Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

La sposa inglese (eLit): eLit
La sposa inglese (eLit): eLit
La sposa inglese (eLit): eLit
Ebook140 pages1 hour

La sposa inglese (eLit): eLit

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

AMORI AUSTRALIANI - Vol. 3. Grant e Francesca si conoscono fin dai tempi dell'adolescenza. L'attrazione e l'interesse reciproci sono sempre stati molto accesi tra loro. Ma c'è un problema: Francesca è un delicato fiore d'Inghilterra, che rischia di essere bruciato dal sole cocente del deserto australiano, dove Grant vive. Per lui è fuori di dubbio che una relazione tra loro farebbe soffrire entrambi. Ma un giorno Francesca...



I romanzi della serie:

1) A PIEDI NUDI NEL DESERTO

2) ATTRICE MA NON TROPPO

3) LA SPOSA INGLESE
LanguageItaliano
Release dateMay 31, 2016
ISBN9788858955161
La sposa inglese (eLit): eLit
Author

Margaret Way

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

Read more from Margaret Way

Related to La sposa inglese (eLit)

Titles in the series (3)

View More

Related ebooks

Romance For You

View More

Related articles

Reviews for La sposa inglese (eLit)

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    La sposa inglese (eLit) - Margaret Way

    successivo.

    1

    Era ormai pomeriggio inoltrato quando Grant Cameron fece atterrare dolcemente il suo elicottero sul prato dietro Kimbara, in un modo così elegante da sembrare un pellicano che si posa sull'acqua. Le correnti d'aria create dal turbinio dell'elica sollevarono una piccola bufera di polvere mista a erba tagliata, che si placò appena le lunghe pale si furono fermate. Grant terminò gli ultimi controlli a bordo e, togliendosi le cuffie, si preparò a saltare sull'erba.

    Ecco la tenuta di Kimbara, roccaforte della famiglia Kinross fin dai tempi dei primi insediamenti, la tenuta più vicina a quella della sua famiglia, Opal Plains, situata alcune decine di miglia a nordest.

    Suo fratello maggiore Rafe, amato e rispettato da tutti, si trovava ora in viaggio di nozze negli Stati Uniti con Alison, l'amore della sua vita. Era Rafe che gestiva la stazione. Grant, invece, faceva buoni affari radunando mandrie con i suoi servizi aerei, che operavano intorno a Opal. Era perfetto per i due fratelli. Rafe era il mandriano, lui era il pilota.

    Aveva sempre amato volare fin da quando era bambino, e anche l'inconsolabile dolore per la perdita dei loro genitori in un incidente aereo non aveva attenuato quella sua passione. D'altronde la difficoltà andava superata per forza: con un entroterra così vasto, volare era una necessità in Australia.

    Grant si allungò per prendere il suo akubra e se lo appoggiò sulla testa con noncuranza; il sole era ancora piuttosto forte, e non poteva certo trascurare il suo colorito bronzeo, prerogativa dei Cameron. Orgoglio da leoni, come la gente descriveva suo padre, Douglas Cameron, e i due figli, Rafe e Grant.

    Orgoglio da leoni.

    Per un attimo il suo cuore fu assalito da una terribile tristezza. Avrebbe desiderato che papà fosse ancora vivo. Mamma e papà. Se lo avessero visto ora sarebbero stati orgogliosi del suo successo. Lui era stato il figlio più giovane, impulsivo, mentre Rafe era responsabile e pronto ad assumere il posto del padre.

    Sceso dall'elicottero, Grant fece un giro intorno al velivolo per assicurarsi che non ci fossero avarie, nonostante gli apparecchi fossero sempre sotto scrupolosa manutenzione.

    Era stata una dura giornata: aveva dovuto riportare indietro un gruppo di bestie stizzose e accaldate da Sixty Mile, un'area isolata posta sul confine occidentale di Kimbara. Adesso aveva bisogno solo di una buona birra fresca da sorseggiare e di una bella donna su cui posare lo sguardo per rilassarsi.

    Francesca.

    Francesca iniziava a essere troppo presente nei suoi pensieri. Lady Francesca de Lyle, cugina di Brod Kinross, padrone di Kimbara e fratello di Ally. Cameron e Kinross erano nomi leggendari da quelle parti, erano famiglie di pionieri.

