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Mileva & Albert Einstein
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Mileva & Albert Einstein

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About this ebook

 «Perché mai? Insieme siamo una sola pietra! Basta e avanza il cognome di famiglia, anche io sono una Einstein». Fu questa la risposta di Mileva Marić Einstein a Conrad Habicht quando le chiese perchè non firmasse anche lei l'articolo  scritto insieme.  
Unica studentessa del corso di fisica al Politecnico di Zurigo, Mileva era una giovane donna intellettualmente forte e indipendente. Gli anni della loro unione furono quelli in cui Albert realizzò un lavoro grandioso, concretizzando nelle sue teorie un'immagine del mondo che avrebbe per sempre cambiato il corso della fisica, ma senza Mileva nulla probabilmente sarebbe accaduto. 
Mileva non lottò mai per i suoi diritti sul lavoro scientifico realizzato con Albert Einstein, né durante il loro matrimonio e né successivamente, quando divorziarono.  Il suo destino, i suoi sogni e la sua ambizione scientifica erano legati ad Albert e lei lavorò al suo fianco, alle stesse equazioni, contribuendo al suo uccesso, come fossero un'unica entità, nell'ombra del nome di Einstein.
Dord Krstić porta alla luce in questo libro quanto Mileva sia stata indispensabile per la formulazione delle teorie di Einstein, come i due lavorassero insieme seduti alla stessa scrivania calcolando, scrivendo e discutendo dei problemi della fisica. Krstić apre uno spiraglio sulla vita emotiva e scientifica di Albert  negli anni dei miracoli, e di Mileva, il cui talento e  meriti scientifici sono stati troppo a lungo dimenticati e offuscati.
L'edizione  italiana è arricchita dai links alle numerose lettere, documenti e lavori scientifici citati nel libro e contenuti nell'archivo digitale The Collected Papers of Albert Einstein.
LanguageItaliano
Publisherewords
Release dateNov 5, 2020
ISBN9788894277401
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    Book preview

    Mileva & Albert Einstein - Dord Krstić

    «Il mio desiderio è che la vita dei miei genitori sia presentata con obiettività. Spero che non sarà difficile per lei portare a termine questo compito»

    Hans Albert Einstein a Dord Krstić in una conversazione del 1971

    Questo libro è dedicato alla memoria di Hans Albert Einstein

    Prefazione all’edizione italiana

    L'eclisse di Sole del 29 maggio 1919 sarebbe durata 6 minuti e 51 secondi, una delle più lunghe del ventesimo secolo e, come scrisse Arthur Eddington, astronomo e direttore del Cambridge University Observatory, «un'opportunità molto favorevole per analizzare l'influenza dell'attrazione del Sole sulla traiettoria di un raggio di luce» e verificare, di conseguenza, la spettacolare predizione della teoria della relatività generale (1915) di Albert Einstein secondo la quale la traiettoria dei raggi di luce che passano vicini al sole deve essere deviata dall'azione del campo gravitazionale della stella.

    Nel marzo di quell'anno partirono dal Regno Unito due spedizioni, una diretta a Sobral (Brasile) sotto la guida di Charles Davidson e l'altra all'isola Principe (Guinea Spagnola), sotto la guida di Eddington. I risultati delle osservazioni vennero presentati il 6 novembre 1919 in una riunione congiunta della Royal Society e della Royal Astronomical Society. Nella sua relazione Franck Dyson, astronomo reale e direttore del Royal Grenwich Observatory, confermò: «Dopo un attento studio delle lastre sono pronto a dichiarare che esse confermano la previsione di Einstein. Il risultato ottenuto è ben preciso: la luce viene diffusa in accordo con la legge della gravitazione di Einstein». Veniva così sancito il successo di una delle più profonde conquiste del pensiero scientifico, la teoria della gravitazione di Einstein.

    All'indomani di quella riunione il Times di Londra annunciava: Revolution in Science/ New Theory of the Universe/ Newton Ideas Overthrown. Tre giorni dopo il New York Times intitolava Light All Askew in the Heavens/Men of Science More or Less agog over Results of Eclipse Observations/ Einstein Theory Triumphs. La fama fu immediata e dalla fine del 1919 il nome di Albert Einstein iniziò quotidianamente a comparire sui giornali di tutto il mondo: il mito di Einstein era nato.

