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Arriva Babbo Natale!: Harmony Collezione
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Ebook153 pages2 hours

Arriva Babbo Natale!: Harmony Collezione

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About this ebook

Zach Lucas, campione di rodeo nonché testimonial pubblicitario, è alla ricerca di un po' di svago natalizio. Calarsi nei panni di Santa Claus per andare a consegnare pacchi dono non è esattamente il genere di divertimento che aveva in mente, tuttavia le cose cambiano quando si trova bloccato da una tormenta di neve nella casa isolata di Jenny Collins, una giovane e bella vedova da poco trasferitasi nel Montana con i suoi due figlioletti...

LanguageItaliano
Release dateDec 10, 2015
ISBN9788858941867
Arriva Babbo Natale!: Harmony Collezione

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    Arriva Babbo Natale! - Janet Tronstad

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Stranded With Santa

    Silhouette Romance

    © 2002 Janet Tronstad

    Traduzione di Giuseppe Biemmi

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    Harlequin Mondadori S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2003 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5894-186-7

    www.harlequinmondadori.it

    Questo ebook contiene materiale protetto da copyright e non può essere copiato, riprodotto, trasferito, distribuito, noleggiato, licenziato o trasmesso in pubblico, o utilizzato in alcun altro modo ad eccezione di quanto è stato specificamente autorizzato dall’editore, ai termini e alle condizioni alle quali è stato acquistato o da quanto esplicitamente previsto dalla legge applicabile. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    Questo ebook non potrà in alcun modo essere oggetto di scambio, commercio, prestito, rivendita, acquisto rateale o altrimenti diffuso senza il preventivo consenso scritto dell’editore. In caso di consenso, tale ebook non potrà avere alcuna forma diversa da quella in cui l’opera è stata pubblicata e le condizioni incluse alla presente dovranno essere imposte anche al fruitore successivo.

    1

    Zach se ne stava in piedi sotto il vecchio portico, esposto alle intemperie della cittadina di Deep Gulch, Montana. Guardò con volto truce il cielo che si faceva sempre più scuro. «Sta per nevicare.»

    Il dottor Norris, l’unico veterinario di tutta Deep Gulch, si strinse nelle spalle, mentre infilava allegramente un’altra manciata di caramelle nella borsa da portalettere che Zach si era messo a tracolla. «Non preoccuparti per la neve. Il furgone postale è affidabile. Te la caverai benissimo.»

    Il dottor Norris aveva fatto un accordo con Zach. Era sabato, ventitré dicembre, e Zach avrebbe dovuto consegnare la posta lungo la strada rurale alla periferia di Deep Gulch, in modo che il veterinario, che aveva promesso di consegnare la corrispondenza nella zona di competenza di sua sorella, durante la sua assenza, potesse prendersi cura del cavallo malato di Zach.

    Sarebbe stato un accordo perfetto. Peccato solo per quel piccolo particolare: Zach lo odiava.

    Non fosse stato così preoccupato per il suo cavallo, Zach non lo avrebbe mai accettato. Oh, non aveva nulla in contrario al fatto di consegnare la posta. Il problema era consegnarla nel modo in cui la sorella del dottor Norris voleva che fosse consegnata. Lei voleva che sembrasse che fosse Santa Claus in persona a recapitare la posta, visto che si era sotto Natale.

    Zach si calcò ulteriormente lo Stetson sulla testa. Non conosceva nessuno in quel paese dimenticato da Dio, ma si augurava ugualmente che nessuno lo vedesse, mentre se ne stava in piedi sotto il portico del veterinario. Lui era Zach Lightning Lucas e aveva una reputazione da difendere, una reputazione che non prevedeva un abito rosso che lo faceva sembrare un bidone, con tanto di vistosa cintura di plastica nera. Per lui era già abbastanza che il furgone postale a quattro ruote motrici avesse un paio di corna di renna finte legate alla griglia di protezione dei fari e un ramo di vischio attaccato all’antenna. Non c’era bisogno che mascherassero anche lui come se fosse Carnevale. Tutti quei fronzoli natalizi attorno a sé non gli andavano giù...

