era chiaro e la punizione ovvia. Marek sarebbe stato condannato a morte e, dopo aver stabilito se i due sostenitori fossero dei complici o stessero soltanto seguendo gli ordini, lo stesso destino sarebbe toccato a loro. Lucille era più interessata a che tipo di giustificazione Marek avrebbe potuto dare durante il processo. A qualsiasi informazione che avrebbe potuto gettare luce sulle sue motivazioni e sulla sua storia.

    La vampira avrebbe mentito a se stessa se non avesse ammesso che il potere immenso di Marek non l’avesse intrigata e persino colpita. Era stato un avversario formidabile.

    Inoltre, c’era stato qualcosa nell’irruenza con cui Julius aveva cercato di punire Marek che aveva fatto scattare il suo istinto da investigatrice. C’era qualcosa di più nella loro relazione di quello che il Consiglio voleva far credere.

    «Sei pronta, figlia mia?» Julius la riportò alla realtà.

    «Sì, certamente.» Lucille sollevò lo sguardo e annuì al suo creatore.

    Il vampiro più potente al mondo, come Julius si definiva a volte. Da un punto di vista politico, era vero. Erano secoli che nessuno osava sfidare la sua posizione nel Consiglio. Tuttavia, Marek aveva dimostrato di possedere poteri più forti di quelli di Julius. Era per quello che odiava così tanto il Mangiatore di Anime?

    Rispose con un cenno del capo e le fece segno di avvicinarsi.

    «Presto sarà tutto finito e Marek non sarà più una minaccia per la nostra specie.»

    Lucille studiò il sorrisetto compiaciuto sul volto di Julius. Di sicuro nascondeva qualcosa.

    «Lo avevi già incontrato prima?» chiese.

    Julius la guardò e la sua espressione divenne subito seria. «Sappiamo dell’esistenza dei Mangiatori di Anime che vivono al di fuori del regime del Consiglio da secoli. Lo sai. Non si erano mai avvicinati a Londra, però.»

    Nessuno tanto potente lo aveva fatto. Tuttavia, Lucille aveva avuto a che fare con tantissimi assassini.

    Non aveva risposto alla sua domanda, ma la ragazza decise di non insistere. Per via del loro passato, Julius aveva un debole per lei, ma non sarebbe stato saggio sfruttare la loro relazione per ottenere delle risposte. Forse voleva soltanto ficcanasare. Che diritto aveva di sapere se Julius avesse già incontrato il Mangiatore di Anime oppure no?

    «Chiamerò gli anziani,» disse Lucille. «Non appena saranno tutti presenti, potremo iniziare.»

    Julius le sorrise e sfregò le mani. «Molto bene, figlia mia.»

    Lasciò la sala principale e chiamò gli altri sei membri del Consiglio. Anche se aveva già quattrocento anni, gli anziani – come suggeriva il loro nome – erano molto più grandi. Avevano almeno un millennio di anni a testa. Insieme rappresentavano gli angoli più remoti del mondo, sia antichi sia moderni. Mentre i sei vampiri potenti entravano nella sala, Lucille restò affascinata dai loro movimenti. Alcuni sembravano fluttuare in aria ma tutti quanti avevano una grazia e un’eleganza che la vampira non sarebbe stata in grado di replicare nemmeno se lo avesse voluto.

    I vampiri in grado di vivere per secoli e anche oltre miglioravano con il passare del tempo.

    Erano seduti sulle sei poltrone che erano state sistemate in un semicerchio attorno al trono di Julius. Nella sala c’erano altre sedie, per chiunque volesse assistere al processo. Il centro della stanza era vuoto perché era lì che si sarebbe fermato l’accusato.

    Lucille fece segno a Dominic e Cameron, le due guardie dietro la porta, di lasciar entrare il pubblico.

    Bisbigli e passi riecheggiarono nella sala enorme della cattedrale mentre almeno tre dozzine di vampiri prendevano posto. Quando Julius sollevò la mano destra, calò il silenzio.

    «Siamo qui riuniti per il processo di Marek il Mangiatore di anime e due membri della sua progenie, di cui ancora non si conosce il nome,» disse Julius con tono deciso.

    La folla cominciò a sussurrare di nuovo.

    «Allora è vero.»

    «Un Mangiatore di Anime!»

    «Non riesco a crederci!»

    Lucille alzò gli occhi al cielo. I vampiri che frequentavano i processi del Consiglio non erano la sua compagnia preferita. Tuttavia, non erano molte le persone che potevano vantare quell’onore.

    Julius si schiarì la gola e tutti fecero di nuovo silenzio. «Portate i prigionieri!»

    Lucille guardò le porte aprirsi e altre due guardie spingere una gabbia sorretta da ruote. Si fermarono al centro della sala, sotto il lampadario. La Volta d’Argento, come tutti la conoscevano, era utilizzata soltanto per i processi dei criminali più famosi e pericolosi. Ovviamente, Merek era imprevedibile. I suoi poteri erano più forti di tutti i presenti in quella stanza e, forse, persino di quelli di Julius.

    I due compagni di Merek erano ammanettati e seguivano la gabbia che rinchiudeva il loro creatore.

    Il pubblico non proferì parola mentre i tre accusati furono posizionati nello spazio vuoto tra i membri del Consiglio e la folla.

    Julius si schiarì di nuovo la gola e si alzò in piedi.

    «Marek. Sai perché ti trovi qui. Devi affrontare un processo per…»

    Marek scosse la testa. «Julius, per favore, rivolgiti a me con il mio nome completo.»

    Lucille corrugò la fronte. Dal modo in cui si parlavano, Julius e Marek sembravano conoscersi molto bene.

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