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Confusioni a Parigi
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Confusioni a Parigi

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About this ebook

Come è potuto succedere davvero? Non capivo nemmeno come i miei genitori accetassero di concedermi due giorni liberi della scuola. So di essere abbastanza grande da perdere lezioni... Oggi avere diciassette anni non è facile, ma saltare le lezioni? Che divertimento è stare a casa se nemmeno riesco ad accedere a internet? Qualcuno mi può spiegarmi com'è successo tutto questo? Perchè l'ho fatto?

-Non guardarci con quella faccia Patty. Eri d'accordo! - disse Gabriela guardandomi annoiata.

-Come posso non guardala così? Deve essere tutto colpa di Gaby. Lei che è amica dei ragazzi! Questa faccia d'angello non mi inganna!

-Perchè non smette di pensare come l'hai accettato cherchi di divertirti? - ha chiesto Cesare più annoiato della stessa Gaby.

Come mi divertirò per i quatro giorni peggiori della mia vita? Tra quatro giorni succederanno le cose peggiore della mia vita. Mio Dio! sono stata rapita e dai miei migliori amici.

LanguageItaliano
Release dateMar 1, 2020
ISBN9781071534557
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    Confusioni a Parigi - Vanessa Sueroz

    Confusioni a Parigi 

    A tutte le persone che credevano che fosse possibile, anche quando non ci credevo. Soprattutto a Luca che è sempre stato lì per me.

    SOMMARIO

    Cap 1: Sono stata Rapita!

    Cap 2: Vendette

    Cap 3: Un giorno senza Sousa

    Cap 4: Maledetta Sindrome Premestruale

    Cap 5: Operazione Cupido

    Cap 6: Ho perso mio cervello

    Cap 7: Sono Impazzita

    Cap 8: Ancora più confusa del normale

    Cap 9: Non può essere vero

    Cap 10: Adesso lo so!

    Cap 11: Come sono arrivata a Parigi?

    ––––––––

    Cap. 1: Sono stata rapita!

    ––––––––

    Com’è successo davvero tutto questo?

    Io non ho nemmeno capito come i miei genitori accettarono di concedermi due giorni liberi della scuola. So di avere abbastanza età per perdere le lezioni... Avere diciassettenne al giorno d'oggi non è per nulla facile, ma perdere lezioni? Che divertimento c’è stare a casa se non posso nemmeno usare internet? 

    Qualcuno mi spieghi come sono finita in tutto questo casino? Perché ho permesso questo?

    -Non guardarci con questa faccia Patty. Tu eri d’accordo! - disse Gabriela guardandomi annoiata.

    Gabriela è una mia grande amica, una bella mulatta magra, capelli ricci, però è una dei miei rapitori.

    Come non posso guardarla in questo modo? Tutto questo deve essere colpa di Gaby. Lei che è amica dei ragazzi! Questa sua faccia d'angelo non mi inganna!

    -Perché non smetti di pensare all’accaduto e provi a divertirsi un poco? - mi chiese Cesare più annoiato che la stessa Gaby.

    Cesare è uno dei miei migliori amici anche, e siccome ho solo amici bellissimi... Cesare ha una pelle molto chiara, penso che sia più chiara della mia. Occhi color miele e capelli lisci.

    Come mi divertirò andando verso i peggiori quattro giorni della mia vita? In quattro giorni accadranno le peggiori cose della mia vita.

    Penso che mi ucciderò!

    -Se pensi di ucciderti rossa, ti suggerisco di farlo prima di arrivarci. - mi disse Jonas con quel suo sorriso impertinente.

    Jonas... Lui è uno dei peggiori... Ama fare scherzi, un donnaiolo, odia studiare, ma è mio amico, ha una pelle abbronzata del sole, occhi castano chiaro e capelli setosi che stanno sempre con il ciuffo.

    Voglio bene a Jonas, ma quando lui fa quel sorriso impertinente mi fa anche paura... Serio... Senza scherzo! Ogni volta che lui fa quel sorriso è un segno che qualcuno si farà male. E puoi scommettere che questa volta la vittima sono io.