    Zach fece una smorfia quando il suo sguardo incontrò una serie di luci lampeggianti rosse e verdi. Le lampadine erano appese alle corna delle renne ed erano azionate da un timer. Inizialmente, quando le aveva viste, aveva sperato che fossero puramente ornamentali e che non si accendessero. Non aveva avuto fortuna.

    Zach non sapeva proprio quante altre sciocchezze del genere, da atmosfera natalizia, avrebbe potuto sopportare ancora. Dopotutto, lui era Zach Lightning Lucas. Aveva più fibbie d’oro per cintura lui, vinte nel corso di vari rodei, di quante cravatte possedesse la maggior parte degli uomini. E poi c’erano i suoi fans. Un sacco di fans, da quando aveva legato il suo nome alla linea di cereali per la prima colazione Ranger. La gente lo riconosceva nei centri commerciali e nelle lavanderie a gettoni. Era famoso, santo cielo. Aveva diritto a tutelare la sua dignità.

    Purtroppo, al dottor Norris non importava la dignità di Zach.

    E tutto per colpa del Natale. Non che per Zach costituisse una sorpresa. Il Natale gli dava problemi da anni. Tutte quelle riunioni di famiglia lo deprimevano. Badate bene, Zach non aveva nulla contro la famiglia in genere: ma tutto quel clima improntato al retorico vogliamoci bene a tutti i costi non faceva per lui.

    Era questo il motivo per cui, quest’anno, si era fatto un programma alternativo.

    Zach e Thunder stavano semplicemente attraversando il Montana, diretti a Las Vegas lungo la strada interstatale 15. Una volta giunti a destinazione,Thunder sarebbe stato ospitato in un ranch qualche miglia fuori Las Vegas e Zach avrebbe raggiunto la famosa Strip. Le luci al neon e le showgirl - anzi, se l’ultimo messaggio che gli aveva inviato era degno di fede, una showgirl in particolare - gli avrebbero fatto dimenticare che le feste erano ormai arrivate.

    Lui e Thunder si stavano anche divertendo, pensò mestamente Zach, fino a quando a Thunder non era venuta la febbre.

    «Hai la cartina del paese?» L’uomo più anziano si passò le mani sulle tasche, come se il foglio di carta che riportava tutte le vie della contea potesse trovarsi ancora là, invece di essere affisso con del nastro adesivo sul cruscotto del furgone postale.

    «Sissignore.»

    L’aria invernale era pungente, ma Zach non aveva nessuna fretta di lasciare il portico del veterinario e di montare sul furgone postale completamente addobbato. Non era affatto ansioso di calarsi nel ruolo del pagliaccio.

    «Be’, allora, lasciami andare a prendere quella torta di mele che mia sorella ha cucinato per la famiglia Collins.» Il dottor Norris si infilò in casa, continuando a parlare con voce pacata. «Quella sarà l’ultima fermata della tua lista. È per loro anche il pacco sul retro del furgone. Hanno l’auto fuori uso. Il radiatore, o qualcosa del genere. Così Dolores ha detto che ha fatto un po’ di spesa per loro.» Il veterinario ricomparve con una torta ben incartata. «Due dei bambini più belli che tu abbia mai visto.»

    Zach annuì. Aveva già incontrato tutti i bambini del pianeta, sia quelli belli e buoni sia quelli pestiferi. Quelli che si perdeva ai rodeo, infatti, li incontrava perché mangiavano i cereali Ranger. Non che se ne lamentasse. Gli piacevano i bambini molto più di quanto gli piacesse la maggior parte degli adulti.

    Il dottor Norris sorrise e lanciò un’occhiata di sottecchi a Zach. «Naturalmente, uno sguardo alle loro madri e capirai perché sono così graziosi.»

    Zach borbottò tra sé. Ecco la parte che non gli piaceva, dell’incontrare i bambini: le loro madri. Le donne sposate parevano sempre avere pronto un piano per trovargli moglie. Si sarebbe detto che non fosse tollerabile un uomo che sceglieva di vivere passando da una stanza d’albergo all’altra e che si lavava i calzini da sé.

    Il dottor Norris scrollò il capo. «Povera donna. È un vero peccato...»

    Poi guardò Zach, come se si aspettasse di leggergli in faccia un minimo accenno di curiosità.

