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Baciata dal desiderio: Harmony Collezione
Baciata dal desiderio: Harmony Collezione
Baciata dal desiderio: Harmony Collezione
Ebook146 pages1 hour

Baciata dal desiderio: Harmony Collezione

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About this ebook

Calda come il sole di Corfù, antica come le rovine di Creta, dolce come il nettare degli antichi dei. La passione, nel sangue di ogni uomo greco, scorre veloce fin dalla notte dei tempi...

Dopo appena ventiquattro ore dal suo primo e casuale incontro con Mathieu Demetrios, la vita di Rose Hall è nel caos più completo. Non solo ha perso il lavoro per il quale si era recata in Scozia, ma si trova catapultata sull'isola di Nixias, al fianco di un meraviglioso ed estremamente sexy uomo greco, recitando la parte della sua fidanzata. La passione che arde entrambi, però, è tutt'altro che finta.
LanguageItaliano
Release dateOct 10, 2019
ISBN9788830506121
Baciata dal desiderio: Harmony Collezione
Author

Kim Lawrence

Autrice inglese, rivela nei suoi romanzi la propria passione per le commedie brillanti.

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    Baciata dal desiderio - Kim Lawrence

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    The Demetrios Bridal Bargain

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2007 Kim Lawrence

    Traduzione di Paola Picasso

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2008 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-3050-612-1

    1

    Appena l’elicottero atterrò, Andreos Demetrios scese a terra e volse intorno i suoi penetranti occhi neri, evitando di posarli sul giovanotto che era andato a riceverlo.

    Benché fosse stato ignorato volutamente, l’espressione del giovane rimase impassibile. Solo un breve sorriso sardonico gli incurvò le labbra.

    Di norma la gente non ignorava Mathieu Demetrios e non solo per la sua altezza fuori del comune, o per i suoi tratti che molti giornalisti definivano di una purezza classica, ma perché possedeva una dote rara: la presenza.

    Quando lui parlava, la gente ascoltava; quando entrava in una stanza, le teste si voltavano; tutte meno quella di suo padre, che in quel momento stava impartendo una raffica di ordini a un tipo occhialuto che era sceso insieme a lui dall’elicottero.

    Il volto patrizio di Mathieu non manifestò alcuna emozione mentre osservava la scena con gli occhi d’argento socchiusi. Sebbene il vento creato dalle pale del rotore gli incollasse la camicia al torace, evidenziandone l’ampiezza e la muscolatura, e gli spettinasse i capelli neri, la sua posa era rilassata.

    L’occhialuto stava ascoltando con deferenza. Alla fine annuì e, mentre passava accanto a Mathieu, gli rivolse un sorriso, ma non capì se il suo gesto fosse stato notato o apprezzato. A differenza del padre, il figlio non amava manifestare le proprie emozioni.

    Se il giovane Demetrios fosse stato un tipo più incline ad accettare dei consigli, l’uomo gli avrebbe suggerito di non guardare il padre con tanta sufficienza e tanta ironia: la mentalità logica di contabile non gli consentiva d’immaginare che qualcuno volesse deliberatamente provocare la terribile collera di Andreos.

    Chiunque avesse un minimo di sensibilità, o la capacità d’intuire lo stato d’animo del grande vecchio, non avrebbe osato farlo, ma nessuno poteva sostenere che chi, come Mathieu Gauthier, aveva fatto il pilota di Formula Uno, percepisse il pericolo come i comuni mortali.

    Solo quando fu solo, Andreos affrontò il figlio.

    Durante il volo aveva letto e riletto il rapporto che aveva richiesto. Se nella relazione ci fosse stato un piccolo errore, l’avrebbe rilevato. Ma non ce n’erano. Il resoconto era chiaro, conciso e portava a una conclusione inattesa ma anche carica di sfida: rivalutare l’opinione che si era fatto del figlio.

    Digrignò le mascelle e lo squadrò dalla testa ai piedi.

    Durante tutti gli anni del suo matrimonio aveva tradito una sola volta la moglie adorata e da quel momento se n’era vergognato.

