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Una duplice proposta: Harmony Collezione
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Una duplice proposta: Harmony Collezione

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About this ebook

Scarlett Fitzpatrick Intraprendente arredatrice d'interni, non ha perdonato Alessandro per come l'ha trattata.



Alessandro Marciano Non ha alcun rispetto per le persone che tradiscono la sua fiducia dimostrando di puntare solo alla sua ricchezza.



La bella Scarlett è una di queste: gli ha dato prova di essere solo un'approfittatrice, e lui non ha esitato a metterla in mezzo a una strada. Ora, però, ha per lei un'interessante proposta d'affari. Che, inaspettatamente, si trasforma in una proposta di matrimonio.
LanguageItaliano
Release dateJan 10, 2019
ISBN9788858992333
Una duplice proposta: Harmony Collezione
Author

Melanie Milburne

Tra le autrici più amate e lette dal pubblico italiano.

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    Una duplice proposta - Melanie Milburne

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    The Marciano Love-Child

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2008 Melanie Milburne

    Traduzione di Maria Elena Vaccarini

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2009 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5899-233-3

    1

    Era iniziato come qualunque altro lunedì mattina. Scarlett accompagnò il piccolo Matthew di tre anni al nido, fra le consuete strazianti suppliche di non lasciarlo, prima di procedere a fatica nel traffico intenso fino al suo piccolo studio di arredamento d’interni a Woollahara. E come ogni altro lunedì mattina la sua socia e migliore amica, Roxanne Hartley, le porse un cappuccino doppio non appena varcò la soglia e le domandò come avesse trascorso il weekend.

    «Non chiedermelo» rispose Scarlett esausta, bevendo un sorso del tonificante cappuccino cremoso.

    «Mi pare di capire che l’appuntamento al buio che ti ha organizzato tua sorella non sia stato un successo?» osservò Roxanne, sedendosi sul bordo della scrivania.

    Scarlett sbarrò gli occhi in modo eloquente. «Dipende da cosa intendi per appuntamento al buio. Chiaramente l’idea di quel tipo era di arrivare ubriaco e farfugliare per un’ora e mezza la sua triste storia con la ex moglie, finché non sono riuscita a svignarmela.»

    «Poverina» la compatì Roxanne. «Ma non rinunciare ancora. Deve pur esserci un uomo passabile da qualche parte per te.»

    «Mi accontenterei di passabile» replicò Scarlett, accendendo il computer. «Basterebbe anche una figura paterna per Matthew, ma non appena sentono che ho un figlio di tre anni gli uomini sembrano perdere interesse.»

    «Sì, be’, oggigiorno gli uomini possono essere così superficiali» concordò Roxanne. «Non vogliono impegni, cercano soltanto il sesso.»

    «Come se non lo sapessi!» Scarlett cliccò sul mouse per controllare la lista degli appuntamenti. Quando mise gli occhiali, sbatté due o tre volte le palpebre e il cuore le fece una capriola nel petto alla vista di quel nome.

    «Qual è il problema?» s’informò Roxanne.

    Scarlett si girò sulla seggiola per guardare la socia. Era sbiancata in viso per lo choc.

    «Mi hai fissato un appuntamento con Alessandro Marciano?» domandò con voce strozzata.

    Roxanne le sorrise eccitata. «Sì. Volevo che fosse una sorpresa, altrimenti ti avrei chiamata durante il weekend per informarti. Ha telefonato venerdì pomeriggio quando eri appena andata via. È un contratto importante, Scarlett. Vale una cifra inverosimile, e se concludiamo l’affare, pensa ai vantaggi che ne avremo. Compariremo su ogni rivista di arredamento d’interni in tutto il mondo. Basta dover pagare l’affitto! Potremo comprarci l’edificio, no... l’intera strada!»

    Scarlett balzò in piedi, rischiando di versare il cappuccino sulla tastiera. «Non intendo vederlo» dichiarò secca. «Non voglio il contratto. Non voglio avere niente a che fare con lui.»

    Roxanne si batté la mano sulla testa come se non riuscisse a credere a quello che aveva appena sentito. «Hai controllato per caso la nostra situazione finanziaria di recente?» le chiese. «Suvvia, Scarlett, il nostro finanziamento è quasi al limite. So che gli affari ristagnano un po’ in gennaio, quando tutti sono ancora in vacanza, ma questa è l’occasione della vita. Esattamente quello di cui abbiamo bisogno. Alessandro Marciano ha appena acquistato il vecchio edificio dell’Hotel Arlington e intende trasformarlo in un albergo di lusso, con tre piani di appartamenti per gli ultra ricchi. E vuole affidare a noi l’arredamento degli interni. Noi! Riesci a crederci? È come vincere la lotteria.»

