Alghe: Proprietà nutritive e benefici per la salute - Con gustose ricette.
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Anteprima del libro
Alghe - Gèraldine Teubner
salute!
1.
Le alghe in tavola, ieri e oggi
Secondo i più recenti dati scientifici, le alghe rappresenterebbero la prima traccia di vita comparsa sulla terra, giacché proprio per la loro natura hanno costituito, più di tre miliardi e mezzo di anni fa, uno dei primi anelli della catena alimentare.
Le alghe si dividono in quattro gruppi distinti: verdi, rosse, azzurre e brune, ma la loro classificazione non si limita al colore. Sono infatti distinte e suddivise a seconda delle caratteristiche di pigmentazione. Sono proprio queste caratteristiche a permettere loro di attivare la fotosintesi, cosa che ne determina la classificazione.
Dotate di una struttura interna assai semplice, le alghe si limitano a filtrare l’acqua per catturare tutte le sostanze nutritive che essa veicola.
Il colore delle alghe varia a seconda della profondità. Le alghe rosse crescono nelle acque profonde, mentre quelle verdi, che catturano maggiormente la luce del sole (attivatrice della clorofilla), prosperano in superficie. La gradazione cromatica va dal verde al bruno, fino al rosso. Le alghe azzurre invece provengono da acque dolci. Il colore verde-azzurro è loro conferito da un batterio.
•Le alghe rosse costituiscono la classe delle Rhodophyceae
•Le alghe verdi costituiscono la classe delle Chlorophyceae
•Le alghe brune costituiscono la classe delle Phaeophyceae
•Le alghe azzurre costituiscono la classe delle Cyanophyceae
C’erano una volta le alghe
Tra certi popoli occidentali le alghe sono state a lungo usate a scopi non alimentari, benché in periodo di carestia spesso comparissero sulle tavole. In certe società costiere erano destinate soltanto ai più indigenti.
Sono state a lungo utilizzate come combustibile, concime o materiale di base per i vetrai. Grazie all’alto contenuto di carbonato di sodio, servivano alla fabbricazione del vetro cui, per molti secoli, conferiranno il colore verde così caratteristico delle epoche passate.
Fin dall’antichità le alghe sono state utilizzate per arricchire il terreno. Ne ritroviamo tracce sui testi del Cinquecento, dove vengono descritte come erbe salate che servono a concimare la terra. I contadini bretoni ne facevano dei dischi che mescolavano allo sterco di mucca. Da queste alghe si estraeva anche lo iodio, una preziosa sostanza che nel 1829 porterà all’apertura di un impianto di sfruttamento. Di questi impianti, sul finire dell’Ottocento soltanto in Francia ne esistevano più di una trentina.
Da molto tempo i contadini conoscono il grande potere nutritivo delle alghe e le usano senza problemi sia nei campi sia a tavola. Con l’arrivo dei concimi chimici, tuttavia, l’impiego come fertilizzante ha perso terreno. Ciò detto, in certe zone dell’Europa la kelp e il goémon* rimangono i concimi preferiti dagli agricoltori.
Nel Québec alcuni agricoltori arrivano a rivolgersi spontaneamente a questo prodotto naturale, sebbene un po’ trascurato. La tendenza è sempre più verso un’agricoltura sana
, perché i coltivatori si rendono conto fino a che punto i concimi chimici distruggono il terreno anziché arricchirlo. Si sta sviluppando una generale consapevolezza dell’urgenza di prendersi cura di questa materia prima che è la terra.
Per parecchio tempo gli unici sostenitori delle alghe erano quelli che esaltavano un regime alimentare alquanto restrittivo, la macrobiotica, che si basa principalmente su cereali, frutta e alghe, giacché queste ultime sostituiscono i latticini. Non è tuttavia necessario modificare l’alimentazione e arrivare a tali estremi per apprezzare le alghe e le loro grandi proprietà!
Possiamo essere portati a credere che l’uso delle alghe nell’alimentazione sia soltanto un fenomeno recente, che rappresenti solo una nuova moda alimentare o che costituisca la rigida dieta di qualche vegetariano stretto o di individui un po’ eccentrici. Che mangiare alghe oggi sia decisamente in e che, come la maggior parte delle mode e di tante tendenze alimentari, anche questa svanirà senza lasciare traccia del suo passaggio. Errore! Le alghe sono parte integrante dell’alimentazione di molti popoli e questo già da parecchio tempo.
Non menzioneremo per il momento tutti i benefici nutrizionali che sono loro attribuiti, ma sottolineiamo che le alghe sono per alcuni una pietanza di prima scelta assai apprezzata. Da millenni giapponesi, cinesi, coreani e Inuit vanno pazzi per queste insalate marine
e riservano loro un posto del tutto particolare nell’alimentazione. Talune etnie dell’America meridionale conoscono da sempre i meriti di questi vegetali marini.
L’impiego delle alghe dal punto di vista alimentare risale alla notte dei tempi. Già i Galli, come pure gli antichi abitanti della Scozia e dell’Irlanda, ne erano estimatori e ne conoscevano tutte le virtù e tutti i sapori. Gli Inuit hanno un debole per le alghe crude, che costituiscono una delle basi della loro alimentazione piuttosto limitata. Presso gli antichi Greci si attribuivano a queste verdure di mare virtù afrodisiache e curative. Le alghe occupano da sempre un posto di primo piano sulla mensa