    -Qualcuno ha visto il carrello dei dolci? - ho sentito Samuel chiedere, e subito dopo la sua pancia ha fatto un rumore orribile chiedendo cibo.

    Samuel è un ragazzo molto rilassato, non ha niente a che fare con gli altri del gruppo, lui ama mangiare, ma almeno lui a volte fa dell’attività fisica e non finisce per diventare grassottello.

    -Non c'è carrello del cibo qui, Samuel. E non preoccuparti, stiamo quasi arrivando. - ho sentito la voce odiosa di Sousa.

    Riccardo Sousa, o solo Sousa come di solito lo chiamo è un peso morto, non so come qualcuno possa sopportare quel noioso. Ok! È carino con quella pelle chiara, i capelli neri e sempre disordinati, ma un donnaiolo noioso che insiste invitandomi a uscire con lui.

    Io non capisco come Riccardo Sousa riesca a essere la persona più irritante sulla Terra! E come sono riuscita a stare nello stesso aereo che lui?

    -Allo stesso modo che tu sei riuscita a passare i suoi quattro giorni liberi con me. – mi ha detto L'irritante.

    -Stavi cercando di leggermi nella mente, Sousa? - ho chiesto irritata.

    -Finalmente! - gridò Alice.

    -Non ho fatto niente... - disse Sousa difendendosi.

    Alice è il tipo di ragazza che tutte hanno invidia... Bionda, snella, e occhi azzurri, ma anche se sembra una cheerleader lei è molto carina e adora aiutare, il problema è che a volte scompiglia tutto.

    Finalmente cosa? Perché io sono sempre l'ultima ad essere informata di cosa succede in questo gruppo di squilibrati?

    -Finalmente cosa? – chiesi nervosa.

    -Stiamo quasi arrivando, e tu ancora ti rifiutavi di parlarci. Sono tre ore che stiamo in questo viaggio e tu non hai nemmeno aperto bocca Patty. - Questa volta fu Tainá a parlare.

    Tainá è una ottima amica, ovviamente, solo quando lei non è così timida, un bell’incrocio con gli occhi neri a mandorla, la pelle così chiara che penso che il sole scappa via da lei sulla spiaggia.

    -E ho perso una scommessa a causa tua Patty. Tu mi devi cinque reais. - mi disse Paolo, dando i soldi a Jonas.

    Paolo è il ragazzo di Alice. L’altro biondo, alto e magrissimo, troppo magro per i miei gusti.

    -E posso sapere cosa voi due avete scommesso? – domandai infine avendo la certezza che stavo in mezzo a questa scommessa.

    -Io dissi che Riccardo non poteva farti perdere la pazienza prima che arrivassimo in Francia, ma persi! – mi ha risposto Paolo sconvolto.

    -Non ho detto che Riccardo era il migliore per irritare la rossa? – disse Jonas arrogante come sempre.

    Davvero... Sousa è il campione. Il premio per la persona più noiosa sulla Terra va a Riccardo Sousa per essere riuscito stressare la rossa che è già stressata del suo, cioè, io.

    -Davvero per quale motivo ho accettato di venire con voi? - mi sono chiesta già dandomi per vinta.

    -Che importanza ha? - mi ha chiesto Gaby con un sorriso impertinente.

    Un altro sorriso impertinente diretto a me in meno di dieci minuti. Oggi davvero non è la mia giornata.

    Perché sono su un aero diretto in Francia con gli amici della scuola? E perché mio padre ha deciso di concedermi due giorni di ferie?

    -Davvero non ricordi di come sei finita qui? – mi ha chiesto Cesare sorridendo.

    -Non ne ho idea! – ho risposto sinceramente.

    -Ti dirò Rossa, ma solo se prometti di non uccidere nessuno. – mi ha detto Sousa passandosi una mano tra i capelli.

    Non si stanca di disordinare i capelli? Lui è già abbastanza ridicolo!

    -Non ucciderò nessuno! - ho risposto.

    Non incolpatemi per avermi mentito con la gran faccia tosta, ma se non avessi detto così nessuno me avrebbe raccontato come sono finita qui.

    -E una storia interessante Patty... - mi disse Alice ridendo.

