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101 motivi per cui le donne ragionano con il cervello e gli uomini con il pisello
101 motivi per cui le donne ragionano con il cervello e gli uomini con il pisello
101 motivi per cui le donne ragionano con il cervello e gli uomini con il pisello
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101 motivi per cui le donne ragionano con il cervello e gli uomini con il pisello

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About this ebook

Il più condiviso e abusato dei luoghi comuni: le donne pensano, elaborano, riflettono, analizzano (insomma, si fanno una montagna di paranoie), mentre gli uomini sono più istintivi (cioè animali). In altre parole, l’organo dominante varia a seconda del sesso: se per le donne è il cervello, nutrito e stimolato spesso dal cuore, per gli uomini è innegabilmente il pisello.
Se, come donne, vi credete al di sopra delle facili classificazioni, allora pensate a tutti i trattati di psicologia che scomodate quando, guardando ansiosamente il telefono, cercate spiegazioni per il fatto che lui non vi chiama. Se, come uomini, pensate che la cosa non vi riguardi, siate onesti: preferireste leggere un libro o partecipare alla selezione del cast femminile per il prossimo film di Rocco Siffredi?
Dal pisello-strumento-di-misura-universale alla ricerca del principe azzurro, questo divertente vademecum vi fornirà 101 inconfutabili argomenti per capire cosa si nasconde dietro un uomo che dice di “saper ascoltare” e cosa passa per la testa di una donna che afferma di vestirsi carina “solo per star bene con se stessa”. Per decidere se scappare a gambe levate o provare a decifrare l’altro sesso. E magari innamorarvi.

Se pensate che la teoria secondo cui gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere basti a spiegare tutto, state pronti a ricredervi…

Effetto “Basic instinct” vs sindrome da “Attrazione fatale”
L’uomo è cacciatore e la donna (finge di essere) preda
Non deludere papà (e mamma)
In amore e in guerra tutto è lecito
Gli uomini sono incorreggibili, le donne incontentabili
Le donne puntano all’ordine e gli uomini al caos
L’uomo può vantarsi di avere le palle, la donna no

Eva Clesis è lo pseudonimo di una ragazza nata nel 1980 che, prima di impegnarsi a trovare 101 motivi per cui le donne ragionano con il cervello e gli uomini con il pisello, ha scritto i romanzi Guardrail e A cena con Lolita.
LanguageItaliano
Release dateDec 16, 2013
ISBN9788854123212
101 motivi per cui le donne ragionano con il cervello e gli uomini con il pisello

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    101 motivi per cui le donne ragionano con il cervello e gli uomini con il pisello - Eva Clesis

    64

    Illustrazioni: © Russell Tate / iStockphoto

    Prima edizione ebook: settembre 2010

    © 2010 Newton Compton editori s.r.l., Roma

    ISBN 978-88-541-2321-2

    www.newtoncompton.com

    Edizione elettronica realizzata da Gag srl

    Eva Clesis

    101 motivi

    per cui le donne

    ragionano con il cervello

    e gli uomini con il pisello

    Premessa

    Non troppo tempo fa un’autorevole università del Texas ha condotto un sondaggio sui motivi per i quali le donne fanno sesso. I coraggiosi esperti hanno esaminato un migliaio di donne e già che c’erano hanno coinvolto un campione più discreto di uomini. Sarà per questo che poi il titolo del sondaggio è diventato Perché le persone fanno sesso anziché Perché le donne fanno sesso.

    A questo punto, trovato un titolo politicamente corretto e raccolte le risposte, i ricercatori sono riusciti a individuare ben settecento motivi per cui le donne fanno sesso, poi sintetizzati in soli 237 motivi. Perché proprio 237 motivi, chiederete voi? La risposta è boh, misteri della scienza e in questo caso dell’università del Texas.

    Ma ciò su cui vorrei farvi riflettere è che la notizia non ha fatto discutere manco un po’, né lì né qui in Italia, dove nessuno o quasi ne ha parlato, a eccezione di qualche portale di notizie, dove l’ho letta. Le donne fanno sesso per ben settecento motivi diversi, eventualmente riducibili a 237, dalla noia al rimedio per il mal di testa alla solitudine a molti altri (che forse, prima o poi, troverete selezionati in un libro tipo 101 motivi per cui le donne fanno sesso) e la cosa non sembra destare il minimo interesse.

