Sherlock Holmes e l'avventura dei due smemorati

A cura di Luigi Pachì

Claudio Boccuni

Sherlock Holmes e l'avventura dei due smemorati

RACCONTO LUNGO

ISBN 9788825412451

© 2020 Claudio Boccuni

Edizione ebook © 2020 Delos Digital srl

Piazza Bonomelli 6/4 20139 Milano

Versione: 1.0

Curatore Luigi Pachì

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Indice

Copertina

Il libro

L'autore

Sherlock Holmes e l'avventura dei due smemorati

Capitolo 1: Il singolare caso di Clarine Hartley

Capitolo 2: Il Mistico Orval

Capitolo 3: Epilogo

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Il libro

Un nonno sparisce per anni, poi ne ricompaiono all'improvviso due... Ma quale sarà il vero Winfred Hartley?

La giovane Clarine Hartley si presenta nello studio di Holmes e Watson per chiedere i loro servigi in merito a una questione alquanto particolare concernente la scomparsa del nonno Winfred avvenuta tre lustri addietro. Due uomini si sono presentati alla giovane dama ed entrambi asseriscono di essere Winfred Hartley. Holmes rifiuta l’incarico e indirizza la giovane Hartley dal Mistico Orval, impareggiabile nell’arte della divinazione. Watson, stupito dal diniego mostrato dal suo amico e dalla sua apertura verso il mondo dell’occulto, acconsente ad accompagnare la Hartley dal Mistico in uno dei luoghi più desolati e tenebrosi di Londra.

L'autore

Claudio Boccuni è nato a Taranto nel 1989 ed è laureato in Informatica e Comunicazione Digitale. La sua passione per la scrittura di genere si è manifestata sin dalla giovane età, così come l’interesse per il personaggio di Sherlock Holmes e le opere di Sir Arthur Conan Doyle. Nel 2010 vince il concorso Buonanotte e Sogni d’Horror, nel 2013 il concorso Taranto e Tarantini: fra storia e folklore con un’opera scritta a 4 mani con Carmengrazia Assi. Nel 2018 con il racconto L’avventura dei due smemorati vince lo Sherlock Magazine Award.

Capitolo 1: Il singolare caso di Clarine Hartley

– A quanto pare Holmes, la cartomanzia inizia a essere considerata di moda nell’alta società odierna – commentai leggendo il Times seduto sulla mia comoda poltrona nello studio. – Vi hanno persino dedicato un intero articolo a pagina dodici.

Il mio amico esibì una smorfia contrariata e rivolse il suo sguardo verso la strada.

– E guardi che non sono pochi i Lord che sono stati avvistati nel tentativo di assicurarsi i servigi di questi indovini – continuai divertito.

Holmes ruppe il silenzio. – Prenderò in prestito una delle esclamazioni preferite dall’illustre Dickens per risponderle: scempiaggini!

– Dovrebbe quantomeno ammettere che non è semplice spiegare le capacità predittive di alcuni dei più autorevoli indovini operanti qui a Londra.

Holmes girò il capo nella mia direzione e iniziò ad armeggiare con la sua pipa, caricandola con una nuova miscela di tabacco belga acquistata qualche giorno addietro. – Watson, la sua capacità di tenere la mente aperta all’immaginazione le fa onore e la rende lo stimato scrittore che ha reso celebri le mie indagini, spesso arricchendole di un carattere romantico che non è proprio del nostro lavoro. Ma deve anche comprendere che esiste una linea che non può essere oltrepassata. Coloro che lo fanno, non hanno probabilmente a disposizione gli strumenti o il giusto talento per carpire la verità.

Il suo discorso fece breccia nella mia mente. Mi ritrovai a pensare che Holmes stesso sarebbe stato il migliore in assoluto in quel campo, grazie alla sua impareggiabile arte deduttiva. Senza le dovute spiegazioni da egli fornite a margine delle sue deduzioni, le sue asserzioni parrebbero frutto di una capacità divinatoria che non è propria di un essere umano.

– Mio caro Watson, potrei persino sorprenderla oggi – disse infine sorridendo.

– Cosa intende dire? – chiesi insospettito da tale buonumore.

– Una giovane dama sta discendendo in questo momento da una carrozza. Ha già lanciato un paio di occhiate significative verso questa finestra e son certo che a breve sentiremo bussare alla porta, o suonare il campanello.

– Una cliente?

– Difficile che sia qui per proporre una sottoscrizione a qualche associazione, o che si tratti di un tentativo di vendita a domicilio. I suoi abiti denotano un’estrazione sociale