    Volete raccontante o no? – ho chiesto ancora più irritata.

    -Solo se mi dai un bacetto. – ha detto l’insopportabile del Sousa passando il braccio intorno alla mia spalla.

    -Si non toglie quel braccio, volerai della finestra. – gli ho detto bruscamente. Sarebbe così rilassante buttare Sousa attraverso la finestra dell’aero. Penso che mi sentirei abbastanza bene dopo.

    Un’altra cosa che vorrei sapere: Come sono finita a sedermi vicino a Sousa sull’aero?

    Per chi non lo sa siamo seduti: Sousa, io e Tainá, Sousa alla finestra e io nel mezzo. Nei posti davanti ci sono Jonas, Gaby e Samuele, dietro di me ci sono Paolo, Alice e Cesare, hanno separato Cesare e Tainá e mi hanno messo con Sousa. Merito così tanto?

    -Vuole sapere come sei venuta a finire qui o no? - mi ha chiesto Sousa quando ha visto che non gli facevo più caso.

    -Parla subito... - dissi annoiata.

    -Penso che dormirò mentre Patty urla. – ha detto Gabriella.

    -Fu più o meno così Patty: Eravamo tutti nel soggiorno di casa tua ad aspettarti.

    Per chi non lo sa, Loro sono andati a passare il fine settimane a casa mia, ma non chiedermi come i miei genitori hanno acconsentito tutto questo.

    "Eravamo tutti a casa di Patty, dovevamo dormire lì quel giorno e stavamo nel salotto mentre Patty stava concentrata ancora in un altro libro.

    -Dove andiamo in questi giorni liberi? – chiesi Gaby entusiasta.

    -Ho sempre voluto andare a Parigi la città dell’amore. – ha detto Alice, sospirando.

    -Potremo andare in Inghilterra. - ha detto Tainá.

    -O pure possiamo restare a casa a giocare i videogiochi. - disse Samuele.

    -Non ci pensare. Se i nostri genitori ci hanno dato quattro giorni liberi, io voglio viaggiare... - ha detto Jonas felice.

    -Partiamo tutti... dobbiamo solo decidere dove. Deve essere un luogo perfetto! - ha detto Gaby annoiata.

    -Qualsiasi posto con la mia rossa sarà perfetto. – ho detto osservando Patty.

    -Penso che la rossa se sia addormentata! – ascoltai Cesare dicendo.

    -Meglio ancora! – dissi Tainá con un sorriso malizioso.

    -Cosa stai architettando? – domandai curioso.

    -Domani mattina già possiamo partire... E porteremo Patty con noi. – ci disse Tainá sorridendo.

    -E posso sapere come farai a convincere la rossa a venire con noi? – domandò Jonas sospettoso.

    -Facile. Rapiamo Patty. - ha risposto Tainá.

    -Stai scherzando, vero? - chiese Paolo preoccupato.

    -Sa che mi è persino piaciuto l’idea. Abbiamo muscoli, disse Alice indicando me e i ragazzi, abbiamo intelligenza, disse indicando sé stessa, e abbiamo piani pazzi, disse indicando Gaby e Tainá.

    -Rapire Patty? – ho chiesto ridendo. - Lei ci ucciderà! – ho detto preoccupato osservando la mia rossina dormendo tranquilla.

    -Patty non ha bisogno di saperlo... - ha detto Gaby pensierosa. – è solo lei sta dormendo.

    -Dormendo? E come faremo per portala a bordo dell’aereo? Anzi dove stiamo andando? - domandò Cesare.

    -Andiamo a Parigi! - risposero le ragazze in coro sorridendo eccitate.

    -Troverò i biglietti. - disse Paolo già alzandosi e andando al telefono per chiamare i suoi genitori.

    -Ma la domanda è come imbarchiamo Patrizia Vasconcelos. – disse Jonas di nuovo.

    -Semplice... - disse Tainá sorridendo. - Alice e Cesare hanno comperato un rimedio per indurre il sonno, Samuele prende una tortina, ed io faccio in modo che Patty la mangi, e pronto lei dormirà come un sasso e so si sveglierà nell’aereo dove non potrà più rifiutarsi di venire con noi.

