Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

La moglie segreta: Harmony Bianca
La moglie segreta: Harmony Bianca
La moglie segreta: Harmony Bianca
Ebook156 pages1 hour

La moglie segreta: Harmony Bianca

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Il loro è stato un matrimonio di convenienza, nato da una serie di circostanze straordinarie, ma Thea non ha mai dimenticato quanto straordinaria fosse stata la notte di nozze passata tra le braccia di Ben Abrams. All'alba il loro matrimonio era già finito e suo marito se ne era andato, lasciandole l'anima devastata e il cuore a pezzi.



Dopo cinque anni Ben è tornato ed è ferito. Adesso tocca a Thea, che nel frattempo è diventata un medico competente e affermato, prendersi cura di lui e rimetterlo in sesto; forse questa potrebbe essere la sua unica chance di gettarsi il passato alle spalle una volta per tutte. Ma stargli vicino non è facile e le emozioni prendono presto il sopravvento, portandola a sperare che, almeno questa volta, fra il dovere e l'amore, Ben scelga lei!
LanguageItaliano
Release dateJun 20, 2017
ISBN9788858966662
La moglie segreta: Harmony Bianca

Read more from Charlotte Hawkes

Related to La moglie segreta

Related ebooks

Romance For You

View More

Related articles

Reviews for La moglie segreta

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    La moglie segreta - Charlotte Hawkes

    successivo.

    1

    Una sorta di gelido torpore si era impossessato del corpo di Alethea Thea Abrams dal momento in cui aveva ricevuto quella chiamata. Il percorso in auto fino all'ospedale era un ricordo sfocato, ma in qualche modo doveva averlo fatto. E adesso sentiva freddo alle gambe, che le tremavano tanto che fu costretta a fermarsi e appoggiarsi allo stipite della porta per riacquistare forza. Si trovava nel reparto dell'ala militare e guardava fisso nella stanza accanto, dove Ben Abrams, suo marito, giaceva, addormentato, nel letto.

    «Immagino che sia stata informata di tutto.» L'infermiera consultò i suoi appunti. «So anche che sei un dottore civile, che lavori nell'Elisoccorso. Questo sarà di certo di grande aiuto. E il dottor Fields ti ha preparata alla possibilità che il Maggiore Abrams... Ben... potrebbe non riconoscerti?»

    Thea riuscì ad annuire con un certo sforzo. Sì, l'avevano avvertita che ci sarebbe potuta essere quella possibilità. Sembrava tutto surreale, come una specie di incubo. Il corpo martoriato in quel letto era così lontano dal Ben robusto, pieno di vita e dinamico che conosceva lei.

    Se lo aveva mai davvero conosciuto.

    «Capisco quanto sia difficile tutto questo, ma devi essere preparata. La tua reazione può influenzare l'approccio di Ben alla guarigione.» L'infermiera fu gentile, ma decisa.

    «Capisco.» Thea fece in modo che le sue parole sembrassero vere, nonostante la parte professionale del suo cervello paresse averla del tutto abbandonata.

    «Sei pronta a entrare?»

    Thea guardò il dottor Fields avvicinarsi al letto di Ben. C'era un altro uomo lì, un uomo anziano che aveva un'aria familiare, ma Thea non riusciva a capire chi fosse. Non stava interferendo e lei non riuscì a capire se stesse supervisionando o no. Forse era uno specialista dell'Esercito? Non qualcuno che lei conosceva.

    Non essendo sicura di essere in grado di parlare, Thea fece altri due brevi cenni del capo. L'infermiera non sembrò convinta.

    «Ascolta, non è facile fare fronte a questa situazione tutto in una volta. Hai bisogno di qualche altro minuto? Possiamo andare in sala d'attesa... è proprio in fondo al corridoio.»

    Thea scosse la testa, incapace di staccare lo sguardo da Ben, che le sembrava completamente estraneo, ma allo stesso tempo così dolorosamente familiare.

    «Ridimmi soltanto cosa è successo.» La sua voce era così roca che stentava lei stessa a riconoscerla. «Ben è stato colpito da una bomba posta ai margini della strada?»

    «Sì... be', da due, a dire la verità. Il suo veicolo era il quarto del convoglio e l'ordigno improvvisato è stato fatto esplodere quando è passato il secondo automezzo. Ben è stato ferito abbastanza seriamente nell'esplosione iniziale, riportando una rottura del braccio all'altezza dell'omero prossimale, ed è stato persino sottoposto con successo a un trapianto microvascolare. Tuttavia, anche se in quelle condizioni, abbiamo appreso che ha corso fino ai veicoli davanti al suo per mettere in salvo il resto della pattuglia.»

