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Un capo in maschera: Harmony Collezione
Un capo in maschera: Harmony Collezione
Un capo in maschera: Harmony Collezione
Ebook159 pages2 hours

Un capo in maschera: Harmony Collezione

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About this ebook

Per Ruby Clarkson un sontuoso ballo in maschera rappresenta la perfetta opportunità per poter dimenticare la sua timidezza ed essere un'altra, almeno per una sera. E quando il milionario Sam Ventura la trascina fuori dalla pista da ballo per mettere in atto la sua inattesa seduzione, lei crede di essere riuscita finalmente a cambiare pelle.

Ma l'improvvisa scoperta che in realtà quello sconosciuto eroe di una notte è il suo nuovo capo manda all'aria ogni sua certezza. Obbligati a trascorrere un weekend insieme, Ruby sa che il tocco proibito di Sam sarà in grado di sciogliere le sue riserve una volta per tutte...
LanguageItaliano
Release dateJun 19, 2020
ISBN9788830516151
Un capo in maschera: Harmony Collezione

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    Book preview

    Un capo in maschera - Michelle Conder

    successivo.

    Prologo

    Sam si sentiva incredibilmente agitato, mentre saliva a bordo del suo jet privato diretto a Sydney. Era più tardi del previsto e aveva premura di mettersi in viaggio.

    «Desidera che venga servita la cena durante il volo, signor Ventura?» gli chiese il suo copilota.

    «No, grazie, Daniel. Solo uno scotch.»

    «Certamente, signore.»

    Il volo da Los Angeles a Sydney avrebbe impiegato quattordici ore per arrivare a destinazione, durante le quali lui aveva deciso di lavorare e dormire prima di riprendere ancora a lavorare il giorno seguente.

    Dopo avergli consegnato il bicchiere il copilota tornò alla cabina di pilotaggio, lasciandolo con la sua strana irritabilità. In qualità di direttore generale non era il tipo da avere ripensamenti dopo aver preso una decisione, ma il dubbio che trasferirsi a Sydney non fosse la cosa migliore da fare in quel momento continuava a tormentarlo.

    Aveva una bella vita a Los Angeles. Faceva surf regolarmente, aveva un prospero studio legale con sedi in due continenti e una splendida casa a Malibu Beach, oltre a un gran numero di bellissime donne da poter chiamare quando era in vena di compagnia. Tutto ciò misto a una combinazione di potere, soldi e bell'aspetto.

    Non che questo contasse qualcosa per la sua famiglia, che sprizzava di gioia per il suo ritorno. Dopo due anni trascorsi a Los Angeles, ritenevano fosse il momento che tornasse a casa ed erano più che felici per la sua decisione di fondere il suo famoso studio legale con una grande impresa australiana.

    L'idea gli era stata presentata dal suo vecchio compagno di università, Drew Kent, durante una cena. Il padre di lui era andato in pensione e Drew non voleva dirigere l'azienda da solo. Non aveva fatto altro che dedicarsi al lavoro da quando si era sposato e Sam, che era in quel mercato da anni, aveva accolto ben volentieri la sua proposta.

    Fissò il cielo notturno mentre il jet virava a destra. Il matrimonio rappresentava un cambiamento nella vita di un uomo. Aveva visto sposarsi i suoi colleghi e persino suo fratello che, dodici mesi prima, era convolato a nozze. Valentino si era trasformato da scapolo incallito a uomo felicemente sposato e già con un figlio.

    Era stato questo a renderlo inquieto? Il fatto che suo fratello si fosse sposato e fosse felice? Non che a Sam dispiacesse per la sua felicità, anzi, il contrario. Era contento per Valentino, e forse un giorno avrebbe fatto la stessa cosa anche lui. Un giorno in un futuro molto lontano, quando avrebbe conosciuto una donna che non sarebbe stata ossessionata dalla sua carriera o dallo stile di vita che lui avrebbe potuto garantirle.

    La sua mente tornò così a quella notte di due anni prima, quando Valentino aveva incontrato Miller, sua moglie. Sam e Tino si trovavano in un bar di Sydney, quando si erano imbattuti in una bionda con un paio di tacchi a spillo vertiginosi che si era avvicinata a loro. Ruby Clarkson si era presentata e aveva spiegato che Miller aveva bisogno di un accompagnatore per un evento di lavoro, così Tino si era fatto avanti, lasciando da soli Sam e la bionda. Siccome avevano sempre lavorato per lo stesso studio senza mai incontrarsi, avevano trascorso la notte a parlare di mercati e affari, finché non li avevano praticamente buttati fuori dal locale. Desiderando che la serata non finisse lì, Sam aveva proposto a Ruby di accompagnarla fino a casa, ed era stato a quel punto che erano iniziati i guai.