    -Il tuo piano ha alcuni difetti... dissi pensieroso. – primo è che sua madre non lascerà mai Patty uscire di casa addormentata, e dopo tutti quanti troveranno strano lei essendo imbarcata trascinata da voi.

    -Ma su questo io troverò un modo. Distraggo la zia e voi imbarcate Patty. – disse Jonas pensieroso. – Sarà molto divertenti. – ha aggiunto con un sorriso.

    -Non funzionerà... E nell’aeroporto? – ha chiesto Cesare preoccupato.

    -Ho acquistato... Mia madre ha già preso i biglietti. Imbarchiamo domani presto. – ha detto Paolo tornando.

    -Perfetto! – disse Gaby eccitata.

    -Non possiamo andare così. Patty non sarà d’accordo! – ho detto irritato.

    -Rilassa Riccardo. Noi troveremmo un modo. E vada a riposare che domani avremo una giornata piena. – mi disse Jonas.

    -E approfitta, perché avrai quattro giorni interi incolati a Patty. – mi disse Alice facendomi l’occhiolino.

    -Ciao Riccardo. - mi ha espulso Tainá.

    -E nel fra tempo metti Patty su letto. – mi disse Gaby indicandomi la rossa che dormiva su divano accanto.

    -Non funzionerà! – ho detto irritato.

    -Troveremo un modo! – mi ha detto Tainá.

    Ho preso Patty in braccio e sono salito di sopra con lei nella sua camera da letto. L’ho lasciata a letto e mi sono diretto nella stanza degli ospiti, dove i ragazzi e io stavamo dormendo. Meglio non pensare nemmeno a cosa stavano combinando quei pazzi.

    Mi svegliai con Jonas mi chiamando:

    -Alzati subito. Faremmo tardi! Hai già fatto le valigie? – lui mi domandò finendo di mettere in ordine la camicetta.

    -Ritardo? Ma oggi abbiamo la giornata libera! – ho detto voltandomi a dormire di nuovo.

    -Sistema subito la valigia. In un’ora andiamo all’aeroporto.  Noi andiamo a Parigi! - mi ha detto Jonas tirando le mie coperte."

    ***

    -Perché non salta la parte della camera e vai dritto dove sono stata rapita per i mei ex amici? – ho chiesto irritata interrompendo Riccardo.

    -Lo sai Patty... Fui così divertente rapire te! – mi ha detto Gaby ridendo.

    -Se non eravamo in un aero ti avrei ucciso! – ho detto alla pazza da Gaby.

    -Smettetela di litigare e ritorniamo alla mia storia. – mi disse l’insopportabile con i capelli disordinati.

    ***

    "Appena sono sceso nel salotto con le mie valigie già pronte che mi resi conto che non era nemmeno le sei del mattino.

    -Voi mi avete svegliato prima delle dice del mattino nel mio giorno libero? – gridai irritato.

    -Non lamentarti! Almeno tu lo sai perché ti hanno svegliato. – se lamentò Patty accanto a me.

    -È inutile Patty. Te l’ho detto già che è una sorpresa. – disse Gaby sorridendo.

    -Andiamo a fare colazione? - domandò Samuele allo stesso instante con la mano nella pancia indicando che stava con fame.

    Siamo andati in cucina dove una bellissima colazione già ci aspettava, ho sentito Patty lamentandosi e chiedendo dove eravamo diretti. La mia curiosità mi stava uccidendo quando Jonas ha deciso di parlare:

    -Si prepari per viaggiare! – lui mi disse prima di alzarsi. – Vado a prende le cose così usciamo.  – lui ha detto già in piedi.

    -Dove andiamo? – domandò Patty un'altra volta.

    -Tu vuoi vedere o non la nostra sorpresa? - domandò Tainá.

    -Questo mi sa nulla di buono... - disse Patty sospettosa.

    -Ho già detto che deve fare la doccia tutti i giorni Samuele! – Scherzò Alice.

    -Mi vedo con voi più tarde! - disse Jonas trascinando Paolo e Cesare con lui.

    -Aspettami che vengo con voi. – ho detto finendo di bere mio succo.