    Dietro il mito, un'ombra. Gli anni fra il 1903 e il 1915 erano stati, dal punto di vista scientifico, i più produttivi della vita di Einstein: con la formulazione delle equazioni del campo gravitazionale la fisica classica aveva conosciuto il suo apice e così la produzione scientifica di Einstein. A condividere con lui quegli anni di intensa ricerca scientifica c'era Mileva Marić, la sua prima moglie. In questo libro Dord Krstić ricostruisce il loro rapporto sin dal primo incontro, avvenuto nel 1896 al Politecnico di Zurigo dove entrambi frequentavano il corso di fisica. Mileva era una giovane intellettualmente forte e indipendente, una delle prime donne a studiare fisica. Divennero presto inseparabili e trascorrevano ore a studiare insieme. Nel 1903 Mileva e Albert si sposarono ed ebbero tre figli (la prima, Lieserl, nacque prima del matrimonio e di lei si sono perse le tracce). I ricordi di quanti conobbero la coppia Einstein, raccolti da Krstić nel corso di cinquant'anni di ricerche, aprono uno spiraglio sulla loro unione riportando come i due lavorassero fianco a fianco alla sera, discutendo i problemi di fisica, calcolando e scrivendo. Il risultato del lavoro negli anni della loro unione, terminata nel 1914, è un numero consistente di scritti di ricerca e rassegne di caratttere tecnico che avrebbero per sempre cambiato il corso della fisica. La decisione di pubblicare il loro lavoro con il solo nome di Albert, pare, fu condivisa da entrambi e il talento di Mileva é rimasto a lungo nell'ombra.

    Come bene ricostruisce Krstić, fu solo dopo la pubblicazione nel 1987 de The Collected Papers of Albert Einstein che la loro unione e collaborazione scientifica iniziarono a essere discussi, dalle lettere emergevano nuove possibili prove del ruolo di Mileva nella formulazione delle teorie di Einstein.

    La portata del contributo di Mileva e i suoi meriti scientifici non sono ancora oggi stati completamente valutati: non uno dei manoscritti originali degli articoli inviati alla rivista Annalen der Physik è stato salvato, numerose lettere e documenti di Mileva mai ritrovati dopo la sua morte. Krstić sostiene che questo sia accaduto anche nel tentativo di preservare il mito di Einstein; gli stessi sforzi dell'autore di pubblicare negli anni Settanta i risultati delle sue prime ricerche sulla coppia Einstein conobbero una dura opposizione e non andarono a buon fine. Del lavoro di Mileva si sono salvate solo otto pagine, scritte di suo pugno, degli appunti delle lezioni di Albert di meccanica analitica (la prima pagina è pubblicata in questo libro per la prima volta), e la replica a Max Planck del 1910. Entrambi i documenti sono custoditi negli Albert Einstein Archives a Gerusalemme.

    È certo che oggi il lavoro di Mileva Marić debba essere trattato con giustizia ed è probabilmente lo stesso Einstein a offrire la chiave di lettura per comprenderne il ruolo quando, in una lettera del 27 marzo 1901, le scrisse: «Quanto sarò felice e orgoglioso quando noi due porteremo il nostro lavoro sul moto relativo a una conclusione vittoriosa».

    L'edizione digitale italiana del libro Mileva&Albert Einstein, Their Love and Scientific Collaboration di Dord Krstić si arrichisce con i links alle numerose lettere e ai lavori scientifici citati dall'autore e contenuti nell'archivio digitale The Collected papers of Albert Einstein, per i quali ringraziamo la Princeton University Press, che il lettore potrà consultare immergendosi ulteriormente negli anni e nelle vicende ricostruite, con il suo stile cristallino, da Krstić.

    l'editore

    Prefazione

    Sono nato nel 1936 nella città di Novi Sad [1] , nella provincia della Voivodina, in Serbia. Subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale, iniziai a fare visita saltuariamente alla famiglia di Djoka [2] e Sidonija (Sada) Gajin [3] . I Gajin erano stati padrino e madrina, o sponsor [4] , di Mileva Einstein, il cui cognome da nubile era Marić [5] . In quel periodo i Gajin vivevano nella casa della famiglia Marić al numero 20 di Kisačka, a Novi Sad. Nel 1907 il padre di Mileva, Miloš Marić [6] , l'aveva costruita sulla stessa identica area di una più vecchia casa di famiglia. Ancora oggi la casa dei Marić a Novi Sad è chiamata, in modo informale, la casa di Einstein.