    La totale ammirazione nella voce dell'infermiera militare era evidente, ma Thea guardò la figura insolitamente immobile nel letto e sentì come un vortice nella testa.

    Dannazione, Ben... sei quasi morto. Perché devi sempre fare l'eroe?

    In quel momento quasi non le sembrava lo stesso Ben che amava la vita e che aveva sempre vissuto per i suoi adorati sport.

    «Ha salvato la vita di cinque soldati, prima che il secondo ordigno esplodesse, poi è stato investito da un veicolo e ha perso conoscenza.»

    «Ed è stato allora che ha riportato danni alla colonna vertebrale» aggiunse Thea con tono professionale, quando alla fine, per fortuna, il suo cervello medico ricominciò a funzionare. Aveva bisogno di prendere le distanze dalle sue emozioni. Era l'unico modo che aveva per superare quella situazione. Se solo fosse così facile, pensò sconsolata.

    «Non ha un bell'aspetto, ma da quello che abbiamo visto, Ben è forte. Se qualcuno può cavarsela in una situazione del genere, è senz'altro lui. Con il tuo aiuto.» L'infermiera le sorrise in modo incoraggiante. «Tuo marito è un eroe.»

    Tuo marito è un eroe.

    Thea provò un forte senso di nausea e secchezza delle fauci.

    Suo marito...

    Per la prima volta da quando aveva sentito dell'incidente e si era precipitata in ospedale, Thea sentiva che la sua sofferenza e la sua paura lasciavano il posto a qualcosa di molto più viscerale. Rabbia.

    L'uomo che giaceva in quel letto, suo marito, era un estraneo per lei quasi quanto lo era per l'infermiera in piedi lì accanto. Non considerando il fatto che l'ultima volta che aveva visto Ben erano stati a letto insieme, anche se poi lui se n'era andato la mattina successiva, lasciandola sola e abbandonata. Molto diverso dal Ben che tutti gli altri vedevano... il soldato pronto al sacrificio, che sembrava sempre salvare la situazione nei racconti di suo fratello. Dov'era stato il Ben eroe quando lei aveva avuto bisogno di essere salvata?

    Thea aveva dovuto salvarsi da sola.

    Allora perché, persino adesso, aveva un tale effetto su di lei?

    «Suo marito era considerato un eroe anche prima, non è vero?» L'infermiera si fece strada tra le preoccupazioni di Thea con un altro incoraggiante sorriso. «Non gli è stata consegnata la medaglia al valore militare?»

    «Faceva parte di una pattuglia a cui hanno teso un'imboscata.» Thea si sforzò di comprendere la domanda, mentre stentava a parlare. «Ben ha neutralizzato almeno venti nemici prima che arrivassero i rinforzi.»

    «E i suoi commilitoni?»

    «So solo questo.» Thea alzò le spalle e ricacciò indietro le lacrime. Non voleva più parlare... non voleva dire all'infermiera che il commilitone di Ben... suo fratello Daniel... era morto. Dopo la perdita dei suoi genitori all'età di nove anni, Daniel era tutto quello che aveva e il dolore per averlo perso era stato enorme. Non aveva chiesto con esattezza a Ben cos'era successo, e lui non ne aveva mai parlato.

    «Puoi darmi qualche minuto, per favore?» chiese all'infermiera, grata quando la donna annuì con comprensione e si allontanò per darle un po' di spazio.

    Era più difficile di quanto avesse immaginato. Quell'evento aveva dato il via a un'ondata di emozioni e ricordi che aveva tenuto sotto chiave per quasi due decenni.

    Dopo la morte dei loro genitori c'erano stati solo lei e Daniel ma, mentre lei era stata presso famiglie affidatarie, dopo avere respinto due volte l'offerta di una casa permanente, suo fratello, di sette anni più grande, era rimasto in orfanotrofio. Nessuno voleva un ragazzo adolescente. Non c'era da stupirsi se Daniel si era unito all'Esercito il giorno in cui aveva compiuto diciotto anni.

    Il giorno in cui Thea aveva raggiunto la maggiore età, aveva ringraziato la sua gentile famiglia affidataria, aveva fatto le valigie ed era partita per riunirsi a suo fratello. Ripensando a quel periodo, si rendeva conto che spostarsi dagli alloggi gratuiti all'interno della caserma dell'Esercito a un piccolo appartamento in affitto in città per entrambi, doveva essere costato a Daniel ogni centesimo che possedeva, e nonostante tutto l'aveva fatta sentire sempre la benvenuta.

