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La perla perfetta: Harmony Destiny
La perla perfetta: Harmony Destiny
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La perla perfetta: Harmony Destiny

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About this ebook

Lilah Cole, designer di gioielli di successo, per conquistarsi un posto nell'alta società decide di mettere in atto un piano che la aiuti a trovare il marito perfetto. E il suo capo, il milionario Lucas Atraeus, sembra rispondere a ogni requisito. Peccato che sia il fratello illegittimo, Zane Atraeus, a riempire ogni sua fantasia. Sexy, pericoloso e con la fama di cattivo ragazzo Zane non è fatto per il matrimonio, e Lilah è decisa a evitarlo. Ma non ha fatto i conti con le mire che Zane nutre nei suoi confronti e il sangue degli Atraeus non ammette sconfitte, in affari come in camera da letto.
LanguageItaliano
Release dateJul 10, 2019
ISBN9788830501379
La perla perfetta: Harmony Destiny

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    La perla perfetta - Fiona Brand

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    A Perfect Husband

    Harlequin Desire

    © 2012 Fiona Gillibrand

    Traduzione di Franca Valente

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HHarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2013 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-3050-137-9

    1

    I capelli neri raccolti in un nodo elegante, gli occhi dal taglio esotico del colore cangiante del mare, il corpo morbido che lo faceva infiammare...

    Un colpo deciso alla porta della sua suite a Sydney svegliò Zane Atraeus da un sonno inquieto. Si portò la mano agli occhi per schermarsi dalla luce solare del mattino, lasciando con un sospiro il letto in cui era crollato poco prima delle quattro.

    Indossò i jeans che aveva gettato sulla sedia, poi andò ad aprire passandosi le dita tra i capelli.

    Prima di andare a letto, aveva ricevuto un’e-mail che confermava la notizia secondo la quale Lucas, il suo fratellastro, aveva comprato un anello di fidanzamento per Lilah Cole. Zane avrebbe giurato che Lucas la conoscesse appena. Lilah Cole: la donna che Zane desiderava da due anni e che non aveva voluto avere.

    Da quando aveva saputo che Lucas intendeva sposarla, la rabbia di Zane era salita vertiginosamente.

    S’irrigidì al rumore della chiave che apriva la serratura. Quando Lucas Atraeus entrò nella suite, Zane emise un sospiro carico di fastidio.

    Dieci anni prima, a Los Angeles, avrebbe considerato quell’intrusione un’effrazione e si sarebbe comportato di conseguenza: avrebbe assalito l’intruso per poi sbatterlo contro il muro. Ma ora si trovava in Australia, in uno degli hotel appartenenti al gruppo Atraeus, di cui Lucas aveva la chiave. «Non hai mai sentito parlare dell’esistenza dei telefoni?» gli domandò, piccato.

    Lucas posò la chiave magnetica su un tavolino. «Ti ho telefonato, ma non hai risposto. Ti ricordi di Lilah?»

    «La tua nuova fidanzata?» La bellezza mozzafiato con cui, due anni prima, aveva quasi trascorso una notte di passione. «Sì, la ricordo.»

    Lucas sembrò seccato. «Non le ho ancora chiesto di sposarmi. Come l’hai saputo?»

    Zane strinse i denti nel sentire quelle parole. «La mia nuova assistente personale prima lavorava per te, ricordi?» E gli era capitato di trovare la fattura per l’acquisto di un anello nell’archivio delle e-mail, a cui lui poteva accedere in qualunque momento. Evidentemente Elena aveva ancora l’incarico di fare acquisti per Lucas.

    «Ah, Elena.» Lucas abbassò lo sguardo, a disagio.

    Decisamente di cattivo umore, Zane si voltò per dirigersi in cucina. Un grande specchio con la cornice dorata rifletté la sua immagine: pelle abbronzata, ampie spalle, un petto muscoloso su cui si notavano delle cicatrici. All’orecchio brillavano tre piercing d’argento, ricordo di un’adolescenza ribelle.

    Nell’ambiente di lusso della suite sembrava un barbaro vagamente minaccioso, tanto diverso dai suoi due fratelli dalla bellezza classica. Non c’era nulla da fare, considerati i geni che aveva ereditato dalla parte selvaggia della famiglia, senza contare le cicatrici interne, frutto del periodo trascorso sulle strade di Los Angeles.

    Si riempì un bicchiere d’acqua, bevendola con lunghe sorsate. Il liquido fresco non riuscì, però, a calmare l’intensa, irragionevole gelosia che lo infiammava tutte le volte che pensava a Lucas e Lilah, la coppia perfetta.

    Un fidanzamento.

    «Non pensavo che Lilah fosse il tuo tipo» soggiunse Zane.

    La disegnatrice capo della Ambrosi Pearls era stupenda, ma era troppo concentrata a dare la caccia a un marito ricco e per Zane quell’improvviso interesse per lei da parte del fratello appariva strano. Senza contare che Lilah stessa non aveva mai mostrato un’inclinazione verso Lucas, prima di allora.