    Il suo sangue si risvegliò al ricordo di quello che era successo fuori da quell'appartamento. O cosa era quasi successo. Nonostante fosse stato attratto da lei aveva voluto limitarsi a darle la buonanotte, dicendole che era stato bello conoscerla e augurandole tanta fortuna per il suo caso di lavoro, ma in qualche modo la donna era finita tra le sue braccia e non appena le loro labbra si erano sfiorate lui si era sentito perduto. Gli aveva acceso dentro una fiamma che era solo aumentata quando un vicino si era affacciato dal balcone per dirle di un gatto fuggito.

    Più tardi suo fratello gli avrebbe detto che gli era sembrato che avesse preso un colpo in testa non appena aveva visto Ruby al bar. Ed era vero, dal preciso istante in cui gli occhi scuri di Sam avevano incrociato lo sguardo verde e intelligente di lei, ne era stato travolto.

    Ed era successa la stessa cosa al matrimonio di Tino e Miller l'anno prima. Quando aveva visto Ruby con quel vestito rosa da damigella aveva deciso che avrebbe finito quello che aveva iniziato la sera in cui si erano conosciuti. E lo avrebbe fatto davvero se non fosse stato per l'accompagnatore di lei, una specie di banchiere, che le si era avvicinato, rovinando tutte le sue fantasie.

    Così Sam si era scolato un bicchiere di champagne che non voleva, dicendosi di dimenticarla e che era la cosa migliore da fare. Ruby era la migliore amica di sua cognata e non sarebbe venuto nulla di buono da una breve relazione tra loro. Allora si era concentrato su una ragazza dell'alta società di Sydney e stava uscendo con lei quando Ruby era arrivata nella hall dell'hotel.

    Era stata tanto di corsa che non lo aveva nemmeno notato così Sam le si era messo davanti, lasciando che lei gli finisse tra le braccia, restando altrettanto stupito del contatto tra loro.

    Lei lo aveva guardato con un misto di sofisticatezza e innocenza, il corpo stupendo premuto contro il suo, il respiro affannato, e il ricordo di quella notte in cui l'aveva quasi divorata che brillava negli splendidi occhi verdi. Per un istante la sua fervida immaginazione gli aveva fatto credere che fosse tornata indietro a cercarlo. Per dirgli che aveva scaricato il suo accompagnatore e che voleva andare via con lui.

    Poi però era arrivato Dante, suo fratello maggiore, distruggendo quel momento.

    «Sam, stiamo andan... Ah, scusami, ho interrotto qualcosa?» aveva detto.

    Considerando che Sam era rimasto senza fiato nel trovare Ruby ancora deliziosa come la ricordava, suo fratello aveva decisamente interrotto qualcosa.

    Lo sguardo di lei era passato dal freddo al mortificato nell'arco di un secondo, così si era staccata dal suo abbraccio proprio nel momento in cui era arrivato il suo accompagnatore per vedere cosa la stesse trattenendo.

    Un'estrema attrazione sessuale, avrebbe voluto dire Sam a quell'uomo.

    Ruby aveva balbettato qualcosa sulla sua giacca, che aveva afferrato in fretta da una sedia, e se n'era andata. Era stata fredda tutto il giorno con lui, si ricordò adesso, e si era anche chiesto il perché.

    Si era anche domandato cosa di lei lo attraesse tanto, ma sapeva che un giorno lo avrebbe scoperto. E visto che facevano lo stesso lavoro, sarebbe accaduto presto.

    Al pensiero di rivederla il cuore prese a battergli forte nel petto. Deliberatamente, non aveva chiesto nulla a Valentino su cosa lei avesse fatto negli ultimi due anni. Perché dargli degli indizi sull'attrazione che provava per quella bella avvocatessa? L'ultima cosa che voleva era mettere al corrente Miller Lawrence di quanto gli piacesse la sua migliore amica.

