Il viaggio dell’alba. Storia di Giambattista e dei suoi amici
()
About this ebook
Il maestro sostiene che la storia di Telemaco, Giambattista e Soledad, è da lui appresa dalla lettura di un vecchio libro ritrovato nella bottega. L’autore si professa essere addirittura Giambattista Vico che racconta la sua infanzia e i suoi anni di studi e di amori, in questo manoscritto apocrifo, rimasto sconosciuto ai più. Non si tratta infatti della sua ufficiale autobiografia, ma di un libro che pure riporta in forma a volte strana e favolosa episodi o noti o sconosciuti della sua vita di adolescente bruciato dall’amore, dalla gelosia, dalla sete di un sapere che rifiutava forme rigide e scolastiche.
La finzione narrativa del manoscritto e la sua lettura nella bottega fanno da base a quello che accade e che travolge le vite dei ragazzi di ieri e di oggi. Telemaco, in un Seicento infuocato e a tratti mitico e favoloso, uccide suo padre; i ragazzi dei nostri giorni, in un presente incerto e senza bussole, ritrovano un bambino tra i rifiuti e sperimentano la violenza e la ricerca, spesso muta, di un senso, di una presenza, che illumini i loro voli feriti di adolescenti.
La possibilità di ascoltare una storia, di esserne parte viva permette a Giambattista e ai suoi amici di ieri e di oggi di cominciare il loro viaggio nell’Oceano della vita. Di cercare l’alba.
Related to Il viaggio dell’alba. Storia di Giambattista e dei suoi amici
Related ebooks
Il caso 07-LA-1664 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl viaggiatore del proprio tempo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa danza dei cavi: Storia di un viaggio Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa ragazza dal basco rosso Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMauro Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsHalma Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDecameron Rating: 4 out of 5 stars4/5Le nostre favole Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMayBelle: Dietro l'ombra eterna, niente Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl viaggio in Lambretta di Ettore Ingravallo. Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAi genitori davamo del voi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl tesoro di Alarico Rating: 0 out of 5 stars0 ratings1us Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNon ritornerò a primavera. Romanzo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsVicende di un imbianchino devoto Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUno strano primo maggio Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMare nativo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl mondo dentro Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Mattino Perduto Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUn tema su Pier Paolo Pasolini Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCamelia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsA cuore aperto... mi racconto Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsA quale punto della notte è già mattino? Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe metamorfosi della fiaba Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe più belle fiabe popolari italiane Rating: 5 out of 5 stars5/5BOBINE: Antologia di racconti brevi a cura di Silvia Fraccaro Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Brutto Anatroccolo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAcrobazie in punta di penna Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSpecchio delle mie trame Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL’alba dopo me Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Children's For You
Il Giornalino di Gian Burrasca Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsParmenide Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNonno non mi riconosce più. L'Alzheimer raccontato ai bambini Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsStorie racconti favole per bambini Rating: 5 out of 5 stars5/5le rime divertenti che nutrono le menti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAntico Egitto: Una guida alle divinità egizie misteriose: Amon-Ra, Osiride, Anubi, Horus e altre Rating: 5 out of 5 stars5/5Viva il Movimento. 400 Giochi per bambini dall'età prescolare alle soglie dell'adolescenza: La raccolta completa Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDoremat, la Musica della Matematica - il Progetto: Insegnare e imparare la Matematica con la Musica Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTime on a Line. Il verbo inglese in 60 minuti Rating: 1 out of 5 stars1/5Edizione Bilingue La storia di Cleopatra (Italiano - Tedesco) Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Mio Primo Libro Di Lettura Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAnalisi del periodo. Teoria + esercizi svolti Rating: 3 out of 5 stars3/5Com'è facile scrivere difficile. Prontuario di scrittura creativa Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDonne all'opera con verdi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAny Language You Want: 18 Conflicting Lessons for a New Kind of Language Learner Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe avventure di Pinocchio: Storia di un burattino in 97 illustrazioni Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Diario di Anne Frank Rating: 4 out of 5 stars4/5