    Ma perché ne avrebbero dovuto parlare, poi? Secondo me, a costo di dare un colpo al cuore agli universitari del Texas, il loro studio non dice nulla di nuovo sulle donne.

    Che le donne non facciano sesso per il solo desiderio di farlo è anzi cosa vecchia e risaputa. Cioè: noi donne lo sappiamo, forse erano gli uomini a non saperlo. L’uomo è quello che va dritto al sodo, la donna invece vorrebbe tutto ciò che c’è intorno al sodo, ogni tipo di contorno possibile, dagli antipasti al dolce. La donna cerca il più delle volte una relazione fatta di promesse, confetti e anniversari, l’uomo cerca le lenzuola (ma gli vanno bene anche altri posti). La donna è quella che fa progetti mentre l’uomo, messo davanti alle prime rughe, corre dietro le diciottenni. E non è solo un gigantesco luogo comune: tra uomini e donne c’è un abisso che ognuno di noi ha avuto modo di sondare ripetutamente nella vita.

    La domanda è: perché?

    Perché le donne ogni volta che beccano in televisione il film Pretty Woman dicono di averlo visto decine di volte ma poi cercano le patatine da sgranocchiare e un plaid da mettersi addosso per accoccolarsi sul divano e godersi la visione? Perché le donne si rivedono in una come Bridget Jones che, nonostante fumi come una ciminiera, sia una gaffe vivente, mangi spazzatura e debba iscriversi agli alcolisti anonimi, ha due uomini che se la contendono a ogni film, uno dei quali è Hugh Grant? Perché anziché sentirsi menate per il naso da una prostituta sposata a un miliardario e da una cicciona che è amata nonostante faccia catastrofi, moltissime donne vogliono disperatamente identificarsi con loro? Chiedetelo ai produttori cinematografici che continuano a incassare milioni con le commedie romantiche. Le donne naturalmente sono ben consapevoli che la vita reale non è una favola e nemmeno un film, ciononostante sono disposte a tutto pur di crederci e riuscire ad avere la vita che vogliono. Sono più machiavelliche di un campione di scacchi, più sospettose di un boss mafioso, più indagatrici di Sherlock Holmes. Si sforzano di pensare che da qualche parte un principe azzurro esista, e se non c’è sono capaci di inventarselo!

    Mentre gli uomini… Hugh Hefner, il fondatore di «Playboy», è, per chi non lo sapesse, quel tizio sempre in vestaglia (di seta rossa, eh, mica pizza e fichi) attorniato da stampini di donne belle e bionde, le famose conigliette. Per me Hefner è un vecchio vizioso e tirato che gira in ciabatte e di cui non desidererei la compagnia fisica neanche nell’esempio della famosa isola deserta. Ma s’è mai visto un uomo che, guardando Hefner alla televisione, non abbia associato quel bizzarro personaggio in vestaglia alla parola figo? Ci sono valanghe di uomini che vorrebbero essere al posto di uno come Hugh Hefner: ricco, sempre in pigiama e soprattutto attorniato da pornoattricette e pornomodelle che a uno schiocco di dita gli fanno i numeri da circo equestre. Circondato dal sesso anche da vecchio… e niente nipotini tra le palle! Per forza è sempre sorridente, è uno che, per come la pensano gli uomini, ha capito tutto! Fare sesso per lavoro, quindi il pornoattore o il produttore di film e di riviste porno, è il sogno nel cassetto di tantissimi maschietti.

    Un motivo ci sarà.

    Io ne do 101.

    Con qualche noticina destinata a fugare subito possibili dubbi.

    Noticina numero uno

    Per chi (uomo), apprestandosi a leggere un libro intitolato 101 motivi per cui le donne ragionano con il cervello e gli uomini con il pisello, si porrà la seguente domanda: Ma che ne sa una donna dei motivi per cui gli uomini amano farlo?

    Potrei rispondere che se i ricercatori del Texas hanno parlato di donne, io posso tranquillamente parlare di uomini, perché no? Ma la verità è che ritengo di avere una discreta esperienza di uomini proprio in quanto donna. Pensateci, voi maschietti che iniziate ogni discorso con la frase Noi uomini…, come se il vostro modo di pensare e agire fosse paradigmatico dell’intero genere maschile. Che esperienza avete voi in fatto di uomini? Quanti ne conoscete intimamente? Con quanti avete condiviso il sesso?