    Ma le loro strade si sarebbero sicuramente incrociate di nuovo, ed era curioso di scoprire come si sarebbe sentito quando sarebbe accaduto. Chissà, magari quel desiderio si sarebbe spento. Aveva perso interesse per altre donne in precedenza, e forse sarebbe successa la stessa cosa anche con Ruby.

    Rimescolò lo scotch nel bicchiere. Lei si ricordava la notte in cui si erano incontrati? Anche lei continuava a pensarci? E lavorava ancora per Clayton Smythe o aveva cambiato? Sam aveva lasciato il gruppo pochi giorni dopo il loro primo incontro per iniziare il suo praticantato a Los Angeles, reprimendo l'interesse per quella donna, motivo per cui non sapeva adesso che fine avesse fatto. Inoltre lui aveva smesso di rincorrere passioni inutili dopo aver visto il suo famoso padre inseguire il suo sogno per le corse d'auto fino a escludere tutto il resto.

    Il loro rapporto non era mai stato particolarmente stretto, dato che suo padre era morto in una corsa prima che Sam riuscisse a guadagnarsi le sue attenzioni.

    Ricordava ancora quando, il giorno del suo nono compleanno, lo aveva seguito in pista. Lo aveva aspettato per tutte quelle ore, sperando di poter passare del tempo insieme, finendo per restare da solo mentre lui seguitava a pilotare il suo bolide. Come sempre, era stato così preoccupato per il suo lavoro che si era dimenticato persino che Sam fosse lì e se n'era andato. Per fortuna una delle ragazze dell'ufficio lo aveva notato seduto su un divano e aveva chiamato suo padre al telefono. Sam era stato poi messo su un taxi e rimandato a casa.

    Quella era stata l'ultima volta che gli aveva permesso di ferirlo. Aveva imparato una lezione di grande valore: non si sarebbe mai più fatto trattare in quel modo.

    «Un'ottima cosa...» mormorò adesso nel silenzio, prendendo il telefono e distogliendo i pensieri dal passato.

    Era certo di arrivare a Sydney verso mezzogiorno e di riuscire a cambiarsi in tempo per andare a una festa cui aveva promesso di partecipare, ospite di Gregor Herzog e sua moglie, per i quali aveva di recente vinto una causa.

    Fortunatamente non soffriva il jet lag, ma sperava che i suoi ospiti non si sarebbero offesi se avesse fatto solo una breve apparizione.

    Scosse la testa. Continuare a pensare a Ruby lo lasciava perplesso. Era evidente quanto fosse importante togliersela dalla testa. Qualcosa che sperava di riuscire a fare quanto prima.

    1

    Il tema sull'invito al ballo in maschera di quell'anno era: Audace, romantico, seducente...

    Okay, pensò Ruby, reprimendo uno sbadiglio che sperava incarnasse il divertirsi un mondo e non preferirei restarmene a casa a bere un bicchiere di vino bianco sul mio divano di fronte all'ultima puntata di Law & Order.

    E mettermi un bel pigiama, aggiunse, mentre varcava la soglia della sala da ballo.

    Quello era l'ultimo posto in cui avrebbe voluto trovarsi dopo una settimana di lavoro intenso; ma era lì per supportare sua sorella, quindi andarsene non era una possibilità.

    Tuttavia, quante altre occasioni avrebbe avuto di trovarsi in un ambiente del genere?

    Ovunque guardasse c'era un grande spiegamento di costumi elaborati e un'enorme profusione di colori. Era come fare un salto indietro nel tempo, quando le donne indossavano ali e maschere e gli uomini portavano cappelli piumati, bevendo champagne da eleganti calici, in cui il liquido luccicava dorato alla luce di decine di candelabri. Una miriade di cherubini guardava giù dai soffitti affrescati e l'iconico ponte di Sydney brillava al di là delle finestre, ricordando a tutti che erano in Australia e non in un palazzo veneziano durante il Carnevale.

    Ruby si sistemò la scollatura dell'abito che per i suoi gusti rivelava un po' troppo. Avrebbe dovuto essere Maria Antonietta, ma allo specchio si era sentita un po' più Bo Peep imbottita di steroidi, tanto che ringraziava il cielo di avere il viso nascosto dietro quella maschera.

    «Sai che apprezzo molto il fatto che tu mi abbia accompagnata stasera, vero?» mormorò Molly.

    «Mi sto divertendo» rispose lei, non volendo farla

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