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Giochi di sguardi: Harmony Collezione
Giochi di sguardi: Harmony Collezione
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Giochi di sguardi: Harmony Collezione

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About this ebook

Fingere che il loro amore sia finito è impossibile per tutti e due.

Per Olivia, incontrarlo di nuovo è un vero shock. Vederlo sul suo lussuoso yacht in compagnia di una favolosa bionda, apparentemente felice e spensierato, le fa pensare che la conclusione a cui era arrivata in passato è esatta: Dimitri Angelaki è un uomo freddo e calcolatore. E lei una stupida, per averlo sposato tre anni prima e per essersi illusa di essere amata. Decisa a rimediare a quell'errore di gioventù, Olivia cerca il coraggio di affrontare Dimitri per chiudere in modo definitivo; ne trova, ma non abbastanza per affrontare anche i suoi occhi. Occhi che hanno sempre avuto il potere di ipnotizzarla, e che ora, silenziosamente, cercano di raccontarle una verità che lei ignora.

LanguageItaliano
Release dateFeb 10, 2016
ISBN9788858945643
Giochi di sguardi: Harmony Collezione

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    Giochi di sguardi - Sara Wood

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    The Greek Millionaire’s Marriage

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2004 Sara Wood

    Traduzione di Alessandra Danesin

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2006 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5894-564-3

    www.harlequinmondadori.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    Prologo

    Aveva trascorso una giornata davvero particolare: i suoi sensi erano stati appagati, e i suoi nervi messi a dura prova...

    Così pensava Dimitri Angelaki mentre, in equilibrio sulle proprie gambe, pilotava il veloce motoscafo tra le onde scintillanti, verso il piccolo porto di pescatori di Olimpia.

    Si concesse un istante di compiacimento soffermandosi con lo sguardo sul favoloso corpo di sua moglie. Indossava un succinto bikini: tre minuscoli triangoli turchesi che celavano appena la sua seducente femminilità.

    Ammirando i suoi capelli biondi, che il sole aveva ulteriormente schiarito, pensò che proprio quelle ciocche, poche ore prima, avevano solleticato le sue parti più sensibili, in una danza erotica che l’aveva portato fino all’estasi.

    Al solo pensiero provò nuovamente un brivido di piacere lungo la schiena.

    Era il bello dell’intesa sessuale con sua moglie Olivia: ai momenti di pregustazione, durante i quali i suoi occhi azzurro mare gli lanciavano sguardi appassionati e messaggi di desiderio che gli laceravano il cervello, seguiva il contatto vero e proprio. Facevano l’amore in modo fantasioso e selvaggio, oppure dolce e tenero, ma sempre capace di dare libero sfogo a tutta la loro passione.

    Infine, c’erano i ricordi, e i momenti, come quello che stava vivendo, in cui rimeditava tutte le sensazioni e ogni singolo secondo di erotismo vissuto insieme: dagli sguardi d’intesa all’ultimo sospiro di abbandono.

    Emise un lamento di piacere, poi rivolse nuovamente la sua attenzione al timone. Olivia era capace di farlo sentire davvero uomo.

    Delle volte avrebbe voluto alzare il pugno al cielo e gridare !, come un calciatore che ha appena segnato un goal.

    Sorrise tra sé all’idea. Lui, il magnate della finanza che il mondo intero ammirava per il sangue freddo, che aveva di questi pensieri! Il punto era che accumulare beni e proprietà non lo eccitava neanche lontanamente quanto i suoi intensi incontri con la moglie.

    Purtroppo, il lavoro lo portava spesso lontano da casa e il fittissimo programma di appuntamenti, che normalmente cominciavano la mattina e si concludevano a tarda sera, rendeva inutile che Olivia lo accompagnasse nei suoi viaggi.

    A maggior ragione, i momenti che trascorrevano insieme erano preziosi. Quella mattina avevano gettato l’ancora al largo per nuotare nudi nel mare placido, e poi avevano fatto l’amore in un boschetto di limoni.