    La famiglia Gajin condivise con me alcuni documenti molto interessanti, che riguardavano le vite di Mileva e Albert Einstein [7] . Oltre alle lettere e alle fotografie, i Gajin conservavano ricordi personali della famiglia Marić. Avevano anche vividi ricordi della famiglia di Mileva e Albert Einstein. Col tempo, fui sempre più affascinato dalle vite di questo fisico di fama mondiale e della sua prima moglie.

    Il mio interesse si intensificò durante gli anni del liceo e con i miei studi di fisica tecnica all'Università di Lubiana. Iniziai le mie ricerche sulle vite di Mileva e Albert incontrando le persone che erano in qualche modo a loro collegate, cercando tra i numerosi archivi, rintracciando documenti originali, collezionando oggetti personalmente appartenuti alla coppia e raccogliendo i ricordi di chi aveva vissuto in quegli anni. Nel 1962 tenni una lezione dal titolo L'amore e la collaborazione scientifica fra Mileva e Albert Einstein a un gruppo selezionato di accademici a Lubiana. Ho scelto questo titolo anche per il mio libro. Durante gli anni Settanta continuai le mie ricerche, a quel tempo non si conosceva molto di Mileva e della sua importanza nella vita e nel lavoro di Albert [8] .

    Con gli anni, fui in grado di mettere insieme la storia della loro unione nella vita e nel lavoro. Diventò sempre più chiaro che molti biografi, sotto l'influenza del mito di Einstein, avevano manifestato dei pregiudizi nel documentare a pieno l'importanza di Mileva nella vita di Albert. In molte lunghe biografie che riferiscono del tempo in cui Mileva e Albert vissero e lavorarono insieme, emerge ancora oggi una lacuna di informazioni, nonostante The Collected Papers of Albert Einstein documentino quel periodo. Per questa ragione, ogni nuova scoperta riguardante quegli anni è di grande valore. Questo libro pone la sua enfasi proprio su quegli anni monumentali.

    Nel luglio 1971, Hans Albert Einstein [9] , figlio maggiore di Mileva e Albert, detto Bujo, venne a farmi visita all'Istituto di Fisica Jozef Stefan a Lubiana, Slovenia, e successivamente nella mia casa a Kranj. In quel periodo, era uno stimato professore di ingegneria idraulica all'Università della California, Berkley. Hans Albert mi parlò con grande dettaglio di sua madre Mileva, affettuosamente detta Mitza o, in serbo, Mica. Mi raccontò che sua madre era stata prima amica di Albert, poi innamorata, amante, compagna di studi e sua collaboratrice durante gli anni di studio a Zurigo. Mi disse che questa collaborazione scientifica era proseguita durante il loro matrimonio e che ricordava di aver visto i suoi genitori lavorare insieme, allo stesso tavolo, alla sera. Hans Albert condivise con me i suoi ricordi e rispose con gentilezza alle mie domande. Guardò con grande attenzione tutto il materiale che avevo collezionato sui suoi genitori e suo fratello più giovane, Eduard [10] .Gli piacquero particolarmente le fotografie. Alcune di queste le vedeva per la prima volta perché molti degli oggetti appartenuti a Mileva erano andati perduti dopo la sua morte avvenuta a Zurigo, nel 1948. Raccontai a Hans Albert alcuni particolari che avevo scoperto della vita della sua famiglia. Ebbe piacere soprattutto nell'ascoltare i racconti sul periodo della sua giovinezza. Parve contento quando gli dissi che pensavo che sua madre fosse stata una delle prime donne al mondo a occuparsi di fisica teorica e che ebbe una grande importanza nella creazione delle teorie di suo padre. Si interessò molto alla macchina fotografica della famiglia Einstein, faceva parte della mia collezione di cimeli. La riconobbe e la esaminò attentamente. Durante il nostro incontro parlammo dei momenti molto difficili vissuti da Mileva durante la Prima guerra mondiale. Avevano fatto ritorno a Zurigo da Berlino senza Albert. Mileva fu costretta a prendere in prestito del denaro dagli amici per poter sopravvivere. Quando parlai di questo, vidi gli occhi di Hans Albert colmi di lacrime. Per rispetto, cambiai argomento, e gli chiesi qualcosa di meno personale, riguardo alle possibilità della ripresa ecologica del lago slovacco Bled, un tema molto discusso in quei giorni. Non dimenticherò mai Hans Albert Einstein, un vero gentiluomo generoso.

