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Imprevisti d'amore: Harmony Collezione
Imprevisti d'amore: Harmony Collezione
Imprevisti d'amore: Harmony Collezione
Ebook176 pages2 hours

Imprevisti d'amore: Harmony Collezione

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About this ebook

Quando Tess Lucas, informatica di successo, scopre di aspettare un bambino da Craig Richmond, amico d'infanzia, la sua vita prende una piega inaspettata. Lei ha sempre sognato il vero amore e una famiglia tutta sua, mentre Craig non ha mai pensato di fare le cose seriamente. Ora, però, il facoltoso playboy è convinto che sposarsi sia la soluzione migliore per tutti, soprattutto per il piccolo che sta per nascere, ma Tess non è disposta ad accettare un matrimonio di convenienza. Riuscirà Craig a convincerla che la vita che sogna è più vicina di quanto non creda?

LanguageItaliano
Release dateSep 10, 2015
ISBN9788858939604
Imprevisti d'amore: Harmony Collezione

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    Book preview

    Imprevisti d'amore - Brenda Harlen

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    The Marriage Solution

    Silhouette Special Edition

    © 2007 Brenda Harlen

    Traduzione di Daniela Cristina Innocenti

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2015 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5893-960-4

    www.harlequinmondadori.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    1

    Craig Richmond aspettava con impazienza che Tess gli aprisse la porta. Sapeva che era in casa: le aveva telefonato per assicurarsene, deciso a impedire che continuasse a evitarlo. Non aveva intenzione di gettare al vento la loro amicizia solo perché avevano commesso l’errore di dormire insieme.

    Non che Craig lo reputasse un errore. Piuttosto, la realizzazione di un desiderio a lungo represso e una notte meravigliosa. Ma era chiaro che Tess si era pentita di aver fatto l’amore con lui. Quindi la priorità di Craig era salvaguardare la loro amicizia. E parlare di ciò che era successo era l’unico modo per superarlo.

    Finalmente si aprì la porta.

    Craig la divorò con lo sguardo, dai capelli scuri e lievemente arruffati agli occhi azzurri e limpidi come il cielo d’estate, alle labbra carnose. Il suo sguardo scese ancora, indugiando sulle curve femminili di Tess.

    Ignorando le sue chiamate, Tess l’aveva ferito, ma soprattutto, senza la sua migliore amica, Craig si era sentito solo. Gli mancavano il suo sorriso e la sua risata contagiosa, il calore e la comprensione che emanava. Per questo aveva deciso di ignorare il desiderio che si risvegliava in sua presenza, come faceva da anni ormai.

    Alzando lo sguardo, Craig colse nei suoi occhi la propria confusione. Le sorrise, impacciato. «Ciao.»

    «Ciao.»

    Craig si aspettava che lo invitasse a entrare, invece lei rimase ferma sulla porta.

    «Posso entrare?»

    Tess esitò. «Ti ho detto al telefono che non è un buon momento.»

    «Non è mai un buon momento» obiettò Craig. «E non ho intenzione di andarmene finché non avremo parlato. Quindi scegli tu se restare nell’ingresso o farmi entrare e condividere la mia cena tailandese.»

    «Non ho molta fame.» Ma si scostò per lasciarlo passare.

    Craig si diresse verso la cucina, a suo agio nell’appartamento di Tess come nel proprio, e prese due piatti dalla credenza. Alle sue spalle, Tess aspettò che lui servisse gli spaghetti Pad Thai. Guardandola, Craig notò per la prima volta il suo pallore e le occhiaie, e si domandò se il ricordo del loro amplesso tenesse sveglia anche lei. Il pensiero gli procurò una certa soddisfazione.

    «Dai, mangiamo» la invitò, spostandosi al tavolo.

    Tess si sedette di fronte a lui e guardò il piatto, diffidente.

    Craig si accigliò, ciò nonostante si concentrò sulla cena davanti a sé. Dopo qualche minuto, Tess, che aveva a malapena toccato cibo, lasciò cadere la forchetta sul piatto. Il suo pallore aveva assunto una tonalità verdastra.

    «Tess...»