    Ora, con il matrimonio tra Rafe e Alison, le due famiglie erano finalmente unite con gran gioia di tutti, tranne forse di Lainie Rhodes di Victoria Springs, che fin da ragazzina aveva sempre manifestato una cotta per Rafe. Non che Lainie fosse una donna poco interessante da sposare, ma per Rafe non c'era mai stata nessun'altra al di fuori della sua Ally.

    L'unione fra loro era nata durante la loro infanzia, e si era subito rivelata inossidabile. Adesso erano marito e moglie ed erano felici, e Grant si rendeva conto che era giunto il momento di iniziare a fare progetti per sé. Nonostante Opal fosse grande abbastanza, lui non aveva intenzione di intromettersi nella privacy di suo fratello e Ally.

    Magari avrebbe potuto tenersi una quota della tenuta, che avrebbe finanziato la sua attività, ma la casa doveva essere per gli sposi. Ne era convinto. Dopotutto Ally aveva un sacco di progetti per rimetterla a nuovo, ce n'era davvero bisogno.

    Come sarebbe stata la vita da sposato?, rifletteva Grant mentre passava davanti alle vecchie cucine e agli alloggi della servitù. Erano ancora in perfetto stato. Tutto l'edificio era circondato da arbusti fitti e alberi che facevano filtrare appena un filo di luce, ed erano collegati alla costruzione principale da un lungo viale.

    Come sarebbe stato tornare a casa ogni sera da una donna da poter portare nel proprio cuore, nel proprio letto? Una donna con cui condividere speranze, sogni e i più intimi desideri. Una donna il cui destino fosse legato al suo.

    La prima volta che aveva incontrato Francesca de Lyle quando era adolescente, aveva sentito scattare qualcosa dentro di sé, qualcosa di profondo. E ancora adesso, dopo anni, si ritrovava a fantasticare su di lei. Perché allora era convinto che una relazione con Francesca avrebbe recato solo guai a entrambi? Forse lui non era pronto per una relazione seria. Forse era troppo presto per assumersi un simile impegno... Non c'era spazio per nulla se non per il suo lavoro, doveva ampliare gli affari, aveva tanti progetti a breve e lungo termine.

    La Cameron Airways aveva iniziato a trasportare anche merci e posta ultimamente, ma c'erano state delle trattative a Brisbane con Drew Forsythe della Trans Continental Resources. L'idea era quella di creare una flotta di elicotteri per la ricerca di minerali, petrolio e gas naturali.

    Aveva incontrato Forsythe e la sua bella moglie Eve in diverse occasioni, ma quella era stata la prima volta che avevano parlato seriamente d'affari. E per questo doveva ringraziare Francesca.

    Sempre di ottimo aiuto nelle pubbliche relazioni, era stata lei a tirare fuori l'idea nel corso di una piacevole serata a una cena di beneficenza. Girandosi verso Forsythe con i suoi meravigliosi occhi azzurri gli aveva detto: «Non ti sembra una buona idea? Grant conosce l'entroterra come il palmo della sua mano ed è sicuramente destinato a fare affari d'oro. Non è vero, Grant?». Si era poi dolcemente abbandonata sullo schienale verso di lui, così attraente da togliere il fiato, con il suo vestito in raso senza spalline, la dolce e limpida cadenza inglese, piena d'incoraggiamento.

    Era in gamba.

    Se l'affare fosse andato in porto, l'avrebbe ringraziata con un romantico fine settimana su una di quelle isole lungo la Barriera Corallina in un lussuoso bungalow sulla spiaggia... Anche se sotto al cocente sole del Queensland avrebbe dovuto vigilare su di lei: aveva una carnagione chiara come la porcellana, delicata, perfetta. Ed era poco credibile che si sarebbe adattata a quell'ambiente, ai margini del deserto. Era come cercare di coltivare una delicata pianta di rose sull'argilla. Nonostante l'innegabile attrazione che provava nei suoi confronti, non era possibile pensare a una vita insieme, e avrebbe fatto bene a non dimenticarlo.

    Gli bastarono, invece, due minuti per dimenticarlo, quando vide Francesca corrergli incontro lungo la veranda laterale e appoggiarsi alla balaustra di ferro battuto bianco, su cui si arrampicava un glicine profumato che emanava una fragranza inebriante nel dorato calore estivo.