    Dord Krstić e Hans Albert Einstein all’Istituto di Fisica J.Stefan di Lubiana nel luglio 1971. Foto di Marjan Smerke

    Durante il nostro incontro nel 1971, Hans Albert mi fece due importanti richieste. Per prima cosa, espresse il desiderio che nel 1975, anno del centesimo anniversario della nascita di sua madre, nella casa della famiglia Marić in Kisačka 20 a Novi Sad, fosse posta una lapide, o che venisse aperta una stanza della memoria. Mi disse che stava programmando il suo ritorno per quell' occasione. Come richiesto, nel 1975 fu posta una lapide fuori dalla casa della famiglia Marić, ma la morte prematura di Hans Albert non gli consentì di essere presente, così come aveva pianificato. Ricordo l'ultima volta che vidi Hans Albert, mentre ci salutavamo. Stava entrando in macchina per sedersi a fianco di sua moglie, Elizabeth Roboz Einstein [11] . Mi sembrò in un eccellente stato di salute, vivace, pieno di energia e ottimismo. Fu solo due anni dopo, il 26 luglio 1973, che Hans Albert morì di una morte rapida e improvvisa. Era nel pieno del suo lavoro al Woods Hole Oceanographic Institute a Woods Hole, nel Massachusset, Usa, e stava partecipando a un programma di visiting scholars. Il centesimo anniversario della nascita di sua madre fu celebrato con decoro a Novi Sad e, in quella occasione, scrissi un lungo articolo (Krstić, 1976). Ancora oggi, la lapide che Hans Albert aveva così desiderato per sua madre si trova nella casa di famiglia. Fra le altre, sono incise le seguenti parole: Nel 1905 e 1907, in questa casa soggiornarono Albert Einstein, creatore della teoria della relatività, e la sua collaboratrice scientifica, sua moglie Mileva (Albert e Mileva soggiornarono ancora insieme in quella casa nel 1913, ma solo per un breve periodo). Non riuscii però a soddisfare la seconda richiesta e questo continuò a preoccuparmi. Tre anni dopo la visita di Hans Albert, e subito dopo il primo anniversario della sua morte, scrissi (Kristić, 1974b):

    Non riesco a liberarmi dal ricordo del costante incoraggiamento di Hans Albert affinchè io scrivessi dei suoi genitori. Aveva esaminato attentamente il mio materiale ed era venuto a conoscenza dei particolari della mia interpretazione. Era d'accordo che, sulla base delle recenti scoperte, fosse essenziale una descrizione di sua madre, ed espresse la necessità che si scrivesse del suo valore. 'Il mio desiderio è che la vita dei miei genitori sia descritta in modo oggettivo. Spero che non sarà difficile per lei portare a termine questo compito', mi disse.

