Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Il mondo si è fermato: non voglio scendere: Testimonianze dalla quarantena
Il mondo si è fermato: non voglio scendere: Testimonianze dalla quarantena
Il mondo si è fermato: non voglio scendere: Testimonianze dalla quarantena
Ebook76 pages53 minutes

Il mondo si è fermato: non voglio scendere: Testimonianze dalla quarantena

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Una raccolta di storie dalla quarantena. Storie scaturite dal genio narrativo dell’Autrice, non per dire come è stato vissuto questo periodo di sospensione, con le sue privazioni e paure, ma per dare testimonianza che, nonostante tutto, nonostante la vita rischi di andare a rotoli, si può non abbandonare la nave e restare saldamente al timone del proprio futuro. Con questo spirito prendono vita le storie di Piera, Paolo, Rosario, Pina e tanti altri raccontate con semplicità, ispirate a situazioni reali che possono essere il vissuto di ciascun lettore. Storie da leggere una alla volta lasciandole sedimentare prima di passare alla successiva, perché ognuna di esse può certamente essere lo stimolo a non scendere da questo mondo, che si è fermato per un po’, ma che dovrà ritornare a girare e a farci girare.
LanguageItaliano
PublisherEuno Edizioni
Release dateMay 28, 2020
ISBN9788868591854
Il mondo si è fermato: non voglio scendere: Testimonianze dalla quarantena

Related to Il mondo si è fermato

Titles in the series (2)

View More

Related ebooks

Short Stories For You

View More

Related articles

Reviews for Il mondo si è fermato

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Il mondo si è fermato - Chiara Vergani

    Ringraziamenti

    Una raccolta di storie dalla quarantena. Storie scaturite dal genio narrativo dell’Autrice, non per dire come è stato vissuto questo periodo di sospensione, con le sue privazioni e paure, ma per dare testimonianza che, nonostante tutto, nonostante la vita rischi di andare a rotoli, si può non abbandonare la nave e restare saldamente al timone del proprio futuro.

    Con questo spirito prendono vita le storie di Piera, Paolo, Rosario, Pina e tanti altri raccontate con semplicità, ispirate a situazioni reali che possono essere il vissuto di ciascun lettore. Storie da leggere una alla volta lasciandole sedimentare prima di passare alla successiva, perché ognuna di esse può certamente essere lo stimolo a non scendere da questo mondo, che si è fermato per un po’, ma che dovrà ritornare a girare e a farci girare.

    Le storie e i personaggi contenuti in questo libro sono frutto della fantasia dell’Autrice, ogni riferimento a fatti o a persone reali è puramente casuale.

    Chiara Vergani, insegnante, pedagogista, specializzata sulle problematiche del bullismo, criminologa, scrittrice,  collabora con la giornalista Rai Elena De Vincenzo per il Tg del Cantiere delle donne, è spesso ospite di  Well TV Channel, da alcuni anni conduce un seguitissimo programma televisivo su TV 7 del Triveneto.  Scrive articoli per numerose riviste di settore, tiene conferenze in tutta Italia. Ha pubblicato per la scuola il libro Lo scacco rosso, Storie di bullismo, con la casa editrice Euno ha pubblicato il libro Mai più paura. Il bullismo spiegato a tutti.

    Segui Chiara Vergani su facebook

    EUNO EDIZIONI

    Interventi

    Proprietà letteraria riservata

    © Euno Edizioni, Leonforte (En)

    Tel. e Fax 0935 905877

    ISBN 978-88-6859-185-4

    Prima edizione digitale 2020

    Quest’opera è protetta dalle Legge sul diritto d’autore.

    È vietata ogni duplicazione, anche parziale, non autorizzata.

    www.eunoedizioni.it

    info@eunoedizioni.it

    www.sikeedizioni.it

    info@sikeedizioni.it

    facebook/SikeEdizioni

    chiara vergani

    Il mondo si è fermato:

    non voglio scendere

    Testimonianze dalla quarantena

    Prefazione di

    ELENA DE VINCENZO

    euno edizioni

    prefazione

    Elena De Vincenzo

    Parto da me. Perché questo libro racconta storie. E ognuno di noi è una storia, in divenire incostante, ma reale: che piaccia o no, è così.

    Parto da me. Perché io sono una cronista e quindi di solito le vite le racconto (quelle degli altri); questa volta invece ho dovuto raccontare anche la mia, di vita. Perché sono finita in quarantena (volontaria) quando l’emergenza stava esplodendo: ero stata a Codogno, quel 21 febbraio, venerdì, che nel calendario della memoria è già segnato con un pallino nero. La quarantena, quando ancora eravamo in pochi a esserci autoisolati, per precauzione o per reale timore. E allora l’ho raccontata, quella mia prima quarantena, grazie a una redazione e a una produzione che non mi hanno mai lasciata sola. L’ho raccontata come sono abituata a fare, come fosse cronaca: ne è uscito un video-diario che ha persino fatto sorridere (io... che di solito mi occupo di storie nere...). Quattordici giorni dentro pochi metri quadrati: erano anni che non restavo ferma nello stesso luogo per così tanto tempo. Perché pure quando mi concedo due settimane di vacanza non resto mai in un solo posto. In movimento, sempre.

    Poi, all’improvviso: ferma. Immobile, ma con la mente a lavorare. E intanto il mondo fuori che cambiava. Giorno dopo giorno, lo sentivo. I giornali lasciati davanti alla porta da un’amica preziosa, la tv sempre accesa, le notizie a susseguirsi con una velocità inversamente proporzionale al mondo che fuori doveva rallentare. E poi il mondo in effetti s’è fermato. Lockdown. Giusto il tempo dell’ultimo aperitivo affacciato su Piazza Maggiore. Chiusura... no, meglio dirlo in un’altra lingua: lockdown.

    Covid19: la guerra che si combatte con la solitudine. Si deve stare lontani, che si tratti di vivi o di morti. Quando sono entrata nel reparto Covid di terapia intensiva al Bellaria di Bologna, l’immagine era una sintesi perfetta: sala d’attesa vuota, solo medici e infermieri con guanti e mascherine. E intanto le immagini dalla Lombardia che non dovremmo mai cancellare dai ricordi.

    E poi alla paura del virus seguiva quella del sopravvivere, non al virus, al lockdown: economicamente o mentalmente. Un sindaco dei colli bolognesi mi ha fatto leggere un messaggio, quello di un suo concittadino che chiedeva aiuto, ma non per lui, per un vicino di casa: si era accorto che la spesa non ce la faceva più a farla; perché c’è chi vive di lavoretti saltuari, mansioni in nero – inutile voltarsi dall’altra parte, il sommerso è un pezzo di spina dorsale del sistema economico, solo

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1