    «Non posso incontrarlo, Roxanne» insistette Scarlett. «Per favore, non chiedermelo.»

    Un pensiero colpì all’improvviso Roxanne. «Aspetta un attimo... Sei uscita con lui in passato o qualcosa del genere?»

    «Più che uscita.»

    Roxanne le rivolse un’occhiata indagatrice. «Che cosa intendi con più che uscita

    Scarlett inspirò. «È il padre di Matthew.»

    Roxanne restò a bocca aperta. «È... cosa

    Il volto di Scarlett s’irrigidì per la tensione. «Non intendo vederlo, Roxanne. In nessun caso. Lo detesto per quello che mi ha fatto e non...»

    Il rombo inconfondibile di una Maserati risuonò all’improvviso nella via. Entrambe le ragazze guardarono fuori dalla vetrata mentre la lucente auto nera s’infilava abilmente fra le loro due utilitarie a basso consumo parcheggiate all’esterno.

    Roxanne guardò l’amica.

    «Mi sembra che tu non abbia scelta» mormorò. «Ehm... ho dimenticato di dirti che l’incontro era qui, alle nove e un quarto» aggiunse impacciata mentre la porta si apriva con un allegro tintinnio del campanello appeso sul retro.

    A Scarlett venne la pelle d’oca quando l’uomo imponente e dalla bellezza tenebrosa entrò. Il suo cuore incominciò battere all’impazzata.

    Gli occhi nocciola dell’uomo incrociarono i suoi. Le pagliuzze marroni e verdi di quegli occhi le ricordarono di nuovo la miriade di colori di una foresta pluviale, ma questa volta le sembrò di scorgervi delle ombre misteriose mentre lui la osservava in silenzio per quella che sembrò un’eternità.

    «Ciao, Scarlett» la salutò alla fine con quella voce vellutata che era stata la sua rovina quattro anni addietro.

    Scarlett sollevò il mento e si rivolse a Roxanne, che era rimasta a bocca aperta. «Roxanne, vorresti per favore informare il signor... ehm...» Lanciò un’occhiata all’agenda come per rammentare il suo nome prima di proseguire con lo stesso tono altero: «... il signor Marciano che non accetto nuovi clienti poiché sono occupata fino alla fine dell’anno».

    «Ma...» incominciò Roxanne, però fu interrotta da Alessandro, che era venuto avanti sorridendole con il suo fascino micidiale.

    «Signorina Hartley, vuol essere così gentile da lasciare che io e la signorina Fitzpatrick parliamo in privato?» chiese.

    «No! Non osare lasciarmi!» scattò Scarlett. Per favore, non lasciarmi sola con lui, pregò silenziosamente con lo sguardo l’amica.

    Roxanne strinse le labbra e, dopo una breve esitazione, raccolse la borsetta e un cappuccino bevuto a metà. «Certamente» rispose, sorridendo ad Alessandro. «Devo comunque vedere una persona per delle piastrelle. Sarò di ritorno alle undici.»

    Lanciandole un’occhiata micidiale, Scarlett si sedette alla scrivania, per timore che le cedessero le gambe.

    La porta dello studio si aprì e si richiuse alle spalle di Roxanne con un altro tintinnio, ma a Scarlett sembrò il suono di una tomba che si chiude per sempre. Il silenzio era assordante e l’aria divenne così densa che ebbe la sensazione che due mani le stringessero la gola.

    «Allora non sei interessata a concludere affari con me, Scarlett?» domandò Alessandro con un freddo sorriso impersonale.

    «No.»

    «Perché no?» Alessandro inarcò un sopracciglio con espressione ironica. «Pensavo che avresti preso al volo quest’occasione di mettere le mani sui miei soldi.»

    Scarlett serrò ancora di più la bocca e si sforzò di guardarlo. «Mi sorprende che tu voglia avvalerti della collaborazione di una sudicia puttanella... sono state queste le tue parole allora, no?»