    Ma Zach non ne tradì alcuno.

    Il dottor Norris proseguì comunque. «Jenny Collins è vedova. Non è vecchia, bada bene. Nossignore. Si è trasferita qui un paio di mesi fa, sorprendendoci tutti. Era sposata al nipote di Jeb Collins.» Annuì guardando Zach, come se Zach potesse aver mai conosciuto questo Jeb, chiunque egli fosse. «Jeb aveva lasciato tutto al nipote e noi tutti pensavamo che il nipote avrebbe avuto abbastanza buonsenso da vendere l’immobile. Questo, prima che, improvvisamente, le sue condizioni di salute cominciassero a peggiorare, portandolo in breve alla morte. Invece, non fece niente del genere. Non so che cosa avesse in mente. Di certo, non prevedeva che sua moglie si sarebbe trasferita qui con i due bambini. Che diavolo pensi che ci possa fare una donna di città in un posto come quello?»

    Zach scrollò le spalle. Non gli andava di discutere dei problemi altrui.

    Il veterinario, evidentemente, non si faceva simili scrupoli. «Dolores dice che sta facendosi una cultura in materia di conduzione di fattorie!» Scosse la testa. «Ha spirito di iniziativa, questo glielo concedo. Manon è posto per lei. E i bambini... Perfino il vecchio Collins era solito venire a passare i mesi invernali qui in paese. La casa è piuttosto lontana dal centro abitato, e la strada per arrivarci non è delle migliori, decisamente. I solchi lasciati dalle ruote dei veicoli sono profondi come caverne, e l’abitazione rimane isolata ogni volta che c’è una tormenta di neve.»

    Norris prese fiato prima di continuare. «Dolores guida sempre fin laggiù per portare loro la posta. Però, con l’abbondante nevicata che è preannunciata, ho paura che non riceveranno posta per almeno una settimana. Lo spazzaneve della contea non arriva fin laggiù. La maggior parte degli allevatori di quella zona ha montato delle pale spazzaneve, o qualcosa che serva allo scopo, sui propri trattori. Ma quella donna ha solo la sua auto e, dato che ci sono anche i due bambini, Dolores è preoccupata perché l’auto non funziona.»

    Dolores, come Zach aveva già avuto modo di apprendere, si preoccupava per tutto e per tutti.

    Il veterinario si fermò improvvisamente e fissò Zach attraverso gli occhi socchiusi. «Ciò di cui ha bisogno Jenny Collins è un marito.»

    Zach, allibito, guardò il medico, poi si calcò ancora di più il cappello in testa. «Non guardi me. Io voglio solo veder guarito il mio cavallo. A parte questo, da quel che mi pare di capire, quella donna ha bisogno di un trattore più che di un uomo.»

    Il dottor Norris si strinse nelle spalle. «In ogni caso, dubito che tu avresti qualche chance. Ho sentito che Max Daniel ha in programma di invitarla fuori... è un rancher che abita a nord del paese. Naturalmente, Tom Fox potrebbe batterlo, giocando d’anticipo. Una donna di bell’aspetto come Jenny può permettersi di scegliere fra un’ampia selezione di scapoli qui attorno.»

    Zach sbuffò. Fin da quando aveva cominciato a far soldi partecipando ai rodeo, si era ritrovato circondato da donne che volevano incastrarlo, mettendogli un anello al dito. Be’, la sola idea lo rendeva oltremodo nervoso. Chiunque avesse un briciolo di spirito di osservazione, poteva ben vedere che la vita che conduceva mal si conciliava con il matrimonio.

    Non che non gli piacessero le donne. Al contrario.

    Ma aveva abbastanza cervello da riconoscere i suoi limiti. Non aveva nemmeno un indirizzo fisso per tutto l’anno: sarebbe stato uno sciocco a pensare di poter essere considerato un buon partito.

    «Be’... era solo un pensiero» disse Norris, indicando il retro del furgone. «Ora, ricordati ciò che ti ho detto della macchina fotografica che hai là dietro. Dolores ha promesso a Jenny delle fotografie del suo bambino insieme a Santa Claus, e mi farà una testa così se

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