TeoDieta Cibo e spiritualità: la strana coppia
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Anteprima del libro
TeoDieta Cibo e spiritualità - Maria Fiorito
Bach
Nota dell’autrice
Nello scrivere questo libro la mia intenzione è stata quella di far comprendere che alimentarsi in modo semplice e più naturale, e quindi il più vicino possibile a quello che ci viene offerto dalla saggia Madre Natura, ci fa sperimentare sia più energia a livello fisico sia più pensieri e sentimenti positivi. Mi è sempre piaciuto sperimentare in prima persona qualunque cosa leggessi prima di crederci completamente e poi diffonderla, così ho provato tanti tipi di diete e cure disintossicanti: digiuno ad acqua, diete di sola frutta, diete iperproteiche, tutte le diete ipocaloriche mascherate sotto i nomi più disparati, praticamente di tutto e di più fino ad approdare alla dietaGIFT¹ (ove GIFT è l’acronimo di Gradualità Individualità Flessibilità Tono) che è uno stile di vita e regime alimentare basato sulle più recenti evidenze scientifiche ideato dal Dott. Luca Speciani, medico chirurgo e agronomo alimentarista con Master internazionale in Nutrizione e Dietetica, che si pone come obiettivo la salute con il dimagrimento come naturale conseguenza del benessere ottenuto, che ha rivoluzionato completamente la mia vita ribaltando il mio modo di alimentarmi fino ad ora. Alla fine, io che di base ho una formazione teologica, ho capito che non solo non tutto ciò che è buono al palato fa sempre bene al corpo e alla mente ma anche che non si può conoscere mai il vero senso di soddisfazione finché non si impara a scendere in profondità - al di là di ogni forma di superficialità, di tendenze e di bisogni materialistici - verso qualcosa di infinitamente più gradevole… il disvelamento della nostra Anima.
Le informazioni contenute in questo libro sono il frutto delle mie ricerche e dei miei studi di teologia, alimentazione, PNL e Neurosemantica, basate su tantissimi libri letti e studiati, articoli e siti internet accreditati. Non voglio sembrare un’idealista, mi limito a ripetere quello che hanno già detto tanti uomini e donne importanti prima di me. Pertanto, vi invito a considerare le informazioni qui fornite come uno spunto per una verifica e un approfondimento personale oltre che per una salute più radiosa ma vi ricordo che i suggerimenti qui contenuti sono di carattere puramente informativo e non sostituiscono un’eventuale consulenza medica.
Prendetevi tutto il tempo di assaporare ogni pagina, mettere in pratica ciò che trova risonanza in voi e infine trasmettere agli altri il piacere che ne avrete tratto. Nel territorio dell’Anima, il solo modo di trattenere qualcosa che si ama veramente, è regalarlo.
Buon viaggio insieme a me!
Prefazione
"Carissimo, io prego che in ogni cosa tu prosperi e goda di buona salute, come prospera l’anima tua " (3Gv 1,2)
La prevenzione delle malattie è talmente importante che in questo libro non parlerò delle malattie e del modo di guarire, bensì del modo in cui si può impedire la loro comparsa mantenendo il proprio corpo in buona salute.
Raramente un organismo allenato è vittima di tossi, raffreddori o anche di infreddature croniche. E chi si nutre in maniera adeguata e fa sufficiente esercizio fisico non conosce disturbi di digestione.
Quando ho incominciato a domandarmi che genere di consigli avrei dato ai miei lettori, il mio primo pensiero è stato: devo esortarli a viverre in modo tale, a trattare il loro corpo in modo tale che la malattia non possa coglierli. Certamente, nessuno è invulnerabile, ma è senz’altro resistente da metterlo in grado di superare tutti i disturbi, tutte le malattie.
Una cura, per quanto buona ed efficace, non potrà mai rimediare agli errori di un’intera annata. Può esercitare un’azione realmente benefica solo se si conduce parallelamente ad essa un genere di vita razionale, se si dà al proprio corpo ciò di cui ha bisogno: l’aria, l’acqua, il moto, un’alimentazione sana.
Tutto questo non è troppo oneroso, né richiede grandi preparativi. L’aria pura, l’acqua, le passeggiate nel bosco, il sole, tutte cose che la natura ci distribuisce generosamente. Non sottovalutiamolo!
Ciò che non costa non vale!