    -Vada con le ragazze. Loro avranno bisogno di aiuto per portare le cose. – mi disse Jonas mi spingendo a sedermi di nuovo.

    Detesto non sapere cosa stanno combinando!

    I ragazzi uscirono subito e siamo rimaste solo le ragazze e io à tavola, e è chiaro Samuele che ancora mangiava.

    -Andiamo a prendere tutto? – chiesi Alice entusiasta.

    -Dove andiamo? – Chiesi Patty già nervosa.

    -Tu vuoi o non divertirsi? - domandò Alice a lei.

    -Voglio! Ma voglio sapere dove andiamo. – lei ha risposto.

    -È una sorpresa Patty. – ha risposto Gaby sorridendo e alzandosi. – Andiamo ragazzi.

    Ci siamo alzati e ho seguito le ragazze in salotto.

    -Restate tutte i tre lì che ora ritorniamo. – disse Gaby essendo accompagnata da Tainá e Alice.

    -Cosa state combinando Sousa?  - mi ha chiesto Patty quando sono sparite le ragazze.

    -Sinceramente? Non faccio idea. – ho risposto sinceramente mentre Samuele rideva. – Ma so che qualcuno lo sa! – ho detto guardando in direzione a Samuele.

    -Samuele Bernardes! Esigo sapere cosa voi state combinando. – gridò Patty nervosa.

    -Io... Riccardo... - lui disse impaurito.  

    -Cosa stanno combinando i ragazzi che non mi hanno raccontato? – domandai unendomi a Patty impaurendo Samuele.

    -Andiamo Samuele... Ti do un dolcetto. – dissi Patty mostrandomi il dolcetto che non lo so da dove è apparso.

    -Sono stati tutti a pianificare... - iniziò lui con l’acquolina in bocca.

    -Smettila di consegnarti Samuele! – disse Gaby scendendo le scale. – Andiamo! – ci domandò lei guardandoci.

    -Andiamo dove? – gridò Patty nervosa.

    -Umm... - abbiamo sentito Tainá mangiando vicino a noi. – Che delizia! – ha detto lei quando si avvicinò a noi con la bocca tutta spalmata di latte condensato.

    Tainá stava mangiando fragole con latte condensato vicino a Patty. Lei non lo sa che Patty ama le fragole?

    -Lo voglio! – disse la rossa immediatamente.

    -Vada a fare il suo! – ha risposto Tainá nascondendo il dolce.

    Aspetta un momento... Sarà che loro non hanno abbandonato quella idea pazza di addormentare Patty.

    -Io voglio un po’ Tainá! – disse Patty facendo il broncio.

    -Non voglio sapere. Questo è mio! – lei disse correndo fuori e Patty che la inseguiva.

    Gaby mi ha sorriso prima che corressimo dietro a tutte due.

    -Se prepara Riccardo. E la tua volta di entrare in azione. – mi disse Alice mentre correvamo.

    -Cosa? – ho chiesto senza capire.

    Nessuno mi ha risposto. Continuavamo a correre dietro a Tainá e da Patty e quando mi sono reso conto stavamo già girando in torno all’isolato.  

    -Buongiorno. - ho sentito Patty dire se fermando già addosso Tainá.

    -Buongiorno! – ha risposto il tassista.

    -Scusa il ritardo! – disse Jonas che per la mia sorpresa era già lì.

    -Ho già messo le valigie nella macchina. E meglio affrettassi. Qui stano i biglietti. – disse la madre della rossa.

    -Lascia fare a me. – disse Jonas prendendo i biglietti.

    -Biglietti? - ha chiesto Patty confusa.

    -Lei non si è ancora svegliata bene. – ha detto Cesare immediatamente. – Andiamo ragazzi?

    -Io vado con Paolo! – disse Alice immediatamente andando verso una delle macchine e sparendo.

    -Andiamo Cesare? – domandò Tainá.

    -Non dai il dolce a Patty? – domandò Gaby.

    Tainá sbruffando ha consegnato il vasetto di fragole a Patty.

    Immediatamente lei e Cesare sparirono dentro il taxi.

    -E Samuele? – domandai.