    «Grant!» lo salutò agitando la mano con gioia. «Che piacere vederti! Ho sentito l'elicottero.» Sprizzava entusiasmo e gioia da tutti i pori.

    «Vieni qui» la invitò lui allungando un braccio per avvicinare la sua testa alla propria.

    Nonostante tutti i buoni propositi, ogni cellula del suo corpo era persa in un dolcissimo bacio. Inconsciamente sussurrò anche il nome di lei mentre appoggiava le labbra sulle sue, il corpo sommerso da un'ondata di sensazioni forti. Che diavolo era? Che cosa lo faceva reagire così?

    Quando scostò la testa, lei era senza fiato e il bellissimo viso era arrossato. I suoi meravigliosi capelli simili a una fiamma si erano liberati dal fermaglio e ora le cadevano dolcemente intorno al viso e sulle spalle.

    «Ehi, questo sì, che è un saluto!» commentò con un filo di voce.

    «Faresti meglio a non guardarmi in quel modo» la ammonì lui, cercando di riprendersi dalle vibrazioni di piacere percepite dal suo corpo.

    «Quale modo?» Lei indietreggiò lungo la veranda e cercò di ridere, ma le tremò la voce, mentre lo guardava avviarsi verso l'ingresso della casa.

    «Lo sai, Francesca» rispose Grant, «sei davvero attraente!» Quindi fece scorrere lo sguardo su di lei, dall'alto al basso. Gli occhi color nocciola che secondo l'umore potevano tendere al grigio o al verde, adesso erano di un incantevole verde stagno sotto l'orlo del suo akubra nero.

    Squadrò il suo viso, il collo elegante, il corpo snello dalla vita sottile, le gambe nervose. Era così attratto da tanta bellezza e femminilità che gli era impossibile distogliere lo sguardo. Era irresistibile. La sua figura era perfetta, aveva un delizioso fondoschiena e lunghe gambe affusolate.

    Vederla muoversi lungo la veranda, simile a una leggiadra ballerina, lo incantava.

    «Giornata dura?» gli chiese lei osservandolo salire i gradini di pietra, con un tono che tradiva un'insolita agitazione.

    Lui si appoggiò alla balaustra con eleganza, sorridendole. «Ora che ti vedo, mi sento decisamente meglio.» Ed era vero. «E tu, che cosa hai fatto tutto il giorno?»

    «Vieni, te lo racconto» gli sorrise, invitandolo a sedersi su un divano di vimini. «Immagino che tu abbia bisogno di una birra. Brod ne sorseggia sempre una quando torna a casa la sera.»

    Grant annuì, e si tolse il cappello lanciandolo come un frisbee sulla testa di una scultura di legno.

    «Rebecca sarà qui tra un attimo.» Francesca si lasciò scivolare sulla sedia che lui le aveva gentilmente procurato. Rebecca, la moglie di Brod, era la padrona di casa. «Abbiamo trascorso quasi tutta la giornata a organizzare un picnic con concorso ippico. Abbiamo pensato che fosse più divertente della solita partita di polo. Rebecca si preoccupa per Brod quando lo vede giocare. È talmente grintoso e tu sei come lui.»

    «Allora ti preoccupi anche per me?»

    «Mi preoccupo per tutti voi» replicò lei.

    Era incredibile quanto Grant e Rafe si somigliassero, rifletté Francesca. Erano entrambi alti, belli, di successo. L'unica differenza era che Grant aveva più carattere, un'energia e una determinazione non sempre facili da gestire. Spesso infatti era in contrasto con altre persone. In più aveva l'abitudine di dire sempre quello che pensava, senza mezzi termini.

    Era sicuro di sé, insomma aveva quella virilità tipica degli uomini cresciuti in un certo ambiente. Era la prima volta che Francesca provava un'attrazione così profonda per qualcuno, e doveva prestare attenzione, perché i suoi sentimenti per lui stavano iniziando a sfuggirle di mano.

    Grant aggrottò le sopracciglia e la fissò, le sue muscolose braccia abbronzate appoggiate sul tavolo. Indossava l'uniforme della sua compagnia con il logo in blu e

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1