    Il profumo inebriante di decine di alberi in fiore aveva accresciuto la sua eccitazione. Più tardi, Olivia l’aveva amorevolmente imboccato con pezzi di aragosta e acini d’uva, su una collina sovrastante le rovine dell’antico tempio dedicato ad Afrodite, la dea dell’amore.

    Riusciva ancora a sentire il tocco eccitante delle sue dita sulla bocca, sul collo, sul petto e... in tutto il resto del suo corpo. Ogni centimetro della sua pelle ne portava ancora il segno. Era stata una delle esperienze più sensuali dei suoi trentadue anni di vita.

    Avrebbe potuto dire che era tutto perfetto, se non fosse stato preoccupato per Athena: avrebbe già dovuto richiamarlo dall’ospedale per dirgli che stava bene, e invece la tensione dell’attesa cominciava a incidere sui dolci ricordi di quella giornata. Come non capirlo? Amava Athena con tutto il suo cuore.

    Olivia s’irrigidì sentendo il trillo del portatile di Dimitri. Quel giorno aveva suonato troppo spesso, eppure lui, con grande testardaggine, aveva rifiutato di spegnerlo.

    «I pezzi grossi greci» aveva affermato con finta solennità, impiegando la stessa espressione che aveva usato in passato, quando più volte avevano scherzato sull’argomento, «devono stare continuamente in contatto con i loro tirapiedi.»

    «Allora trovati un tirapiedi a cui delegare il tuo lavoro!» protestò lei, gelida.

    Per tutta risposta, lui l’aveva avidamente baciata sulle labbra, facendole scordare le sue lamentele. Ma solo momentaneamente.

    La sua ossessiva devozione al lavoro aveva costituito un problema sin dall’inizio. Quando lui era via lei restava sola, o peggio ancora, in compagnia della suocera Marina, che aveva la capacità di renderla infelice e sempre più insicura. Le sue assidue e sottili insinuazioni riguardo alle lunghe assenze del figlio, infatti, avevano l’effetto di rafforzare i suoi dubbi sui veri sentimenti di Dimitri.

    Al pensiero della suocera, Olivia strinse i pugni. Fin dal giorno del loro matrimonio, sei mesi prima, Marina l’aveva letteralmente tormentata.

    «Tutti gli uomini greci hanno una o più amanti» aveva insinuato una volta, quasi compiaciuta. «Non pensare che mio figlio sia diverso.»

    Dimitri aveva un’amante? Era quello il motivo della sua mancanza di considerazione e delle sue lunghe assenze? Quella la ragione di tante telefonate? Persino durante la tanto attesa gita all’antico teatro greco di Epidauro, lui si era mostrato distratto e indifferente.

    Sospirò. Avrebbe potuto essere tutto così romantico: Dimitri le aveva dimostrato la mirabile acustica di quel teatro antico di duemila anni sussurrandole Ti amo dal palcoscenico. Con grande sorpresa, dal posto in cui era seduta, cinquantaquattro file più su, lei aveva udito ogni sillaba, e si era alzata per mandargli un bacio. Sfortunatamente, proprio in quel preciso istante lui aveva ricevuto una delle sue solite telefonate, ed era corso fuori per non farle ascoltare la conversazione.

    Ricordando quanto era rimasta offesa da quel comportamento, rivolse a Dimitri uno sguardo arrabbiato. Portava l’imbarcazione da esperto, impugnando il timone con una sola mano, mentre con l’altra teneva all’orecchio l’odiato portatile.

    Nonostante lui le voltasse la schiena, quando il telefono aveva suonato aveva notato una strana tensione nel suo corpo. Ora, tuttavia, stava conversando tranquillamente e i muscoli non apparivano più contratti.

    Si chiese il motivo di quel sollievo. Stava succedendo qualcosa, se lo sentiva. Ma cosa?

    Il suo cuore ebbe uno spasimo: Dimitri stava praticamente cullando il telefono, e parlava con eccessiva dolcezza. Una morsa di paura le attanagliò lo stomaco. Era possibile che sua suocera avesse ragione?

    Eppure, suo marito non riusciva a tenere le mani lontano da lei. Sin dal momento in cui era diventata la sua segretaria, due anni prima, all’età di ventiquattro anni, erano stati pazzi l’uno dell’altra.

