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Libera in Prigione
Descrizione
Un giorno decide di seguire quella vocina interiore e, incompresa da tutti, si mette in cammino, alla ricerca della “verità”.
Scopre così, attraverso innumerevoli rivelazioni, il segreto.
Trova quella porta che, una volta aperta, le mostrerà tutte le risposte attese da sempre.
Luciana Pomposo
È una donna che ascolta, non ama parlare di sé.
Per quanto grande possa essere la paura di mettersi in gioco, per quanto forte la resistenza al cambiamento, decide di sciogliere le catene che la inchiodano a un vita limitata.
Comincia a scrivere. Ora ascolta la sua voce interiore, non vive più secondo i vecchi schemi. Ora vive il dono della rivelazione.
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Anteprima del libro
Libera in Prigione - Luciana Pomposo
trattenerlo!
COME SI PUÒ VIVERE IN PRIGIONE?
CAPITOLO 1
È possibile.
Ciao mi chiamo Benedetta, sono una donna solare, amo la vita semplice e sono grata all’esistenza.
Da ragazza desideravo incontrare un uomo per poter condividere con lui il mio percorso in tutta la sua pienezza.
Sognavo l’amore totale, come dono reciproco, desideravo condividere con lui gioie e dolori, poter gustare insieme la bellezza della vita, il lavoro, i figli, la casa, gli amici, la fede.
Desideravo donarmi ad un uomo che mi avrebbe accolta con gentilezza, delicatezza, con attenzione, con amore puro.
Un sogno impossibile? Non chiedevo la Luna, desideravo con semplicità e verità vivere lo scopo della mia vita, amare.
Sognavo ad occhi aperti il mio uomo ideale ogni giorno, il principe azzurro, il desiderio spesso mi oltrepassava talmente ne era vivida l’immagine.
Da ragazza ero fragile, debole, mia madre mi ha legato le ali dalla nascita, dal concepimento.
A causa della sua educazione rigida, non sono stata capace di gestire il mio essere donna e madre, purtroppo, i figli pagano sempre le conseguenze degli errori dei loro genitori in quanto privati anch’essi della libertà di espressione, di agire e di decidere.
In pratica sono stata educata con severità e senza Amore
.
Le regole da rispettare sono state tante, i sensi di colpa, le frustrazioni, le litigate, tutto era centrato su come dovevo comportarmi, per non far parlare la gente.
La mamma mi diceva sempre: Devi essere rispettosa Benedetta! Non controbattere mai! Fai la brava! Devi fare così, devi fare colà, altrimenti botte
.
Come se non bastasse: Non fidarti mai degli uomini!
.
Un vero e proprio lavaggio del cervello. Purtroppo la sua rigidità è stata davvero eccessiva, tutto eseguito secondo un suo schema ben preciso.
Come se ciò non bastasse, la sua paura della vita era diventata anche la mia.
La paura di non arrivare a fine mese, la paura dei