La Glottodidattica Ludica Nella Didattica Dell'italiano L2
Di Carmen Leone
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La Glottodidattica Ludica Nella Didattica Dell'italiano L2 - Carmen Leone
(2010).
INSERIMENTO E INTEGRAZIONE DELL’ALUNNO STRANIERO IN CLASSE
La presenza di bambini e adolescenti con origini etniche e culturali diverse è fenomeno non più episodico ma ormai strutturale. La realtà delle classi risulta così marcatamente segnata dalla compresenza di studenti di differente provenienza e nazionalità, il che trasforma le sfide di una didattica della Lingua vòlta a inclusione e interculturalità. Oltretutto si hanno studenti neo-arrivati con cittadinanza non italiana, studenti in Italia da diversi anni e discendenti di seconda generazione. La Scuola non può limitarsi a rilevare le differenze, ma ha anche l’obbligo precipuo di sostenere attivamente la loro integrazione. Essa va intesa come un processo bidirezionale, che prevede diritti e doveri tanto per gli immigrati quanto per la Società che li accoglie. La Scuola infatti è un luogo centrale per la costruzione e condivisione di regole comuni; insieme, può trasmettere le conoscenze storiche, sociali, giuridiche ed economiche che sono saperi indispensabili nella formazione di una nuova cittadinanza.
Proviamo a pensare agli studenti che entrano nelle nostre classi e che si trovano in un Paese culturalmente lontano dalla loro esperienza esistenziale. La nuova Lingua assume per loro un ruolo vitale come veicolo di conferma umana, di rassicurazione e di sopravvivenza emotiva. Nel primo periodo dovranno acquisire gli strumenti linguistici che possano permettere loro di partecipare ad attività comuni alla classe e sviluppare l’Italiano utile alla scolarizzazione e alla socializzazione in generale. È possibile utilizzare in modo integrato il metodo diretto, l’approccio naturale e il TPR, adattandoli alla realtà scolastica e individuale degli alunni stranieri. Nel primo caso l’insegnante usa in classe esclusivamente la L2, spingendo gli alunni a scoprire regole e strutture della Lingua e correggendo gli errori in modo sistematico. Nel secondo la classe è considerata àmbito di acquisizione spontanea e fornisce dunque stimoli e situazioni reali; il docente si avvale solo della L2, non corregge gli errori e aiuta i discenti a eseguire compiti e risolvere problemi attraverso il nuovo codice linguistico. Il Total physical response consta, infine, dell’apprendimento della L2 attraverso una esecuzione di comandi: si impara facendo, cioè sostituendo