Reviews for Il viaggio dell’alba. Storia di Giambattista e dei suoi amici
0 ratings0 reviews
Book preview
Il viaggio dell’alba. Storia di Giambattista e dei suoi amici - Marcello Strommillo
Marcello Strommillo
Il viaggio dell'alba. Storia di Giambattista e dei suoi amici
918 - Battitore libero
Giovane Holden Edizioni
www.giovaneholden.it
Titolo originale: Il viaggio dell'alba. Storia di Giambattista e dei suoi amici
© 2020 Giovane Holden Edizioni Sas - Viareggio (Lu)
I edizione cartacea febbraio 2020
ISBN edizione cartacea: 978-88-3292-619-4
I edizione e-book marzo 2020
ISBN edizione e-book: 978-88-3292-640-8
ISBN: 9788832926408
Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write
http://write.streetlib.com
Indice dei contenuti
Introduzione
Prefazione
Prima parte
1. La piscina
2. Nella bottega
3. L’olmo
4. Ragazzi di oggi
5. Cani e interrogazioni
6. Le mosche e la scala
7. Primi giorni di scuola
8. Sul lungomare: il serpente luminoso
9. Mamme
10. Trombette
11. Sulla spiaggia
12. I sonni di Ciocorì
13. Le donne di Ciocorì
14. Assemblea e cittadinanza
15. Uno strano frate
16. Dio e il mandarino
17. Contrattacco
18. La mente eroica
19. Lo spagnolo
20. Il padre
21. A proposito di studi e di scuola… la mente stanca
22. Gelosia
23. La scoperta di Omero
24. Aceto e arcobaleno
25. La scoperta della cabina
26. Mattia Gorgia
27. Una condanna al paradiso
28. La musica
29. Segreti di uomini e cani
30. Il profumo del miele e del vino
31. Elogio dei maiali e dei bestioni
32. Donne
33. Cana in Galilea
34. Gatti o bambini
35. Un presunto bambino
36. Fiori sulla tomba
37. Il sempre vivo di ogni niente
38. Mille voci
39. La bocca del leviatano
40. Ramo di mandorlo in fiore
Seconda parte
41. La voliera
42. Un bambino ammalato
43. Forchette e cucchiaini
44. Sogni
45. Elefantini e falciatori
46. Piantine segrete
47. Educazione familiare
48. Verso Ravello
49. Uno studio particolare. La veglia degli insonni
50. Prove d’infinito
51. Elogio dell’asino
52. Natale a Ravello
53. Il mandarino marcito
La scienza consiste nella cognizione della genesi delle cose, cioè della guisa cui esse si vengono facendo.
Vico, De antiquissima italorum sapientia
Introduzione
Se ai mortali fosse possibile scegliere tutto da sé, sceglierebbero per primo il dì del ritorno del padre .
Omero, Odissea, Libro XVI, VV. 148-149
In questo romanzo si intrecciano due trame, due piani temporali.
Siamo a Napoli. Tre adolescenti liceali dei nostri tempi (Giosuè, Ciocorì e Maria Sole), si ritrovano un po’ per caso, tra uno sciopero e un’assemblea scolastica, nella bottega di un libraio frequentata da un vecchio maestro ormai in pensione. Questo vecchio maestro, facendo breccia nella noia e nella confusione dei loro giorni di scuola, lentamente li attrae e conquista, raccontandogli la storia di altri ragazzi, vissuti in un’altra epoca storica nella loro città, ma come loro alla ricerca di avventure e amori, come loro alle prese con lo studio e i libri e soprattutto alla ricerca di uno sguardo gratuito, attraente come un’alba del cuore.
Il maestro sostiene che la storia di questi ragazzi del passato (Telemaco, Giambattista e Soledad), che vivevano nella Napoli del Seicento, è da lui appresa dalla lettura di un vecchio libro da lui ritrovato nella bottega. L’autore si professa essere addirittura Giambattista Vico che racconta la sua infanzia e i suoi anni di studi e di amori, in questo manoscritto apocrifo, rimasto sconosciuto ai più. Non si tratta infatti della sua ufficiale autobiografia, quella famosa, ma di un libro che pure riporta in forma a volte strana e favolosa episodi o noti o sconosciuti della sua vita di adolescente bruciato dall’amore, dalla gelosia, dalla sete di un sapere che rifiutava forme rigide e scolastiche.
La finzione narrativa del manoscritto e la sua lettura nella bottega fanno da base a quello che accade e che travolge le vite dei ragazzi di ieri e di oggi.
Telemaco, in un Seicento infuocato e a tratti mitico e favoloso, uccide suo padre; i ragazzi dei nostri giorni, in un presente incerto e senza bussole, ritrovano un bambino tra i rifiuti e sperimentano la violenza e la ricerca, spesso muta, di un senso, di una presenza, che illumini i loro voli feriti di adolescenti.
