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AforiSmart. L'Amore e la Bellezza
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Ebook224 pages2 hours

AforiSmart. L'Amore e la Bellezza

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About this ebook

Perché leggere questo libro? Perché parla di amore e di bellezza, due aspetti straordinari della nostra vita, che sfuggono ancora alla nostra comprensione. È un viaggio nei secoli per descrivere le molteplici facce dell’amore: l’amore idilliaco, l’amore agape, l’amore per se stessi, quello malato, o violento o abusante, fino a toccare la teoria dell’amore perfetto; lo fa rapportandosi ai miti del mondo classico greco–romano, ma anche alla vita di personaggi rappresentativi e famosi, come Ernico VIII, Wallis Simpson, Modigliani e Picasso.

Attraverso le arti figurative, come la pittura, la scultura, il mosaico racconto quegli ideali di bellezza femminile che, dalle veneri voluminose e rotonde, amate dall’uomo primitivo, hanno attraversato e caratterizzato ogni secolo. Il libro si chiude raccontando la bellezza del terzo millennio, tra chirurgia estetica e botulino, suggerendo a ogni donna di “Non muovere mai l’anima senza il corpo, né il corpo senza l'anima…” come sosteneva Platone. Un libro rivolto a tutti per la sua immediatezza, con brani trasformati in pillole, da assumere appena si può, perché, leggere, accresce la nostra cultura, arricchisce le nostre conversazioni, giova all’intelletto e nutre l’anima.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateNov 16, 2020
ISBN9791220301558
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    AforiSmart. L'Amore e la Bellezza - Anna Maria Onelli

    Bibbia.

    Parte Prima

    L'AMORE

    L'AMORE

    Di amore si è parlato tanto, se ne discute da secoli, ne hanno trattato gli scrittori, i letterati, i pittori, gli scultori, ma sempre, in ogni storia, tutti ci poniamo la medesima domanda: Sarà vero amore? Io ricordo che, finanche sull'altare, nel momento del matrimonio, avevo paura di sbagliare.

    Raffaello Sanzio, Lo Sposalizio della Vergine, 1504, particolare, Pinacoteca di Brera, Milano

    Solo con il tempo, ho capito di aver preso la decisione più giusta di tutta la mia vita, perché l'amore passionale, quello speciale dell'innamoramento, che genera ormoni utilissimi al nostro benessere, deve sempre fare i conti con tante difficoltà e superare molte prove prima di trasformarsi in un amore saldo, durevole, quello che vince su tutto e fortifica la coppia.

    Mi piace ricordare la descrizione della psicoterapeuta, Francesca Enrica Poli,⁹ che così sintetizza le emozioni che ci dona l'amore:

    … Se siete stati attraversati da Amore, conoscete i lidi dell'estasi, e la gratitudine del rientro a casa quando rivedrete colui o colei che incarna per voi sulla terra le sembianze di Amore ...

    ___________________

    ⁹ Erica Francesca Poli, medico, psichiatra, psicoterapeuta, membro di società scientifiche internazionali. È autrice di numerosi libri, tra cui Anatomia della Coppia, Anima Edizioni, Milano, 2015, da cui è tratta la citazione.

    L'amore, questo sconosciuto (Il mito di Amore e Psiche)

    Lo scrittore latino Apuleio, nel II secolo d. C., raccontò nella sua opera, Le Metamorfosi,¹⁰ la leggenda di Amore e Psiche.

    Amore,¹¹ era figlio di Venere¹², dea della bellezza che, invidiosa del fascino e della grazia di una giovane chiamata Psiche, volle punirla, facendola innamorare dell'uomo più brutto della terra, in modo che tutti ridessero di lei. Per questo, Venere, mandò suo figlio Amore, a colpire Psiche con una delle sue infallibili frecce, ma lui, una volta giunto di fronte alla giovane, ne rimase incantato. Bastò un attimo di distrazione e Amore, con una freccia, colpì se stesso. Così fu lui a innamorarsi di Psiche ma, poiché era un dio, non avrebbe potuto amare una mortale, né avrebbe potuto rinunciare a lei, allora, di nascosto, la portò nel suo palazzo. La chiuse in una stanza dove, ogni notte, lui si recava per vivere con lei intensi momenti d'amore. Il dio non le aveva mai mostrato il suo aspetto, finché Psiche, curiosa di vedere l'amato, una notte mentre lui dormiva, accese una lanterna e l'avvicinò al suo volto. Ne stava ammirando la grande bellezza, quando una goccia d'olio cadde su Amore, che si alzò e scappò via.

    Venere, venuta a conoscenza dell'innamoramento del figlio, volle punire Psiche costringendola a sopportare difficili prove.

    Il fatto che la giovane, aiutata dagli dei, avesse superato tutte le difficoltà, fece infuriare ancor di più Venere, che le lanciò un'ultima sfida.

    William-Adolphe Bouguereau, Amore e Psiche, 1889, particolare, collezione privata

    Psiche avrebbe dovuto recarsi negli Inferi, per chiedere alla dea Proserpina di donarle un po' della sua bellezza. La ragazza affrontò anche questa prova e tutto sembrò andar bene, ma sulla strada del ritorno, lei, curiosa, aprì l'anfora che le aveva donato Proserpina.