    Il volto di Alessandro non rivelava alcuna traccia di collera, ma Scarlett l’avvertì ugualmente. Aveva conosciuto così bene e amato quel volto nei tre mesi in cui erano stati insieme. Il sorriso che poteva sciogliere le pietre, lo sguardo che riscaldava il sangue, la bocca che poteva stuzzicare come una piuma o baciare con una tale passione da lasciare le labbra tumefatte per ore. Ancora adesso il suo corpo pulsava al ricordo di com’era stato fare l’amore con lui.

    «Immagino che le tue tendenze sessuali non influiscano sul tuo talento come arredatrice d’interni» commentò lui con un’espressione enigmatica. «Professionalmente, hai un’ottima reputazione. Per questo voglio che ti occupi tu del progetto che sto per avviare.»

    Scarlett sollevò ancora di più il mento. «Te l’ho detto. Non sono disponibile.»

    «Forse prima di buttare via quest’occasione, Scarlett, dovresti almeno esaminare la mia offerta.»

    «Nessuna somma di denaro m’indurrà ad avere nuovamente qualunque genere di rapporto con te, di affari o altro» dichiarò Scarlett.

    Alessandro la osservò con un lampo d’interesse maschile negli occhi nocciola. «Non ti sto proponendo altro che un accordo d’affari, tuttavia...» Lasciò la frase sospesa fra loro nel silenzio vibrante.

    «Lascia perdere, Alessandro» ribatté Scarlett. «In ogni caso, mi vedo già con qualcuno.»

    «È lo stesso uomo con cui avevi una relazione in Italia?» domandò lui con lo sguardo penetrante. «Si chiamava Dylan Kirby o sbaglio?»

    Scarlett si sentì ribollire il sangue. «Viaggiavo con lui, non ci andavo a letto.»

    Lo sguardo di Alessandro divenne cinico. «Ah, sì, quella vecchia storia. Me la ricordo bene!»

    «Non è una storia, è la verità» insistette Scarlett. «Ho incontrato Dylan, Joe e Jessica durante un giro turistico in pullman. Te l’ho spiegato quattro anni fa. Quante volte devo ripetermi?»

    «Non mi interessano le tue menzogne, ma solo quello che puoi fare per me» replicò Alessandro. «La tua attività ha bisogno di un contratto importante come questo, Scarlett. Saresti una sciocca a buttarlo via come se non valesse niente.»

    Scarlett serrò la mascella. «Non è forse quello che hai fatto tu con me?»

    «Sono disposto a essere generoso» continuò Alessandro, ignorando il suo commento come se non gliene importasse.

    Questo perché non gli importava niente di lei, si disse Scarlett. Non le aveva mai parlato d’amore, aveva soltanto tratto piacere dalla loro relazione mentre lei si era innamorata perdutamente.

    Prima di conoscerlo, non aveva mai creduto all’amore a prima vista. Era convinta che l’amore profondo e duraturo si costruisse col tempo, che fra due persone s’instaurasse la fiducia e il rispetto. Ma incontrare Alessandro Marciano quella calda mattina d’estate a Milano aveva sconvolto il suo mondo. Nel giro di tre ore lui l’aveva baciata, dopo appena tre settimane era andata a letto con lui e, alla fine, era rimasta incinta.

    Quando Alessandro le porse un documento, Scarlett sbatté le palpebre, tornando al presente. Lo prese con dita tremanti, non riuscendo a evitare che le loro mani si sfiorassero. A quel contatto, un’ondata di calore la pervase e il cuore le balzò nel petto.

    «Se non sei soddisfatta dell’importo, sono disposto a raddoppiarlo» dichiarò lui.

    Scarlett guardò il contratto e per poco gli occhi non le uscirono fuori dalle orbite alla vista della cifra stampata. Era una somma di denaro strabiliante, anche se immaginò che avrebbe dovuto lavorare molto duramente. Conosceva abbastanza bene Alessandro Marciano per sapere quanto fosse esigente. Aveva una fama mondiale come albergatore e offriva il massimo in fatto di lusso ai suoi ospiti. E questo albergo di Sydney non sarebbe stato diverso a giudicare dai disegni preparati dai suoi architetti.

    Tuttavia, accettare quel contratto, per quanto potesse essere proficuo, avrebbe significato stare a stretto contatto con lui, forse ogni giorno. Ci sarebbero stati incontri per discutere dei progetti, tessuti da esaminare, impianti di illuminazione e attrezzature per

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