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Baci sotto le stelle: Harmony Collezione
Baci sotto le stelle: Harmony Collezione
Baci sotto le stelle: Harmony Collezione
Ebook150 pages2 hours

Baci sotto le stelle: Harmony Collezione

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About this ebook

È facile perdere la testa durante le pazze notti di Rio: ogni cosa sembra possibile, anche trovare la donna dei propri sogni. È quel che accade a Lincoln Aldridge quando incontra per la prima volta la bella Ana Marques, durante gli sfrenati festeggiamenti. Prima che lei possa sparire tra la folla le ruba un bacio ap-passionato, che profuma di sole e di mare. Come fare per non perderla? Lincoln le propone un matrimonio di convenienza, ma Ana, nonostante la forte attrazione che prova per lui, è troppo orgogliosa e non è disposta a farsi comprare da nessuno. Ma se si tratta di vero amore, un accordo si può facilmente trovare.

LanguageItaliano
Release dateJul 10, 2013
ISBN9788858912638
Baci sotto le stelle: Harmony Collezione
Author

Sandra Marton

Tra le autrici piuù amate e lette dal pubblico italiano.

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    Baci sotto le stelle - Sandra Marton

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Hot Summer Bride

    Mills & Boon Short Romances

    © 2008 Sandra Myles

    Traduzione di Eleonora Motta

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Enterprises II B.V. / S.à.r.l Luxembourg.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2012 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5891-263-8

    www.eHarmony.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    1

    Rio de Janeiro, Aprile

    Il carnevale era finito da quasi due mesi, ma a Rio nessuno sembrava essersene accorto.

    Lincoln Aldridge non ne fu sorpreso. Era già stato in quella città altre volte e tutto lì sembrava un susseguirsi di feste e divertimenti, specialmente per un uomo facoltoso, con molte conoscenze e, perché no, di bell’aspetto.

    Linc possedeva tutte queste doti ma non era in vena di feste. Era stato molto impegnato nelle ultime due settimane. Prima si era recato in Argentina, poi in Colombia e, infine, in Brasile. I suoi incontri d’affari erano andati meglio del previsto, tuttavia la sua mente era concentrata su una questione più importante.

    Sua sorella.

    Era trascorso troppo tempo dall’ultima volta che l’aveva sentita.

    Kathryn e suo marito, novelli sposi da cinque mesi, avevano finalmente deciso di andare in luna di miele e visitare un po’ il mondo.

    Anche New York faceva parte del mondo, aveva sottolineato Linc con una smorfia, nella speranza che sua sorella e il consorte – che non aveva mai visto – intendessero andare a trovarlo.

    «Ovviamente!» aveva ribattuto lei, con aria ingenua, come se fosse ancora la ragazzina che il fratello era solito proteggere. «Abbiamo intenzione di fermarci un po’ da te al ritorno. E preparati per una meravigliosa sorpresa!»

    L’unico desiderio di Linc era poterla rivedere di nuovo. Kath aveva ventidue anni e lui le aveva fatto da padre. Ora lei viveva a Los Angeles dove aveva conosciuto Marc, che aveva sposato fuggendo a Las Vegas. Essendo maggiore di lei di dieci anni, Linc avrebbe preferito conoscerlo prima di queste nozze lampo.

    Si consolò considerando che il fatidico incontro sarebbe avvenuto entro breve.

    Ecco perché non vedeva l’ora di tornare a casa.

    Prima, però, doveva definire l’accordo che aveva stipulato con l’imprenditore Hernando Marques. Si erano stretti la mano, ma Marques voleva firmare il contratto a casa sua. Una strana richiesta. Tuttavia, era più che accettabile dal momento che quest’uomo stava per sborsare venticinquemila bigliettoni all’anno alla Aldridge Inc., affidandole la totale responsabilità per la sicurezza di tutte le proprietà residenziali e commerciali.

    «È la serata del poker, Lincoln» aveva asserito Marques. «Vengono da me alcuni amici che, sono sicuro, troverai simpatici. Mi farebbe piacere se ti unissi a noi.»

    Linc non aveva potuto fare altro che sorridere e accettare l’invito di buon grado.

    Poco prima delle otto, il suo taxi scivolò tra i massicci cancelli di ferro che proteggevano la tenuta di Marques. Per deviazione professionale, controllò il perimetro. Uno della sua squadra aveva installato un sistema di sicurezza di ultima generazione due settimane prima. Cellule fotoelettriche, telecamere nascoste, sensori. Non riuscì a scorgere nulla. Il che era esattamente quello che si aspettava.

    Tutto perfetto.

    Il taxi si fermò ai piedi di un enorme scalone in pietra. Il suo ospite spalancò la porta d’ingresso prima che lui potesse suonare il campanello.

    «Lincoln!» esclamò Marques, allungandogli la mano, con un ampio sorriso. «Temevo avessi scordato il mio invito, meo amigo

    «Il traffico...» Linc si giustificò, increspando le labbra. Rimaneva sempre sbalordito dall’estrema cordialità dei brasiliani, ma Marques sembrava voler portare il loro rapporto a un nuovo livello.

    Il suo ospite lo condusse in un’elegante sala, adibita al gioco, in cui trovò una dozzina di uomini che chiacchieravano, sparsi in gruppetti, accanto a un ricco e abbondante buffet.

    «Vieni a conoscere i miei amici, Lincoln.»

    Linc strinse diverse mani, sorrise fino a farsi venire un crampo ai muscoli facciali a persone che aveva già incontrato in altre occasioni e ad altri di cui conosceva solo la reputazione.

    Era la riunione degli uomini più ricchi dell’America del Sud. Otto anni addietro, quando aveva avviato la Aldridge Inc., con nient’altro nelle tasche se non tanta determinazione, avrebbe dato chissà cosa per essere invitato a una serata come quella.