    Dal vaso uscì una strana nuvola che fece addormentare Psiche, profondamente. Il dio Amore, follemente innamorato, riuscì comunque a risvegliarla e a portarla con sé sull'Olimpo dove, con il favore del dio Giove, lei poté bere dell'ambrosia,¹³ diventando anch'essa una dea. Da quest'amore così contrastato, nacque una bambina bellissima, cui fu dato il nome di Voluttà, un nome non casuale, poiché indica il piacere carnale che nasce dall'incontro dei desideri e dall'appagamento dei sensi. Il percorso che affrontarono Amore e Psiche può essere inteso come il cammino che ogni coppia deve compiere quando, dopo la prima fase dell'innamoramento in cui prevale la passione e la curiosità sessuale, occorre concepire che avverrà, al proprio interno, una trasformazione; ciò servirà a far sì che l'amore idealizzato diventi qualcosa di più profondo. La coppia che rimarrà insieme sarà quella in cui, entrambi i partner, avranno avuto una crescita personale parallela. Proprio come crebbero Psiche e Amore, che lavorarono ognuno seguendo una propria strada, pur rimanendo sempre coordinati verso il medesimo obiettivo: la costruzione di un futuro insieme. L'amore, dunque, non è solo ragione o passione, il vero amore è un percorso in cui le mete e le difficoltà vanno condivise, nella consapevolezza che la locuzione Amor vincit omnia - l'amore vince ogni prova - era valida ieri, nella mitologia latina, come oggi.

    ___________________

    ¹⁰ Le metamorfosi, è un romanzo, anche chiamato Asino d'oro, scritto da Lucio Apuleionel II secolo d.C. È l'unica testimonianza del romanzo antico, scritto in lingua latina. Da non confondere con le Metamorfosi composte da Ovidio nell'8 d.C.

    ¹¹ Il dio dell'amore fisico e del desiderio era chiamato dai Romani, Cupido. I Greci lo chiamavano Amore o Eros, e non facevano distinzione tra la passione d'amore e il nome del dio che la simboleggiava.

    ¹² Per i nomi delle divinità, consultare l'Appendice.

    ¹³ Nelle credenze mitologiche l'ambrosia era il cibo di cui si nutrivano gli dei omerici, perché aveva il potere di rendere immortale chiunque lo gustasse; alcuni lo ritenevano una bevanda, altri un unguento utile a risanare ferite e non far decomporre i cadaveri.

    L'amore è leggerezza e grazia (Canova)

    Lo scultore, Antonio Canova,¹⁴ volle rendere eterna la leggenda di Amore e Psiche e scolpì nel marmo il bacio del risveglio con cui, il dio Amore, ridestò l'amata Psiche, dal sonno infernale cui l'aveva condannata Proserpina. La grazia di quest'abbraccio mostra qualcosa di più della passione travolgente che si vive nell'innamoramento. Si nota l'essenza stessa dell'amore perché il desiderio di Amore e Psiche, che trapela dai gesti delicati ed espressivi di entrambi, si trasforma in una sensualità misurata che avvolge tutta la composizione. La passione sembra stemperata, addolcita in una tenerezza affettuosa. Lui, con le ali ancora spiegate, sembra appena giunto, a sorreggere delicatamente con una mano, la testa di Psiche che è ancora addormentata, mentre con l'altra sfiora delicatamente il suo seno.

    La leggerezza amorosa di questi gesti, rivela un desiderio di contemplazione più forte della passione travolgente, tipica dell'innamoramento. Il desiderio d'amore è innegabile. L'erotismo che trapela da quest'opera non ha età. Lo scrittore francese Gustave Flaubert,¹⁵ guardando la composizione, ne rimase talmente estasiato da baciare sotto l'ascella, le braccia slanciate di marmo di Psiche, per poi commentare:

    … Che io possa esser perdonato, da tanto tempo questo è stato il mio solo bacio sensuale, ed è stato qualcosa in più: ho baciato la bellezza stessa, ed era al genio che sacrificavo il mio ardente entusiasmo...

    Canova ci ha mostrato che esiste un erotismo diffuso e raffinato, spesso sconosciuto alla foga giovanile, perché non risiede in alcune parti specifiche del corpo, ma c'è. È un dono di cui ognuno di noi dovrebbe avere maggiore consapevolezza, perché può essere richiamato a ogni età. L'amore vero negli anni cambia, ma non scompare ed anche in tarda età, lasciata la foga giovanile, può comunque riaccendersi, con una sensualità tutta nuova, più dolce e misurata.

    In tempi più moderni, il sociologo Francesco Alberoni,¹⁶ descrisse, con molto successo, il passaggio dall'innamoramento all'amore. Per il sociologo, le persone s'innamorano quando sono pronte a cambiare, a iniziare una nuova vita, l'innamoramento nasce, dunque, da uno slancio verso il futuro e rappresenta lo stato nascente di un movimento composto da due persone. La struttura dello stato nascente non cambia, per cui la fenomenologia dell'innamoramento è la stessa, tanto nei giovani quanto negli adulti, nei maschi come nelle femmine, negli omosessuali come negli

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