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Raffinata seduzione: Harmony Collezione
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Raffinata seduzione: Harmony Collezione
Ebook156 pages2 hours

Raffinata seduzione: Harmony Collezione

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About this ebook

Dalla Grecia agli Stati Uniti, dall'Italia all'Inghilterra, innamorarsi di un milionario non è poi così difficile. Ma riuscire a rapirne il cuore non è un'impresa da tutti.

Quando Alexander Koutoufides ha sedotto Saskia Prentice aveva un obiettivo ben stampato in mente, ma non è riuscito a raggiungerlo. Ora, però, Saskia è rientrata nella sua vita, ed è lei ad avere bisogno di lui. Alex capisce che quello è il momento giusto per finire ciò che aveva cominciato tanti anni prima, sebbene anche questa volta le cose non andranno come lui aveva previsto.
LanguageItaliano
Release dateDec 10, 2019
ISBN9788830507937
Raffinata seduzione: Harmony Collezione
Author

Trish Morey

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

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    Book preview

    Raffinata seduzione - Trish Morey

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    The Greek’s Virgin

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2006 Trish Morey

    Traduzione di Maria Teresa Delladio

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2008 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-3050-793-7

    Prologo

    Sydney, Australia

    Che meraviglia! La vita non sarebbe potuta essere più bella.

    Saskia Prentice si lasciò adagiare nuda sui morbidi cuscini mentre il cuore da adolescente le batteva forte nel petto grazie a quell’ultimo bacio che aveva risvegliato ogni cellula del suo corpo.

    La luna, che splendeva alta nel cielo rischiarando l’oscurità della stanza con i suoi raggi argentei, sembrava ergersi a testimone di quella scena e concedere la sua approvazione. Mentre lui si posizionava sopra di lei, Saskia lo fissò negli occhi scuri e si sentì sciogliere ancor più.

    Quelli erano gli occhi dell’uomo che amava.

    Non ancora diciottenne, Saskia aveva avuto la fortuna di incontrare la sua anima gemella, l’unica che avrebbe potuto renderla felice. Su questo non aveva dubbi. Era lui l’uomo per lei. E davanti a loro avevano una vita intera per fare l’amore, per provare le sensazioni che stavano vivendo in quell’istante.

    Poi Saskia smise di pensare e si abbandonò totalmente all’uomo che stava per farla sua, non desiderando altro che sentirlo dentro di sé e saziare così quel desiderio struggente che la stava dilaniando.

    I loro sguardi s’incontrarono un istante prima che i loro corpi iniziassero a fondersi insieme.

    «Ti amo» gli sussurrò lei in un orecchio dando voce ai suoi sentimenti. Poi inarcò le reni contro di lui aiutandolo a rompere l’ultima barriera che li stava dividendo, invitandolo a prenderla fino in fondo.

    Una frazione di secondo più tardi il letto si smosse e il peso sparì lasciando al suo posto un gelido vuoto.

    Lui era scomparso.

    Saskia aprì gli occhi in preda allo shock, cercandolo nell’oscurità. Quando lo scorse, lui era già in mezzo alla stanza intento a infilarsi i jeans. Aveva un’aria buia come una notte tempestosa e gli occhi pieni di collera.

    «Vestiti. Ti chiamo un taxi.»

    Aveva parlato in tono grave, come mai lo aveva sentito prima di quel momento.

    Lei lo fissò con orrore sentendosi improvvisamente esposta e vulnerabile.

    «A... Alex? Che è successo?»

    «Maledizione» imprecò come se fosse disgustato di se stesso. «È stato un errore» aggiunse lanciandole i vestiti sul letto mentre la fissava con sguardo gelido.

    Saskia li raccolse coprendo la sua nudità come poteva mentre umiliazione e vergogna iniziarono a impossessarsi di lei. Che la sua verginità fosse così spoetizzante?

    «Ho fatto qualcosa di sbagliato? Mi dispiace...»

    «Vestiti!» le ordinò lui con voce inflessibile e irriconoscibile.

    La voce di uno sconosciuto.

    «Ma...»

    Mentre si rivestiva, Saskia avvertì un nodo serrarle la gola e a stento riuscì a trattenere le lacrime.

    «Perché?»

    Persino alla fioca luce lunare era possibile scorgere la tensione che Alex trasudava da ogni poro e soprattutto l’espressione carica d’odio.

    «Vattene!» sbraitò lui. «Non me la faccio con le vergini!»

    1

    Londra. Otto anni più tardi

    Ce l’aveva fatta! Saskia Prentice gustò l’inebriante sapore del successo prima di entrare nella sala riunioni.

