LA SCARPA SENZA IMPRONTA
CERCAVANO NEMATODI, quei minuscoli vermi che fanno circolare i nutrienti attraverso il suolo. Hanno affondato le mani nella paglia dell’erba rossa su una collina soleggiata nell’Isola del Sud della Nuova Zelanda, girando intorno e sbirciando che cosa succedeva sottoterra. A un estraneo sarebbe sembrato tutto molto sporco: era terra marrone, secca e friabile. Ma ai quattro dipendenti di Allbirds, la startup di calzature nata sei anni fa a San Francisco, famosa per le sue sneakers di lana pelosa, è sembrata una opportunità: era la prova - vivente e sostenibile - che i materiali di cui sono fatte le scarpe Allbirds non danneggiano il pianeta. Oltre 6mila pecore merino dal naso rosa, infatti, vagano per i 2.500 acri che costituiscono Glenaan Station, una fattoria secolare a due ore a nord di Christchurch, in Nuova Zelanda. Nel corso della loro normale vita da pecore, questi animali immettono metano nell’atmosfera, intrappolando il calore del pianeta.
Allbirds segue in tutto e per tutto la filosofia aziendale del ‘purpose’
Grazie a quei piccoli vermi, il terreno di questo ranch agli antipodi aspira anidride
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