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Nulla è come sembra
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Nulla è come sembra

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L'omicidio dell'uomo più fidato del boss di un paesino dell'entroterra siciliano, Montenavone, porta scompiglio e paura nel paese e nella caserma dei carabinieri. Ma se per i carabinieri un omicidio può anche rimane irrisolto un anziano boss non può accettare di non riuscire a trovare l'assassino del suo uomo migliore.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateFeb 14, 2020
ISBN9788831657990
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    Book preview

    Nulla è come sembra - Gaetano Bernunzo

    XX

    Prefazione

    Nel completare questo libro ho fatto il calcolo degli anni passati da quando è stato pubblicato il mio primo lavoro E venne il giorno di Santa Apollonia: 18 anni!

    Non serva da giustificazione ma... le motivazioni per questa lunga inattività: i primi anni, dopo la pubblicazione del mio primo libro, ho avuto quasi un senso di rifiuto a scrivere ancora, deluso dalla difficoltà di diffusione delle 2000 copie stampate. Tanti complimenti e poco altro! Mi ero illuso che, vista la storia e le tematiche affrontate, vi sarebbero state delle ristampe del mio libro, con conseguente eco nazionale, anche perché l'incasso del libro era devoluto all'Ente Nazionale Sordi di Enna e l'allora Presidente Nazionale aveva espresso tutto il suo apprezzamento sia per la storia d’amore raccontata, sia per il modo originale e diverso di affrontare le problematiche legate alla sordità! Ed invece non accadeva ed accadde assolutamente nulla! E allora...

    Nell'estate del 2001 mi dissi che, da sempre, avevo scritto per me stesso e non per altri e l’esigenza di scrivere di altre problematiche la sentivo sempre più pressante.

    Inoltre, sinceramente dopo un paio di tentativi falliti, durante l’estate finalmente ero riuscito a trovare il ritmo di lettura di uno scrittore di cui tanto si parlava bene: Andrea Camilleri. Ne lessi quasi un libro al giorno e quell’anno, pur appassionato di mare e subacquea, il mare ha visto me ma non io il mare…

    Al ritorno delle vacanze fu come se… se il maestro Camilleri mi dettasse, con la sua voce roca e calma, quello che dovevo scrivere! Ed il bello, o brutto, era che scrivevo in… siciliano, con la modalità del Maestro! Poi, per rispetto del Maestro, mi sono sforzato a… pensare e scrivere in italiano!

    Ma nel gennaio del 2002 degli amici mi hanno coinvolto nell’attività dell’Avis Barrafranca prima e dell’Avis Provinciale Enna dopo e, sino al 2013, non ho avuto tempo, voglia e concentrazione per finire il libro, non riuscendo a pensare ad altro che all'Avis!

    Dal 2013 ho impiegato quasi due anni per disintossicarmi dal pensare alle problematiche dell’Avis Provinciale Enna, riuscendo comunque a collaborare con l’Avis di Barrafranca. E nell'estate del 2015, finalmente, ho avuto tempo, voglia e concentrazione per terminare di scrivere questo libro, promettendo a mia figlia Désirée di terminare di scrivere entro il 26 settembre, giorno del suo compleanno.

    Non so perché ma ho scritto sia E venne il giorno di Santa Apollonia sia questo libro in un modo strano: prima l’inizio, poi la fine ed infine seconda e terza parte!

    Ho voluto lasciare il finale scritto in dialetto siciliano, per un omaggio al Maestro Andrea Camilleri.

    Non ho manie di grandezza né inseguo sogni di gloria; nello scrivere desidero solamente condividere con chi avrà voglia di leggere le mie idee e provare a cambiare assieme quelli che, a parer mio, sono alcuni dei problemi della nostra società, non solo della Sicilia e del Sud, ma di tutta Italia.

    Ovviamente il racconto è esclusivamente frutto della mia fantasia e non ha attinenza, che io sappia, con nessun fatto realmente accaduto.

    Altrettanto ovviamente le parole dei personaggi rispecchiano il mio modo di vedere la realtà siciliana e qualcuno potrà anche non condividerla. Così come l’affrontare l’atavico problema mafia.

    In Sicilia dove la malavita non è visibile ma si respira quotidianamente nell’aria; qui non succede mai nulla di illegale di cui si possa trovare le prove, ma tutti sanno persino i dettagli di questa indimostrabile illegalità. Qui tutto è mosso da fili invisibili che solo la giustizia non vede, ma che i siciliani riescono a ben identificare e, all’occorrenza, a scansare o attaccarcisi. Qui si vive una realtà che ufficialmente non esiste e di cui nessuno parla e, forse, occorre essere eroi o incoscienti per dire la verità! Bisogna essere siciliani o avervi vissuto per qualche anno per capire che…

    CAPITOLO I lunedì mattina ore 09.15

    Il suono del telefono ruppe il silenzio e sembrò spandere nella stanza della caserma piccole folate di aria fresca.

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