    Prima che potesse aggiungere altro, lei si alzò di scatto, precipitandosi in corridoio. Craig sentì sbattere la porta del bagno e poi l’eco inconfondibile dei conati di vomito.

    Allontanò il piatto da sé. Magari Tess aveva preso l’influenza.

    O forse la spiegazione di quei sintomi, del fatto che Tess lo evitasse dalla sera in cui avevano fatto sesso e il preservativo si era rotto, era un’altra...

    Tess Lucas fissò la scatola che le porgeva Craig, le guance in fiamme. La sera precedente si era presentato con la cena, oggi le aveva portato un test di gravidanza.

    Chiuse gli occhi, come se così potesse far svanire la scatola e con essa la possibilità di essere incinta.

    Si sentiva stanca e soffriva di nausea da qualche settimana, ma forse aveva preso un virus. E la sensibilità dei seni era attribuibile al ciclo in arrivo.

    Sfortunatamente, quando riaprì gli occhi, Craig era ancora là.

    Tess prese la scatola e la buttò su un tavolino prima di lasciarsi cadere sulla sua poltrona preferita. Craig la seguì in salotto, ma rimase in piedi.

    «Non mi aspettavo che tu reagissi così» commentò.

    «Che ti aspettavi?»

    «Che tu fossi ansiosa quanto me di scoprire la verità.»

    «La verità è che è stata una settimana lunga, e non me la sento di saltare alle conclusioni come hai fatto tu.» Nonostante il tentativo di mostrarsi disinvolta, la sua voce suonò tesa.

    «Non sono saltato a nessuna conclusione» le rispose, paziente e razionale come sempre.

    La compostezza leggendaria di Craig era una delle doti che lo rendevano un ottimo vicepresidente per la Richmond Pharmaceuticals, l’azienda farmaceutica di famiglia che un giorno avrebbe ereditato.

    Tess non era in grado di mostrare un simile autocontrollo, né di fingere che l’idea di una gravidanza non la spaventasse. Voleva dei figli, certo... un giorno. Non ora e non così. Respirò a fondo per scacciare la nausea.

    «Ti prego, Tess. Fai il test.»

    «Perché insisti tanto?»

    «Perché credo che sia meglio saperlo, anziché stare qui a preoccuparsi.»

    «Be’, io no.» A Tess non importava di sembrargli irrazionale: non era pronta ad affrontare la verità, cioè che un figlio le avrebbe cambiato la vita in modo irreversibile.

    «Finché non lo saprai, non potrai valutare le diverse opzioni» la sollecitò lui, dolcemente.

    «Ho ventinove anni; conosco le mie opzioni. E se dovessi essere incinta, terrei il bambino.» Sebbene fosse convinta che ogni donna avesse il diritto di prendere la decisione giusta per sé, non aveva alcun dubbio sulla propria.

    «Perché non fai il test, così lo sapremo?»

    Per quanto le scocciasse ammetterlo, Craig aveva ragione... come sempre. Afferrando la scatola, Tess andò in bagno.

    Si chiuse la porta alle spalle e aprì la confezione con le dita che le tremavano, rovesciandone il contenuto sul mobiletto. Il bastoncino di plastica sembrava innocuo, non un oggetto con il potere di cambiarle la vita per sempre.

    Ma erano state le sue stesse azioni a cambiare la sua vita, così come il suo rapporto con Craig.

    L’attrazione fra loro c’era stata fin dall’inizio, almeno da parte di Tess, un’adolescente timida e impacciata che aveva sviluppato per lui una cotta quasi penosa. Ma non glielo aveva mai confessato, e così erano diventati amici. Un’amicizia durata quasi quindici anni, messa ora a repentaglio da una notte di follia.

    In realtà, il loro rapporto aveva subito mutamenti impercettibili nel corso degli anni; qualche avance occasionale. Tuttavia erano sempre riusciti a ignorare la reciproca attrazione, fino alla notte in cui avevano fatto l’amore.

    Pur sperando che avrebbero potuto superare ciò che era successo tra loro, Tess non era ottimista. Rivedere Craig aveva fatto riaffiorare ricordi proibiti, le sue labbra che la sfioravano ovunque, le sue mani che le accarezzavano la pelle nuda. L’idea di tornare a una relazione platonica dopo aver condiviso un atto così intimo era impossibile.