    -Arrivo. Ci vediamo lì. – ha detto lui prima di entrare nella macchina e partire.

    -Lì dove? – domandò Patty già mangiando le fragole mentre Gaby sorrideva.

    -Sbrigatevi. Riccardo tu vai con lei. – disse Gaby.

    -Lei non sa dove sta andando? – ha chiesto il tassista diffidente.

    -Non vado con Sousa! - disse Patty nervosa.

    -Ciao Riccardo! Ciao Patty! – disse Gaby infilandoci nella macchina. – Prende cura di lei. - disse Gaby sorridente.

    -Che strano... - disse Patty con la voce un po’ molliccia.

    -Vada all’aeroporto! – disse Gaby sorridendo.

    Quando mi sono accorto, Patty era svenuta è quasi la lasciavo cadere.

    -Fai presto Riccardo! – disse Gaby irritata.

    Mi sistemai in macchina e subito dopo i due sono entrati anche.

    Non ci è voluto molto ed eravamo già in aeroporto, mi sono visto con la rossa in braccio e i ragazzi trasportando le valigie.

    -Cosa le hai dato? – ho chiesto appena mi sono trovato un posto dove sedermi con Patrizia.

    -Ci avevamo detto che avremmo fatto dormire Patty! – disse Alice, ridendo.

    -Ci Ucciderà! – ho detto esasperato.

    -Lei ucciderà te! – disse Jonas arrivando.

    -Come avete fatto con il tassista? – domandò Cesare.

    -Abbiamo detto che Patty e Riccardo stavano cercando di nascondere la loro storia d’amore... Sai com’è... Patty è timida... - Scherzò Gaby.

    -Davvero... cosa hai detto a lei? – domandai lasciando Patty stesa sulla poltrona.

    -Che lei non aveva dormito molto bene e che deve aver trovato le sue braccia troppo comode per fare un pisolino. - ha risposto Gaby.

    -Nessuno ci crederebbe mai a questo. - ho detto un po’ sorpreso.

    -Che cosa importa quello che abbiamo detto? L’importante è che siamo già qui. – disse Jonas sorridendo.

    -Allora andiamo? - domandò Samuele.

    -Andiamo? E Patty? – ho chiesto non credendo alle mie orecchie.

    -La porterai tu. – mi ha risposto Tainá.

    -Portala? - ho chiesto incredulo.

    -Noi Troveremo un modo per far sì che tu possa imbarcare con lei. Non ti preoccupare - disse Paolo sorridendo.

    -I nostri bagagli sono stati spediti prima. - disse Alice pensierosa. - E abbiamo solo pochi minuti per salire a bordo, o altrimenti perderemo l'aereo. 

    Tutti uscirono della stanza e mi lasciarono lì con una Patty addormentata. Non è che non mi è piaciuto stare vicino a lei, ma... Lei sembrava una...

    ***

    -Mi avete fatto dormire! - Gridai disgustata, interrompendo nuovamente Riccardo.

    Loro mi lasciarono come la bella addormentata! E mia madre nemmeno per salvarmi.

    -Se continui a urlare, ci prenderanno a calci fuori dall'aereo. - scherzò Paolo.

    -Voi mi avete lasciata sola con Sousa! – mi sono lamentata un’altra volta.

    Mi avete lasciata sola con il pazzo del Sousa due volte? E se lui...

    -E pensi che lui avrebbe che cosa? Abusare di te? – ha chiesto Jonas, ridendo.

    Non è un'idea così assurda. Venendo da Sousa... non ne dubito!

    -Aspettatemi uscire di qui. Farò carne tritata di ciascuno di voi. - ho detto, già rossa di rabbia.

    -Ma tu hai detto che volevi la sorpresa! - Samuele si è difeso.

    -Ma voi non mi avevate detto che mi avresti costretta a salire su un aereo! - Perderò la mia giornata libera sopportando i ragazzi! - mi sono lamenta ancora un po’.

    -Wow! Grazie! – ha detto Cesare, con il broncio.

    -Non ci provare Cesare. – anche tu gli hai aiutati!

    Non posso credere che tutti erano contro di me.

    -Non

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