: molti, troppi in questi ultimi decenni hanno fatto di questa massima la regola della propria salute. I medicinali più costosi, le cure più rovinose erano appena sufficienti a colmare le angosce nate da mille anni di vita disordinata in cui stress, superalimentazione, mancanza di esercizio fisico, sigarette e alcol avevano finito col produrre un vero e proprio accumulo di disturbi e di dolori.
Occorrevano questi segnali d’allarme per indurci a pensare al nostro corpo! La nostra epoca, fortunatamente, se ne interessa.
Per fortuna, l’organismo perdona molti errori quando si è svelti a mutare stile di vita. In questo campo si può rimediare a molto. Meglio sarebbe, però, cominciare col non maltrattarlo, questo corpo!
Ecco perché è essenziale pensarci già quando si è in buona salute, così che il nostro corpo di fronte alla malattia abbia la forza di resistere a essa e la superi più facilmente. Però allontanare le malattie non è l’unico obiettivo del mantenersi in forma; la buona salute, infatti, ci dà la gioia di vivere, ci permette di godere pienamente dei benefici dell’esistenza.
Facciamo di tutto per conservarla!
Maria Fiorito
Premessa
"Non hanno bisogno del medico i sani, ma i malati" (Mt9,12)
"Mann ist was Mann isst,
l’uomo è ciò che mangia ricordava il filosofo ottocentesco tedesco L. A. Feuerbach. Questo dato non riguarda solo il cibo materiale, ma anche, e forse soprattutto, il nutrimento spirituale. Non è necessario ricorrere al biblico
Non di solo pane vive l’uomo"² per rendersi conto che ci nutriamo non solo degli alimenti che introduciamo nel nostro corpo, ma anche delle parole
, dei pensieri, della cultura che assimiliamo tramite le letture, le relazioni personali, le interpretazioni degli eventi della nostra vita quotidiana. Siamo plasmati dalla quantità di cibo per lo spirito
cui abbiamo - o non abbiamo - la possibilità di accedere. E come c’è un minimo vitale per l’alimentazione, così c’è una soglia minima di nutrimento dell’anima che non possiamo ignorare, pena alcune patologie spirituali irreversibili. Se abituiamo la nostra interiorità a una progressiva anoressia, se neghiamo alla nostra mente l’arricchimento di sostanze nutritive sapientemente equilibrate, ci ritroveremo con una vita interiore svuotata di senso, depauperata delle sue potenzialità, condannata a un progressivo deperimento. Specularmente, se in preda a bulimia spirituale non poniamo freno all’ingurgitare ogni tipo di emozione, se non riusciamo ad astenerci dall’aumentare costantemente la dose di sensazioni stimolanti, se lasciamo che ogni genere di pensiero si affacci alla nostra mente e la pervada, allora saremo incapaci di custodire un animo retto. Qual è allora il nutrimento spirituale quotidiano indispensabile? "Ogni parola che esce dalla bocca di Dio³ è la risposta scontata, ma forse va fatta precedere da un interrogativo previo. Prima di assumere un cibo per il nostro corpo compiamo un discernimento - a volte ricevuto in eredità, altre volte frutto di una disamina personale - per sapere se è commestibile o no, se è compatibile con le nostre convinzioni etiche o con allergie reali o immaginarie, se possiamo assumerlo così come si trova in natura o se dobbiamo
cucinarlo". Del resto, è accostandoci da neonati agli alimenti (dal latte materno ai primi cibi solidi) che elaboriamo il concetto di buono e cattivo, dapprima legato al gusto e poi via via applicato al campo etico. Qualcosa di analogo avviene per il cibo dello spirito: prima di nutrircene, ci dobbiamo interrogare se ci farà del bene o ci procurerà dei danni, se dobbiamo elaborarlo adattandolo alla nostra condizione o se possiamo recepirlo come immutabile, se questi conferma, critica o smentisce quanto abbiamo ritenuto fino a quel momento come consono al nostro equilibrio o al nostro benessere.
Nel mezzo del cammin della mia vita… mi sono resa conto che per tutti noi il collegamento più importante da stabilire è quello con la qualità spiritualmente nutritiva della vita, che è altrettanto importante di quella fisiologica - se non di più.