    Il giorno in cui si era trovato davanti la prova vivente di quel tradimento, nelle vesti di un adolescente che non faceva niente per accattivarsi la simpatia del padre e che superava sia intellettualmente che fisicamente il fratellastro, aveva creduto di vivere in un incubo.

    Per ironia della sorte, era stata sua moglie Mia e non lui ad accogliere con calore il ragazzino orfano di madre.

    Mentre il frastuono dell’elicottero si spegneva, i suoi occhi incrociarono quelli metallici del figlio. I due si guardarono a lungo e fu il vecchio ad abbassare lo sguardo per primo, il volto acceso di rabbia.

    «Dovrai annullare il tuo viaggetto in... dovunque volessi andare» fu la prima cosa che disse, in tono carico di asprezza.

    Nella sua voce non c’era traccia di calore, o di affetto, ma Mathieu non se l’aspettava. Suo padre non aveva mai finto di volergli bene, anche se prima della morte di Alex non gli aveva mai manifestato tanta ostilità. Bisognava dire, però, che per un anno intero non si erano visti.

    La morte di Alex aveva cambiato tutto.

    «In Scozia.»

    «Ebbene, dovrai cambiare il tuo programma.»

    Non era un consiglio, ma il capo delle Imprese Demetrios, un gigante dell’industria che annoverava tra i suoi interessi tecnologie informatiche e telecomunicazioni, non consigliava mai.

    Apriva la bocca e la gente si metteva sull’attenti.

    Il giovane che ricevette quegli ordini non batté ciglio. Restò immobile come una statua, l’espressione immutata. Solo i suoi occhi si socchiusero.

    Ma ad Andreos non interessava la reazione del figlio. Dopo aver impartito l’ordine, si diresse verso l’imponente villa che si ergeva su un ammasso roccioso a picco sull’Egeo. Era quasi giunto ai piedi della scalinata, quando Mathieu lo raggiunse.

    «Andrò in Scozia a trovare un amico. Il mio piano non è flessibile» annunciò.

    Il viaggio sarebbe stato soltanto in parte di piacere. Jamie gli aveva chiesto aiuto. Le banche gli creavano molte difficoltà e la proprietà appartenuta alla sua famiglia da cinquecento anni rischiava ora d’essere perduta.

    A meno che non tiri fuori un piano finanziario credibile, in futuro non sarò noto solo come il Mac Gregor che non è mai diventato un campione di Formula Uno, ma come il Mac Gregor che ha perso tutti i beni della famiglia.

    Andreos si girò di scatto. «Sacha e sua madre arriveranno domani.»

    Mathieu soffocò un sospiro. Avrebbe dovuto prevederlo. «Non me lo hai detto, quando mi hai convocato.»

    Il vecchio abbozzò un sorriso. «Si sentirebbero insultate se tu non fossi qui. La famiglia Constantine e la nostra sono legate da antica amicizia. Mio padre e...»

    «E chi?» lo interruppe Mathieu. «Non ci sono eredi e tu detesti l’idea che il patrimonio dei Constantine ti sfugga dalle mani.»

    Gli occhi del vecchio lampeggiarono di rabbia. «Mentre tu storceresti il naso davanti a quella fortuna?» lo rimbeccò.

    «Non sono disposto a sposare una diciannovenne per impossessarmene.» Una diciannovenne che era stata fidanzata con Alex.

    Quando aveva saputo di quel fidanzamento, Mathieu aveva sorriso con cinismo, pensando che si trattasse di un matrimonio d’interesse. Tuttavia, aveva dovuto ricredersi quando aveva visto i due giovani insieme, occhi negli occhi come due innamorati.

    «Sacha è una ragazza matura e tu potresti trovare di molto peggio. Per esempio quell’attrice che ti è stata appiccicata per tutta la serata dell’inaugurazione. Come si chiamava?»

    Non volendo spiegare d’aver posato per pubblicizzare il film di lei, Mathieu scrollò le spalle. «Non ne ho la più pallida idea.»