Cosa li sorregge? Chi li vuole davvero nel contesto di una scuola evanescente, di adulti disorientati e di un clima culturale e familiare impregnato di nichilismo dolce?
I tre principi (degnità) che illuminano la storia secondo il capolavoro vichiano de La Scienza Nuova: elaborazione del lutto, scoperta dell’amore e raggio divino rappresentano la forza metafisica e poetica che spinge i cuori dei nostri giovani eroi (o antieroi) a uscire dalla loro caverna, ad alzare il volto, ad avvertire il cielo, a sentirsi parte di una narrazione più grande e libera della caligine dell’ovvio, dell’istinto.
È la possibilità di ascoltare una storia, di esserne parte viva che permette a Giambattista e ai suoi amici di ieri e di oggi di cominciare il loro viaggio nell’Oceano della vita. Di cercare l’alba.
Marcello Strommillo
Prefazione
Nelle pagine del libro di Marcello Strommillo scorre la vita, con le sue bellezze e le sue tristezze, con i momenti comici e quelli tragici, luci e ombre. La vita è fatta così, e nel libro si ripercorre per com’è, e non come vorremmo che fosse.
A volte sembra un sogno, tanto è disordinata, complessa, contraddittoria.
Che la vita è un lungo sogno da cui ci si sveglia solo per dormire ancora, è stato detto da filosofi e poeti.
E che i sogni si ripetono nella storia dell’umanità, creando archetipi affascinanti e perturbanti, lo sosteneva Jung oltre un secolo fa.
Il viaggio di Giambattista e dei suoi amici raccontato nel romanzo si svolge all’alba: i protagonisti sono all’alba della loro vita, ma li accompagnano personaggi che la vita l’hanno vissuta, e ne sono al tramonto. In un intrecciarsi di piani temporali che incrociano il presente proiettato nel futuro col passato remoto.
In questo crogiuolo di età, di parole, di emozioni si snoda la trama, ma la vita non sempre ha una trama. Piuttosto è il racconto di una storia, quella che il vecchio maestro in pensione racconta ripercorrendo la vita di ragazzi di altri tempi che hanno vissuto le loro stesse emozioni.
In questo vichiano ritorno della storia, che è storia delle persone e non solo dei popoli, di emozioni e non solo di azioni, sta il fulcro del romanzo, e la sua originalità narrativa.
Quando scopriamo che l’autore rilegge un manoscritto apocrifo di Vico che racconta la sua infanzia e i suoi anni di studi e di amori, (ri)scopriamo l’adolescenza che ama, che è gelosa, che ha sete di un sapere e di una conoscenza lontana dalle forme rigide e scolastiche, l’adolescenza tanto simile a quella dei nostri giorni.
La finzione narrativa del manoscritto e la sua lettura nella bottega fanno da base a quello che accade e che travolge le vite dei ragazzi di ieri e di oggi.
Un ragazzo di ieri, dal nome evocativo di Telemaco, uccide il padre; i liceali di oggi sperimentano la violenza e la distruzione dell’autorità in altre forme non meno drammatiche. Cosa li sorregge in mezzo a tanta violenza, a tanto nichilismo invadente e travolgente? Cosa può farli affacciare fuori dalla caverna oscura per vedere la luce del cielo? Da dove può provenire un’alba delle emozioni che illumini le speranze della vita, prima di avviarle verso un precoce tramonto? Tornerà una figura paterna che prende per mano e accompagna, o altrimenti cosa potrà sostituire la morte del padre e della sua guida, come da Freud a Mitscherlich a Lacan la psicoanalisi cerca di comprendere?
Certo non è la scuola a svolgere questa funzione di supporto alla vita, intrisa com’è di nozioni inutili anzi disorientanti; non è la famiglia, pure disorientata dalla crisi di valori e che non si riconosce nei parametri diversi della nuova familiarità; non è la cultura degli adulti, piena di nichilismo pervasivo e di miti consumisti che del nichilismo sono indicatori e bandiera. Ma allora cosa può fare da guida e da orientamento?