    Queste parole, pronunciate dal riservato e taciturno Hans Albert, che con il suo aspetto gentile ricordava sia sua madre che suo padre, riecheggiarono negli anni. Più di trent'anni dopo, conservavano ancora un significato speciale e mi imponevano un obbligo. La verità è che nel 1974 avevo già cercato di presentare alcune nuove scoperte sulla vita e il lavoro di Mileva e Albert in un breve articolo non pubblicato, scritto in inglese (Krstić, 1974a). Nonostante avessi il sostegno della vedova di Hans Albert, la Dr Elizabeth Einstein Roboz, non ci riuscii. I miei tentativi furono censurati dai curatori del lascito di Einstein di quel periodo, i quali adamantinamente si sforzarono di conservare il mito di Albert idealizzato, ma quantomeno distorto, sia come uomo che come scienziato. Nel 1991, la Dr Elizabeth Einstein incluse nell'appendice del suo libro un capitolo breve, e non completamente aggiornato, che traeva origine da un mio precedente articolo non pubblicato (Krstić, 1991). Nel 1987 venne pubblicato il primo volume de The Collected Papers of Albert Einstein [12] . Da allora le circostanze sono cambiate. Ho collezionato nuovi materiali e informazioni. Ho allora deciso che avrei soddisfatto l'ultima richiesta di Hans Albert, e con grande piacere, avrei presentato le mie scoperte in cinquant'anni di ricerche sul rapporto d'amore e di collaborazione scientifica fra Mileva e Albert Einstein.

    Nel corso della passata metà del secolo, ho collaborato con molti ricercatori nel mondo. Ne ho aiutato alcuni non soltanto con dei consigli, ma consegnando loro anche una parte del materiale che avevo collezionato. Ciò nonostante, molto materiale interessante rimaneva ancora inanalizzato, in particolare le visite della famiglia Einstein nella Voivodina e le nuove informazioni sulla vita del fratello di Mileva, il medico e professore Dr Miloš Marić Jr [13] . Inoltre, avevo alcune lettere scritte da Mileva, suo fratello e i suoi genitori mai pubblicate e che volevo rendere note. Nel libro sono anche incluse molte dichiarazioni di persone che vissero in quegli anni e che mi furono personalmente riferite. Alcune fotografie, il certificato di matrimonio di Mileva e Albert e la copia nella grafia di Mileva del suo lavoro scientifico sono pubblicati per la prima volta in questo libro. Sulla base della documentazione che ho scoperto, che non era nota agli editori dei The Collected Papers of Albert Einstein, è stato possibile anche correggere alcuni errori minori in essi contenuti.

    Il mio libro non è una biografia romantica di Mileva e Albert. Questo è un libro che si basa sulle prove dei documenti, la numerosa corrispondenza, i ricordi di prima mano di chi visse con loro e, certamente, sulla letteratura che esamina la loro relazione e il loro lavoro. L'enfasi principale è posta sugli anni in cui condivisero sia l'amore che il lavoro scientifico. Fino a oggi, questo periodo non era mai stato esplorato così a fondo. Questo libro presenta le prove che la loro collaborazione scientifica si intensificò durante i primi dieci anni del loro matrimonio. Sono descritti in dettaglio anche gli anni che li precedettero, soprattutto perché l'autore è stato un pioniere delle ricerche sulla formazione di Mileva. Gli anni che seguirono al divorzio della coppia nel 1919 sono discussi qui solo in modo marginale; Albert divenne presto molto famoso e su questo esiste una letteratura molto ampia.

    In questo libro, le mie opinioni personali sono evidenti e devono essere distinte dal resto del testo documentato. L'intera corrispondenza, in particolare le lettere fra Mileva e Albert, i ricordi personali e le dichiarazioni, sono pubblicate e interpretate alla lettera. Questo è di grande importanza quando le frasi si riferiscono al plurale con l'enfasi sul lavoro realizzato insieme. Se, per esempio, Albert scrisse in una lettera il nostro articolo, questo è accolto come un dato di fatto: l'articolo non è solo di Mileva o di Albert, ma di entrambi, il risultato della loro collaborazione.

    Le vite di Mileva e Albert sono affascinanti e allo stesso tempo istruttive. È mio desiderio presentarle in modo avvincente e piacevole alla lettura. Allo scopo di mantenere il più alto livello di documentazione, molte osservazioni e commenti sono stati aggiunti nelle note.

    Durante le mie ricerche ho trovato nuove informazioni sul fratello di Mileva, il Dr Miloš Marić Jr, che fu prima un medico e, successivamente, professore universitario di istologia nell'Unione Sovietica. Una sua breve biografia è stata aggiunta nell'appendice A del libro. Nell'appendice B c'è una lista degli articoli di Einstein probabilmente scritti in collaborazione con Mileva. Nel dicembre 2002 chiesi al Dr Stanislav Juznič, storico della fisica, di contribuire con un paragrafo sulla risposta scritta a Planck nella grafia di Mileva Einstein. Il materiale che il Dr Juznić mi inviò è stato pubblicato nella sua interezza nell'appendice C.