    Era stata ed era rimasta un’illustre sconosciuta e, benché lei si fosse dichiarata disposta a manifestargli in tutti in modi la propria riconoscenza, l’offerta era stata declinata.

    Non aveva mai accettato quel genere di gratitudine. Nel giro della Formula Uno s’incontravano decine di giovani donne ossessionate dal desiderio di farsi vedere con delle celebrità, quanto di peggio, a suo modo di vedere, offrisse il panorama femminile.

    Era stato tentato molte volte di dire loro di andarsene, di rispettare se stesse, di farsi strada in modo onorevole, ma siccome qualunque cosa sarebbe stata interpretata come un incoraggiamento aveva taciuto. Così facendo si era guadagnato la fama di misantropo e di inavvicinabile.

    Adesso aveva cambiato lavoro, ma la reputazione era rimasta la stessa.

    «Avevo letto che presto si sarebbe celebrato il matrimonio» dichiarò il vecchio con sarcasmo.

    Mathieu sorrise. «Se fossi in te, sceglierei degli altri giornali, Andreos.»

    «Tu non sei me.»

    «Neppure una pallida versione» convenne Mathieu, pur sapendo di assomigliargli molto.

    «Allora non c’è nessuna donna? Non sei innamorato?»

    Non solo non lo era ma, nel caso, sarebbe fuggito a gambe levate. Che cosa rendeva l’amore tanto attraente? Era una forma di follia che faceva dipendere la propria felicità da un altro essere umano.

    E, comunque, le persone che aveva amato avevano avuto la pessima abitudine di morire.

    No, innamorarsi non era nel suo elenco di cose da fare. La sola persona di cui si fidava era se stesso e non intendeva cambiare quello stato di cose.

    «A prescindere dal destino peggiore, quello di sposare un’adolescente, non mi pare che questi siano affari tuoi.»

    Il volto di Andreos s’incupì. «Non ti sto dicendo di sposare la ragazza.»

    «Ma non ti dispiacerebbe se lo facessi e, per facilitare le cose, non perdi occasione per farci trovare insieme. Sei di una trasparenza imbarazzante.»

    «La ragazza è l’unica figlia di Vasili e sua erede. Suo marito...»

    Mathieu alzò una mano. «Non c’è bisogno che tu lo dica. Tu sei un costruttore d’imperi. Ma la ragazza non ha niente da dire in proposito?»

    «Non guardarmi dall’alto in basso» ringhiò Andreos. «E non fare finta che non riusciresti a fare innamorare Sacha, se lo volessi. Ti ho visto all’opera con le donne.»

    «Lei non è una donna, è una bambina.»

    «A tuo fratello andava bene.»

    «Erano innamorati.»

    «Ti sei preso tutto il resto. Perché non la sua donna?»

    La frase cadde in un silenzio mortale, poi Mathieu scrollò le spalle. «Non ho mai voluto niente di Alex.»

    A parte condividere l’affetto paterno, ma quel desiderio era durato fino a quando aveva compiuto sedici anni.

    Viveva in casa del padre da un anno quando aveva udito una conversazione che gli aveva fatto capire quanto quella speranza fosse chimerica.

    Passando davanti a una porta aperta aveva sentito Mia pronunciare il suo nome con tono esasperato, e questo lo aveva indotto a fermarsi.

    «Quel ragazzo cerca in tutti i modi possibili di compiacerti. Fa tutto quello che gli dici e anche di più. Non potresti incoraggiarlo ogni tanto? Ti ucciderebbe, Andreos, sorridergli? L’unica cosa che Mathieu desidera è la tua approvazione. La cerca disperatamente. Lo leggo nei suoi occhi quando ti guarda, e mi si spezza il cuore.»

    «Quello che leggi nei suoi occhi è un’ambizione smodata, Mia. Come fai a non accorgertene? Il ragazzo è un duro, sa tenermi testa...»

    «Hai detto molte volte che vorresti che Alex fosse capace

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