La libertà e l’amore, due fari che illuminano la vita da riscoprire per cancellarne l’immagine stantia e fuorviante che ne viene proposta dai mezzi di comunicazione. La sofferta elaborazione della perdita accompagna la pur contrastata scoperta dell’amore: stiamo riscoprendo – insieme al raggio divino che illumina l’oscurità di un cielo senza più stelle – gli essenziali principi della Scienza Nuova vichiana. Una scienza, che a differenza da quella della natura, è creata dalla mente umana e dalle sue modificazioni nello sviluppo storico. E con i suoi ricorsi rivive ancor oggi, come Telemaco, Giambattista e Soledad rivivono in Giosuè, Ciocorì e Maria Sole, liceali di oggi in cerca di speranza.
Questa sognata speranza si intravvede tra le pagine del libro, misteriosamente celata e altrettanto misteriosamente emergente: bisogna essere attenti a scoprirla, e farsene guidare verso la luce di un’alba di nuova epoca i cui colori – nella funzione ciclica della storia di vichiana memoria – siano diversi da quelli del tramonto delle epoche trascorse.
Santo Di Nuovo
Docente ordinario di Psicologia cognitiva e Neuroscienze
Università di Catania
Prima parte
1
La piscina
Natura di cose altro non è che nascimento di esse in certi tempi e con certe guise.
Vico, Scienza Nuova, Libro I, sez. II, 147
Il vecchio maestro ha dimenticato il suo Vico dal fruttivendolo. Il suo libro di Vico. Gli capita spesso così. Dimentica tutto. Specie in autunno. È come se le sue sinapsi si scolleghino. Gli oggetti e persone poggiate sulla crosta terrestre cominciano a volteggiare, a ruotargli intorno e lui non riesce a governarle. Nonostante sia orgoglioso della rivoluzione copernicana, a volte pensa che anche Kant abbia avuto difficoltà quando andava dal fruttivendolo o dal macellaio a fare la spesa. Ma poi Kant andava a fare la spesa? Oppure tornava puntuale dal fenomeno della sua passeggiata a mani vuote e qualcuno gli faceva trovare sulla tavola la sostanza di una bella bistecca tedesca e qualche frutto di stagione? Su questo punto il maestro non sa esprimersi. Non vuole divagare, anche se crede che questa cosa, cioè divagare, sia l’unica attività che sappiano fare bene gli uomini. Un antico saggio scrisse una volta che vivere è divagare. Nascere è divagare. Ora lui non vuole divagare, almeno non vorrebbe. Vorrebbe tornare al punto, alla cosa in sé. Quale punto? Ha dimenticato il suo Vico dal fruttivendolo. È il fruttivendolo da cui passa tutte le mattine andando e tornando da scuola, almeno quando era ancora in servizio.
Questa del resto è una mattina speciale. È il primo giorno di scuola. Cosa gli succede stamattina? Cosa vede nei vicoli andando verso la sua vecchia scuola? Vede le cose solite brillare come nel fondo di una piscina antica. Se tu vedi una candela accesa e la fiamma che vibra nel vento, la cosa rimane lì come già saputa. Ma se vedi la stessa candela accesa e la sua fiamma vibrare al fondo di una vasca, dello specchio d’acqua di una piscina, scriveresti subito all’amica del cuore per comunicare che esistono candele, fiamme e specchi d’acqua delle piscine. Dov’è la notizia? Il tuo occhio ha sorpreso un modo nuovo di essere degli elementi antichi in forza di un misterioso specchio d’acqua. Le cose sono presenti. Sono lì davanti a te e vibrano, chiamano. E vorresti scendere anche tu con gli occhi guariti nella piscina del giorno che comincia. Solo ora comincia. È l’alba.
Il cavolfiore bianco giace riverso o rassegnato, non sappiamo, sul coperchio del cassonetto sazio di sacchetti, bottiglie, scatole vomitanti detersivi, il telaio di una bicicletta… Il cavolfiore vive la sua estasi spalancando qualche foglia sotto il coperchio del cielo autunnale che scende tra i vicoli e si fa spazio a gomitate tra camion immensi come cattedrali. Da quelle mobili cattedrali d’acciaio, giganti abbronzati scaricano pezzi squartati di bue… L’occhio del bue congelato oscilla sulla spalla dell’energumeno che lo trasporta nella beccheria. Un filo di sangue cola sottile fino allo sversatoio del tombino. Spunta dal sottosuolo il fuoco azzurrissimo di una fiamma ossidrica che fiorisce tra le mani di un operaio palombaro con gli occhialini, appena riemerso dalla piscina nottilucente delle fogne che