Dal Brembo al Mississippi
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Anteprima del libro
Dal Brembo al Mississippi - Giglio Reduzzi
633/1941.
Premessa
Ho cominciato a frequentare il Nord America (per lavoro) nel 1968 ed, eccezion fatta per gli anni ’80 (quando il lavoro mi ha portato altrove), non ho mai smesso di farlo.
All’inizio si trattò, prevalentemente, di Stati Uniti. Alla fine di Canada, dove sono persino riuscito a farmi una casetta.
E’ la log home che vedete in copertina. Come potete osservare, non è niente di speciale, salvo il fatto che mi è costata molto meno di quanto mi sarebbe costata in Italia, per cui possederla è più un indice di indigenza che di agiatezza.
Riconosco che in questa espressione c’è una punta di esagerazione, ma, credetemi,....solo una punta.
Difatti sono riuscito ad acquistare questo cottage senza infrangere le rigorose norme sull’esportazione dei capitali.
Nè sono il solo non-canadese ad avere scoperto che qui si poteva fare un affare, perché, vicino alla mia casetta (vicino per modo di dire), ci sono decine di abitazioni, tutte in mano a stranieri, per lo più tedeschi.
Si tratta di stranieri che, come me, hanno realizzato qui (e, precisamente, nella Provincia canadese della Nuova Scozia) quello che mai e poi mai avrebbero potuto realizzare a casa loro: avere una casa singola con giardino, generalmente costruita ai bordi di un tranquillo braccio di mare o di un lago.
Non di rado queste persone (non è il mio caso) posseggono anche una barca e relativo pontile.
Pontile privato, costruito senza chiedere alcun permesso ed utilizzato senza pagare alcuna tassa.
E’ in questa casetta che passo parte delle mie estati.
Le esperienze che mi appresto a raccontare in questo saggio vengono tutte da questi soggiorni (e dai precedenti viaggi di lavoro).
Dunque sono esperienze diverse da quelle che potrebbe farsi chi visita il Nord America solo per turismo, passando da albergo ad albergo.
In ogni caso si tratta di un’esperienza più ampia, di cui vorrei far partecipi i miei amici.
L’agente immobiliare
Oltre al fattore costo, che rimane il principale, la spinta all’acquisto di un immobile in un luogo così lontano è avvenuta, nel mio caso, anche per la facilità con cui si è svolta l’intera operazione.
Facilità che rimane attuale, ed anzi è aumentata, grazie alle moderne tecniche di comunicazione. Parlo di Internet.
L’unica condizione è conoscere l’inglese (oppure il francese, se si intende operare nel Quebéc).
Naturalmente è sempre opportuno poter contare, come è stato per me, sul consiglio di un amico residente.
Se intendi farti un cottage, puoi anche limitarti ad