    Noticina numero due

    Per chi (donna), apprestandosi a leggere ecc. ecc., si porrà la seguente domanda: Ma perché si pensa che gli uomini abbiano il chiodo fisso del sesso e le donne no?

    Rispondo suggerendo un gioco alle lettrici: da una parte avete un foglio con su scritto Sesso per sempre e dall’altra uno con su scritto Felicità per sempre.

    Forza, quale preferite?

    No, è inutile che tentiate di incastrarmi: ho dimenticato di dire che in questo gioco tutt’e due i fogli non si possono avere.

    Infine...

    La già citata università del Texas ci sarà utile per classificare i nostri 101 motivi in quattro grandi categorie, come loro hanno fatto nello studio: fattore fisico, desiderio di conseguire un obiettivo, fattore emotivo e insicurezza (+ varie ed eventuali). Queste quattro categorie mi sembrano un buon punto di partenza, e poi c’è gente che ha faticato per trovarle, quindi un minimo di rispetto anche per il lavoro degli altri!

    PARTE PRIMA

    IL FATTORE FISICO

    1. Per l’effetto Basic instinct vs sindrome da Attrazione fatale

    Per lui: Gli uomini hanno il chiodo fisso del sesso perché sono attratti dalle donne (o dagli altri uomini). Punto e basta… Ve l’ho fatta semplice eh? Be’, proprio semplice semplice non è, perché i confini di quest’attrazione variano in modo incredibile da un uomo all’altro: dagli onnivori che guardano ogni donna passi loro accanto agli uomini che andrebbero a letto solo con le bionde o con le more o con le sosia di [e qui aggiungete il nome di un’attrice o cantante o di un personaggio famoso della tv. Tra le più quotate ci sono la Bellucci per le more e la Silvstedt per le bionde]. C’è poi chi è fissato esclusivamente con una zona anatomica particolare, come il lato B, il seno o le gambe: fin da quando era bambino, a sentir lui, il suo desiderio è stimolato esclusivamente da quella parte… Peccato che, anziché correre dallo psicoterapeuta, questo maschio sfortunato corra dietro a qualche gonna. Il guaio di questa categoria è che di solito gli uomini basic tendono a basare il loro amore solo sui requisiti dell’attrazione e niente altro, sono insomma monotematici. E anche un po’ inquietanti. Tu pensi che ti abbiano scelta per la conversazione brillante, per come ti ridono gli occhi o per quella maniera che hai di gesticolare. Sbagliato.

    Al secondo appuntamento ti diranno, con una certa soddisfazione, di essere sempre stati fissati con:

    - le more come te

    - le bionde come te

    - quelle con il culo a mandolino come il tuo

    - quelle con il seno generoso (o al contrario a coppa di champagne) come il tuo.

    Per non parlare degli uomini che impazziscono letteralmente per certi particolari come lo spazio tra gli incisivi o il neo peloso sul mento della pulzella.

    Anche in questo caso te lo dicono senza il minimo pudore (non una volta, ma spesso). A quel punto, dopo aver insinuato in te il dubbio dell’Uno, nessuno e centomila (sta con me perché sono mora come miliardi di altre donne?), potrebbero spingersi fino a chiederti se ti è piaciuto il complimento.

    Per lei: Alla categoria del Basic instinct corrisponde, per la donna, quella dell’Attrazione Fatale … ricordate? Che film disonesto!

    Non una storia da una botta e via, altrimenti perché Michael Douglas affoga Glenn Close e non contento le fa sparare un colpo di pistola dalla moglie? E la povera Glenn, ne vogliamo parlare? Era soltanto una pazza da manuale (di quelle da camicia di forza) o era folle per amore? Io ho sempre parteggiato per lei e per il fatto che fosse pazza d’amore. Ho anche sperato che la moglie di Michael poi, pistola alla mano e cadavere caldo, puntasse l’arma contro di lui e gli dicesse: «Guarda che guaio hai combinato facendomi le corna! Fuori di qui o già che ci sono sparo pure a te!».

    Talvolta il preludio all’Attrazione fatale è il famigerato colpo di fulmine: non solo attrattiva fisica, ma anche chimica, sfarfallio nello stomaco, intesa… tutti inequivocabili segni che lui è l’uomo della vita. Le donne sono proprio così: un’occhiata e capiscono. Non hanno solo cervello… sono addirittura preveggenti.