    Due anni avanti, quando si erano incontrati durante una serata di beneficenza di cui lui era il benefattore, Zane aveva visto in prima persona l’abilità con cui Lilah era riuscita ad attirare l’interesse di un facoltoso – e stempiato – uomo d’affari. Benché Zane fosse stato temprato da gravi esperienze e si considerasse cinico e disincantato, era rimasto comunque sbalordito dall’atteggiamento molto pratico di quella ragazza. Non era stato capace di resistere alla tentazione di salvare l’inerme uomo d’affari, rovinando in tal modo i piani di Lilah.

    Sfortunatamente le cose erano sfuggite al controllo quando lui e Lilah si erano ritrovati soli in una sala privata: lui aveva ceduto alla tentazione di baciarla.

    Un bacio ne aveva scatenati altri, innescando un fuoco che aveva minacciato di divorare entrambi. Considerando che lei non era il tipo di donna da cui era di solito attratto, la sua perdita di controllo lo rendeva ancora perplesso. Se la sua ex assistente non li avesse interrotti, avrebbe commesso un gravissimo errore.

    Lucas, che lo aveva seguito in cucina, scrisse un numero su un biglietto da visita lasciandolo sul tavolo. «Lilah ha accettato di accompagnarmi al matrimonio di Constantine. Tra poche ore partirò per Medinos. Intendevo partire il giorno prima del matrimonio, ma dato che sei qui...» Lucas lo guardò perplesso. «Perché ti trovi qui? Pensavo ti stessi occupando delle trattative di un acquisto.»

    «Mi sono preso un paio di giorni.» Un muscolo guizzò sulla sua guancia.

    Lucas scrollò le spalle aprendo il frigorifero, zeppo di cibi e vini pregiati comprati da Elena.

    «Bella mossa.» Lucas esaminò una bottiglia di champagne francese. «Vuoi fare intendere al venditore che ci stiamo addolcendo, per poi metterlo all’angolo. Ti spiace se mangio qualcosa? Non ho fatto colazione.»

    Forse era troppo occupato a destreggiarsi tra le sue donne per pensare a mangiare. Zane aveva sentito che aveva una storia con Carla Ambrosi, la responsabile delle pubbliche relazioni della Ambrosi Pearls, nonché sorella della donna che il loro fratello maggiore, Constantine, stava per sposare.

    «Ostriche.» Lucas sollevò un sopracciglio. «Aspetti qualcuno?»

    Zane osservò tristemente il vassoio. «No, per quanto ne sappia io.»

    Salvo che la sua assistente non avesse organizzato qualcosa. Se stava ancora aiutando Lucas, qualsiasi cosa era possibile. «Serviti del cibo, delle bevande...»

    Della mia donna.

    Quel pensiero scaturì indesiderato dal suo subconscio, superando facilmente tutti i motivi che lo portavano a dichiarasi allergico ai legami a lungo termine con una donna. Soprattutto con una donna come Lilah.

    Da quando aveva nove anni, le relazioni erano state un terreno difficile per lui.

    Dopo essere stato abbandonato numerose volte da sua madre – una donna stravagante, oberata dai debiti, che era passata da un matrimonio all’altro – Zane aveva perso ogni fiducia nell’altro sesso, soprattutto negli esemplari a caccia di mariti ricchi.

    «Non ti preoccupa sapere che Lilah è a caccia di un marito?» domandò al fratello.

    Sul volto di Lucas passò una strana espressione. «In realtà apprezzo il suo metodo così diretto. È confortante.»

    Nonostante si sforzasse di rilassarsi Zane serrò le mani a pugno. Allora anche Lucas è rimasto stregato.

    In quei due anni aveva ripensato molte volte al loro bacio, a quel momento di passione che li aveva quasi portati a fare l’amore, e Zane era stato tormentato dalla consapevolezza che Lilah sarebbe potuta essere sua. Aveva tenuto sotto controllo il desiderio, e l’aveva perduta.

    «Sai, Lilah ha paura di volare. Speravo che tu, visto che piloti il jet della Compagnia, potessi portarla con te a Medinos quando partirai.»

    Zane s’irrigidì. Tutto in lui lo spingeva a non accettare la disinvolta richiesta di Lucas. In pratica gli stava chiedendo di portarla nel suo letto.

    Da quando conosceva Lilah, lei non gli aveva mai parlato della sua paura di volare. Trovò la cosa molto irritante. «Solo per curiosità. Da quanto la frequenti?» Lucas trascorreva diverso tempo a Sydney, ma non quanto lui. Non aveva mai sentito Lilah pronunciare il suo nome.

    «Da circa una settimana.»

    Zane conosceva gli impegni di suo fratello. Tutti loro avevano dovuto riorganizzarsi quando era morto Roberto Ambrosi, il capo di una famiglia di Medinos un tempo ricca e potente. L’Atraeus Group aveva assorbito la Ambrosi Pearls, ormai quasi in bancarotta, per espandere il proprio mercato perlifero. Constantine li aveva sorpresi tutti fidanzandosi di nuovo con Sienna Ambrosi, evitando in tal modo una manovra ostile, mirata a recuperare i debiti contratti da Roberto. L’imminente matrimonio aveva sanato l’aspra frattura che si era creata tra le due famiglie quando Roberto aveva preso in prestito dei soldi sfruttando il primo fidanzamento.