    D’altro canto l’imbarazzo che si era creato tra loro era l’ultimo dei suoi problemi. Molto più importante era prendere una decisione sul futuro. Perché a Tess non serviva un test di gravidanza per confermare ciò che intuiva da due settimane. E la verità era che quell’essere minuscolo che portava dentro di sé... il figlio di Craig... si era già impossessato del suo cuore.

    Ma Craig avrebbe preteso delle prove, quindi Tess seguì le istruzioni e aspettò. E, mentre aspettava, iniziò a preoccuparsi.

    Non sapeva se Craig avesse mai progettato di mettere su famiglia; di recente aveva lasciato l’ultima di una serie apparentemente infinita di fidanzate perché accennava troppo spesso al futuro, mentre lui non era pronto a impegnarsi per la vita. E, mentre Tess aveva sempre sognato di avere dei figli, parte integrante di quel sogno era la presenza di un marito con cui condividere le gioie e le responsabilità di una famiglia. Dopo aver trovato il suo fidanzato nel loro letto con l’ex moglie, aveva accettato la dura realtà: quel sogno non si sarebbe mai realizzato. Avrebbe avuto questo bambino da sola, facendo di tutto per essere la migliore madre single possibile.

    Era scaduto il tempo. Con un respiro profondo, Tess prese in mano il bastoncino e lo girò.

    Una lineetta.

    Due.

    All’improvviso le cedettero le ginocchia e dovette sedersi sul bordo della vasca.

    Aspettava un bambino.

    Si sentì sopraffatta, impaurita.

    E anche un po’ emozionata.

    Un bambino.

    Tess non sapeva se ridere o piangere, ma una cosa era certa: niente sarebbe più stato come prima.

    Ma quanto ci metteva a fare quel maledetto test? Due minuti gli sembrarono un’eternità mentre, in preda all’ansia, Craig percorreva a grandi passi il salotto di Tess.

    Forse si rifiutava ancora di fare il test. Magari non era pronta ad affrontare il risultato.

    Craig non poteva biasimarla se aveva paura. Da quando, ventiquattr’ore prima, aveva ammesso la possibilità di una gravidanza, si era sentito attanagliato da una morsa che gli toglieva il respiro quando meno se lo aspettava.

    Il suo breve e sfortunato fidanzamento era finito un anno e mezzo prima, e da allora si era ben guardato dal fare promesse alle donne che frequentava. Né l’aveva mai sfiorato l’idea di fare un figlio con una di loro. Un bambino era una responsabilità enorme, un impegno per la vita che non aveva alcuna intenzione di assumersi. Mai.

    Si rifiutava di mettere al mondo un figlio indesiderato, di dare a una donna una tale arma da brandirgli contro in tribunale. Neanche per sogno. Craig sapeva fin troppo bene cosa significasse essere quell’arma, e aveva deciso che l’unico modo per assicurarsi che ciò non capitasse mai ai suoi figli fosse di non averne.

    Per questo era sempre stato molto attento a proteggere le sue compagne di letto quanto se stesso. E, pur consapevole della percentuale di rischio legata a qualsiasi metodo contraccettivo, non gli era mai capitato che si rompesse il preservativo.

    Il fatto che fosse avvenuto con Tess era frustrante, ma al tempo stesso lo rassicurò. Sapeva che non aveva tendenze promiscue, quindi la gravidanza era l’unico rischio di cui preoccuparsi. Ma era un problema serio. Da un lato lui non era affatto pronto a diventare padre; dall’altro una gravidanza indesiderata avrebbe sconvolto la sua migliore amica, l’unica che non era riuscito a proteggere.

    Si era comportato da egoista. Quella notte aveva capito subito che qualcosa non andava, ma stare dentro di lei, avvolto dal suo calore, era troppo bello. E poi Tess aveva serrato le gambe attorno ai suoi fianchi, e Craig era stato incapace di fare altro se non seguire l’impulso del proprio corpo, conducendo entrambi al culmine del piacere.

    Si infilò le mani in tasca, sempre più agitato. Nonostante il senso

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