    Chi non è così lungimirante, deve sperare nella pesca fortunata: guardi uno che credi possa essere il tuo principe azzurro, e invece alle sue spalle spuntano moglie e bambini. O un fidanzato. Le più agguerrite diranno che il colpo di fulmine riesce proprio perché, fatalmente, lui e lei sono single e si stanno cercando. Molto logico, certo. Ci sono donne che, convinte di quest’idea, aspettano il colpo di fulmine da tutta una vita.

    2. Perché l’uomo è un animale e la donna domatrice

    Per lui: Gli uomini ragionano con il pisello perché sono istintivi e passionali e sentono di dover appagare il loro lato animale. Verrebbe da chiedersi perché nelle questioni che riguardano il sesso sono animali e quando si mettono la crema antirughe intorno agli occhi o vogliono la camicia stirata o criticano la tua carbonara, allora si trasformano in menti dotate di gusto e raziocinio. In ogni caso, bisogna riconoscere che l’associazione uomo-animale è pratica comune e condivisa. Se un uomo fa continue allusioni in presenza di donne, quante di queste pensano che sia un porco? Noi donne lo pensiamo talmente tante volte che se c’è una categoria che dovrebbe scendere in piazza a far valere i suoi diritti sono proprio i maiali, quelli veri. Se un uomo, soprattutto in passato, si mostrava troppo carino con le signore, non era un galletto? E il vitellone?

    Anche gli scienziati spiegano con l’attrazione animalesca il fatto che gli uomini ragionino con il pisello, e ogni tanto escono interessantissimi articoli che creano inaspettati parallelismi partendo dalle forme del deretano dei macachi, ad esempio. Il fatto che una nota posizione sessuale richiami il cane o la pecora avvalla questa fissazione maschile. Certo, si potrebbe anche osservare che nel nuoto esiste lo stile rana e nel pugilato c’è il peso gallo, ma non confondiamoci le idee, per favore.

    Quanti uomini dicono di se stessi di essere degli stalloni o degli animali da monta? E quanti ancora imitano versi animaleschi mentre fanno sesso?

    Quelli poi, sono i meno naturali di tutti…

    Per lei: Anche le donne e non solo gli scienziati credono che gli uomini siano animali. E che come tali vadano educati: ecco perché tante belle usano le loro risorse intellettive e fisiche nel tentativo di domare (e anche dominare) le bestie di cui si sono disgraziatamente innamorate . Fate caso a come molte donne impegnate parlino dei loro compagni, con espressioni che sembrano rivolte a un bebè o più opportunamente al micio di casa: «non mi mangia», «la notte si agita quando dorme» oppure «come devo fare, che mi lascia i vestiti dappertutto?». Ok, io sto esagerando, ma quelli della BBC facevano sul serio quando, qualche tempo fa, lanciarono un reality dal titolo Metti tuo marito in riga, nato da un’idea dell’addestratrice di cani Annie Clayton: alle donne veniva insegnato come educare un uomo per avere con lui una vita di coppia felice. I presupposti erano gli stessi dell’addestramento dei cani: tesoro, a cuccia o avrai le tò-tò con il giornale!

    Il principio ispiratore del reality e della Clayton (che vantava un matrimonio incredibilmente felice) era l’assunto secondo cui uomini e cani sono simili: abitudinari, mangerebbero e berrebbero qualsiasi cosa gli metti sotto il naso (o muso).