    Anche in pubblico facevano fatica a celare ciò che sarebbe seguito in privato: da soli, partecipavano della esplosione di un desiderio selvaggio, accecati dai sensi e dalla passione.

    Al solo pensiero di quei momenti di totale abbandono si sentì infiammare, ma a fatica tornò a concentrarsi su di lui: stava ridendo, e, mentre mormorava chissà quali intimità a quel maledetto telefono, le sue spalle abbronzate venivano scosse dal sussulto.

    La gelosia cominciò a crescere dentro di lei. Dimitri era suo! Corpo e anima, cuore e mente.

    Spaventata e pentita del suo irrazionale sospetto, lo raggiunse da dietro, abbracciandolo in vita e appoggiandosi alla sua schiena.

    Lui sobbalzò come se l’avesse sorpreso in flagrante, brontolò qualcosa di incomprensibile al telefono e, dopo un rapido Addio!, chiuse la conversazione.

    Accarezzandolo, poté sentire che il suo cuore batteva forte. Paura?, si chiese allarmata.

    Forse aveva davvero un’amante. Gli affari lo tenevano lontano così spesso che, per quel che ne sapeva, avrebbe potuto gestire un intero harem tutto per sé.

    Lui si voltò, gli occhi che bruciavano di desiderio, e tirò dolcemente il corpo snello di sua moglie contro di sé; poi cominciò a baciarla con lenta determinazione e mentre con una mano spegneva i motori, con l’altra le sfilava il bikini.

    Avvinghiata a lui, Olivia sentì la pienezza del suo desiderio, ma non poté evitare di domandarsi se fosse motivato dalla sua presenza, o dal pensiero della donna con la quale aveva parlato al telefono.

    «Chi era?» domandò, sforzandosi di mascherare il dubbio che la tormentava.

    Dimitri prese tempo, continuando a mordicchiare la pelle dorata del suo collo.

    «Un amico.»

    Alla sua mente sospettosa il tono di voce risuonò un po’ troppo casuale. Per di più, non l’aveva guardata negli occhi mentre le rispondeva.

    «Lo conosco?» insistette con studiata noncuranza.

    Dimitri esitò solo un attimo, abbastanza perché lei capisse che la sua risposta non sarebbe stata sincera.

    «No. Dimentica la telefonata, cara. Concentrati su ciò che sto per farti. Vuoi?»

    Non convinta, lei serrò le labbra in segno di diniego, ma lui le forzò con la lingua. La magia delle sue abili dita fece sì che si arrendesse. E dimenticasse.

    Sussurrandole parole che descrivevano nel dettaglio cosa aveva in mente, Dimitri la invitò silenziosamente a stendersi sul ponte. Al colmo del desiderio, Olivia gli tolse il costume da bagno. Sotto le sue avide mani, i muscoli dei suoi glutei si contraevano di piacere.

    Come amante, lui era insaziabile. Talvolta la sua furia la sorprendeva. E poi, c’erano volte, come quella, in cui la sua tenerezza le provocava un acuto spasimo al cuore.

    Cominciò a perdere il controllo appena le sue dita esperte scivolarono con lenta precisione verso la calda fonte del suo desiderio. E mentre si sentiva bruciare di passione, si convinse che Dimitri doveva amarla davvero per fare l’amore con lei con tanta intensità.

    In tarda serata lei, Dimitri e Marina si trovarono a gustare un caffè sulla splendida terrazza della loro villa, sovrastante la baia di Olimpo.

    Da quando erano tornati Marina aveva tenuto il muso, e a Olivia non era certo sfuggito lo sguardo cupo della donna: non era facile vivere con una suocera così ostile, anche se non era difficile capire quanto Marina dovesse sentirsi sola, dopo la recente perdita del marito. Anche lei aveva conosciuto una solitudine e un dolore non dissimili, quando i suoi genitori erano morti in un incidente stradale.

    Con un gesto gentile accarezzò la donna sul braccio, ma questa lo ritrasse curandosi di non essere vista da Dimitri.

    «Suppongo che mi lascerete sola anche domani. Se non

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