    Ora, invece, erano gli ospiti di Marques a esprimere il proprio piacere nel fare la sua conoscenza.

    Lui si spostò da un gruppo all’altro, assaggiando qualche invitante tartina, senza toccare nulla di alcolico, domandandosi quando sarebbe potuto andarsene. Nessuno dei presenti sembrava impaziente di giocare a carte.

    Alla fine, Marques lo scovò e gli andò incontrò con passo pesante e la fronte imperlata di sudore. Linc ebbe lo strano sentore che ci fosse qualcosa che non andava. Forse l’imprenditore aveva deciso di non firmare il loro accordo?

    «Hernando» lo accolse, con tono affabile. «Stavo proprio per venirti a cercare. Tutto questo è fantastico ma...»

    «Ma hai avuto una giornata pesante e non vedi l’ora di poterti andare a riposare.»

    «Sono felice che tu comprenda.»

    «Ovviamente. Quindi, forse... potremmo ritirarci un attimo nella biblioteca per...»

    «Per firmare il contratto» concluse Linc, con gli occhi socchiusi e fissi sull’altro uomo.

    «Certo, certo. Per firmare il contratto...» Marques esitò. «E per parlare.»

    La biblioteca era un’ampia sala tappezzata in pelle e arredata elegantemente. Una grande portafinestra abbelliva la parete di fondo, mentre un bel fuoco scoppiettava nel gigantesco camino in pietra, per allontanare il primo freddo della sera.

    Marques gli offrì del brandy, un sigaro, e infine del caffè. Linc, però, rifiutò gentilmente tutti e tre.

    «C’è qualcosa che non va, vero, Hernando?» gli domandò, fra il cortese e il preoccupato. «Apprezzerei se tu arrivassi subito al punto.»

    «È molto difficile per me, Lincoln.»

    «Cioè?»

    «Devo chiederti una cosa.» Diede un leggero colpo di tosse per schiarirsi la gola. «Non sono bravo a chiedere favori. Non che questo lo sia esattamente. È qualcosa da cui tu, come me, potrai trarre beneficio.»

    Ci siamo, elucubrò Lincoln, incrociando le braccia al petto. Forse era una richiesta di cambiamento dei termini del loro accordo. O voleva rinegoziare il prezzo. O cos’altro?

    «Coraggio, cosa devi chiedermi?»

    Marques prese un lungo respiro. «Tu non sei sposato, vero?»

    «Scusa?»

    «Sei single, giusto?»

    Linc aggrottò le sopracciglia. Cosa diavolo aveva a che vedere il suo stato civile con i loro affari?

    «Sì, sono single.»

    «Quindi, niente figli...»

    «Marques, mi vuoi spiegare cos’è questa storia?» sbottò, spazientito.

    «Perché, vedi, solo un padre... e il padre di una figlia, potrebbe comprendere i miei sentimenti.»

    «Spiegami, per favore.»

    L’altro lo fissò in silenzio per qualche istante. «Vedi, mia figlia è una ragazza...»

    «Perdonami, ma non riesco proprio a trovare il nesso.»

    «È brillante e colta. Obbediente e beneducata. E...»

    Oddio!, pensò terrorizzato Lincoln. Marques voleva fargli sposare la figlia.

    «Io sono uomo moderno, dalle idee aperte. Tuttavia, quando si tratta di mia figlia, divento all’antica.»

    Linc aveva sentito parlare di questo genere di matrimoni combinati, specialmente nelle famiglie agiate in Europa e in Sud America. Tuttavia, non si capacitava che fossero ancora in uso.

    «... non la farei mai sposare con un uomo di cui non ho la massima fiducia e il rispetto...»

    Un brivido percorse la schiena di Linc. Queste cose accadevano anche dalle sue parti ma non così apertamente. Era capitato anche a lui di trovarsi obiettivo di subdoli tentativi di accalappiamento con scopo affaristico.

    Trent’anni, single, facoltoso. Anzi, molto facoltoso e orgoglioso di esserlo, visto che si era guadagnato tutto con il sudore della propria fronte. Non doveva niente a nessuno. Il che gli faceva apprezzare ancor di più tutto ciò che possedeva: auto, case e aereo privato.

    Inoltre, particolare di non poco conto, era anche di aspetto gradevole. Okay.

    Molte donne affermavano che lui fosse affascinante e attraente. E lo avevano sostenuto anche in tempi non sospetti, quando non possedeva il becco di un quattrino.

    La cosa che però lo infastidiva, erano le signore dell’alta società che cercavano in tutti modi di affibbiargli una delle loro figlie. Sono sicura che troverai la mia Emma – o Glenna, Jane, Mary – adorabile, dicevano. E lo invitavano nelle loro case in campagna per il weekend.

    Già. Ma nessuna di loro aveva il coraggio di parlare in modo schietto e diretto. Sarebbe stato meglio un: Ecco mia figlia. Mi piacerebbe che tu la sposassi.

    «... un’affascinante giovane donna, Lincoln, delicata e accondiscendente. Se solo tu volessi conoscerla...»

    «Hernando.» La voce di Linc era bassa e cauta. «Sappi che apprezzo tutto ciò. So che non deve essere facile per te.»

    Marques rise sommesso. «È la cosa più difficile che abbia mai fatto in vita mia.»

    «Ne sono certo, ma il fatto è che...»

    In quell’istante qualcuno bussò educatamente alla porta. Uno dei camerieri aprì uno spiraglio e, infilando dentro la testa, pronunciò qualcosa di incomprensibile in portoghese.

    L’imprenditore sospirò.

    «C’è mia moglie al telefono. Vado a rispondere nel mio ufficio. È da sua sorella ma... sai come sono le

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