    Forse vale la pena di fare un tentativo…

    3. Perché l’uomo è cacciatore e la donna (finge d’esser) preda

    Per lui: Intimamente legato al primo e al secondo punto, li segue a ruota chiudendo una sorta di trilogia dell’istinto. Già, perché quando chiedi agli uomini perché ragionino sempre con il pisello, alcuni ti risponderanno che l’istinto dell’uomo è quello di cacciare, mentre alla donna tocca il ruolo di preda. Non storcete il naso davanti al luogo comune, guardate che questo è un punto forte, che, ad esempio, ha condizionato moltissima letteratura e poi i film che sono stati tratti da quella letteratura (no, Il cacciatore non è tra questi): dall’amore cortese in cui la donna era sempre inseguita e mai raggiunta, ai libri che ogni anno escono vendendo milioni di copie, i cui titoli richiamano strategie di guerra o metodi per studiare i comportamenti umani – il metodo Fac (sì, dovrebbe esserci il doppio senso), Mistery ecc. Cosa sono? Libri da acchiappo, in cui un uomo che dice d’aver avuto centinaia, ma che dico, migliaia, anzi no, milioni di donne ti svela, al modico prezzo di poche decine di euro, le tecniche per scovare le tue prede e farne scempio in camera da letto o dove altro ti pare. Mi è capitato di leggerne uno per farne (poi) dono al mio migliore amico: ovviamente dico alla commessa di lasciar perdere la confezione da regalo per potermelo infilare in borsa e dargli poi un’occhiata. Sono tutte cose molto semplicistiche, c’è quasi da sentirsi offese, in quanto donne, per come veniamo descritte.

    Il mio migliore amico invece lo ha adorato.

    I maschi più evoluti saranno tentati di fare una distinzione tra il ruolo di cacciatore e quello di corteggiatore. Io non sono sicura che la differenza sia poi così rilevante: in entrambi i casi la donna ha un ruolo passivo, di attesa, e l’uomo deve usare tutte le sue armi per conquistarla (leggi: fare sesso con lei). Che sia il bastone o l’affabulazione come Don Giovanni è come dire che il prodotto è identico ma cambia il packaging.

    Per lei: Nonostante la donna abbia un cervello complicato e sia pronta a discutere su tutto, per un’inspiegabile ragione anche la manager più fredda va in brodo di giuggiole a sentirsi preda, anche perché il modello meneater (o mangiauomini), a parte la famosa canzone di Hall And Oates, non riscuote tanto successo tra i maschi, che si dicono spaventati dalle tipe troppo aggressive. Certo, non so voi, ma io, ad esempio, nonostante sia fatalmente attratta da uomini freddi, cerebrali e un po’ timidi con le donne, sono un tipetto impaziente, e spesso mi sarebbe cresciuta la barba in attesa della fatidica prima mossa. Quindi, il più delle volte, sono stata costretta a ricorrere a cenni di incoraggiamento, compreso lo sventolamento di bandierine e i segnali di fumo. Tuttavia, se volete efficacemente (fingere di) esser prede, forse vi conviene affidarvi al metodo classico, secondo cui la donna deve imparare le virtù dell’attesa, della santa pazienza e del farsi desiderare (che significa non concedersi subito). Le lezioni per appropriarsi del metodo, e passare da preda inseguita a bottino di guerra e infine a regina della grotta, vengono impartite (gratuitamente) da mamme e amiche (le mamme insistono soprattutto sul non concedersi subito).

    Attenzione però: a far finta di esser prede ci possono essere delle controindicazioni. Avete presente il Ratto delle Sabine o Il mito di Proserpina? Avete mai visto i quadri o le statue ispirate a questi soggetti? Le Sabine sono delle povere disgraziate urlanti, mentre a Proserpina è andata bene, se il fatto di diventare regina del Regno dei Morti può essere considerato una fortuna. Ma poi, chi ve lo dice che dopo la botta in testa da parte dell’uomo-animale diventerete effettivamente regine della grotta? Ma Le relazioni pericolose l’ho letto solo io? Guardate che c’è anche il film. Ce ne sono addirittura due.

    4. Perché il raziocinio è utile, il sesso è divertente

    Per lui: Il sesso piace perché è bello e divertente, su questo siamo d’accordo tutti. Certo, ci sono delle volte in cui non è proprio bello e neanche divertente, vuoi perché non ci si incastra (lei si lamenta che sta scomoda, lui suda, i vestiti si impigliano, qualcuno dei due addirittura si ferisce), vuoi perché ci si sta concentrando come per fare una maratona (e quando ci si applica troppo si perde il divertimento), vuoi perché ci si può trovare nel bel mezzo di una situazione imbarazzante (leggi: cilecca). A quel punto la serata si conclude con una serie di rassicurazioni/giustificazioni dall’una o dall’altra parte. Lui che le dice: «Non sei tu, sono io che ultimamente sto un po’ stressato», lei che, mischiando emotività a rigor di logica, peggiora la situazione affermando: «Forse non ti piaccio abbastanza». Ma l’uomo in genere è un ottimista, e quando pensa al sesso (in pratica sempre), non

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