    La maggior parte della corrispondenza citata è tradotta dal tedesco in inglese, con l'eccezione di alcune brevi frasi che sono lasciate nella lingua originale. Alcune parti importanti tradotte nel testo sono anche riportate nella lingua originale nelle note. Questo libro non è una traduzione letterale del libro che porta lo stesso titolo e che fu pubblicato in Slovenia nel 2002 da Didakta, Radvlijica, Slovenia (ISNB 961-6463-04-7). Sono state aggiunte nuove informazioni, corretti alcuni errori minori e il testo adattato ai lettori di lingua inglese. La prima traduzione dallo slovacco all'inglese, in forma di bozza, l'ho personalmente scritta. L'attuale traduzione è stata scritta da Linda Shayne.

    Durante il lungo periodo di ricerche, persone e istituzioni mi hanno aiutato in modi diversi. Tutti sono citati alla fine del libro. Sono grato in modo particolare a Borut Gogala, fisico, al Dr Stanislav Juznič, storico della fisica, al Professor Dr Darko Kapor, fisico teorico, all'assistente Professore Dr Janez Mayer, psicologo clinico, e al Professor Marilyn L. Ogilvie, ben noto storico della scienza, per aver letto il manoscritto e per i suoi utili consigli. Vale la pena ricordare che l'estesa biografia di Marie Curie scritta dal Prof. Ogilvie (Ogilvie, 2004) è stata pubblicata recentemente. Sono anche grato a Linda Shayne, che con grande attenzione e sensibilità, ha corretto il mio inglese consentendo comunque alla mia voce di farsi sentire. Linda Shayne è una sceneggiatrice e regista e presto girerà un film basato sulle lettere della famiglia di Albert Einstein, autorizzato dalla Einstein Family Correspondence Trust. Sono anche grato ai miei editori per i loro sforzi e l'attenzione posti nella preparazione questo libro.

    agosto 2004

    L'autore

    [1] Novi Sad è il centro amministrativo della provincia di Voivodina, Serbia. [2] Djoka Gajin (23 settembre, 1883, Kać, Voivodina - 21 novembre, 1948, Novi Sad). [3] Sidonija Gajin, cognome da nubile Rakić, (1881, Ćenej, Voivodina - 20 maggio, 1973, Novi Sad). [4] Un tempo, il termine patrocinio era usato nella Voivodina per riferirsi a una relazione spirituale molto importante fra due famiglie, ereditata da ogni nuova generazione e rispettata più della stessa consaguineità. [5] Mileva Einstein (19 dicembre, 1875, Titel, Voivodina - 4 agosto, 1948, Zurigo). [6] Miloš Marić (20 dicembre,1846, Kać - 24 febbraio, 1922, Novi Sad). [7] Albert Einstein (14 marzo, 1879, Ulm, Germania - 18 aprile, 1955, Princeton).

    [8] Il Dr A.Pais nella sua estesa biografia di Albert del 1982 (Pais, p.476) scrisse con onestà che, nonostante i suoi sforzi di comprendere pienamente e svelare Mileva, la sua immagine era rimasta piuttosto vaga.

    [9] Hans Albert Einstein (14 maggio, 1904, Berna - 26 luglio, 1973, Woods Hole, Mass.). [10] Eduard Einstein (28 luglio, 1910, Zurigo - 25 ottobre, 1965, Zurigo). [11] Elizabeth Roboz Einstein (1902-1993) [12] La denotazione (Collected-1,1987) si riferisce al primo volume dei The Collected Papers of Albert Einstein, Volume 1. Gli editori avevano previsto un totale di circa 35 volumi. [13] Dr Miloš Marić Jr (1885, Ruma, Voivodina - 1944, Saratov, Russia).

    In cerca della verità

    Mileva Marić, meglio nota come Mileva Einstein, prima moglie e collaboratrice del grande fisico teorico Albert Einstein, naque a Titel il 19 dicembre del 1875. Titel è

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