    Solo qualche istante e la cosa sarebbe stata ufficiale. Sarebbe diventata il caporedattore della rivista economica AlphaBiz.

    Come aveva sgobbato per raggiungere quell’obiettivo!

    Dodici mesi di dure battaglie con la sua diretta rivale, Carmen Rivers. Carmen si era sempre dichiarata pronta a tutto pur di assicurarsi quella posizione e, considerata la sua reputazione, non c’era da meravigliarsi se lo avesse fatto. Eppure era stata Saskia a raccogliere in giro per il mondo le migliori storie e a pubblicare i profili dei personaggi più difficili da intervistare. Appena un paio di giorni prima, il presidente le aveva annunciato in via informale che era lei a essersi assicurata la tanto agognata promozione e la cosa sarebbe stata formalizzata nella riunione di quel giorno.

    Saskia era stata sulle spine tutto il giorno, ma alla fine il momento era arrivato: il posto sarebbe stato suo. Finalmente avrebbe potuto disporre dei mezzi per portare il padre in una casa di riposo con tutti i comfort. Lo aveva pianificato da tempo: acquistare un piccolo cottage in campagna non molto distante dalla casa di riposo in modo tale che il padre avrebbe potuto trascorrere i fine settimana da lei. Il generoso bonus che le sarebbe stato elargito e il considerevole aumento di stipendio le avrebbero permesso di realizzare tale progetto.

    Prima di abbassare la maniglia di quella porta, Saskia si sistemò un’ultima volta i capelli raccolti in una coda sulla nuca e prese un ultimo profondo respiro avvertendo l’adrenalina correrle nel sangue. Quella era anche l’occasione per far circolare nuovamente il nome dei Prentice nell’ambiente, nonché l’opportunità di restituire a suo padre la dignità che gli era stata rubata brutalmente.

    Espirando, Saskia bussò leggermente alla porta ed entrò.

    I raggi del sole che filtravano attraverso la larga finestra l’accecarono momentaneamente. Quando le pupille si furono adattate alla luce, Saskia batté gli occhi sorpresa di non vedere riunito l’intero consiglio di amministrazione ma soltanto il presidente seduto al capo del tavolo con un’espressione indecifrabile. Istintivamente Saskia rabbrividì.

    «Ah, signorina Prentice... Saskia» esordì l’uomo facendole cenno di sedersi. «Grazie per essere venuta.»

    Lei rispose automaticamente avvertendo una spiacevole sensazione di disagio correrle lungo la schiena.

    C’era qualcosa che non andava.

    Sir Rodney Krieg era un orso d’uomo, con una voce roboante, ma in quel momento suonava stranamente gentile. E dov’era il resto del consiglio? Perché non era presente per il grande annuncio?

    Il presidente emise un mesto sospiro. «Sa bene che avevamo fissato quest’appuntamento per formalizzare la sua nuova posizione di caporedattore...»

    Lei annuì ormai incapace di parlare dalla tensione, l’euforia di poco prima completamente svanita.

    «Be’, mi spiace comunicarle che c’è stato un piccolo cambiamento di programma.»

    «Io non capisco» replicò infine Saskia in tono deluso, ma restia a rinunciare al suo sogno. Forse avevano semplicemente rimandato la decisione.

    O avevano assegnato l’incarico a Carmen?, l’ammonì una voce.

    Saskia si affrettò a chiederlo al presidente il quale scosse la testa in cenno di diniego.

    «Quantomeno, non ancora» precisò poi Sir Rodney.

    Il lume di speranza che si era acceso si spense nuovamente. «Che vuol dire non ancora? Che è successo? Appena due giorni fa mi aveva assicurato che...»

    L’uomo sollevò una mano per metterla a tacere. «So che è irregolare, ma Carmen ha fatto delle pressioni su dei membri del consiglio in suo favore e...»

    Saskia raggelò. Se Carmen era tanto determinata a ottenere la promozione, c’era da immaginarsi che tipo di pressioni avesse esercitato sui membri del consiglio...

    «Per farla breve» continuò l’uomo, «il consiglio ritiene che non sia il caso di affrettare la decisione a chi di voi due spetti la promozione.»

    «Non mi sembra una decisione affrettata, visto che il consiglio si è preso un anno di tempo per deliberare» protestò Saskia.

    «Ciò nonostante, riteniamo che Carmen abbia qualche motivo per lamentarsi. Mentre lei è stata impegnata in parecchi progetti durante l’anno, Carmen non ha avuto le stesse opportunità per mostrare tutte le sue potenzialità.»