    Sapeva che, a parte un paio di visite veloci nelle ultime settimane, una delle quali per assistere al funerale di Roberto, Lucas era stato impegnato all’estero. Era arrivato a Sydney solo il giorno precedente.

    Zane aveva trascorso la settimana precedente a Sydney per partecipare all’incontro annuale della sua Onlus. Lilah, che partecipava sempre all’organizzazione di quelle serate di beneficenza, era stata gentile e riservata. E, soprattutto, non aveva mai menzionato Lucas. «Perché non la porti con te?»

    Lucas sembrava stranamente concentrato a scegliere una fragola. «Siamo ancora agli inizi.»

    Adesso Zane capiva. Lilah non aveva nascosto il suo desiderio di cercare un marito, e Lucas non gli era mai sembrato tipo da matrimonio. «Si tratta del vostro primo appuntamento.»

    Nello sguardo di Lucas passò un lampo. «Avevo bisogno di un’accompagnatrice. Dopo avere fatto una breve ricerca, credo che Lilah sia perfetta per me. Ha talento, è bella, ha testa per gli affari, è perfino...»

    «E Carla?»

    Lucas fece cadere la fragola come se si fosse scottato. Ecco l’ultimo pezzo del puzzle che s’incastrava. Zane comprese quel era l’emozione che aveva acceso lo sguardo del fratello: disperazione. Provò un moto di viva indignazione. «Sei ancora coinvolto con Carla.»

    «Come lo sapevi? No, non dirmelo, te lo ha detto Elena. Comunque, Carla e io abbiamo chiuso.»

    Ma non completamente.

    D’improvviso quella relazione con Lilah acquistò un senso. Una volta che Sienna avesse sposato Constantine, Carla sarebbe diventata una della famiglia. Se qualcuno avesse scoperto che erano andati a letto insieme, Lucas avrebbe ricevuto delle enormi pressioni in nome della tradizione.

    Stava usando Lilah come paravento, per impedire che Carla, famosa per le sue scenate, non lo costringesse a formalizzare la loro relazione segreta con una proposta di matrimonio.

    Ciò voleva dire che l’amore non c’entrava.

    Se Lucas avesse voluto davvero Lilah, Zane si sarebbe fatto da parte, ma era chiaro che le cose non stavano in quel modo.

    Si sentì un po’ sollevato, perché non pensava che Lilah fosse già andata a letto con Lucas. In qualche modo la cosa aveva molta importanza. «D’accordo, lo farò.»

    Il fratello sembrò soddisfatto. «Non te ne pentirai.»

    Zane non ne era così sicuro.

    Si domandò se Lucas avesse idea della tentazione che gli aveva offerto su un piatto d’argento, dopo che aveva cercato di resistere per oltre due anni.

    2

    La tensione che aveva afferrato Lilah mentre passava attraverso i controlli di sicurezza giunse al culmine. Con il cuore che le martellava in petto per il passo che stava per intraprendere, salì a bordo dell’aereo. Una graziosa hostess bionda, Jasmine, la fece accomodare.

    Dopo avere appoggiato sul pavimento la borsa bianca abbinata a un paio di jeans e a una maglietta dello stesso colore, Lilah estrasse il raccoglitore foderato di pelle che aveva portato con sé. Aveva bisogno di tutto il proprio coraggio per affrontare lo spigoloso e pericoloso Zane Atraeus, il più giovane e selvaggio dei fratelli, e come se non bastasse aveva scoperto di essere l’unica passeggera nell’elegante cabina.

    Dopo un quarto d’ora, quando i motori del jet raggiunsero il massimo, Lilah era ancora sola.

    Mentre si allacciava la cintura con dita malferme, cercò di liberarsi dall’assurda impressione di sentirsi delusa.

    Non amava volare, non era una a cui piaceva rischiare. Come le accadeva con le sue relazioni, preferiva mantenere i piedi saldamente per terra.

    Mentre il jet rullava sulla pista, Lilah ignorò il video che illustrava le misure di sicurezza, e si concentrò sull’unica cosa che poteva tenere sotto controllo. Aprì il raccoglitore e studiò i profili che aveva compilato.

    Le donne della famiglia Cole avevano la tendenza a cadere vittime del classico colpo di fulmine, a innamorarsi in modo disastroso e appassionato dell’uomo sbagliato, per poi essere lasciate sole con un bambino. Consapevole di possedere quella stessa vena creativa e appassionata che era stata di sua madre e della nonna, Lilah aveva elaborato un sistema per evitare il grande errore.

    Si trattava di un piano per ottenere una felicità a lungo termine e il matrimonio. Aveva scoperto che se scriveva i passi che doveva intraprendere per trovare l’uomo – il marito – che desiderava, riusciva a tenere la situazione sotto controllo.

    Aveva deciso che si sarebbe donata a un uomo solo all’interno di un rapporto d’impegno reciproco, non

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