Ho capito che svolgere azioni tipicamente banali come il mangiare, partendo da una sacra intenzionalità di soddisfare l’anima, è liberatorio e mi permette di realizzare che "Io non sono solo un corpo! Sono un Essere Eterno". Ingerire del cibo in questa prospettiva ci colma di Spirito, andando ad attingere a un’esperienza più vasta, eletta e profonda, che rende l’atto di mangiare altamente gratificante. In altre parole, non è solo ciò che mangiamo ad essere importante, lo è anche il come lo facciamo, e con quale prospettiva.
Questo libro si propone di fornire informazioni su di un modo di mangiare che promuoverà al meglio la risonanza con la vostra Anima. Dapprima digerite
l’approccio, in seguito adattatelo in base al vostro personale stile di vita e alle vostre abitudini e preferenze. Soltanto voi potete decidere come mettere in pratica i suggerimenti del libro per ricavarne il massimo beneficio. Solo voi conoscete il sentiero più giusto per voi stessi. Nessun altro lo può sapere. Stando in contatto con la vostra Anima, essendo realmente consapevoli, potete conoscere voi stessi e come procedere nella direzione migliore.
Ancora una cosa: al di là di tutto ciò che vi viene raccomandato in queste pagine… AMATE VOI STESSI!
Se cominciate a notare dove si manifesta - o non si manifesta - l’amore per voi stessi nell’intero processo di alimentazione, i cambiamenti arriveranno con molta naturalezza. Presto comincerete a riallinearvi con le linee guida interiori della vostra Anima, rivolte alla pace e alla perfezione.
Diventerete ciò che è Amore. A quel punto entrerete automaticamente in risonanza, cominciando a mangiare solo ciò che è sano e integro. "Per diventare liberi è necessario rinunciare al consumismo patologico" (Erich Fromm).
Introduzione
"Un cuore contento è un buon rimedio, uno spirito abbattuto inaridisce le ossa" (Pr 17, 22).
"Fa’ che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo"… Profetiche, vere, essenziali. Con queste parole il grande Ippocrate (Kos 460 a.C. circa - Larissa 377 a.C.), considerato il padre della medicina, (celebre il suo Corpus Hippocraticum) gettava le basi su quelle che sarebbero state le scoperte scientifiche di 2000 anni.
La nostra vita potrà cambiare radicalmente dal momento che comprenderemo che nutrirsi non significa semplicemente l’ingestione di cibo nell’organismo per farlo andare avanti alla meno peggio
; nutrirsi significa piuttosto supportare attivamente il nostro benessere fisico, emozionale, sociale e spirituale con del cibo nutriente. Consideriamo gli alimenti una medicina capace di nutrire un corpo sano e sostenere lo spirito.
In questi anni di passione e di studi sulla nutrizione, ho imparato quanto nutrirsi significhi considerare un alimento a 360°, poiché un cibo può considerarsi tale se, oltre alle proteine, vitamine, sali minerali e ai vari principi nutritivi, ci fornisce energia: Vita. Il cibo non serve solo al fisico. Ha anche un effetto significativo sulla testa. Il cibo è ciò che costruisce sia l’uno che l’altra. Quando adotti una dieta sana, la tua mente diventa serena, non si fa turbare da fastidi di poco conto, al contrario di una dieta poco sana. Dunque, di quali alimenti voglio nutrirmi: cibo vivo o cibo morto? Di quali emozioni e sentimenti?
In quest’epoca dove con il web dilaga molta informazione (e purtroppo, anche, disinformazione) è importante sviluppare uno spirito di discernimento, una profonda conoscenza di sé e delle basi dalle quali partire.
Non esistono verità assolute ma esistono dei principi-guida che, conoscendoli e sperimentandoli su noi stessi, potranno essere la base per iniziare o migliorare un percorso che ci porterà a sperimentare la Bellezza (vedi cap. XVI) di questa vita in salute.
"La salute non è tutto ma senza la salute tutto è niente" scriveva Arthur Schopenhauer, uno dei maggiori pensatori del XIX secolo: iniziamo quindi a uscire dagli schemi tradizionali per abbracciare una realtà più ampia fatta di salute, benessere e consapevolezza.
Al giorno d’oggi è risaputo che la sovralimentazione è un meccanismo mentale ed emotivo. Innovative ricerche sulle sostanze chimiche del cervello, come la serotonina e il cortisolo, e i loro legami con l’appetito, annunciano emozionanti risposte inedite sulla connessione tra mente e corpo nel controllo del peso. I veri responsabili dell’obesità non sono il grasso e le calorie, bensì le emozioni e