    Tre anni dopo era stato ucciso in un'imboscata e lei aveva avuto un tracollo, cominciando a frequentare cattive compagnie. Ben l'aveva tirata fuori dai guai, era stato con lei finché una parte del dolore aveva iniziato a svanire e lei era stata in grado di capire che ripiegarsi nell'autodistruzione non era la strada giusta. Non poteva pensare che anche Ben, adesso, avrebbe potuto andarsene per sempre, lasciandola più sola che mai.

    Di tutte le perdite che aveva subito nella sua vita, nessuna l'aveva fatta sentire così abbandonata e sperduta come quando Ben l'aveva lasciata. Eccetto, forse, la perdita del loro bambino. Il bambino di Ben.

    Quando Ben, ad appena venticinque anni, le aveva chiesto di sposarlo, Thea, che di anni ne aveva appena ventuno e stava cercando qualcuno a cui aggrapparsi dopo la morte di Daniel, aveva colto al volo l'occasione. Col senno di poi, aveva capito che il successivo allontanamento da parte di suo marito era stato inevitabile.

    Daniel una volta aveva detto che Ben era sempre sembrato più grande della sua età. Una cosa che aveva a che fare con un'educazione di stampo militare e un severo colonnello dell'Esercito come padre, che gli aveva tramandato un fortissimo senso di responsabilità per tutto ciò che faceva e tutti quelli attorno a lui.

    E Ben aveva rispettato le responsabilità che comportava il loro matrimonio. Il suo stipendio di capitano le aveva dato sicurezza, denaro per proseguire gli studi e una casa tutta per lei, perché lui non era più ritornato dopo la loro notte di nozze. Se lui non avesse fatto tutto questo, come sarebbe finita? Certo non sarebbe diventata uno dei medici più giovani dell'Elisoccorso, questo era sicuro.

    Doveva ricordare a se stessa che quella era la ragione per cui si trovava lì. Non perché le importava di Ben, ma perché aveva un grosso debito nei suoi confronti. Non importava quanto l'avesse ferita.

    Niente avrebbe potuto cancellare del tutto il dolore di avere perso le persone che aveva amato di più, ma l'unica consolazione a cui si era sempre aggrappata era il fatto che sia i suoi genitori che suo fratello erano stati strappati da lei contro la loro volontà... non l'avevano abbandonata.

    Con Ben, invece, era stato diverso. Lui aveva scelto di lasciarla. Ancora peggio, se n'era andato la mattina dopo il loro matrimonio. La mattina dopo la loro notte di nozze... quando lei aveva pensato che avessero instaurato il legame più grande.

    Si era sbagliata.

    «Dottoressa Abrams?» Thea non si era accorta del ritorno dell'infermiera, e si voltò per incontrare il suo sguardo gentile.

    «Sarò alla postazione delle infermiere... fammi sapere quando vuoi entrare per vedere tuo marito.»

    «Perfetto» rispose Thea, con un filo di voce.

    Cosa diavolo avrebbe dovuto dirgli?

    Chiuse gli occhi strizzandoli, come per bloccare i ricordi che all'improvviso minacciavano di travolgerla. Doveva smetterla di fare la stupida. Senza dubbio l'ultima volta in cui erano stati insieme... la notte in cui avevano fatto sesso... adesso era l'ultimo dei problemi di Ben. Inoltre, nulla di buono sarebbe venuto dal crogiolarsi in quei pensieri. Lo sapeva per esperienza. Aveva impiegato cinque anni per venire a patti con quello che era successo, ma alla fine ci era riuscita.

    Almeno pensava di averlo fatto. Il momento in cui aveva ricevuto quella chiamata, stupita che fosse ancora annoverata come il parente più prossimo di Ben, e lo aveva visto immobile su quel letto, le sue emozioni si erano trasformate in un ammasso confuso.

    Ben era stato ferito. Thea non avrebbe mai potuto perdonarlo per averla abbandonata sul piano emotivo quando aveva avuto più bisogno di lui, ma doveva riconoscere che non era venuto meno alle sue responsabilità verso di lei. Adesso lui aveva bisogno del suo aiuto, e Thea non poteva ignorarlo.

    Ricacciò indietro la rabbia, sentendosi più calma mentre la genuina preoccupazione che provava per lui lentamente iniziava a prendere il sopravvento sulle sue emozioni confuse. Forse vedere Ben così, aiutarlo a riprendersi, l'avrebbe aiutata a mettere fine alla loro storia? Non aveva scelta. A quanto pareva era impossibile relegare nel passato, in un altro modo, il Maggiore Ben Abrams.

    Alzò la testa e costrinse le sue gambe pesanti a muoversi in direzione della postazione delle infermiere proprio mentre l'infermiera alzava lo sguardo.

    «Dottoressa Abrams? Adesso sei pronta per

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1