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Il domani è oggi: Psicologia di un procrastinatore
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Ebook80 pages55 minutes

Il domani è oggi: Psicologia di un procrastinatore

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Dopo il primo e unico saggio italiano in materia di Procrastinazione e l’introvabile libro “Il Domani è Mai”, una guida pragmatica e snella per quanti lottano incessantemente contro la malsana abitudine di rimandare, nello studio, nel lavoro, nella vita. Un testo accessibile, simpaticamente ironico ma saldamente ancorato agli studi e alla ricerca scientifica. Un nuovo testo illuminante e pratico per tutti, che arricchisce strategicamente cognizioni, emozioni e motivazioni. Se rimandate spesso una decisione, un compito, un comportamento; se avete un cattivo rapporto con il tempo; se siete invasi dalla paura del fallimento e dall’ansia; se per voi è vitale il giudizio altrui; se pensate spesso in modo dicotomico, o bianco o nero e siete facilmente distraibili; se vi sentite sempre poco autonomi e vi perdete nel perfezionismo; se vi percepite improduttivi … questo libro parla esattamente di Voi!
LanguageItaliano
Release dateMay 5, 2020
ISBN9788835821472
Il domani è oggi: Psicologia di un procrastinatore

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    Il domani è oggi - Mirco Turco

    Ringraziamenti

    Prefazione di Harald Ege

    Mirco Turco tratta un argomento di cui tutti siamo a conoscenza ma su cui nessuno riesce a intervenire con efficacia: rimandare!

    Nella lingua tedesca, come in italiano, ci sono diversi proverbi al riguardo come, ad esempio, domani, domani e non oggi, espressione tipica dei pigri; cosa puoi fare oggi non rimandarlo a domani.

    Il libro, oltre ad essere originale, è scritto in modo brillante e leggero e ci mette, pur non volendolo, davanti ad uno specchio, invitandoci strategicamente, ad osservarci.

    Mentre il tempo scorre e cresciamo, ci accorgiamo, implacabilmente, quanto poco abbiamo realizzato i progetti che avevamo in mente: nella vita privata, così come nello studio o nel lavoro. Nonostante tale amara consapevolezza, un ladro del tempo rimane sempre dentro di noi, come un nemico invisibile che ruba i nostri sogni!

    Vecchie abitudini sono difficili da rompere è anche un detto americano, che ci insegna che essere procrastinatore una volta può significare anche esserlo per sempre.

    Certo, le comodità della vita moderna non ci aiutano affatto: sedersi davanti alla TV o al PC e vedere, di fatto, scorrere il tempo …

    L’autore del libro, partendo dagli studi specialistici ma anche osservando scrupolosamente la vita quotidiana, invece, ci propone egregiamente un nuovo modello di comportamento. Mirco Turco suggerisce, di fatto, di rompere lo schema e di fare attenzione nel non sprecare più il tempo. Il risultato finale? Guadagnare un nuovo senso del tempo per noi stessi, per raggiungere ciò che più bramiamo.

    Harald Ege

    Psicologo del Lavoro

    Esperto Internazionale in Stress Psicosociale

    Prefazione di Maria Rosaria Sica

    Che tu sia un ritardatario o un procrastinatore seriale o magari solo un perfezionista, questo libro ti aiuterà a schiarire le idee, proiettandoti gradualmente nel mondo surreale del procrastinatore.

    Se a cena siete sempre gli ultimi a ordinare o il giovedì tendete a rinviare gli impegni al lunedì successivo o arrivate puntualmente in ritardo perché, ovviamente, capitano tutte a voi, allora questo libro parla anche di voi!

    Che lo crediate o meno, c’è una soluzione a tutto, o più di una. Con competenza e precisione scientifica ma anche con un pizzico di frizzante ironia, l’autore del libro vi accompagnerà egregiamente nel vostro inconscio, mettendovi nelle condizioni di comprendere che il tempo non ha tempo e che rinviare scelte, decisioni, comportamenti, condizionano negativamente la nostra vita.

    Gambe in spalla e libro alla mano, è il momento di decidere di leggerlo. Fatelo adesso!

    Maria Rosaria Sica

    Giornalista

    Procrastinare

    Procrastinare: da un punto di vista etimologico, il verbo in sé deriva dal latino. L’avverbio pro implica movimento verso il crastinus , che significa appartenere a domani. La parola derivante è usata in molti testi latini. L’uso romano di questo termine rifletteva la nozione di rinviare il giudizio al momento necessario. Procrastinare significa anche evitare l’operazione o farla ritardare.

    Procrastinare come abitudine nell’evitare lavoro inutile e di completamento di un’operazione necessaria per motivi di sussistenza, come i lavori nei campi al momento opportuno dell’anno nel ciclo di inondazione del Nilo (Mirco Turco, 2005).

    Per gli antichi Greci vi erano tre modi di indicare il tempo: aion, kronos e kairos. Aion rappresentava l’eternità, l’intero arco della vita; kronos indicava il tempo nelle sue dimensioni di passato, presente e futuro e kairos indicava il tempo propizio ed opportuno.

    Introduzione

    Il domani è mai (Mirco Turco)

    Vi sembrerà strano, ma tutti, siamo puntualmente in ritardo! Il nostro cervello, infatti, elabora le informazioni dopo qualche frazione di secondo dalla percezione degli stimoli che provengono dal mondo circostante.

    Quindi, che lo vogliate o meno, il rapporto con il tempo è comunque vincolato oltre ad essere squisitamente capriccioso e soggettivo.

    Lo studio sul tempo e sulla tendenza a rimandare parte qualche anno fa, quando dovevo inventare una tematica nuova e affascinante per discutere la mia tesi di laurea in psicologia. Ironia della sorte, trovai però un docente universitario che per quanto entusiasta e interessato rimandava sempre i miei appuntamenti e il grosso rischio, per me ovviamente, era quello di procrastinare anche la mia data di laurea.

    Fortunatamente o sfortunatamente, ancora oggi non sono in grado di dirlo, avevo la sensazione che il tempo trascorreva velocemente e il mio animo forse inquieto mi diceva, invece, - lo fa imperterrito ancora - che mi dovevo sbrigare!

    È assodato dirvi che cambiai tematica e quindi anche docente universitario! La mia priorità, il mio focus era laurearmi in una data precisa e non ammettevo procrastinazione alcuna.

    L’anno dopo alla mia laurea, decisi di mettere nero su bianco il materiale che avevo ricercato con tanta sensata parsimonia e pubblicai il mio primo libro da un titolo alquanto improbabile: Procrastinazione Universitaria

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