    «E ora che succede?» domandò a quel punto Saskia. «Quanto tempo ancora servirà al consiglio di amministrazione per prendere una decisione?»

    «Questo dipende tutto da lei. E da Carmen.»

    «Che significa?» chiese Saskia inarcando un sopracciglio.

    Sir Rodney ritrovò il suo entusiasmo. «Vede, abbiamo deciso che il modo migliore per mettere a confronto i vostri talenti è quello di assegnarvi delle prove equivalenti. Abbiamo scelto appositamente due soggetti per voi. Si tratta di due uomini d’affari di grande successo che per dei loro motivi hanno deciso di vivere al riparo dai riflettori. Le apparizioni pubbliche sono così rare che quasi non sappiamo nulla di loro mentre i loro affari continuano a crescere a dismisura. Vogliamo che lei e Carmen ci portiate un profilo di questi uomini. Chi sono veramente? Che cosa li guida? Da che cosa sono mossi? Chi di voi due presenterà il profilo migliore nel giro di un mese, otterrà la copertina della nostra edizione speciale e la promozione.»

    «Sir Rodney, è tutto l’anno che vi presento profili...» osservò Saskia.

    «Allora uno in più non sarà certo un problema! Mi dispiace, Saskia, ma questo è ciò che è stato deciso. Vogliamo che vi battiate per la promozione, e questo è ciò che deve fare per ottenerla.»

    «Capisco» accondiscese lei, sperando che il suo soggetto non fosse un’impresa impossibile. Con la promozione, infatti, Saskia sperava di mettere fine al suo incessante viaggiare e di poter dedicare più tempo al padre. Saskia si fece coraggio. Sir Rodney le concedeva un mese di tempo. Lei avrebbe prodotto il suo profilo in tempi più brevi. E la promozione sarebbe stata sua. Perché sarebbe stata lei a scrivere il profilo migliore. Su questo non c’erano dubbi. In fondo si trattava di rimandare soltanto di qualche settimana la realizzazione dei suoi progetti.

    «Chi mi è stato assegnato?» s’informò infine.

    Il presidente inforcò gli occhiali e scorse le pagine di un dossier che stava sulla scrivania.

    «Un tipo interessante, a quanto pare. Si tratta di un milionario che vive a Sydney ma che ha interessi in tutto il mondo. Un greco che ha fatto fortuna in Australia.»

    Saskia avvertì dei brividi di terrore lungo tutta la schiena. Un australiano greco di Sydney?

    Oh, no. Non poteva essere...

    Esistevano decine di persone che corrispondevano a quella descrizione...

    «Un tizio che si chiama Alexander Koutoufides. Mai sentito nominare?»

    Saskia raggelò. Se lo aveva sentito nominare? Sarebbe scoppiata in una risata isterica se la mente non avesse iniziato a riempirsi degli amari ricordi del passato.

    Quello era l’uomo del quale si era creduta innamorata e che invece l’aveva scaricata in quel modo atroce, poco prima di distruggere materialmente e psicologicamente suo padre.

    Eccome, se lo aveva sentito nominare Alexander Koutoufides! Niente e nessuno avrebbe potuto convincerla a tracciargli il profilo. Non avrebbe più rivisto quell’uomo in vita sua. Figuriamoci stargli intorno il tempo necessario per fargli venti domande.

    L’uomo aveva continuato a parlare dando per scontato il consenso di Saskia. «... Sembra che abbia fatto molto rumore negli ambienti finanziari fino a circa otto anni fa. Poi, improvvisamente, ha incominciato una vita pressoché da recluso pur continuando a espandere il suo impero finanziario nell’emisfero boreale e rifiutando di sottoporsi a qualsiasi tipo di intervista...»

    Saskia sollevò una mano nel tentativo di interromperlo. Non aveva bisogno di ascoltare oltre. «Mi dispiace, Sir Rodney. Non credo che sia una buona idea assegnarmi Alex Koutoufides per il profilo.»

    L’uomo s’interruppe appoggiandosi alla spalliera della poltrona. «Non le sto chiedendo una sua opinione. Le sto assegnando l’incarico!»

    «No» replicò lei. «Non Alex Koutoufides. Non è possibile.»

    Il presidente la guardò incredulo. «Saskia, non capisco perché voglia gettare al vento questa opportunità quando è in palio la promozione.»

    «Conosco Alexander Koutoufides. Noi...» Saskia si morse le labbra cercando le parole giuste. «Come dire... Abbiamo avuto una breve storia.»

    Gli occhi di Sir Rodney s’illuminarono dalla gioia. «Eccellente!» esclamò col suo tono roboante di sempre. «Perché non me

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